News Quanto può avvicinarsi un dilettante alla velocità dei pro?

ant

Biker poeticus
4/6/04
3.529
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Io giro dove si allenano Fontana, Tabacchi, Colledani, i Braidot, e ho modo di confrontarmi con i loro tempi su strava. In salita il confronto non ha senso, dove fanno impressione è in discesa, con bici da xc e gomme semislick, magari sul bagnato. Se la giocano con i più forti enduristi della zona.
Sempre nella gara di Albenga ho visto correre il giorno prima Schurter e co.
La cosa impressionante, al di là di come spingono sempre, è la fluidità che hanno sui passaggi tecnici... C'era una specie di rock garden la curva prima dell'arrivo e quelli della world cup ollavano quei pietroni con una naturalezza strabiliante, sembrano dettagli e invece limavano secondi anche lì...
Già solo quelli delle retrovie, che vanno più forte di qualsiasi amatore, erano meno fluidi.
Le teste di serie sono veramente alieni!!!
 

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Non nego che ci siano dei problemi in questo senso. Bisogna anche stare attenti alla percezione tra la realtà e il sentito dire. Alla ribalta sentiamo tutti i giorni di questi fenomeni (vedi evenepoel) che erano già stratosferici a 18 anni. Ma questi sono una serie di combinazioni di fattori che hanno portato a quel risultato. E non sono tutti, ma stanno sulle dita di una mano, massimo due. Però esistono anche tutti gli altri, che non saranno il GOAT di turno ma comunque quando imbroccano la preparazione e la giornata giusta il risultato lo fanno. E questi ci arrivano solo se non sono stati spremuti come dei limoni da giovani. Poi per carità io non sono il CT della nazionale e non sono un professionista. Ma a livello nazionale ho corso tanto. Una grande % di quelli che vincevano i titoli nazionali nelle categorie giovanili poi non arrivavano al professionismo. Io per primo quando sono arrivato all'under23 (e premetto che non ho le doti naturali per fare il professionista) ero già finito mentalmente, perché è da quando avevo 14 anni che vivevo di tabelle, diete e cardiofrequenzimetro. Io penso che a 17 anni bisogna iniziare a fare sul serio e pestare. Li se tutto va bene raccogli i risultati che ti portano all'under23. Dove devi pestare ancora più duro e magari raccogliere pochi risultati ma farlo in ottica di crescita della prestazione in un ciclo di anni e non della singola stagione. Comunque dico tutto questo solo perché mi dispiace molto vedere i numeri che crollano dopo la categoria esordiente. Per mille motivi ovviamente non solo questi. Però se si guarda solo al vincitore al movimento rimangono 10 ragazzi. Invece noi dobbiamo portare tutti ad andare avanti, poi qualcuno ne farà un lavoro gli altri ne faranno la loro passione a livello amatoriale (ed anche qui scoperchiamo un vaso di Pandora perché a mio parere va rivisto tutto il sistema di categorie). Detto questo auguro ogni bene al tuo figliolo e che possa amare questo sport come lo amiamo tutti noi
Candidati in Federazione, ci sarebbe bisogno di gente come te.:mrgreen::-o
Invece di chi vuole solo risultati e visibilità
 
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