come mai, anche in seno al cai, ci sono così tante disparità di valutazioni su un medesimo percorso....restando sempre quello il fondo del sentiero che viene valutato...?
Non c'è bisogno di prendersela con chi ha il coraggio di recensire itinerari esponendosi al giudizio altrui...
La scala cai è oggettiva, chi la applica no. A volte prevale la capacità e la preparazione del valutatore (se sono un mostro di bravura tendo a sottovalutare e viceversa), talaltra prevalgono le condizioni ambientali (il viscidume o le foglie aumentano le difficoltà). Per questo chi legge la scala dovrebbe capire che se ha programmato la gita in autunno va incontro a certe difficoltà, che non sono solo quelle oggettive del percorso ma anche quelle (altrettanto oggettive) della stagione. Ma non per questo dobbiamo scrivere tutto, altrimenti perché si fanno le relazioni?
La scala deve fornire una preliminare e sintetica indicazione delle abilità richieste a chi vuole fare quella gita. Se non sono allenato mi astengo dai 50 km o dai 1500 m D+, se sono alle prime armi con i gradini mi astengo dall'OC, ecc. Se poi un giro MC comprende un breve tratto OC, me lo faccio a piedi.
Cerchiamo di smetterla con questa imperante concezione all'americana di voler trovare tutto perfetto e preconfezionato: non siamo in palestra, siamo in montagna. Se non abbiamo sufficiente conoscenza dell'ambiente naturale, se non abbiamo la capacità di affrontarlo, stiamo a casa o andiamo nel bike park: lì ti dicono persino quanto è alto il gradino e quante curve a destra devi fare.