...Grazie a tutti gli amici che hanno voluto partecipare alla nuova versione del film "Il Grande Freddo".... La cronaca:..
Puntuali alla partenza Silgot, Tizzy e Unoteam (che arrivava in bici da Cittadella per scaldarsi -insomma x sgropparsi si è fatto l'equivalente di un mio giro standard, senza considerare il ritorno), il sottoscritto arrivava con 1mi. di ritardo, Zeromeno assente giustificato.
Silgot e Unoteam in versione xc e in gran spolvero sulle pendenze negative, tizzy polivalente, sulla carta (e sulla bilancia) io avrei dovuto essere il biker "di peso" per le discese...ma...
...Alla prima erta tra il Vivaio Astego e M.na del Covolo (che non mi ricordavo così pendente), tizzy buca le gommazze da dh (oh era l'unico ad averle così toste...), breve discussione su come procedere con le riparazioni, si opta per sperimentare la gonfia-ripara...che ovviamente si rivela per quello che è, una bolla di sapone, riempendo gomma e guanti di schiuma bollicinosa...e vai con la classica camera d'aria montata stile squadra Sip anni '50, 3 che guardano (e commentano) e 1 che lavora...Dopo qualche km di salita, vista la perdita di tempo x la sosta tecnica, ma soprattutto considerando a che velocità io stavo procedendo in salita, fatti mentalmente 4 conti Unoteam decide di rientrare (a Cittadella), ben valutando che altrimenti avrebbe dovuto portare i fanali o il sacco a pelo per la notte...
...In questa fase si distingue il fotografo della crue, Silgot sale come uno stambecco e avanza tanto tempo per aspettarci e fare le foto a me e al paziente tizzy che mi scorta...potrei dare la colpa alle nostre bici da fr, ma non me la sento di essere così ipocrita...
...A 3 km dalla fine della salita, quello che non mi sarei mai aspettato: dopo un paio di canalette dove tocco terra con i pedali, notando una insolita geometria stile harley davidson, guardo in basso il mio pearl 3.1, usato si è no 4 volte e solo x percorsi xc, e appunto montato al posto del dhx4 per presentarmi in gran spolvero sulla salita del 105....il bastard mi aveva abbandonato comprimendosi tutto (idraulica del ritorno andata...forse x il freddo?...), lasciandomi il piacere di pedalare un chopper (..ho la 66 davanti..) rigido dietro e con i pedali e il tendicatena che puntalmente ogni piccolo avvallamento toccavano terra...grande è stato il piacere per la mia schiena plurioperata...non ho mai rimpianto la mia rigidona anni '80 in acciaio come in quel momento...
...Scollinamento a fine 105 con la vista di una bella coppia di CAMOSCI, ambiente MOLTO INVERNALE tranne la neve che non c'è ancora, FREDDO BECCO, ci mettiamo tutto quello che abbiamo nello
zaino e si parte con la prima discesa su asfalto vs. Pian dea bala...geloni alle mani e semiparalisi alla faccia per tutti...
...Inizia il mitico 152, che approcciamo a piedi visto lo stato di ibernazione e la geometria della mia bike...
...Alla fine del 152, che comunque vale il biglietto considerato l'ambiente unico e la vista che offre, ci si divide a inizio discesa, tizzy e silgot per il 155, io x asfalto...a parte la mia naturale avversione per il bitume, ho anche potuto farmi una chiara idea del FREDDO ANTARTICO...
Alla fine, inconvenienti tecnici (speriamo nella garanzia...) a parte, per me è stata una gran bella gita, con amici biker insieme ai quali è stato veramente piacevole passare qualche ora. Alla prox, anche se sicuramente sarà ad altitudini minori! o-oo-o