E alla fine il topolino partorì la montagna!
O non era così? Boh.


Comunque, NOI ci siamo andati. E vista la splendida giornata (a parte qualche nuvoletta nel primo pomeriggio...) ne è valsa proprio la pena.
Sia per il giro il bici che per il dopogiro: un paesino (molto bello!) di 80-100 abitanti invaso dalla folla! Sembrava di essere ai Candelieri!
Il giro in bici...
Doveva essere un giretto facile facile di 14 km; è diventato un giro abbastanza impegnativo di quasi 27; dovevamo arrivare al massimo a poco più di 500 m. ed invece siamo saliti a quasi 650!
E tutto questo perchè? Ma perchè siamo partiti in ritardo e siamo arrivati quando gli altri pedalavano da una mezz'oretta.
Allora ho sottratto la cartina appesa alla partenza e, con quella e con le indicazioni (sbagliate!) di due tizi incontrati per strada, abbiamo viaggiato per conto nostro!
Ed ecco cosa ne è venuto fuori:
Gli allegri bikers alla partenza. Tenete d'occhio quello al centro: è un demonio!
I volonterosi esploratori viaggiano spediti in un ambiente che appare subito affascinante...
Il meno giovane, ogni tanto, controlla la preziosa mappa trafugata alla partenza..
Eccoli qui, i due tizi che ci hanno indotto in errore al primo cancello (volontariamente?

).
Si sale...
Le orgogliose signore scalano il monte sotto un sole tutt'altro che autunnale...
E si arriva ad un altro cancello...
Guardate sulla destra: c'è l'attacco di uno degli innumerevoli sentieri meritevoli di maggiori attenzioni...
C'è chi se la ride e chi inizia ad arrancare...
Sotto lo sguardo stupito di un'indigena...
Il gruppo si grana...
...ma si ricompatta dove? Ma all'ennesimo cancello! (Li abbiamo tutti aperti e richiusi...)...
E qui siamo già in zona esplorazione, visto che siamo in prossimità della cima del Monte Minerva: 644 metri!
Vabbene, ci saremo pure lasciati trarre in inganno, ma ne è pure valsa la pena...
Arrivati in cima, non ci resta che scendere verso il rientro e ci avviamo: il meno giovane è ancora in splendida forma...
E percorriamo dei piacevoli sentieri: dovreste sentire i profumi...
Oh, oh... dall'azione fuori sincronia dei bikers ho paura che ci siamo persi...
Ma non ci perdiamo d'animo e, stoicamente, ritorniamo sui nostri passi...
... fino al prossimo cancello!
Beh, chi la dura la vince. E dopo avere capito l'inghippo ritroviamo la retta via. Sembrerebbe un campo pieno di cardi... ed invece è la retta via!
Ecco...
Ed infatti, piano piano (a momenti anche troppo piano...)...
... rivediamo il lago sotto Roccadoria (un pochino stitico, per la verità...) ed una serie di scorci interessanti...
Ed arriviamo un pochino in ritardo, in paese, per poter godere della famosa ospitalità monteleoneroccadoriese: quella cosa sulla destra conteneva pane e carne arrosto e in quei bidoni VUOTI c'era il rinomato vino roccaleonemontedoriese...
Ma figuriamoci se perdiamo il nostro buonumore, dopo avere affrontato il monte! Qualcosa troveremo...
E voilà! Troviamo un fusto di birra e del bel... ehm... buon culatello per arricchire un panino...
E nonostante qualche inquietante presenza, ci rifocilliamo...
Ritempati nel corpo e nella mente ci abbandoniamo al divertimento ed approfittiamo delle attrazioni del Luna Park...
Ah... Bernardo... IL PRIMO CANCELLO ERA QUELLO COL
LUCCHETTO CHIUSO!!!!!
Gli altri, quelli di prima, non c'entravano nulla...
