Opinione Arrivano i cinesi!

Laconico

Biker ultra
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Lombardia
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Mtb
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E la partita col bauscia si chiude qui
 

lkey

Biker superioris
12/8/10
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nord Italia
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Yt
Prego, non so chi ti trattenga. Poi mi racconti delle 6 ore in Svizzera
Ma finiscila dai che li in svizzera il part time é all'ordine del giorno, e per scelta non per necessità. Inoltre, a Zurigo, dove ho diversi conoscenti tra cui familiari ed ex colleghi, in molte famiglie lavora solo uno dei genitori, sempre per scelta. Predichi di etica del lavoro cinese col c... al caldo in una delle nazioni in cui gli orari di lavoro sono tra i più bassi d'Europa. La coerenza...
 

Strelok

Biker infernalis
23/5/18
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Vicino Trento
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Ragley Big Al - Custom
Non è la mia materia ma, dal mio punto di vista, il titolo della discussione tira in ballo i macro-fattori economici e politici, di rilievo internazionale.
Pertanto, occorre una visione ad ampio respiro.

Ora, in questi anni, io ho visto un declino progressivo dell'unione europea, per via di prelievi fiscali soffocanti, dei grandissimi sprechi nell'impiego delle risorse pubbliche (vincolati ai diktat dell'UE), nell'abbandono delle politiche a tutela dei lavoratori, in favore di nuovi diritti sociali ad alcune minoranze, nella gestione disastrosa dei flussi migratori, solo per fare alcuni esempi.
E come non menzionare l'attuale politica del riarmo, che assorbirà cifre esorbitanti, oltre a quelle già impiegate. Il tutto per combattere un nemico che, in tre anni, ha conquistato solo il 20% dell'Ucraina; combatte con le pale, con i muli e i monopattini, senza calzini e, soprattutto, frega i chip dalle lavatrici delle donne ucraine, per sopperire alla mancanza di hardware degli armamenti russi (parole dell'Ursula; non è uno scherzo).
Aggiungiamoci pure i dazi del ciuffone, direi che in UE manca solo l'invasione delle cavallette.....

Con l'inizio della guerra in Ucraina, poi, ad abbattere l'industria europea ci ha pensato il costo dell'energia, che è schizzato alle stelle, sia per la torbidissima vicenda del gasdotto North Stream, sia per le innumerevoli sanzioni, che si sono rivelate assai più dannose per noi, che per la Russia. La quale, vediamo aver dirottato le esportazioni delle sue materie prime nel mercato ad est, sfanculandoci senza troppi problemi. In tale contesto, i BRICS stanno facendo la loro parte nel sostenerla. Non per nulla, la crescita delle Russia, a spanne, è pari a quattro volte quella dei paesi UE, per quanto sia drogata dalla produzione di armi.

La Cina, invece, grazie a politiche molto severe, ad oggi è una potenza economico-militare che spaventa gli USA, proprio perché ha acquisito un forte potere ricattatorio.

Ora, non mi metto certo a formulare prognosi sugli equilibri futuri ma, in tale contesto, a me pare inevitabile che noi europei, pur essendo molto green, molto politically correct e molto gender fluid, saremo destinati a finire in miseria, con pensioni da fame e servizi da terzo mondo.
Non abbiamo risorse naturali e non abbiamo più peso politico internazionale sufficiente (vedi l'odierno incontro in Alaska).
Mi pare che il treno sia già ben lanciato in tale direzione.
Non vorrei che, prossimamente, la via per il sostentamento delle persone comuni sarà prerogativa del Ministero delle difesa.

Da tale contesto sommario, direi che il settore bici seguirà i flussi del mercato globale, con l'inevitabile e continuativa invasione di prodotti cinesi e con l'impoverimento del mercato europeo (a prescindere dalle ore di lavoro, che è solo un parametro marginale, rispetto alla capacità economica di uno Stato).

E qui, andrebbe aperta una parentesi sulla gestione politica e sui rappresentanti dell'UE, nei confronti dei quali sono molto critico. Ma, non essendo il forum sede idonea, evito e soprassiedo volentieri. ;-)
 

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