Sange "a ore" ! Bikers ? "Free" dopo le 21:00 !! Non ci resterà che girarci di notte ... cosa che ultimamente faccio più che di giorno !! Di notte al massimo incontro salamandre, ricci e gufi e non rompo le pelotas a nessuno !! 
BAttute a parte, ognuno di noi sa quanto sia delicato l'equilibrio pedone/mtbiker sui sentieri di montagna e sa anche quanto sia importante che un equilibrio si trovi e si mantenga. Spesso i pedoni vorrebbero i sentieri solo per loro e spesso anche i mtbiker tendono a ritenere il sentiero di loro "proprietà". Se si usa la testa (ad esempio andare piano, far capire ai pedoni che loro hanno sempre la precedenza sui biker e che non devono sempre essere loro a spostarsi di lato per farci passare) la convivenza dovrebbe essere facile. Comunque alla fine il coltello dalla parte del manico l'hanno i pedoni (in fondo i sentieri sono nati per andarci a piedi e, mi sbaglierò, ma credo che siano pochissimi i bikers che li manutengono i sentieri) per cui conviene cercare di non inimicarseli !! Non sarebbe male iniziare a fare un censimento di quanti passaggi di bikers ci sono la domenica per il classic: certo che se fossimo qualche migliaio
(= eccessiva affluenza) capirei che ai pedoni rughi un po' la nostra presenza ... immaginatevi uno che sale a piedi e ogni 30 secondi deve spostarsi di lato ... se invece si trattasse solo che ci sono 2 o 3 pistola che si sparano giù a cannone (= imprudenza di pochi) ... la cosa è diversa.
Dobbiamo far diventare "nostro" (di tutti) una sorta di Codice Etico ( va di moda no ? ) dove siano indicate le regole base che ogni mtbker deve rispettare. Mi pare già esista un decalogo forse del CAI ? I cretini purtroppo ci sono sempre dappertutto: in fondo non è che se un drogato alla guida ammazza in auto un pedone si vieta alla auto di transitare, no ?
Un bel esempio di sana convivenza che ricordo è stato quest'estate in liguria alla 5 terre tra Levanto e Monterosso ( ti ricordi Five ? Sì dove poco dopo mi sono capottato ) dove abbiamo incrociato un gruppo (una decina) di pedoni francesi (adulti e bambini) proprio all'imbocco di una serie di tornanti tecnici in discesa: andavamo piano, si sono spostati di lato e ci incitavano a gran voce divertiti nel vedere le nostre evoluzioni e facendo un tifo calcistico con tanti "bravò" ! Noi italiani siamo per ora un po' dei provinciali campanilisti (= ognuno tende a pensare solo per sè). E' come a Milano dove è vietato alle bici andare sui marciapiede, nelle zone pedonali , nelle corsie preferenziali o contromano ( cose tutte di solito consentite e regolamentate con cartelli in svizzera, germania, austria, ecc.). Piano piano ci arriveremo anche noi, ognuno rinunciando a qualcosina in favore dell'altro, ma che fatica e che pazienza !!!!
Sange a ore ? Speriamo di no !!!

BAttute a parte, ognuno di noi sa quanto sia delicato l'equilibrio pedone/mtbiker sui sentieri di montagna e sa anche quanto sia importante che un equilibrio si trovi e si mantenga. Spesso i pedoni vorrebbero i sentieri solo per loro e spesso anche i mtbiker tendono a ritenere il sentiero di loro "proprietà". Se si usa la testa (ad esempio andare piano, far capire ai pedoni che loro hanno sempre la precedenza sui biker e che non devono sempre essere loro a spostarsi di lato per farci passare) la convivenza dovrebbe essere facile. Comunque alla fine il coltello dalla parte del manico l'hanno i pedoni (in fondo i sentieri sono nati per andarci a piedi e, mi sbaglierò, ma credo che siano pochissimi i bikers che li manutengono i sentieri) per cui conviene cercare di non inimicarseli !! Non sarebbe male iniziare a fare un censimento di quanti passaggi di bikers ci sono la domenica per il classic: certo che se fossimo qualche migliaio

Dobbiamo far diventare "nostro" (di tutti) una sorta di Codice Etico ( va di moda no ? ) dove siano indicate le regole base che ogni mtbker deve rispettare. Mi pare già esista un decalogo forse del CAI ? I cretini purtroppo ci sono sempre dappertutto: in fondo non è che se un drogato alla guida ammazza in auto un pedone si vieta alla auto di transitare, no ?
Un bel esempio di sana convivenza che ricordo è stato quest'estate in liguria alla 5 terre tra Levanto e Monterosso ( ti ricordi Five ? Sì dove poco dopo mi sono capottato ) dove abbiamo incrociato un gruppo (una decina) di pedoni francesi (adulti e bambini) proprio all'imbocco di una serie di tornanti tecnici in discesa: andavamo piano, si sono spostati di lato e ci incitavano a gran voce divertiti nel vedere le nostre evoluzioni e facendo un tifo calcistico con tanti "bravò" ! Noi italiani siamo per ora un po' dei provinciali campanilisti (= ognuno tende a pensare solo per sè). E' come a Milano dove è vietato alle bici andare sui marciapiede, nelle zone pedonali , nelle corsie preferenziali o contromano ( cose tutte di solito consentite e regolamentate con cartelli in svizzera, germania, austria, ecc.). Piano piano ci arriveremo anche noi, ognuno rinunciando a qualcosina in favore dell'altro, ma che fatica e che pazienza !!!!
Sange a ore ? Speriamo di no !!!