Caduta a seguito di sentiero chiuso con fili di ferro

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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a parte il fatto che per "morire decapitati" bisognerebbe essere alti meno di un metro, mi resta difficile capire quale potrebbe essere il reato configurato dall'esistenza do una recinzione non regolamentare.
Non credo si riesca nemmeno a rimanere folgorati se è per questo. Danno una lieve e fastidiosa scossa, nulla più. Quel che serve a dissuadere gli animali (che lo sanno) a toccarla per oltrepassarla. Come detto nel post citato, gli offendicula devono essere commisurati nella potenziale lesività al bene da proteggere e tanto più sono lesivi tanto meglio devono essere segnalati. Non metti una centrale elettrica a proteggere un pollaio. La metti a proteggere una miniera di diamanti e in quel caso ne segnali la pericolosità in tutti i modi possibili. La scossa di una torpedine non fa nulla, un filo tirato nemmeno, se non ci passi a tuono dove non è previsto (previsto) passaggio di mezzi ciclistici. Ovvio che su un percorso dedicato alle bici va prevista una segnalazione per le bici. Non mi sembra questo il caso.
Come sempre in mtb a tuono, salvo percorsi preparati che dovrebbero essere puliti da insidie non segnalate, ci si va a proprio rischio e pericolo e lo si deve fare che il proprio rischio e pericolo non costituisca rischio e pericolo anche per altri, pedoni o biker che siano.
 
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samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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..........
Del resto qualsiasi cosa può essere e diventare "un'arma impropria" anche una banana, ma bisogna dimostrare appunto l'uso improprio, visto che non esiste il reato di aggressione a mano bananata o detenzione illegale di banane...
E se la butti sul sentiero e io ci scivolo sopra con la mtb? :mrgreen:
 

bikerbull

Biker superis
7/2/09
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Cube C:68 custom
Premesso che io non ne ho mai viste più alte di un metro neppure per cavalli e bovini, ad ogni modo non è questo il caso, le foto sono piuttosto chiare.


Dopo di che prova a convincere che 40 all' ora in fuoristrada (e magari su un terreno privato) è una velocità coerente con il principio della "prudenza del buon padre di famiglia".


Un recinto elettrificato non è un' "arma", nè propria nè impropria. Come ha chiarito @gattomiau si tratta di un "offendicula".



E' possibile che sia così, ma anche no. Un giudice potrebbe ad esempio valutare che non vedere un cartello di recinzione elettrificata significhi disattenzione o velocità eccessiva; potrebbe credere al proprietario del fondo che testimoniasse di aver messo più volte cartelli che gli venivano asportati. O, come è accaduto nella mia zona in un altro contesto, decidere a favore di chi testimonia che "è stato costretto" a chiudere (illegalmente) una stradina di accesso ad un fiume (bene demaniale, che deve essere raggiungibile) per evitare "devastazioni" alle sue proprietà. La teoria è sempre molto diversa dalla pratica.

So che quello che sto per scrivere probabilmente non sarà gradito da tutti, chi frequenta il Forum da un po' sa che non mi è nuovo il ruolo di avvocato del diavolo.

Mi permetto di ricordare che nella campagna in cui noi andiamo a giocare c'è chi vive e lavora, spesso duramente ed affrontando problemi e difficoltà che non è sempre facile immaginare e capire. In situazioni come questa, in cui è evidente che non ci fosse alcuna volontà di creare un pericolo ma semmai una sottovalutazione, personalmente ritengo più utile cercare altre strade rispetto alle cause civili ed alle denunce penali. Perchè se gli esiti per lo sfortunato biker sono tutti da scoprire, un esito probabile sarebbe l'irrigidimento della proprietà, cartelli e divieti.
Pensiamo bene a come agiamo, non solo prima ma anche dopo. Perchè poi non si torna indietro.

Complimenti, ieri stavo per scrivere un post il cui concetto era molto simile a questo, ma ho voluto evitare per non essere frainteso.
Lo hai spiegato molto bene.

Perchè poi non si torna indietro.

Sante parole:hail:
 

giovi@

Biker forumensus
30/12/16
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Rockrider 560 "milanista"
Ci sono passato altre volte di lì


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il problema e che in italia le cause civili vanno avanti 10 anni,e non so se ti conviene intentare una causa civile, visto che non e neanche sicuro che hai tutta la ragione dalla tua parte.
ti capisco pero, perche ti sei fatto male,e vorresti almeno un piccolo risarcimento, almeno morale.
 
G

gattomiau

Ospite
Giusto per chiarire, i recinti elettrificati per contenere gli animali al pascolo sono composti da un filo di materiale sintetico su cui è avvolta una spirale di filo in materiale conduttore (alluminio o rame) e alimentati da una o più batterie a 12V ma con alto amperaggio in modo che siano dissuasivi e assolutamente non rischiosi per la salute. Il filo in oggetto è strutturato in modo da resistere ad una certa forza dopodichè per evitare danni si lacera. Alcune mucche lo hanno capito e talvolta rompono il filo di proposito per andare a pascolare in altre zone o tornarsene in stalla e sovente si incamminano in gruppo ovviamente incuranti di essere su strade aperte al traffico. SOVENTE e sottolineo sovente, i soliti delinquenti si rubano i paletti di recinzione specifici in plastica, le batterie (+o- 300 euro cad) e il filo.
Forse se nessuno comprasse merce di provenienza incerta, i ladri non ci sarebbero e tutti vivremmo meglio.
 
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ale_ala

Biker serius
21/6/15
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Non credo si riesca nemmeno a rimanere folgorati se è per questo. Danno una lieve e fastidiosa scossa, nulla più. Quel che serve a dissuadere gli animali (che lo sanno) a toccarla per oltrepassarla. Come detto nel post citato, gli offendicula devono essere commisurati nella potenziale lesività al bene da proteggere e tanto più sono lesivi tanto meglio devono essere segnalati. Non metti una centrale elettrica a proteggere un pollaio. La metti a proteggere una miniera di diamanti e in quel caso ne segnali la pericolosità in tutti i modi possibili. La scossa di una torpedine non fa nulla, un filo tirato nemmeno, se non ci passi a tuono dove non è previsto (previsto) passaggio di mezzi ciclistici. Ovvio che su un percorso dedicato alle bici va prevista una segnalazione per le bici. Non mi sembra questo il caso.
Come sempre in mtb a tuono, salvo percorsi preparati che dovrebbero essere puliti da insidie non segnalate, ci si va a proprio rischio e pericolo e lo si deve fare che il proprio rischio e pericolo non costituisca rischio e pericolo anche per altri, pedoni o biker che siano.
Quoto in pieno..se il percorso non è ad uso esclusivo per le MTB è sempre possibile trovare insidie, sta a noi moderare la velocità per la nostra sicurezza..anche se a volte è difficile.. comunque auguri di pronta guarigione..

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Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Per me la scossa che da fastidio ad una mucca per un uomo e' piu' che fastidiosa, e' proprio dolorosa.
Per un bambino anche peggio. Non vedrei queste recinzioni come cose del tutto inoffensive.


Questi ad es. per liberarsi hanno dovuto applicare qualche cautela...:mrgreen:
 

Scheggiaimpazzita

Biker serius
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Scalpel SI
Attenzione a fare il cacciatore di risarcimenti perché la cosa in genere comporta che nel momento in cui il proprietario del terreno deve mettere mano all'avvocato lo fa per bene. Alla fine se non ti becchi una denuncia per violazione di proprietà privata (non è solo lui che lo deve scrivere ma in parte anche tu che devi accertarti che non lo sia), In ogni caso il proprietario si muove per inibire l'accesso alla zona a chiunque ed ovviamente inizia ad odiare chiunque tenti di passarci.
Non so a che velocità andavi per esserti fatto tanto male ma a occhio direi che non fosse bassa. Mi pare che usando le ruote grasse ci si scordi sempre del fattore pericolo e soprattutto della variabilità dell'ambiente Ivi compresa quella indotta dagli esseri umani.
Ma magari non sarebbe stato diverso se fossi caduto perché scendendo in velocità avessi trovato un ramo caduto il giorno prima per via del vento. In quel caso cosa avresti fatto, causa a Nostro Signore oppure sempre al proprietario del terreno perché non aveva prontamente provveduto a liberarti la strada?
Mah... sono azioni che reputo sbagliate perché non sei in uno spazio attrezzato e vigilato ma in natura ed in definitiva non fanno che alimentare l'astio verso ciclisti e la riduzione degli spazi in cui poter praticare questo bellissimo Sport.

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zigabyte

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Attenzione a fare il cacciatore di risarcimenti perché la cosa in genere comporta che nel momento in cui il proprietario del terreno deve mettere mano all'avvocato lo fa per bene. Alla fine se non ti becchi una denuncia per violazione di proprietà privata (non è solo lui che lo deve scrivere ma in parte anche tu che devi accertarti che non lo sia), In ogni caso il proprietario si muove per inibire l'accesso alla zona a chiunque ed ovviamente inizia ad odiare chiunque tenti di passarci.
Non so a che velocità andavi per esserti fatto tanto male ma a occhio direi che non fosse bassa. Mi pare che usando le ruote grasse ci si scordi sempre del fattore pericolo e soprattutto della variabilità dell'ambiente Ivi compresa quella indotta dagli esseri umani.
Ma magari non sarebbe stato diverso se fossi caduto perché scendendo in velocità avessi trovato un ramo caduto il giorno prima per via del vento. In quel caso cosa avresti fatto, causa a Nostro Signore oppure sempre al proprietario del terreno perché non aveva prontamente provveduto a liberarti la strada?
Mah... sono azioni che reputo sbagliate perché non sei in uno spazio attrezzato e vigilato ma in natura ed in definitiva non fanno che alimentare l'astio verso ciclisti e la riduzione degli spazi in cui poter praticare questo bellissimo Sport.

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Mah, io in mtb vado regolarmente e dove c’è da andare piano vado piano e dove c’è da andare forte ci vado, ma sempre in sicurezza, lo dimostra il fatto che non sono mai caduto prima. Che la mia prima volta sia viziata, a mio avviso, da mano altrui mi sta un po’ stretto. Come ho già detto la strada era in leggera discesa così mi sono lasciato andare senza pedalare, la velocità era bassa ( dalle foto puoi vedere che la discesa era veramente leggera), stavo tornando alla macchina dopo più d due ore di uscita. Il problema è stato il trovarmi l’ostacolo a un metro, non ho potuto nemmeno prepararmi alla caduta, la mtb si è fermata ed io catapultato a terra immediatamente cadendo sulla spalla destra. L’amico che seguiva poi mi ha detto che mi ha visto volare senza sapere il perché.
Ora, è da sabato che sono impegnato esclusivamente con la sanità nazionale, con dolori che non ti dico, dopo vari rinvii oggi mi operano, dovrò portare un busto rigido x un mese e poi seguire una riabilitazione prima di potere risalire sulla mia mtb.
Secondo quello che mi dici non dovrei fare nulla? Dovrei lasciare che la persona che eventualmente non avesse adottato tutto ciò che prescrive la legge non rimediasse a quanto fatto, lasciando la trappola ancora attiva per altri bykers? O dovrei contattarlo ringraziandolo a nome degli altri perché a seguito della mia caduta è venuto a conoscenza che così come è stata fatta la cosa non va bene e potrà poi rendere più visibile la chiusura della strada?
Mah, io penso che se fossi coinvolto in un sinistro stradale dove una persona non ti cede la precedenza e ti fai male non penso che la cosa si risolverebbe con una stretta di mano
Detto questo, io al momento non sono certo di avere fatto tutto in regola transitando in quella strada, lo potrò appurare non appena mi faranno uscire di qua, anche se sul posto al momento del fatto è intervenuto chi di competenza. Comunque il danno fisico che ho subito non è da poco e la cosa non può finire a tarallucci e vino.


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Davide_sd

Biker superis
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Detto questo, io al momento non sono certo di avere fatto tutto in regola transitando in quella strada, lo potrò appurare non appena mi faranno uscire di qua, anche se sul posto al momento del fatto è intervenuto chi di competenza. Comunque il danno fisico che ho subito non è da poco e la cosa non può finire a tarallucci e vino.

Ti faccio gli auguri di pronta guarigione.

Osserviamo le immagini che hai postato, in particolare questa: si vedono i rami che interessano una parte della strada. Si vedono anche i segni della frenata. Giudicare la profondità di un'immagine senza conoscere le informazioni relative all'obbiettivo è sempre complesso, comunque possiamo affermare con buona certezza che ci sono almeno 3-4m di distanza tra i rami e la recinzione. L'idea che mi sono fatto è che tu ti sia distratto qualche istante (forse per allertare il tuo collega della presenza dei rami?) e in quel frangente non ti sei accorto dei cartelli. Cartelli che sono ben visibili anche dal lato del tuo approccio: nell'immagine li vediamo a contatto con il terreno (erba, foglie, ...) e i cartelli si riescono a distinguere chiaramente grazie ai loro colori, soprattutto grazie al cartello bianco che fornisce ulteriore contrasto agli altri due.

Secondo quello che mi dici non dovrei fare nulla? Dovrei lasciare che la persona che eventualmente non avesse adottato tutto ciò che prescrive la legge non rimediasse a quanto fatto, lasciando la trappola ancora attiva per altri bykers? O dovrei contattarlo ringraziandolo a nome degli altri perché a seguito della mia caduta è venuto a conoscenza che così come è stata fatta la cosa non va bene e potrà poi rendere più visibile la chiusura della strada?

Partendo dal fatto che sono assolutamente convinto che le persone siano disposte a fare qualunque cosa pur di portare a casa soldi a spese altrui, è un tuo sacrosanto diritto andare dall'avvocato e trovare tutti i peli su cui potrai aggrapparti di fronte ad un giudice.
Resto dell'idea che il contadino in questione abbia dimostrato la volontà di segnalare il pericolo posto dalla recinzione piazzando non uno, non due, bensì TRE cartelli sulla stessa e, secondo la mia modestissima opinione, l'errore l'hai commesso tu con una disattenzione. Sul motivo per cui dovrebbe essere il contadino a risarcire una tua disattenzione, ahimè, non ci arrivo. Ma questo probabilmente è un mio problema nel comprendere il comportamento italiota.

Mah, io in mtb vado regolarmente e dove c’è da andare piano vado piano e dove c’è da andare forte ci vado, ma sempre in sicurezza, lo dimostra il fatto che non sono mai caduto prima. Che la mia prima volta sia viziata, a mio avviso, da mano altrui mi sta un po’ stretto. Come ho già detto la strada era in leggera discesa così mi sono lasciato andare senza pedalare, la velocità era bassa

La velocità la stabiliranno i periti che analizzeranno le immagini che fornirete oltre ad eventuali tracce GPS registrate dai vostri dispositivi (uno potrebbe essere appeso alla bici...), oltreché visionare in loco la tipologia del terreno.
Detto tra noi, "dove c'è da andare forte ci vado" io non ho mai visto in vita mia cartellonistica per velocipedi (riferita al codice stradale) che invita ad andare forte quanto si vuole... "Lo dimostra il fatto che non sono mai caduto prima" frase assolutamente non dimostrabile e quindi di valore nullo!

Ancora auguri di pronta guarigione. Spero ci terrai aggiornato sugli sviluppi della questione.
Sarebbe estremamente interessante capire come una qualunque persona dovrebbe segnalare la presenza di una recinzione, dato che i cartelli sulla stessa oramai non bastano più.
Sarebbe anche interessante capire se noi biker abbiamo solamente il diritto di andare in qualunque strada o sentiero sprovvisti di opportuna segnaletica, o se abbiamo anche il dovere di informarci PRIMA di fare il giro se possiamo o meno passare da qualche parte.
 

zigabyte

Biker popularis
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Ti faccio gli auguri di pronta guarigione.

Osserviamo le immagini che hai postato, in particolare questa: si vedono i rami che interessano una parte della strada. Si vedono anche i segni della frenata. Giudicare la profondità di un'immagine senza conoscere le informazioni relative all'obbiettivo è sempre complesso, comunque possiamo affermare con buona certezza che ci sono almeno 3-4m di distanza tra i rami e la recinzione. L'idea che mi sono fatto è che tu ti sia distratto qualche istante (forse per allertare il tuo collega della presenza dei rami?) e in quel frangente non ti sei accorto dei cartelli. Cartelli che sono ben visibili anche dal lato del tuo approccio: nell'immagine li vediamo a contatto con il terreno (erba, foglie, ...) e i cartelli si riescono a distinguere chiaramente grazie ai loro colori, soprattutto grazie al cartello bianco che fornisce ulteriore contrasto agli altri due.



Partendo dal fatto che sono assolutamente convinto che le persone siano disposte a fare qualunque cosa pur di portare a casa soldi a spese altrui, è un tuo sacrosanto diritto andare dall'avvocato e trovare tutti i peli su cui potrai aggrapparti di fronte ad un giudice.
Resto dell'idea che il contadino in questione abbia dimostrato la volontà di segnalare il pericolo posto dalla recinzione piazzando non uno, non due, bensì TRE cartelli sulla stessa e, secondo la mia modestissima opinione, l'errore l'hai commesso tu con una disattenzione. Sul motivo per cui dovrebbe essere il contadino a risarcire una tua disattenzione, ahimè, non ci arrivo. Ma questo probabilmente è un mio problema nel comprendere il comportamento italiota.



La velocità la stabiliranno i periti che analizzeranno le immagini che fornirete oltre ad eventuali tracce GPS registrate dai vostri dispositivi (uno potrebbe essere appeso alla bici...), oltreché visionare in loco la tipologia del terreno.
Detto tra noi, "dove c'è da andare forte ci vado" io non ho mai visto in vita mia cartellonistica per velocipedi (riferita al codice stradale) che invita ad andare forte quanto si vuole... "Lo dimostra il fatto che non sono mai caduto prima" frase assolutamente non dimostrabile e quindi di valore nullo!

Ancora auguri di pronta guarigione. Spero ci terrai aggiornato sugli sviluppi della questione.
Sarebbe estremamente interessante capire come una qualunque persona dovrebbe segnalare la presenza di una recinzione, dato che i cartelli sulla stessa oramai non bastano più.
Sarebbe anche interessante capire se noi biker abbiamo solamente il diritto di andare in qualunque strada o sentiero sprovvisti di opportuna segnaletica, o se abbiamo anche il dovere di informarci PRIMA di fare il giro se possiamo o meno passare da qualche parte.

Forse non hai letto i post precedenti, la frenata lunga che vedi è quella dell’amico che avevo dietro che appena mi ha visto volare chiaramente ha inchiodato riuscendoci in tempo.
Seconda cosa, io come utente della strada non devo accertarmi con indagini preventive si in quella strada ci posso andare oppure no, è il proprietario che deve posizionare cartelli che indichino la proprietà privata e di questo ne sono certo, altrimenti anche sulla strada normale non potresti muoverti. Comunque, penso che anche in quel caso dovrebbe tenere chiuso con un cancello, altrimenti ad un suo amico o anche a qualsiasi altra persona che lo va a trovare in bici può accadere la medesima cosa.
Ultima cosa che tengo a precisare, io non sono a caccia di risarcimenti, in primis perché non ne ho bisogno, ho postato questa mia disavventura solo per sapere se qualcuno ha passato quello che sto passando io e se poteva fornirmi qualche informazione in merito. Io voglio solo sapere se quello che ho visto è regolare o no, se mi dicono di sì ne prendo atto, se no sono dell’idea che chi mette in pericolo l’incolumità altrui in spazi aperti non debba passarla liscia per quanto previsto dalle leggi vigenti.
E penso che poteva andarmi anche peggio, vista la situazione.
Ultima cosa, io non so come vai in mtb normalmente perché per come scrivi devi essere molto ma molto cauto nelle tue escursioni, andando adagio adagio. Io non penso di essere scalmanato, penso di essere un biker nella normalità, ma dove c’è un rettilineo in leggera discesa la bici la lasci andare se non ci sono ostacoli prevedibili.


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zigabyte

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Forse non hai letto i post precedenti, la frenata lunga che vedi è quella dell’amico che avevo dietro che appena mi ha visto volare chiaramente ha inchiodato riuscendoci in tempo.
Seconda cosa, io come utente della strada non devo accertarmi con indagini preventive si in quella strada ci posso andare oppure no, è il proprietario che deve posizionare cartelli che indichino la proprietà privata e di questo ne sono certo, altrimenti anche sulla strada normale non potresti muoverti. Comunque, penso che anche in quel caso dovrebbe tenere chiuso con un cancello, altrimenti ad un suo amico o anche a qualsiasi altra persona che lo va a trovare in bici può accadere la medesima cosa.
Ultima cosa che tengo a precisare, io non sono a caccia di risarcimenti, in primis perché non ne ho bisogno, ho postato questa mia disavventura solo per sapere se qualcuno ha passato quello che sto passando io e se poteva fornirmi qualche informazione in merito. Io voglio solo sapere se quello che ho visto è regolare o no, se mi dicono di sì ne prendo atto, se no sono dell’idea che chi mette in pericolo l’incolumità altrui in spazi aperti non debba passarla liscia per quanto previsto dalle leggi vigenti.
E penso che poteva andarmi anche peggio, vista la situazione.
Ultima cosa, io non so come vai in mtb normalmente perché per come scrivi devi essere molto ma molto cauto nelle tue escursioni, andando adagio adagio. Io non penso di essere scalmanato, penso di essere un biker nella normalità, ma dove c’è un rettilineo in leggera discesa la bici la lasci andare se non ci sono ostacoli prevedibili.


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E poi, rileggendo il tuo post, mi sembra ci sia un po’ di astio, non è che sei il proprietario o usufruttuario del terreno?


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[maxx]

Biker superis
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ti auguro pronta guarigione, innanzitutto.

sul "non può finire a tarallucci e vino", frase detta senza nemmeno sapere se sei nella ragione o nel torto, come tu stesso scrivi, credo dovresti darti una calmata.

premesso questo, l'incidente non è avvenuto su una strada, pubblica o privata, ma su una carraia. per quanto ne so, non c'è nessun obbligo per un proprietario di recintare completamente un fondo o di segnalarlo in ogni dove poter aiutare eventuali visitatori a non farsi male.
 

zigabyte

Biker popularis
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Grazie x gli auguri.
Io mi esprimo così, non mi sembra di avere detto nulla di strano. Spero di non avere omesso il condizionale prima di quella frase, che non ho nemmeno voglia di cercare, perché era inteso.



Inviato dal mio iPhone utilizzando MTB-MAG.com
 

[maxx]

Biker superis
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se ti fossi in grado di indicare con precisione su una mappa dove è successo l'incidente, basterebbe una visura catastale per sapere se eri su terreno privato o pubblico.
 

Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Una bici robusta e una vetusta.
Secondo me si sta andando un pò troppo oltre, per non parlare delle analisi fatte su di una foto senza conoscere la dinamica e figurarsi la zona.

Attendiamo che il nostro amico @zigabyte una volta ripresosi, si faccia dire se quella strada è solo privata o vicinale pubblica e in secondo luogo se e cosa gli isponderanno in comune o chi per esso per i cavi e segnalazioni.
Sperando che ci aggiorni nei periodi a seguire. Visto che è un caso interessante per tutti.
 
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Davide_sd

Biker superis
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la frenata lunga che vedi è quella dell’amico che avevo dietro che appena mi ha visto volare chiaramente ha inchiodato riuscendoci in tempo.

Il che è ancora più grave, perché il tuo "andavo piano" risulta contrapposto in maniera evidente all'affermazione che il tuo amico si è fermato appena in tempo con una staccata di diversi metri. Il perito farà un paio di conti e tirerà fuori la velocità.

Ultima cosa, io non so come vai in mtb normalmente perché per come scrivi devi essere molto ma molto cauto nelle tue escursioni, andando adagio adagio. Io non penso di essere scalmanato, penso di essere un biker nella normalità, ma dove c’è un rettilineo in leggera discesa la bici la lasci andare se non ci sono ostacoli prevedibili.

Se ti può essere di consolazione, io sono un assiduo utilizzatore di Strava, e conoscendo molto bene i terreni in cui giro e anche le abitudini dei proprietari/utilizzatori di questi terreni, spesso e volentieri giro ad orari poco frequentati per mollare i freni, e mi sparo qualche bel tempone. A mio rischio! Se poi un giorno mi schianto da qualche parte e mi faccio male perché non ho visto una novità presente sul terreno, ben indicata, di sicuro faccio un mea culpa e che mi serva da lezione per le volte successive (è già capitato e succederà ancora).

E poi, rileggendo il tuo post, mi sembra ci sia un po’ di astio, non è che sei il proprietario o usufruttuario del terreno?

Nessun astio da parte mia, solamente la logica puntualizzazione ed analisi dei fatti, che farà anche il giudice in sede legale. Oltre alla volontà di comprendere come mai ci siano personaggi sempre pronti a scaricare la propria responsabilità verso gli altri.

Dal mio punto di vista, la persona astiosa sei tu: non hai visto 3 cartelli, ti sei schiantato e quindi sei pronto per andare dall'avvocato. Bene, è un tuo sacrosanto diritto. Se avessi visto i cartelli e ti fossi fermato in tempo, saresti andato comunque dall'avvocato? Sono assai convinto di no... Quindi l'andare per le vie legali non è legato al fatto di voler fare il paladino della giustizia o di salvaguardare gli altri bikers (in tal caso ci andresti ogni volta che incontri una barriera o un cartello di divieto su qualunque strada o sentiero), ma solamente per il fatto di ritrovarti con con l'orgoglio (e non solo) ferito e l'incapacità di riconoscere il tuo errore.

Sia chiaro, vai dall'avvocato fai quello che devi fare, andrai dal giudice che emetterà la sentenza. Forse riuscirai anche a farti risarcire. Ciò non toglie che ti sei schiantato perché tu non hai visto 3 cartelli ben visibili, non per colpa del contandino, non per colpa della recinzione, ma per colpa che andavi a cannone. E così si va ad alimentare l'odio tra i proprietari di terreni e il resto del mondo....
 

zigabyte

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Il che è ancora più grave, perché il tuo "andavo piano" risulta contrapposto in maniera evidente all'affermazione che il tuo amico si è fermato appena in tempo con una staccata di diversi metri. Il perito farà un paio di conti e tirerà fuori la velocità.



Se ti può essere di consolazione, io sono un assiduo utilizzatore di Strava, e conoscendo molto bene i terreni in cui giro e anche le abitudini dei proprietari/utilizzatori di questi terreni, spesso e volentieri giro ad orari poco frequentati per mollare i freni, e mi sparo qualche bel tempone. A mio rischio! Se poi un giorno mi schianto da qualche parte e mi faccio male perché non ho visto una novità presente sul terreno, ben indicata, di sicuro faccio un mea culpa e che mi serva da lezione per le volte successive (è già capitato e succederà ancora).



Nessun astio da parte mia, solamente la logica puntualizzazione ed analisi dei fatti, che farà anche il giudice in sede legale. Oltre alla volontà di comprendere come mai ci siano personaggi sempre pronti a scaricare la propria responsabilità verso gli altri.

Dal mio punto di vista, la persona astiosa sei tu: non hai visto 3 cartelli, ti sei schiantato e quindi sei pronto per andare dall'avvocato. Bene, è un tuo sacrosanto diritto. Se avessi visto i cartelli e ti fossi fermato in tempo, saresti andato comunque dall'avvocato? Sono assai convinto di no... Quindi l'andare per le vie legali non è legato al fatto di voler fare il paladino della giustizia o di salvaguardare gli altri bikers (in tal caso ci andresti ogni volta che incontri una barriera o un cartello di divieto su qualunque strada o sentiero), ma solamente per il fatto di ritrovarti con con l'orgoglio (e non solo) ferito e l'incapacità di riconoscere il tuo errore.

Sia chiaro, vai dall'avvocato fai quello che devi fare, andrai dal giudice che emetterà la sentenza. Forse riuscirai anche a farti risarcire. Ciò non toglie che ti sei schiantato perché tu non hai visto 3 cartelli ben visibili, non per colpa del contandino, non per colpa della recinzione, ma per colpa che andavi a cannone. E così si va ad alimentare l'odio tra i proprietari di terreni e il resto del mondo....

Beh, a questo punto cosa ti devo dire, mi spiace di averti messo in guardia circa certe situazioni che ti potrebbero capitare? Non non mi dispiace. Spero ti vada sempre bene. Ciao


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