Ciao, ti porto anche la mia esperienza di (unico?) ciclista (eehh, che parola grossa!) esclusivamente urbano di città dal traffico assassino.
Da un anno esatto uso la bici per andare al lavoro tutti i giorni dal lunedì al venerdì (attraversando la città con qualunque tempo) , e per pellegrinaggi a sedi Decathlon o altri centri comnerciali il sabato e la domenica (attraversando la periferia).
Ho scelto le mtb per la loro solidità, perché trasporto circa 20 kg di cose che, unite al mio peso e a quello della bici, mi portano vicino al limite dei 120 kg, peso non conforme a bdc e (almeno se Decathlon) a
gravel (ho ammazzato una Riverside 900 in meno di un mese).
Ora, è ben vero che con una MTB potrei salire su marciapiedi e affrontare buche o quant'altro con maggior scioltezza ma, stante il carico (comprensivo di oggetti che è meglio non sbattacchiare), io suo marciapiedi salgo dai passi per le auto o per le carrozzelle, sul terreno dissestato rallento di bestia e le buche non evitabili le affronto praticamente da fermo.
Giro con due camere d'aria di riserva (e pompa e
attrezzi vari) proprio nel caso fossi costretto dal traffico a passare su cicci di bottiglia.
Monto non solo il cavalletto (solo per dire quanto sono scarso) ma pure due specchietti retrovisori, uno ad ogni estremità di manubrio.
La sera e la mattina presto accendo luci lampeggianti di portata notevole.
Grazie alla mia scarsezza, difficilmente supero i 28 km/h, e anzi più spesso giro a 20. Di base rispetto (abbastanza) i semafori, e sto attento pure per le auto (poi ogni tanto ne affianco qualcuna e ne dico 4 a chi la guida...).
Tutto questo per dire che non è tanto il mezzo in sé, ma come lo guidi.
Ho un collega che fa il tragitto mio con una KTM - davvero notevole - come ne ho che usano una bdc (economica: non sia mai che ti seguano dei professionisti del furto...) ma non farebbe differenza (carichi a parte) se guidassi una gravel, la mia mtb o una bdc: fermo restando che metterei i retrovisori (e il cavalletto!!) a tutte, il tipo di guida mio sarebbe lo stesso, compreso il dare la precedenza agli anziani, ai bambini ai cani sciolti e ai tir.
A onor del vero: il mio tragitto, dopo qualche prova, si è allungato di un paio di km solo per evitare i peggio incroci e viali - sono convinto che poter evitare quanti più "
punti della morte" possibile sia fondamentale alla sopravvivenza, esattamente come uscire prima e rientrare dopo le ore di punta...
