Venerdì sera sul tardi, dopo tanti se, qualche ma e alcuni però, come spesso capita a noi Mannari, decidiamo di andare a Domusnovas a provare il sentiero di Canale Bega.
In verità io l'avevo percorso già oltre un anno fa, con la mia frontina.
La poca ammortizzazione e la mia poca esperienza avevano reso la dicesa più uno spavento che un divertimento... questa volta sarà diverso!
Lungo la SS130 i monti di Domusnovas appaiono nascosti dalle nuvole, ma la strada è asciutta e le previsioni meteo non sono terribili... proseguo con fiducia.
Alle 9:15 ci ritroviamo davanti alle grotte di San Giovanni: io, Sergio (SirJoe), Luciano (Popotamus), Bebo (Bebobike), Iosto.
Qui, però, piove: decidiamo il da farsi, sotto gli ombrelli.
Mentre analizziamo varie alternative, schiarisce... ok, si va!
Io però lascio la macchina fotografica in macchina, non si sa mai, mica la voglio annegare!
Mentre saliamo verso Genna Ruxitta concordiamo che questa giornata nuvolosa e bagnaticcia ha il suo fascino: la vista sulla valle del Gutturu Farris, che compare a tratti tra le nuvole, è molto suggestiva.
Le ruote che, dopo tanta polvere, rotolano sulle umide stradine, mettono buon umore.
Poi i boschi, completamente avvolti dalle nebbie, con il forte odore di muschio e di funghi, quasi non fanno sentire la fatica della salita... sublime!
Imbocchiamo il single "del cinghiale" e qui il buon umore si trasforma in divertimento; certo, non si riesce a fare tutto in sella: in particolare ci accorgiamo che le gomme, sul calcare bagnato, scivolano che è una bellezza... chissà sulle rocce del Bega....
Arriviamo così alle Case Marganai, decisi a proseguire verso Punta San Michele, ma qui si scatena un temporale coi controfiocchi!
Che fare? Breve consulto mentre indossiamo mantelline e copri-zaino.
Il Bega non è uno scherzo, soprattuto nel primo tratto... bagnato deve essere "quasi pericoloso". Ci tocca rinunciare, anche perchè Luciano deve essere tassativamente alle 13:30 a prendere i figli a scuola.
Alla fine decidiamo di scendere dal single dell'Eliporto, o di Gurruttoni Mauris che dir si voglia.
Abbassiamo le selle e giù.
Gli occhiali, tutti bagnati, ci danno una visione approssimativa, quasi onirica del sentiero; forse per questo lo affrontiamo con una scioltezza mai sperimentata prima.
Ogni tornante è una sfida stimolante, ogni ripidone una gioia; il salto poi strappa urla di giubilo, per non parlare del tratto flow successivo, percorso a tutta birra.
Sempre più bagnati, sempre più felici.
Che dire, in conclusione: abbiamo dovuto rinunciare al sentiero programmato, abbiamo percorso solo 20Km, ci siamo presi un sacco di pioggia... sembra la descrizione di una brutta giornata e invece... ci siamo divertiti da matti!!!
Quanto al Bega.... torneremo!
BAGNATI E FELICI.
In verità io l'avevo percorso già oltre un anno fa, con la mia frontina.
La poca ammortizzazione e la mia poca esperienza avevano reso la dicesa più uno spavento che un divertimento... questa volta sarà diverso!
Lungo la SS130 i monti di Domusnovas appaiono nascosti dalle nuvole, ma la strada è asciutta e le previsioni meteo non sono terribili... proseguo con fiducia.
Alle 9:15 ci ritroviamo davanti alle grotte di San Giovanni: io, Sergio (SirJoe), Luciano (Popotamus), Bebo (Bebobike), Iosto.
Qui, però, piove: decidiamo il da farsi, sotto gli ombrelli.
Mentre analizziamo varie alternative, schiarisce... ok, si va!
Io però lascio la macchina fotografica in macchina, non si sa mai, mica la voglio annegare!
Mentre saliamo verso Genna Ruxitta concordiamo che questa giornata nuvolosa e bagnaticcia ha il suo fascino: la vista sulla valle del Gutturu Farris, che compare a tratti tra le nuvole, è molto suggestiva.
Le ruote che, dopo tanta polvere, rotolano sulle umide stradine, mettono buon umore.
Poi i boschi, completamente avvolti dalle nebbie, con il forte odore di muschio e di funghi, quasi non fanno sentire la fatica della salita... sublime!
Imbocchiamo il single "del cinghiale" e qui il buon umore si trasforma in divertimento; certo, non si riesce a fare tutto in sella: in particolare ci accorgiamo che le gomme, sul calcare bagnato, scivolano che è una bellezza... chissà sulle rocce del Bega....
Arriviamo così alle Case Marganai, decisi a proseguire verso Punta San Michele, ma qui si scatena un temporale coi controfiocchi!
Che fare? Breve consulto mentre indossiamo mantelline e copri-zaino.
Il Bega non è uno scherzo, soprattuto nel primo tratto... bagnato deve essere "quasi pericoloso". Ci tocca rinunciare, anche perchè Luciano deve essere tassativamente alle 13:30 a prendere i figli a scuola.
Alla fine decidiamo di scendere dal single dell'Eliporto, o di Gurruttoni Mauris che dir si voglia.
Abbassiamo le selle e giù.
Gli occhiali, tutti bagnati, ci danno una visione approssimativa, quasi onirica del sentiero; forse per questo lo affrontiamo con una scioltezza mai sperimentata prima.
Ogni tornante è una sfida stimolante, ogni ripidone una gioia; il salto poi strappa urla di giubilo, per non parlare del tratto flow successivo, percorso a tutta birra.
Sempre più bagnati, sempre più felici.
Che dire, in conclusione: abbiamo dovuto rinunciare al sentiero programmato, abbiamo percorso solo 20Km, ci siamo presi un sacco di pioggia... sembra la descrizione di una brutta giornata e invece... ci siamo divertiti da matti!!!
Quanto al Bega.... torneremo!
BAGNATI E FELICI.
