Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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LA LUNA IN VAL TREBBIA (PERINO) PC



in questo week end approdiamo a Perino per salire su ambo i versanti della Trebbia per percorrere gli straordinari trails che mani sapienti di trailbuilders hanno creato e stanno mantenendo.

Fa parecchio fresco e la brina che troviamo nelle parti in ombra è indice di temperatura prossima allo zero.

Per questo motivo iniziamo l'escursione salendo sul versante sinistro dove troviamo il sole e salite degne di nota che ci scaldano subito.

Ce la prendiamo comoda percorrendo la strada asfaltata che porta ai piedi della Pietra Parcellara da dove si gode di un'ottima visuale su tutta la Pianura e sulla catena alpina.



la Pietra Parcellara davanti a noi



all'Oratorio della Madonna di Caravaggio sgonfiamo le gomme e mettiamo le protezioni

il fondo è perfetto



e con una brevissima risalita sempre pedalabile arriviamo alla sella dove si incrociano i sentieri che portano alla cima della Parcellara (via difficile con passaggi di II grado), alla Pietra Marcia e giù in direzione Perino.

Decidiamo di scendere in direzione Perino in quanto il sentiero dopo qualche passo a piedi sembra perfettamente agibile.
...e lo sarà sino in fondo. Ma attenzione!!! Alcuni tratti sono belli tecnici e ripidi!!



Arrivati sulla strada asfaltata risaliamo 500 mt lineari e siamo all'inizio del Pietrail

E' uno dei più bei trail presenti in zona ed in data 23 nov.2024 lo abbiamo trovato perfetto grazie alla recente manutenzione dei trailbuilders.



Il Pietrail non ha mezze misure; o lo si odia o lo si ama!! e noi lo amiamo!!
...pur non facendo i drop che sono stati costruiti in quanto troppo impegnativi!!
...è roba per giovani!! :il-saggi:



Ci sono anche parti scorrevoli dove lasciar correre la bici





comunque è un trail non adatto a chi non sopporta i ripidi







terminato il Pietrail riprendiamo fiato rientrando a Perino



Perino è bikerfriendly e approfittiamo della comoda colonnina per rigonfiare le nostre gomme prima della nostra risalita sul versante destro della Trebbia



La nostra meta ora è la cima del Monte Armelio ed iniziamo a risalire prima su asfalto e poi su sterrata



Arrivati alla sella la musica cambia ed andiamo sulla Luna!!





Non arriviamo alla croce di vetta, preferiamo iniziare a scendere sul sentiero di non facile individuazione che ci porta sul Pistino evitandoci così un'ulteriore dose di portage







è uno dei luoghi più belli dove mettere le ruote ma anche uno dei meno comodi da raggiungere





il trail è tutto su roccia







Arriviamo sul pistino trovato molto rovinato dalle moto e dall'acqua.

Abbandonando il sentiero percorso dalle moto la situazione migliora nettamente



Decidiamo di terminare l'escursione andando ad imboccare il Covid Trail e .....piacevole sorpresa lo troviamo appena sistemato.



anche qui ci sono dei bei salti che lasciamo ai giovani percorrendo le comode chicken lines



qualche brevissimo tratto tecnico c'è anche nel Covid Trail, ma non è niente rispetto a quello che abbiamo già fatto





sentiero liscio e soffiato che prosegue praticamente sino alla SS45 con un tratto per noi inedito



Arriviamo dopo una trentina di km e poco più di 1300 mt di dislivello alle auto stanchi ma contenti di essere riusciti ancora a percorrere trails che proprio semplici non sono :yeah!::yeah!:

Grazie ai trailbuilders che sia sul Pietrail, sia sul Covid Trail hanno fatto un lavoro immane :celopiùg:
 

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Troppo bello ieri!! ...poi sarà scomodo, dovrai portare un po' la bici in spalla, devi essere sicuramente motivato ma quando ti si aprono scenari "lunari" da cartolina..non ha prezzo. In più ci aggiungi trail tostarelli ma bellissimi (grazieee a chi li manutenta!!) fatti con i nostri tempi. Giornate così aiutano.. e non poco.
 
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NEVEEEEEEE!!!

OT: non si parla di bici

Sul nostro Appennino sopra i 1000 mt c'è una discreta coltre nevosa; andiamo dai 40 cm al metro dove c'è accumulo
....e di andare in bici non se ne parla!!

Con una bella giornata di sole senza una nuvola puoi comunque stare a casa?

Abbandoniamo le bici e mettiamo ai piedi le ciaspole per un'escursione casalinga sul Monte Menegosa, sullo spartiacque tra Val Nure e Val d'Arda. Uno dei posti più belli della nostra provincia.

Lo start è dal Passo di Santa Franca dove su comoda traccia nel bosco arriviamo alle pendici del Monte Menegosa



Va detto che non è la classica ciaspolata per famigliole, bisogna essere un briciolo motivati e non soffrire l'esposto; senza neve il sentiero non presenta difficoltà particolari, ma con 2 ferri da stiro ai piedi la cosa cambia.





la prima dura salita l'abbiamo portata a casa







la croce sommitale non è di facile individuazione in quanto completamente sepolta sotto la neve ma Cesare riesce a trovarla



ci spostiamo verso l'altra croce sulla cima di Morfasso











arrivati!!





scenario bellissimo



raggiungiamo la cresta che solitamente percorriamo in bici





dove il vento e l'esposizione fanno affiorare il terreno dalla neve



ma la neve ritorna subito







la discesa non è delle più semplici, ....ne sappiamo qualcosa anche con le bici!!



....la vena artistica di Ila non ha limiti



Alla fine della discesa su bel sentiero rientriamo al Passo di Santa Franca da dove siamo partiti



...la montagna si può viverla anche così :}}}:
 

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COGOLETO (GE)



breve trasferta giornaliera in terra ligure alla ricerca di temperature miti e sentieri asciutti.

Tenendo presente che siamo al solstizio d'inverno dove le giornate sono più corte, decidiamo per un giro "tranquillo" sulle alture di Cogoleto tra le province di Genova e Savona.

Iniziamo a prendere quota risalendo per San Giacomo, Deserto con l'intermezzo della breve discesa DH Gatti



Arriviamo al Passo del Muraglione, oltrepassiamo Faje ed iniziamo la bella sterrata che ci porta a Prariondo con diversi strappi sempre pedalabili





fuori dal bosco si aprono panorami sulla costa







e sulle Alpi in lontananza



Troviamo il Rifugio chiuso, spolveriamo i nostri viveri e siamo pronti per affrontare il lungo trail di discesa denominato Pigo



La parte alta del trail è molto panoramica



subito notiamo che il trail non vede il passaggio di una bike da parecchio tempo ed in alcuni tratti è parecchio rovinato dall'acqua

per questo motivo percorriamo per un breve tratto il trail Quadrato Rosso per riprendere il Pigo più avanti







i panorami non mancano



il trail è il classico sentiero ligure





dove mare e montagna si alternano in un giusto mix





Più si scende e più il trail diventa ostico







il sentiero si trasforma in un canale e per noi, in diversi tratti, diventa inciclabile



ma prestando attenzione qualcosa si fa ancora





Arriviamo finalmente alla fine del Pigo dove prendiamo la deviazione per il Nascio Alto, altro trail della zona trovato per fortuna in condizioni perfette



Scendiamo a Sciarborasca e con diversi rilanci percorriamo i trail maluea, infermieri e beuca



Escursione dai panorami notevoli ma con il trail Pigo trovato in alcuni punti veramente messo male.
...se decidete di farlo portate delle scarpe comode ed adatte alla camminata!!!

La traccia seguita è quella che avevamo caricato un anno fa senza fare però l'anellino sopra a Sciarborasca

https://training.camp/it/route/2318/cogoleto-e-i-suoi-trail/




 

miciolo

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TRAIL ARTURO - BOBBIO (PC)

Con calma vediamo di smaltire in bici i bagordi del Natale ritornando sulla sponda sinistra della Trebbia nella Bobbio bike area.

L'obiettivo della giornata è il bel trail Arturo che dovrebbe trovarsi in condizioni perfette.

Lo start è dal solito parcheggio di Bobbio ed alle 9:30 siamo in sella e fa decisamente fresco; un bel -5° ti stimola a pedalare!!!

Davanti a noi abbiamo un dislivello di circa 1000 mt oltrepassando gli abitati di Cernaglia, Dezza e Fornacioni.

Tutto su asfalto senza incontrare anima viva



La neve ci ricorda che oggi è Santo Stefano



per fortuna la neve è ghiacciata ed è portante.

Dopo un breve tratto a spinta arriviamo all'inizio del trail Arturo, mettiamo le protezioni e ci gustiamo la discesa.







Il trail per un lungo tratto non ha nulla da invidiare ai sentieri finalesi zona Base Nato in quanto a flow; poi però compare qualche breve tratto su roccia





ormai siamo in prossimità del torrente Carlone



lo guadiamo una prima volta (in tutto saranno 4 i guadi)





al bivio decidiamo di non percorrere il trail Chiesetta ma scendiamo per il vecchio Super RC verso le cascate











Troviamo anche questi ultimi tratti perfettamente percorribili ed in un attimo siamo alla Ila mobile.
 

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BOBBIO ...ALTRA SPONDA (PC)

Ritorniamo dopo un paio di giorni sui trail di Bobbio, stavolta su sponda destra della Trebbia.

Giornata da incorniciare con temperature che al sole toccano i 17° e con i trail trovati in condizioni strepitose.

Subito guadagniamo quota su asfalto sino a Coli dove Paolino ci indirizza su un piacevole taglio sterrato che ci accorcia notevolmente la risalita.



Va detto che questo taglio per i comuni mortali presenta una salita durissima. ...ma c'è chi riesce a farsela tutta pedalando, Luca che ha gambe e polmoni d'acciaio (...si allena tutti i giorni!!) e Gigi in e-bike. Per me e Ila ed in qualche tratto anche per Paolino invece si spinge!!!

Salendo superiamo l'imbocco del trail Poggio dei Castelli ancora infattibile causa neve.

Andiamo appena oltre e ci divertiamo anche noi nella neve per il breve tratto di trasferimento sino all'imbocco del trail Sant'Agostino DH



nelle zone d'ombra di neve ce n'è ancora una bella misura ma, grazie alle basse temperature della notte, riusciamo a stare in sella e non affondare



Mettiamo le protezioni e giù per il Sant'Agostino DH!!

primissima parte su sentiero innevato ma fattibilissimo





poi ci spostiamo sul versante assolato e la neve sparisce



Sant'Agostino DH termina sulla strada asfaltata, facciamo poche centinaia di metri e via sulla seconda discesa: il Lagòn Trail

trail inizialmente molto flow in pineta



qualche saltino



nel finale qualche tratto ripido con curve ben disegnate







E anche il Lagòn Trail finisce sull'asfalto dove ci abbassiamo per poi risalire sulla bella sterrata che ci riporta in quota sino all'imbocco del trail I Calanchi





il più panoramico







occhio, se lo fate, che nel tratto più ripido il sentiero presenta un fastidioso canale al centro.

arriviamo in fondo anche al trail I Calanchi dove urge riferrare il cavallo :-)



Ci spostiamo ora sul trail Costa del Cannone, dove si sprecano gli aggettivi: divertente, lungo, dal fondo perfetto, mai estremo; insomma il trail che sogna ogni biker



...ma Gigi si starà divertendo??



e Luca?



sentiero perfettamente spondato



un parco giochi









arriviamo in fondo con il sorriso dei giorni migliori pronti per il nostro terzo tempo. :prost:

P.S.: noi le salite ce le siamo pedalate perchè siamo vecchi e se non soffriamo non siamo contenti!! :il-saggi::soffriba:

Se non volete faticare invece e volete solo divertirvi in discesa ora c'è anche il servizio shuttle gestito da Mirko, creatore e manutentore, insieme ad altri trailbuider, di questi splendidi sentieri. :yeah!:
 
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CAPODANNO A .....PERINO (PC)

dopo una notte di dormiveglia grazie ai bombaroli che non trovano di meglio che bruciare euro in petardi siamo belli pimpanti la mattina del primo per un'escursione in mtb.
A dir la verità a letto ci si stava da Dio ma alle 8:30 c'è il puntello con Andrea e Natan a Perino in Val Trebbia.

Scaricate le bici dalle auto partiamo in direzione Pietra Parcellara



Appesantiti dai bagordi delle Feste lentamente iniziamo a risalire le prime dure rampe asfaltate



Restiamo subito in tre, abbandoniamo Andrea che raggiungerà a piedi l'imbocco del trail Pietrail per la rottura della ruota libera.
Noi invece raggiungiamo la Chiesetta sotto la Pietra Parcellara e percorriamo il bel trail sino alla Pietra Marcia



belle vedute sulla Val Trebbia





ed arriviamo al Pietrail





in questo momento il trail è in condizioni pressochè perfette; c'è solo un po' di fango nell'ultimissimo tratto in prossimità del campo















Ritornati a Perino, dopo aver rigonfiato le gomme alla comoda colonnina in prossimità del parcheggio e dopo aver salutato Andrea, saliamo il più velocemente possibile sull'altro versante sino all'abitato di Forno.
Prendiamo il bel sentiero che va via praticamente in piano e ci troviamo all'imbocco del trail Covid.

Percorriamo il Covid tutto d'un fiato senza fare foto ma pensando solo a gustarci la discesa.
Anche questo trail è in condizioni perfette in quanto risistemato da pochissimo.

Il giro termina per me e Ila come al solito!! :prost:

Auguri di Buon Anno!!
 

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MONTE FASCE (GE) ..IN COMPAGNIA



dopo poco più di tre anni ritorniamo sui sentieri del Monte Fasce sulle alture di Genova.

Trovato facilmente parcheggio iniziamo la prima risalita su asfalto panoramico



un saluto al caprone "aerofago" degli SpunciaBike, Associazione di biker che cura parte dei sentieri che percorreremo



ed arriviamo in prossimità del Monte Fasce



su le protezioni e siamo pronti per la prima discesa sul trail Topinigi



trail iperpanoramico e lavorato con curve spondate





al bivio teniamo la destra e continuiamo a scendere sino alla panchina gigante



In un attimo ci ritroviamo sulla strada asfaltata percorsa in precedenza; risaliamo per un breve tratto sino all'inizio del secondo trail di giornata: Il Corsaro, trail molto più+ lungo ed impegnativo



con qualche passaggio bello croccante





bisogna prestare attenzione ad alcune rocce un pelo viscide



Ila sempre sorridente



nonostante qualche tratto dove è meglio non cadere a valle



il trail è in ottime condizioni







comunque è un trail che non molla un attimo e dove non bisogna mai abbassare la guardia



Dopo aver passato un breve tratto dove il sentiero è franato ed occorre passarsi le bici recuperiamo quota sul bel trail Nino che percorriamo parzialmente in salita sino a ritrovare l'asfalto.

Abbandoniamo l'asfalto al tornante dove inizia il "Trasferimento al Tupango", bel traverso panoramico con alcuni tratti a spinta



Iniziamo la discesa sul Tupango Alto dove sembra di volare sui palazzi di Genova





Ci spostiamo sul Tupango Basso ed è l'apoteosi della roccia; il classico sentiero ligure





...quando Ila si morde il labbro.....



Ritorniamo alle auto per risalire ancora qualche centinaio di mt di dislivello per percorrere l'ultima discesa di giornata: il Casello.

Troviamo il tempo anche per un paio di giri sulla pump gestita da DeepBike; altra Associazione che ringraziamo per la cura dei trail.



Per arrivare all'imbocco del Casello percorriamo uno "spinoso" sentiero che asciuga le nostre ultime energie



Usciamo vivi dalla jungla e ci fiondiamo in discesa su questo scorrevole trail.

Arriviamo alle auto proprio mentre inizia a piovigginare tutti sani e salvi.

Avviso ai naviganti:
per arrivare all'inizio del Casello, ultima discesa, non fate il sentiero ma percorrete la comoda strada asfaltata.
sulla via del ritorno mettete in preventivo, se va bene, la solita ora in più in autostrada per lavori. ...sino a Busalla è il delirio!!!

Grazie ai compagni Luca, Luca Dj Friz, Natan ed il brother Paolino per la compagnia!! :}}}:
 

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CORNA DI SALO' E ROCCA DI MANERBA - GARDA LAKE (BS)



ecco il fotoreport della nostra ultima escursione in terra bresciana.

Scegliamo come punto di partenza Salò, a circa 1:20 di auto da Piacenza dove nei pressi del Centro Sportivo c'è abbondanza di parcheggi.
C'è da tener presente però che al sabato mattina molti parcheggi sono occupati dal mercato.

La traccia che seguiremo l'abbiamo percorsa l'ultima volta nel 2019; i trail saranno ancora percorribili? purtroppo a causa dei nostri impegni non siamo riusciti a raccogliere in rete informazioni in merito.

La prima meta della nostra escursione è la Corna di Salò da cui partono divertenti discese.

La salita è tranquilla alternando tratti asfaltati, cementati a tratti di sentiero tra gli ulivi



Arriviamo nei pressi della Località Bagnolo ed iniziamo la prima discesa trovata nella sua parte iniziale molto viscida



ben presto troviamo il giusto feeling con il fondo di roccia e ...divertimento assicurato





Dopo il Passo La Stacca il sentiero entra nel bosco



sino a giungere ad un bivio con indicazione La Croce



Punto molto panoramico



ritorniamo sul sentiero principale



e qui ad un bivio decidiamo di seguire la nostra vecchia traccia deviando a sinistra, ignorando invece il bel sentiero che ci avrebbe portati a Renzano

questo trail è l'apoteosi dei gradini (che tra l'altro odio!!)



ad un certo punto dobbiamo abbandonare la traccia che stiamo seguendo in quanto il sentiero è completamente inghiottito dalla vegetazione (c'è anche un cartello che indica che il sentiero è impraticabile).

Poco male, continuiamo su un altro trail senz'altro migliore



Ritorniamo a Salò e ci spostiamo verso la seconda parte dell'itinerario che ci porta alla Rocca di Manerba



Abbandoniamo la Rocca molto battuta dai turisti ed iniziamo lo scorbutico sentiero che parte appena sotto in direzione Punta Sasso

Il primo tratto è infattibile per noi



ma poi migliora e qualcosa si riesce a fare in sella



Arriviamo a Punta Sasso dove iniziamo un panoramico e a tratti esposto anello con il sentiero che passa proprio sul bordo delle pareti strapiombanti





luogo fantastico, forse uno dei più belli e panoramici del Garda Lake



sull'Isoletta di San Biagio o dei conigli ci abiterei volentieri



Alle spalle di Ila il Monte Baldo innevato



il sentiero non presenta difficoltà



solamente la forte esposizione in alcuni tratti può dar fastidio a chi la soffre









arriviamo anche a toccare l'acqua del Lago e a percorrere un tratto pedonale



Su diversi tratti asfaltati rientriamo alle auto.

Per questa escursione non abbiamo indagato sullo stato dei sentieri, abbiamo caricato una traccia di sei anni fa sui garmin e siamo partiti.
...e questo non si fa!!
seguendo la nostra traccia abbiamo attraversato diverse proprietà private con cartelli non proprio amichevoli ed abbiamo dovuto variare in itinere la nostra discesa.

Questo per ricordarvi di non scaricare pedestremente una traccia da qualsiasi sito senza una minima analisi, soprattutto se è datata.

Nell'arco degli anni le cose possono cambiare!!
 

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LE PIETRE ED IL MONTE MOSSO IN VAL TREBBIA (PC)

In questa escursione andremo a percorrere le discese del Monte Mosso inserendole in un itinerario molto panoramico nella nostra Val Trebbia.

Io per scherzo la sera prima lancio l'idea, Paolino raccoglie e disegna la traccia, Ila approva con qualche taglio e Andrea e Luca si uniscono.

Ricordo che le discese del Monte Mosso insieme a quelle del Monte Osero sono state le nostre prime discese "serie" ed ancora oggi le reputo tra le più difficili e divertenti del piacentino. Sono discese dove i gradoni di roccia la fanno da padrone e bisogna affrontarle solamente in compagnia di bikers con cui hai già condiviso altre esperienze simili.

Solitamente partiamo da Mezzano Scotti ma per questa escursione la mente perversa di Paolino prevede un'escursione con partenza da Perino.

Ci scaldiamo subito sulle prime rampe con la Pietra Parcellara ben in vista



Spettacolare anche la veduta sulla Pietra Perduca ed il suo oratorio



la giornata è perfetta, fredda e cielo sereno



bisogna prestare attenzione ai tratti ghiacciati



Dopo un tratto rilassante sino al Passo della Caldarola iniziamo a risalire seriamente seguendo il CAI 101, sentiero che porta sulla cresta





Con qualche tratto a spinta e con qualche deviazione nel bosco per evitare le pozze d'acqua che si sono formate grazie ai mezzi motorizzati arriviamo alla baracca del Monte Mosso.
Il tratto di cresta dove passa il CAI 101 è molto battuto dalle moto.



Dopo la foto di rito siamo pronti per la prima discesa: La Bastarda

discesa bellissima e tecnica











tratto flow e vertical







non scendiamo sino in fondo; arrivati all'incrocio con il trail "La Veloce" iniziamo a risalire per riguadagnare il crinale



La Veloce, che noi abbiamo percorso in salita alternando tratti pedalati a tratti a spinta, potrebbe essere la discesa per tutti quei biker che amano il flow.

Raggiunto di nuovo il CAI 101, siamo pronti per la seconda discesa del Monte Mosso; discesa che scende al paese abbandonato di Samboceto.
La discesa, che credo si chiami La Cazzuta, presenta alcuni passaggi di difficoltà elevata.









qualche passaggio tecnico







Arriviamo a Samboceto



e giù ancora verso tratti di sentiero leggermente umidi





Le discese del Monte Mosso sono terminate, ne siamo usciti tutti con un bel sorriso stampato in viso e possiamo spostarci su asfalto all'inizio dell'ultimo trail di giornata: il Pietrail





Luca sul ponticello



e giù al volo verso birra e panino!!!



Avviso ai naviganti: le discese (Bastarda e Cazzuta) del Monte Mosso sono molto tecniche!
Per intenderci il Pietrail al loro confronto è flow!!
 

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NEBBIA E NEVE IN VAL NURE (PC)

si sta bene anche a letto però, guardando le webcam, vediamo che sui nostri monti dovrebbe esserci la giusta misura di neve per un'escursione in mtb.
Anche se non ci sarà il sole, l'importante sarà fare un giro in compagnia cercando un itinerario che sia percorribile nonostante le piogge dei giorni precedenti.
Andiamo sul sicuro in Alta Val Nure partendo da Canadello.
Quindi asfalto sino a Pian Meghino, dopo Pertuso e poi la solita bella sterrata che ci porta ai 1400 mt di Prato Grande dove dovrebbe esserci la neve.

La sterrata, sempre pedalabile



salendo di quota arriva la neve!!!



A Prato Grande procediamo come fantasmi nella nebbia sferzati da un vento gelido che ci fa rimpiangere il tepore del letto lasciato qualche ora prima



Il Rifugio/Baita Monte Ragola



quest'anno c'è anche un bivacco d'emergenza, molto piccolo ma utile per ripararsi dal vento.



Paolino dal suo zaino tira fuori un thermos di the che ci scalda e le solette autoriscaldanti per i piedi.
...nel suo zaino da alpino trovi di tutto; dai ricambi al ...pigiama!!!

Il tempo è da lupi, la nebbia ed il vento non mollano un attimo



il problema sono le mani...



andiamo a vedere Lago Bino



trovato molto alto e parzialmente gelato



perdendo quota sul tecnico sentiero che scende a Lago Moo anche la neve sparisce











freddo ne abbiamo preso abbastanza e decidiamo di scendere per la comoda sterrata che riporta alle auto.

...ma non vuoi fare qualche taglio su sentiero??

nonostante il terreno sia zuppo d'acqua fango non ce n'è (guardate le gomme)





Alla fine arriviamo alle auto ma sentiamo tutti è tre un languorino che ...plachiamo come al solito!! :prost:
 

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MONTE OSERO IN BIANCO (PC)

con questa escursione uniamo la nostra passione per la mtb al desiderio di passare una giornata nella neve.

Il giorno prima ha abbondantemente piovuto nella bassa e nevicato dai 400 mt in su; si tratta solo di trovare un itinerario che possa essere percorribile anche dopo una nevicata.

E via, si parte per i 1300 mt del Monte Osero, sulla sponda sinistra della Nure tra Bettola e Farini.

Dopo un primo tratto asfaltato ci tuffiamo sui sentieri resi magici dalla nevicata







il peso della neve piega alcuni arbusti che rendono un po' problematico il passaggio



scenario da favola dove vediamo alcuni caprioli ed una lepre



Arrivati al Passo della Cappelletta giriamo in direzione Monte Osero con la neve sui rami che disegna arabeschi



l'ultimo tratto prima della sella tra il Monte Osero ed il Monte Cogno è sempre bello impegnativo



sui pratoni innevati





in cima!!







Solitamente ritorniamo sui nostri passi per scendere dal sentiero che parte dalla sella, ma non oggi.

Oggi decidiamo di scendere dalla direttissima





esperienza bellissima











la misura della neve è proprio quella giusta per divertirsi









Solitamente chiudiamo il giro sulla bella discesa che scende a Bettola ma non oggi.

Il sentiero è zuppo tra acqua e neve che si sta sciogliendo e preferiamo non percorrerlo per preservarne sia il fondo sia la nostra incolumità.

Comunque panino e birra a Bettola non mancano mai!! :balla-co:
 

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MONTE GONIO VAL TREBBIA (PC)

Finalmente una domenica con il sole in cui possiamo organizzare un'escursione sul Monte Gonio, un monte sconosciuto al turismo di massa e non molto bike friendly.
Siamo sulla testata della Val Bergaiasca (valle minore della Val Perino), una delle Valli più selvagge e meno ciclabili che abbiamo percorso in mtb.
Partiamo con calma da Perino dove su tranquillo asfalto saliamo sino all'abitato dei Filippazzi a 800 mt di quota.

Ila con il Monte Armelio sulla sx della foto e la Pietra Parcellara sullo sfondo



Dopo Filippazzi inizia l'escursione



un breve tratto con bici in spalla



e con calma arriviamo alla nostra meta: il Monte Gonio, cimetta di 1125 mt molto panoramica



subito il duo Ila-Paolino nota che su questa cimetta manca il simbolo di vetta.

...bisogna provvedere



...sono anche soddisfatti del loro lavoro...



Prestando attenzione perdiamo quota su un trail che alterna tratti rocciosi a tratti su terra nel bosco



giù la testa!



il sentiero scorre ai piedi di rocce imponenti



meglio non guardare a valle!



il trail passa in luoghi spettacolari



molti tratti sono con roccia smossa





altri con roccia fissa



spazi aperti



dove possiamo riprendere fiato



qualche piscina



e giù verso le Cave d'Amianto sotto le pareti del Monte Mangiapane





Dopo aver pranzato in veranda sotto un tiepido sole primaverile cambiamo assetto e ci dirigiamo verso le Miniere



scendiamo sino ad intercettare il sentiero CAI153 che scende dalla Val Bergaiasca





....vabbè i panorami, ma oggi non ci divertiamo neanche un po'?

Raggiungiamo sempre su sentieri/carraie l'abitato dei Boioli dove in pineta ci portiamo sul trail COVID che è sempre garanzia di divertimento:

curve e controcurve



saltini e saltoni



sentiero in condizioni perfette



Ed in un attimo siamo alle auto.
 
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LE CRESTE DEL MONTE BARIGAZZO (PR)



ecco il fotoreport dell'aerea trasferta in terra parmense alla ricerca di creste panoramiche.

Dico subito che occorre pagare dazio affrontando salite con pendenze che molte volte obbligano a fare due passi a piedi spingendo la bici.

Lo start è dal paesino di Noveglia dove parcheggiamo le nostre auto e subito notiamo che c'è anche un bar, che ci tornerà molto utile a fine giro :prost:

Abbandoniamo l'asfalto quasi subito all'abitato di Monastero dove su ripido sentiero iniziamo a risalire tra castagni secolari



Alternando tratti pedalati a tratti a spinta arriviamo ad un bivio dove decidiamo di salire su un ripido sentiero che porta sul Pizzo d'oca a 1004 mt

Dal bivio alla cima del Pizzo sono circa 150 mt di dislivello non ciclabili



Arriviamo su una panoramica terrazza





Scendiamo dalla parte opposta del Pizzo d'oca su bel sentiero e ci ricongiungiamo alla traccia principale





Arriviamo alle case di Venezia (non siamo in Veneto) procedendo su bella sterrata sino ad intercettare i cartelli CAI che indicano le Creste.
Le Creste sono 2: la Nord molto difficile ed esposta e la Sud percorribile in bici.

Ci spostiamo subito verso la fine della Cresta Nord









dopo aver fatto qualche foto riteniamo più salutare ritornare sui nostri passi per affrontare la Cresta Sud, decisamente più abbordabile





Percorriamo tutta la Cresta "facile" e ci rispostiamo ancora sulla Cresta Nord, stavolta all'inizio, per andare a vedere il monumento dedicato a Walter Belli, sfortunato biker che ci ha lasciati 3 anni fa.

Per la cronaca Walter aveva percorso la Cresta Nord in bike, qui sotto il video:






Abbandoniamo le creste ed iniziamo a salire sui prati del Monte Barigazzo superando la Chiesa della Madonna della Guardia



ormai siamo in cima ai prati sommitali a 1284 mt del Monte Barigazzo



Spazzolati i nostri panini, oltrepassiamo la staccionata ed iniziamo a scendere su trail inizialmente molto bello, tutto su roccia fissa







alcuni tratti di sentiero nel bosco invece sono in stato di abbandono con piante cadute e tratti canalati

Arriviamo a Lavachielli, borgo disabitato dove la muratura delle case si presenta ancora in ottimo stato grazie alle sapienti mani degli Scalpellini





Scendiamo su strada lastricata non semplice con qualche guado



e qualche ostacolo



sino a Cerreto, dove inizia una bella e tecnica mulattiera tutta tornanti e gradoni.

Arrivati vivi in fondo ora ci aspettano circa 150 mt di dislivello per andare all'inizio dell'ultima e più bella discesa.

Discesa spettacolare







le Tre Croci sono il segnale che le nostre fatiche sono ormai finite



Arriviamo a Monastero e sempre su trail in un attimo siamo alle auto a Noveglia.

A conclusione c'è sempre il nostro terzo tempo nel Bar che avevamo notato alla partenza, dove plachiamo la sete con i local che, davanti ad un "bianco", sono sempre pronti a scambiare 4 chiacchiere!!
 

miciolo

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15/6/08
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Libertà di ....STAMPA - Marsaglia (PC)



La Stampa, lunga discesa di circa 700 mt di dislivello in Val Trebbia è un trail che si riesce a percorrere anche in condizioni "umide".

Partiamo da Marsaglia e decidiamo di risalire alternando tratti asfaltati a sterrata.

Il Monte Lesima con il suo pallone radar è imbiancato dalla nevicata della notte



Arriviamo al bel borgo di Castelcanafurone



L'idea è di salire sul Gratra con il suo Santuario ma desistiamo subito dopo aver visto come una macchina movimento terra ha conciato la strada che sale.

Altra idea è di andare sugli aerei calanchi che percorriamo quando siamo in queste zone, ma il vento freddo che soffia sui crinali ci fa cambiare ancora idea... ormai siamo da ricovero!! :il-saggi:

Ritorniamo sui nostri passi e risaliamo su comodo asfalto sino a Metteglia, dove inizia il trail La Stampa

La Stampa, nei suoi 700 mt di dislivello negativo, è un trail completo dove c'è di tutto, ci sono tratti flow nel bosco, tratti su roccia, tratti con gradoni, anche brevi tratti molto ...complicati.







La prima parte è veramente molto bella e "scorrevole"









La Stampa si differenzia dai tanti trail presenti in zona in quanto presenta delle sessioni molto tecniche che obbligano i meno bravi (noi!!!) a brevi tratti a piedi.



ma il meglio è nell'ultima parte





appena iniziato la discesa mi sono accorto di aver la gomma posteriore a terra, pizzicata su una delle tante rocce acuminate; grazie agli inserti ed al pompatore Paolino sono comunque riuscito a scendere ugualmente







sembra veramente di atterrare sui tetti delle prime case di Marsaglia!!









Arriviamo alle auto senza neanche esserci sporcati, cosa non certo scontata vista la pioggia delle ore precedenti. :prost:
 

Classifica giornaliera dislivello positivo