Certe aziende a mio parere, sono un pò vittime della loro stessa storia...vale a dire che se un telaio ha segnato una svolta a suo tempo, si continua a produrre quella tipologia in varie salse, ma senza abbandonare mai lo schema di fondo facendolo diventare a forza il carattere distintivo di una azienda. La san andreas poteva essere ed era un sogno, quando le alternative non esistevano o erano improponibili al confronto (si parla dell'epoca della sintesi Bromont!!!), ma oggi come oggi quello schema di bici apparentemente tuttofare appare stra-superato e il risultato è un mezzo ambiguo, per niente definito e tantomeno proponibile a un acquirente attento ovvero che mastichi un pò di geometria.
E' vero che il progetto DNA attenua i difetti del modello precedente, ma alla prova dei fatti tutto questo restyling o come dice il nostro Skywalker citando pedissequamente il depliant "progetto totalmente nuovo"
, a parer mio è e resta una semplice rinfrescata commerciale (complice l'Hydroforming) per un prodotto la cui storia meritava una seconda versione, ma che a parere dello scrivente va appunto consegnato alla storia senza appello.
Devo dire inoltre che nel nuovo progetto hanno introdotto ulteriori problematiche legate all'aumento dell'escursione che faranno rimpiangere sotto questi aspetti il modello precedente.
Vado al dunque e traduciamo le chiacchiere in argomenti concreti:
Il problema fondamentale di quel progetto e di questo nuovo, è il punto di infulcro e il funzionamento dello swingarm. Esso era ed è posto ben al di sopra della corona grande, tant'è vero che col restyling hanno cercato di abbassare questo valore, ma avendo grossi limiti. Dico grossi limiti perchè un auspicabile abbassamento ulteriore avrebbe determinato irrisolvibili problemi nell'abbinamento col deragliatore e con quel tipo di infulcro dell'ammo. Non so se avete notato il telaietto (sottile) che si è reso necessario per rialzare l'infulcro dell'ammo e compensare l'abbassamento del forcellone. Già nel modello precedente infatti c'erano problemi nel settaggio del deragliatore con la tripla corona.
Pertanto dicevo l'infulcro resta alto....troppo alto...ma perchè questo è un problema?
Lo è nel momento in cui decidiamo di pedalare e la catena si trova al di sotto di questo infulcro, infatti la trazione della catena genera un fenomeno di blocco della sospensione e chiusura della stessa fino a che le pedivelle non raggiungano il punto morto, da lì la sospensione si scarica improvvisamente, si riapre e la sospensione può ri-funzionare finchè la catena non torna in trazione. Peggio che mai accade nel momento di massimo sforzo in cui usiamo il padellino e la distanza catena-infulcro evidentemente aumenta.
Lo è ancora nel momento in cui decidiamo di fare discesa e abbiamo la catena tesa...ovvero nel 100% dei casi. Il forcellone si chiude contro l'ostacolo e poi si ridistende, quando lo fa il movimento indietro della ruota libera (amplificato dal disgraziato infulcro) genera una trazione sul pedale che crea due situazioni: blocca la sospensione se la forza dell'urto non è alta oppure fa ruotare indietro le pedivelle se l'ostacolo supera la media entità.
Questi problemi, presenti nella vecchia versione, si amplificano quando aumentiamo l'escursione...leggevo che poteva arrivare fin quasi a 8 pollici, è in questo l'aspetto peggiorativo che segnalavo.
Altro problema: il blocco della sospensione in frenata fa la sua ovvia comparsa su tutti i sistemi di sospensione in cui la ruota disegna un arco nella sua escursione...indovinate quindi facilmente che succede nella bici in questione.
Io non credo che il monoshock sia un sistema non adatto alle nostre sospensioni, credo che un monoshock fatto male sia il peggior acquisto che si possa fare...se un giorno vi capiterà tra le mani un KHS Fetish fate una prova e postate poi i commenti, sembra di pedalare con una ruota ovale
.
La ditta in questione proponeva la Moho slix con quadrilatero e giunto horst come bici da pedalare...un mezzo perfetto, abbandonato a favore della fury la cui efficacia è tutta da dimostrare....ma la Fury è in sintonia con la filosofia che imprigiona ormai la MC...riassumibile a mio avviso in monoscocca e monoshock a tutti i costi...anche con infulcri improponibili, ma ormai è il suo tratto distintivo e il suo limite invalicabile.
Vengo infine agli ammo che dovrebbero salvare il progetto:
a parte che un telaio dovrebbe essere prima ben progettato e poi semmai aiutato dai sistemi a piattaforma stabile, tali sistemi, a detta dei topic aperti da persone esperte anche più di me, non solo non sono esenti da fastidiosissimi effetti collaterali, ma non possono nulla sui problemi di blocco della sospensione cui accennavo nonchè sul blocco in frenata, per cui (apprezzandone l'utilizzo) fanno solo quello che possono su un progetto che ripeto in quanto storico, alla storia va consegnato :-x
The End
E' vero che il progetto DNA attenua i difetti del modello precedente, ma alla prova dei fatti tutto questo restyling o come dice il nostro Skywalker citando pedissequamente il depliant "progetto totalmente nuovo"

Devo dire inoltre che nel nuovo progetto hanno introdotto ulteriori problematiche legate all'aumento dell'escursione che faranno rimpiangere sotto questi aspetti il modello precedente.
Vado al dunque e traduciamo le chiacchiere in argomenti concreti:
Il problema fondamentale di quel progetto e di questo nuovo, è il punto di infulcro e il funzionamento dello swingarm. Esso era ed è posto ben al di sopra della corona grande, tant'è vero che col restyling hanno cercato di abbassare questo valore, ma avendo grossi limiti. Dico grossi limiti perchè un auspicabile abbassamento ulteriore avrebbe determinato irrisolvibili problemi nell'abbinamento col deragliatore e con quel tipo di infulcro dell'ammo. Non so se avete notato il telaietto (sottile) che si è reso necessario per rialzare l'infulcro dell'ammo e compensare l'abbassamento del forcellone. Già nel modello precedente infatti c'erano problemi nel settaggio del deragliatore con la tripla corona.
Pertanto dicevo l'infulcro resta alto....troppo alto...ma perchè questo è un problema?
Lo è nel momento in cui decidiamo di pedalare e la catena si trova al di sotto di questo infulcro, infatti la trazione della catena genera un fenomeno di blocco della sospensione e chiusura della stessa fino a che le pedivelle non raggiungano il punto morto, da lì la sospensione si scarica improvvisamente, si riapre e la sospensione può ri-funzionare finchè la catena non torna in trazione. Peggio che mai accade nel momento di massimo sforzo in cui usiamo il padellino e la distanza catena-infulcro evidentemente aumenta.
Lo è ancora nel momento in cui decidiamo di fare discesa e abbiamo la catena tesa...ovvero nel 100% dei casi. Il forcellone si chiude contro l'ostacolo e poi si ridistende, quando lo fa il movimento indietro della ruota libera (amplificato dal disgraziato infulcro) genera una trazione sul pedale che crea due situazioni: blocca la sospensione se la forza dell'urto non è alta oppure fa ruotare indietro le pedivelle se l'ostacolo supera la media entità.
Questi problemi, presenti nella vecchia versione, si amplificano quando aumentiamo l'escursione...leggevo che poteva arrivare fin quasi a 8 pollici, è in questo l'aspetto peggiorativo che segnalavo.
Altro problema: il blocco della sospensione in frenata fa la sua ovvia comparsa su tutti i sistemi di sospensione in cui la ruota disegna un arco nella sua escursione...indovinate quindi facilmente che succede nella bici in questione.
Io non credo che il monoshock sia un sistema non adatto alle nostre sospensioni, credo che un monoshock fatto male sia il peggior acquisto che si possa fare...se un giorno vi capiterà tra le mani un KHS Fetish fate una prova e postate poi i commenti, sembra di pedalare con una ruota ovale

La ditta in questione proponeva la Moho slix con quadrilatero e giunto horst come bici da pedalare...un mezzo perfetto, abbandonato a favore della fury la cui efficacia è tutta da dimostrare....ma la Fury è in sintonia con la filosofia che imprigiona ormai la MC...riassumibile a mio avviso in monoscocca e monoshock a tutti i costi...anche con infulcri improponibili, ma ormai è il suo tratto distintivo e il suo limite invalicabile.
Vengo infine agli ammo che dovrebbero salvare il progetto:
a parte che un telaio dovrebbe essere prima ben progettato e poi semmai aiutato dai sistemi a piattaforma stabile, tali sistemi, a detta dei topic aperti da persone esperte anche più di me, non solo non sono esenti da fastidiosissimi effetti collaterali, ma non possono nulla sui problemi di blocco della sospensione cui accennavo nonchè sul blocco in frenata, per cui (apprezzandone l'utilizzo) fanno solo quello che possono su un progetto che ripeto in quanto storico, alla storia va consegnato :-x
The End