Rimettendo i sassolini nella discussione civile, mi permetto di disserire su molte cose che sono state scritte. Come prima cosa il termine Freeride, che sta subendo un abuso inverossimile. Se io metto un annuncio su un giornale dove scrivo "cercasi freerider per la realizzazione di servizi fotografici" non voglio avere gente che fa cicloturismo, downhill, si veste come vuole o beve birra. Voglio gente che, come per gli altri sport che utilizzano questo nome, sappia andare fuoripista, ovvero dove gli altri non si sognerebbero di passare. La velocità o la spensieratezza non c'entrano nulla.
Discorso bici: si può passare indifferentemente da full a front a
bmx ecc con
freni dritti o invertiti, ma ci vuole un periodo di adattamento. Non ha senso farsi alcuni anni su una full e poi salendo un'ora su una front dire che non ci si trova!
Infine, ogni tanto mi piacerebbe vedere che tra spalle e casco non c'è uno spazio vuoto, come invece dimostrato da questi (spero civilissimi) esempi:
Stradista: la MTB è una pagliacciata
Cross countrista: la DH è una pagliacciata
Downhiller: il FR è una pagliacciata
Freerider: lo street è una pagliacciata
Streeter: il BMX è una pagliacciata
BMXer: il trial è una pagliacciata
ecc. ecc.