Fantastico!!! Su un forum dedicato alle MTB, trovo in un colpo solo
alpinisti e climber di livello assoluto:
- uno che propone "passeggiate" sul Bianco in pieno inverno, portandosi
come socio un inesperto conosciuto a caso sul forum
- un altro capace di attaccare "alla cieca" qualsiasi genere di via in montagna, al di là del grado, sapendo a priori che ne uscirà o comunque che porterà a casa la pelle. Intuisco che questo grande alpinista abbia anche la capacità divinatoria di prevenire qualsiasi pericolo oggettivo (valanghe, bufere, temporali ecc ecc)
- un quindicenne, che arrampica da un anno mezzo, ma vanta già all'attivo alcuni 7B.
Non voglio giudicare nessuno, perchè non ne ho alcun diritto.
Però, mi sento in dovere di ripetere quanto già espresso in un
altro 3d al "gitante del Bianco" e cioè:
siamo in un sito di MTB quindi occorre ATTENZIONE per evitare
di dare un falso messaggio che mostri la montagna come qualcosa
di semplice o da prendere alla leggera. L'arrampicata, l'alpinismo e
anche la normale escusione in alta quota, richiedono SEMPRE preparazione.
concentrazione e un vasto bagaglio di esperienza.
E da tempo che non scrivo sul topic, per motivi +/- obiettivi, però lo sempre seguito (magari alle 3 di notte).
(Per quelli più nuovi sul topic, sono quello
"- uno che propone "passeggiate" sul Bianco in pieno inverno, portandosi
come socio un inesperto conosciuto a caso sul forum")
Non facendo caso del tono un pò malizioso (forse), ti dico che dopo aver pensato per un pò di tempo ti do raggione a te e anche al "conte vlad", sopratutto su questo:
Non è il posto adatto.
Mi spiego:
Sono stato considerato un pò (o forse di più) matto perche ho proposto ad una persona che non conoscevo e che era agli inizi dell'alpinismo invernale di venire con me sul Monte Bianco, partendo dall'Aguille du Midi. Prima di giudicarmi, pensate però che vengo dalla "scuola" d'alpinismo russa (senza essere un russo, ma vicino) che è abbastanza spartana. Per noi ed in quei anni era prassi abituale trovarsi compagni con annuncio nel giornale locale (l'internet non ce l'avevamo ancora), ed era una sfida anche mettersi d'accordo con una persona che conoscevi in quel momento. Di scuole vere non erano molte. Personalmente ho imparato andando con persone più esperte di me. Su vie sempre più difficili. Voi avete fortuna di poter imparare molto in palestra, per usare poi nelle vie lunghe. Io la prima calata in corda lo feci all'epoca con il mio padre,
alla fine della prima via di 3 tiri mai fata, senza possibilità di ritiro "a piedi". Incoscienza? Forse. Gli Alpi per me eranno irragiungibili, per motivi finanziari (con i soldi che spendevo per 1 sett nelle Alpi, potevo stare 1 mese in Caucaz). Ho visto gli Alpi dopo che erò gia stato a 6000m, e mi hano un pò deluso per la mancanza di "terreno d'avventura". Mi spiego di nuovo: quando vai fare un 6000 in Tibet o a scalare in Tian-Shan o Pamir, dipendi molto di te stesso e della tua spedizione. Nelle Alpi basta chiamare l'elicottero... (ovviamente esagero, ma capite l'idea).
La "scuola" Europea è molto più verso la sicurezza assoluta del principiante e molto meno sull'avventura (e con il termine avventura si accetta anche l'idea che può eventualmente finire male).
Ho portato +/- tanti novizi con me, tornati tutti, nessuno si è fatto male. Andavo sempre nelle vie ben sotto i miei limiti, per essere sicuro di cavarmela in caso di problemi con il mio compagno. Per alcuni anni ho pratticato soccorso in montagna. Mi affido molto alla resistenza psicologica, e anche se lo vista brutta delle volte non sono mai andato in panico.
Per me Il Bianco risulta una via ben sotto i miei limiti, con tutto il rispetto per una Montagna. Posso portare un novice li. Ho abbastanza testa per saper rinuciare se qualcosa non mi convince nelle condizioni meteo o della neve, ed un pò (NON BASTA MAI) esperienza nel valutarle. Ho un figlio di 3 anni acasa ed una moglie, e la cosa più importante è tornare (insieme al compagno sano e salvo) a casa da loro, in grado di lavorare (cioè senza infortuni).
Detto tutto ciò, ritorno e ti do raggione. QUESTO NON E' IL LUOGO ADATTO PER QUESTIONI DEL GENERE. La mentalità della gente è diversa, l'ambiente e diverso (non dimentichiamo che siamo piuttosto bikers qui, e non alpinisti), e sono IO ad essere fuori luogo.
Ma se sono matto o meno non lo so...
Vado avanti.
Il discorso di BOOM.
Io non credo sia matto. Solo diversamente preparato.
Mettiamola cosi: la maggior parte di noi, vedo che facciamo tranquilli un 6c. Se andiamo in una "falesia scuola" dove sappiamo che tutte le vie sono al massimo 3a, ci guardiamo al grado? Penso di no.
Se boom è preparato in modo che fa 8c a vista e sapendo che nella stragrande maggioranza delle zone/vie di 9a ce ne sono ben poche, nemeno lui si interessa del grado, tanto sa che lo può fare. Se poi ha anche una preparazione psicologica al livello di poter fare a meno del fatto che si trovi a 10m da l'ultimo friends, allora non c'è da stupirsi che raggiona cosi.
Che uno arrampica a piedi nudi... e qual'è il problema? Una volta io vidi un pò da lontano uno che arrampicava a piedi nudi. Avvicinandomi ho visto che era un boulderista "hippie" che per cavoli suoi caminava sempre nudo, ed aveva la pianta del piede più dura della suola di una scarpa antiinfortunio...
Che uno può arrampicare a piedi nudi meglio di uno con scarpette, e ovvio (dipende dalla differenza di preparazione di ogniuno). Che, parlando della stessa persona, si può arrampicare meglio a piedi nudi che con le scarpete, non credo. La pelle umana è meno aderente della suola 5-10, non credo sia dubbio....
Che uno dopo 1 anno e mezzo fa 8c... dipende dall'impegno, nonchè dal talento... Penso sia valido anche per il mondo delle bici...
Cmq sia... ripeto... non è l'ambiente giusto per fare questi discorsi. Al massimo si fa un accenno e basta, altrimenti si rischia di passare messaggi +/- sbagliati, a persone che forse non sono adatte a riceverle. Una volta ho voluto aprtecipare ad un tipo di corso di boulder estremo. Non ce l'ho fatta; si trattava di molta filosofia ZEN, del vivere solo il momento eliminando dalla mente il prima ed il dopo... per me era troppo... a me interessa molto il "dopo". Non so se mi spiego. Qui, in Italia, e meglio che la gente va in montagna prima con un istruttore autorizzato CAI, con tanto di elicottero a seguito (non sono malizioso, ma proprio convinto che è cosi), e che guardi bene la guida ed il grado di ciò che si sta per affrontare. Anch'io lo faccio se non sono nella palestra con vie di 3a.