Dopo quasi 9 mesi dal mio ultimo post ho deciso di condividere con voi un paio di riflessioni sulla mia RR560 2016 e sulla mia esperienza con essa.
Dopo i primi problemi dovuti ad un approssimativo montaggio della serie sterzo (è bastato serrarla correttamente per risolvere il problema), finora c’ho percorso circa 600 km (la metà di quanto mi ero prefissato…). Purtroppo sono anch’io nella condizione di labrush (mutuo, 2 figli piccoli, moglie esigente prosciuga tempo-libero… pochi soldi…) per cui all’epoca, ma anche ora, sono costretto a spendere quei pochi soldi disponibili in maniera oculata.
Mi spiace smentire chi ha detto che marchi più blasonati non mettano a listino bici economiche, entry-level. Al momento di scegliere cosa acquistare ero combattuto tra una
Scott Aspect da 480 € (ma ne ha a listino 2017 anche una da 380€) e dalla mia attuale 560 a 450€. Ho scelto la RR perché montata meglio, per la comodità del rivenditore in caso di assistenza e perché mi sono innamorato a prima vista del modello 2016.
Girando per i campi di gara con i miei figli ho avuto modo di vedere e provare numerose bici molto più blasonate e “performanti” della mia RR, ma non ne rimpiango nessuna. Per i sentieri che affronto, per quanto duri, per quanti sassi e rocce e quant’altro, la RR non mi delude mai e mi fa’ sempre divertire tanto.
Premetto che sono 115 kg x 1.73 cm, un cubo, ma non l’ho risparmiata e c’ho girato un po’ su tutti i terreni. Non ho avuto alcun problema strutturale e non le ho fatto nessun upgrade. La lavo abbastanza regolarmente, sgrasso e ingrasso la
catena. Per chi avesse Strava, vicino casa ho un “segmento” che si chiama “DH del ruscello” dove con la RR (di cui allego un paio di foto di mio figlio che lo percorre, anche se non rendono molto la pendenza) dove su un fondo misto irregolare a causa delle piogge, fatto di terra e pietre, risulto 11° lasciandomi dietro una botta di marche titolate e ciclisti molto più navigati.
L’unica cosa che voglio cambiare sono i copertoni. Con i Kenda Fifty di serie mi ci trovo benissimo su strada, stradine bianche e percorsi compatti, ma con sabbia, erba alta, terreni morbidi e fango non tengono nulla. Ho quindi deciso di montare un Taipan all’anteriore ed un Python2 al posteriore, giusto per avere più grip in previsione della prossima stagione invernale.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dai
freni, invece: sono un paio di mesi che mi sembrano laschi, ma ogni volta che esco sono sempre risultati efficaci e precisi.
Se dovessi tornare indietro, rifarei gli stessi “sbagli”: la RR560 2016 mi sta’ facendo divertire da pazzi!!!