Perchè ci sono ciclisti urbani che passano (e parcheggiano) sui marciapiedi.
Ora, fermo restando che i pirati (delle due
ruote, come degli sci e delle auto) esistono, non è che vietando il mezzo risolvi ogni problema - non più che seguire il consiglio di mio padre che negli anni 80 sosteneva che chiudere le discoteche avrebbe risolto la piaga dei giovani che si drogavano.
È ovvio che velocità diverse comportano problemi - succede persino tra runner e pedoni - ma una soluzione passa per l'educazione civica spiegata
anche dalle forze dell'ordine, almeno per i recidivi.
Quanto al passaggio sui marciapiedi, dipende pure dal contesto: intanto, sotto una certa età e in compagnia dei genitori è normale. Poi ci sono tratti (di qualche metro, non di chilometri, eh?!) dove in strada è morte certa, mentre esistono accanto marciapiedi così larghi che persino 5 pedoni in riga non riescono ad occuparli tutti.
Perché non dovrei, per quei 15 metri pericolosi, salirci? Certo, non sfrecciando a 30 km/h (anzi, praticamente da fermo, che non scendo solo perché su bici affardellata è parecchio faticoso risalire), e nemmeno pretendendo di passare prima dei pedoni.
Insomma, le cose vanno valutate nel loro contesto, e non è che per qualche delinquente si deve vietare tutto a tutti, sennò, insisto: via tutti i mezzi di trasporto, pure quelli pubblici e della nettezza urbana, che ogni tanto accoppano qualcuno pure loro...
Ps
Quanto al parcheggio, in una città o ci sono apposite rastrelliere (e posto anche per la tua bici), o hai da trovare un palo (che di norma sta al bordi esterno di un marciapiede). Altrimenti tu la bici non la ritrovi nemneno se il parcheggio in strada è di fronte ad una stazione dei carabinieri.
Se invece la parcheggi di traverso sul marciapiede, la ritrovi sì, ma piegata in due.