Descrizione del percorso (i riferimenti sono quelli della carta IGMI):
Partenza da S. Sofia (q.818), si passa per Case Pauli Longa per arrivare a Funtana Spinosu (807). Qui si gira verso est entrando nel bosco e passando per i torrioni calcarei de Is Casteddus e poi di Is Breccas. Quindi si inizia la discesa dentro il fitto bosco che riveste la vallata a nord di Br. Serra Pirastu sino al tornante presso Mte de is Abis (601). Siamo sopra i dirupi che sovrastano la vallata del Flumendosa che si trova oltre 300 m più in basso. Il panorama si apre verso i rilievi di Seui, Gadoni e Sadali con le alte pareti che delimitano i tacchi mesozoici. Proseguiamo verso sud, adesso su comodo sterrato con tratti cementati, ed arriviamo alla nuova strada Villanovatulo-Seui che attraversiamo solamente; ci dirigiamo verso Gutturu Gaetanu dove riprendiamo a scendere decisamente passando per Santa Cristina sino ad arrivare pochi metri sopra lalveo del Flumendosa. Siamo ora sul fondovalle e seguiamo verso sud la sponda dx del grande fiume per diversi km. Siamo dentro la gola dove la sterrata a causa della rocciosità e acclività del pendio ha diverse variazioni di pendenza con rampe e discese. Si godono diversi scorci sul fiume veramente unici.
Il Flumendosa lo si segue sino a dove si trasforma nel lago omonimo. Usciamo in prossimità del grande ponte stradale-ferroviario dove si trova anche la Staz. di Pompaggio (279). Siamo adesso sullasfalto della SS198. Ci sono adesso da fare 7 km di bitume (ne avrei fatto volentieri a meno ma lalternativa era percorrere carrarecce con pendenze spacca gambe e molto fangose) che ci riporta al paese di Villanovatulo. Continuiamo ancora un km verso S. Sofia e lasciamo la strada asfaltata girando a dx e risalendo una stradina inizialmente cementata poi con fondo pietroso, con forte pendenza in direzione Serra e Mesu e poi verso Suergiu Lobau (766). Siamo di nuovo dentro il bosco. Si devia ancora a sx in direzione P.ta Perda Lobina (857) dove si gode di un panorama a 360°. Qui si riprende a scendere in sentiero in direzione Funtana Perdaccia e poi con pendenze sempre maggiori lungo il Riu Cruccurigas dentro una foresta di lecci che sono diventati ormai tuttuno con i numerosi roccioni calcarei muschiati disseminati dappertutto. Il sentiero esce sulla sterrata in prossimità di Mte de is Abis (601), dove siamo passati in precedenza.
Adesso si procede verso nord e si riprende a salire su carerreccia con fondo un po sconnesso. Andiamo in direzione di Funtana e Tetti e poi di Su Campanili (774). Qui ci spostiamo dentro il bosco, leggermente a dx della sterrata, per accorgerci che ci troviamo in cima ad un costone roccioso con oltre 100 m di parete a picco che costituisce il bordo del tacco del Sarcidano o di Laconi, e da dove si apre un panorama fantastico sulla valle del Flumendosa in direzione di Gadoni. Riprendiamo la sterrata verso nord e dopo alcuni km arriviamo alla cava di ghiaia che ci lasciamo a sx. Superata la cava ad un trivio svoltiamo a sx (a dx si scende verso la miniera di Funtana raminosa di Gadoni) sino ad arrivare a Casa Scala Martini (830) che si individua per la presenza di una sorta di obelisco posto oltre un muretto a secco a sx della strada. Si deve adesso saltare il muretto a secco dove si trovava un ingresso (ancora visibile per i pilastri), chiuso anchesso con pietrame, dove è posta una scala di legno sulla parte interna. Siamo ormai vicini all'arrivo. Si segue il sentiero in direzione c.le Broccu (817) e poi per S. Sofia dove riprendiamo le macchine.
Il percorso completo è di 50 km ma con possibilità, eventualmente, di poterlo accorciare. Di questi 7 km sono in asfalto. Pedalabile al 100%. Diversi sono i tratti tecnici, soprattutto in discesa, ma niente di eccessivo. Il dislivello complessivo si aggira sui 1.300 m.
Panino obbligatorio. Acqua se ne trova dappertutto.