Micro crepe sulla bici (nuova)

mago68

Biker superioris
1/2/09
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alle pendici di monte morello
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Stereo 150
Io sentirei il negoziante e anche la casa madre, visto che il problema è su tutto il telaio pare ovvio che ci sia stato un errore nella verniciatura. Potrebbe far parte di un lotto venuto male e quindi potrebbero essere a conoscenza del problema in Cube e magari riconoscerlo…
 
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Ernesto85

Biker infernalis
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Non è un problema neanche quello.
Per i raggi uv diretti il telaio è appunto protetto dalla vernicie. Riguardo al calore invece i telai vecchi avevano resine che sopportavano fino a 80 gradi.. i nuovi sopportano fino a 120 gradi.
Sono temperature che dentro l'auto è difficile raggiungere, a meno che non la lasciate tutto il giorno ad agosto in sicilia sotto al sole, ma anche in quel caso basta semplicemente non usare la bici appena tolta dall'auto quando è ancora rovente ma aspettare qualche minuto che il telaio scenda sotto gli 80 gradi.

In sintesi quindi (come al solito) sono tutte seghe mentali.. usate le vostre bici e divertitevi.
Se lasci delle canne da pesca (che sono in carbonio) per qualche ora in auto sotto al sole in estate (che sia a Palermo o Brescia cambia poco), ti posso assicurare che te le ritrovi "a banana". Per cui a parte le pippe mentali che non c'entrano niente, meglio evitare di lasciare le bici in auto. Inoltre le radiazioni UV rovinano tutto, a meno che non si utilizzano dei prodotti specifici che fungano da schermatura. Per cui le varie vernici e trasparenti dopo un po' te li ritrovi ingialliti per normale utilizzo. E qui si entra nelle pippe mentali. Ma evitare di lasciare la bici in auto con questi caldi è soltanto questione di cervello.
 
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Ernesto85

Biker infernalis
7/11/09
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Il danneggiamento per carico ciclico c'è sia per i materiali metallici policristallini (ma anche qualche polimero pseudocristallino, come il PA6) sia per i compositi.

E' diversa la fenomenologia.

Per acciaio/alluminio c'è la nucleazione di una piccola cricca da una zona di concentrazione di tensione che poi sfocia rapidamente in una rottura, senza che vi siano apprezzabili riduzioni della rigidezza del componente, tranne che per l'ultima fase della propagazione della cricca.
Prendere "per i capelli" la rottura DI SOLITO è molto complicato. Bisogna seguire un regime di controlli periodici strettissimi.
Nel campo MTB, dove siamo sempre lì a lavarle e fare manutenzione, è più facile notare queste fessure.

Per il carbonio è diverso: il composito si danneggia un po' ad ogni ciclo di carico. Inizia a deteriorarsi fin dalla prima pedalata. Solo che il processo è graduale e distribuito. Si criccano le lamine a 90° rispetto alla applicazione del carico. A fessurarsi per prima è la matrice di queste lamine.
Man mano che procede la vita del componente, si assiste a un "popolarsi" di fratture. Ci sono bellissime tomografie di prove a fatica su provini in carbonio.
X-ray-inspections-in-open-hole-specimens-tested-under-static-tension-tension-fatigue-and.png


X-ray-radiographs-showing-the-evolution-of-fatigue-damage-in-open-hole-specimens.png


Ref: https://www.researchgate.net/public...tes_Part_IV-_Experimental_and_numerical_tests

Ma questo affollarsi di microfesurazioni non compromette la stabilità e l'integrità del componente.
Inoltre abbiamo un'arma in più rispetto ai metalli: la misura della rigidezza di un telaio in composito è una buona misura dello stato di danneggiamento. E' possibile pianificare la sostituzione prima del cedimento catastrofico semplicemente monitorando la rigidezza.


EDIT: grave mancanza.

Progettare a fatica con i metalli = far lavorare le zone più sfigate a tensioni < di quelle di nucleazione e innesco della cricca

Progettare a fatica con i compositi = accettare un danneggiamento progressivo, verificare che la vita a fatica sia largamente superiore alla vita utile della bici. Progettando a rigidezza è un risultato che si ottiene a costo "zero"
Ciao,
lo studio mi pare non faccia riferimento alle resine utilizzate. Da poco più di una decina di anni sono disponibili delle nuove resine 3M che aumentano la resistenza complessiva, avevo letto da qualche parte di circa il 30%, andando proprio a prevenire il problema cui facevi menzione. Ti risulta?

Screenshot_20230823_163235_com.android.gallery3d.jpg
 

Barons

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In realtà l'esposizione continua al sole/calore non fa bene alle resine di un telaio in carbonio
Chissà cosa succederà mai ad una barca sportiva magari a vela con scafo in carbonio e alberi in carbonio esposta per giornate al sole sparato e alla salsedine….
 

Tc70

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Picola ma carattarastica...
Ciao, se ti può consolsre alla mia Trek Procaliber é saltato un pezzo di trasparente nella zona movimento pedali dopo pochi mesi di vita. Non ho usufruito della garanzia perche sarei rimasto diverso tempo senza bici proprio nella stagione migliore, ma ho dato una leggera telatina e un pochino di traspparente spray acrilico per far scomparire il difetto che tutt'ora tiene. La verità é una sola,ovvero che i produttori si fanno pagare migliaia di euro,telai che vengono prodotti nelle peggiori aziende cinesi, e te li spacciano come se fossero gioielli prodotti in Europa o in Usa.
Ad onor del vero Trek non è proprio cinese, è prodotta a Taiwan, dove la qualità ha standard non certamente cinesi...
Poi vero capita anche ai migliori di sbagliare, il tuo non è l' unico caso...e io che l'ho acquistata il mese scorso, sono un pò pensieroso, anche perchè ad un amico gli si è staccata proprio dove è capitato a te...
Per ora nulla, ma se capitasse, saremmo in 3, che con foto, potremmo far valere le nostre dimostranze a Trek...anche tramite, perchè no, i nostri sivende ;-)
 

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