le moto e lo scempio

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Biker assatanatus
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gearisforlosers.blogspot.com
Tratto dal video dove parla il senatore Carra - Le "gomme ecologicamente compatibili che disturbano meno del calpestio umano" mi fanno proprio ridere. Dai, non prendiamoci in giro: per quanto un endurista possa essere rispettoso e morigerato col gas farà sempre più danni di un'intera comitiva di trekkers, soprattutto se deve salire da una salita tosta su terreno smosso.

Il problema dell'enduro, come in parte anche del freeride, è che molta gente si improvvisa praticante di questi sport solo per puro divertimento senza essere mossa da sentimenti un po' più nobili del gusto della velocità che invece hanno i veri appassionati. Uno che vuole scorazzare a manetta per i boschi difficilmente si prenderà una biga da all mountain sobbarcandosi la fatica della risalita quando spendendo praticamente lo stesso può prendersi una moto, o peggio ancora un quad.
 

montefuca

Biker serius

Senza sfociare nel "su che basi affermi questo", penso ,nonostante sia un politico con tutti i pregi e difetti che ciò comporti, che ogni sua affermazione in merito non sia campata per aria, ma abbia alla base un fondamento in parte scientifico (anche perchè le ecogomme sono le uniche omologate per correre e sono praticamente obbligatorie), che gli permetta di asserire ciò contro ogni sollevabile dubbio espresso così tanto per.

Anche perchè questa legge è troppo importante per l'evoluzione della specie endurista, siamo quasi al punto di non ritorno per praticare questo sport.


Prima di qualsiasi altra considerazione, ti chiedo, hai mai provato a fare enduro o usare un quad? hai presente la fatica che necessità l'avventurarsi per una mulattiera bella tosta? spingere, tirare ecc ecc

perchè fare una sgasata a sparo con la moto da fuoristrada diverte una volta, forse due, ma poi se non ti appassioni e fai vero enduro lasci li.

Esisterà anche una categoria di asini che pratica l'enduro in questo modo, ma sono una ristrettissima minoranza.. visto che ci sono non ignoriamoli ma condanniamoli, ma è importante che per il resto del mondo non siano considerati come l'endurista tipo, BRUTTO SPORCO E CATTIVO.
 

dirtboarder

Biker superis
29/10/08
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fammi capire,
prima ci vieni a dire che gli enduristi sono dei mezzi santi che rimettono a posto i sentieri che arano (potrebbe anche essere, di certo non sui sentieri che frequento io)
e poi sostieni che le moto rovinano i sentieri meno dei pedoni??

poi, guardacaso, il politicante di turno le spara in tuo favore quindi ogni sua affermazione non è campata in aria? addirittura una sparata come questa avrebbe un fondamento scientifico?

ma per piacere, capisco che tu sia appassionato di moto ma questo non ti autorizza a trattarci come se fossimo tutti gli ultimi dei pirla..
 

montefuca

Biker serius


Wueh chi sei, parli come Mourihno?

bah come sempre c'è chi gira le parole per screditare il prossimo e non fa distinzioni. non ho affermato che gli enduristi siano tutti santi, anzi ho rimarcato a mia volta come esistano i rincoglioniti in ogni singolo mio post, quindi per piacere non rielaborare le mie parole.

in tutte le categorie ci saranno gli idioti, l'intelligenza sta nel non fare di tutta l'erba un fascio e confrontarsi tenendo ben conto le distinzioni, senza generalizzare o far ricorso a luoghi comuni.

le moto lo segnano il sentiero, ci mancherebbe, ma come ho scritto ma questo non lo hai citato è il continuo passaggio di enduristi che fa il danno non il singolo sporadico, quindi ci sta tutto dire che una moto in se non rovina troppo.

Lasciamo perdere poi il parere personale riguardo al politicante di turno, immagino tu non conosca il senator carrara, sappi che è endurista praticante ed insieme alla norelli e alla fmi da 8 anni a questa parte lavora dietro la proposta di legge, quindi non è in cerca dei favori o voti di nessuno, sembra (e finalmente era ora) che sia una persona con gli attributi e che si stia esponendo molto.

E, come dice nell'intervista, se anche fosse per un ritorno economico nei paesi interessati dai permessi ben venga.

Ti faccio un esempio: la val seriana è stato per molto tempo "IL" distretto dei filati e dei tessuti della bergamasca e non solo, ad oggi è in crisi, ed è molto probabile non ce la faccia a rialzarsi.
Vive anche sicuramente di turismo, sia d'estate che di inverno, nelle stagioni a cavallo è meno popolata se non dai locals.

Una cavalcata come la "Valli Orobiche" andava a coprire buona parte della capacità alberghiera della zona, in periodi di vacche magre.
e pensi che diano fastidio agli abitanti, negozianti, albergatori locali?

Altro esempio: nei comuni della Valle Serina e in alcuni della media Seriana e Brembana è arrivato l'invito a prendere in considerazione l'evenienza di dare disponibilità alla rievocazione storica per moto d'epoca della " Sei Giorni di S Pellegrino"
che si svolgerà o in 6 o 3 giorni di gara. (ISDE, evento internazionale di enduro, campionato del mondo a squadre)

Cosa pensi che voglia dire questo se non tutto esaurito e massimo interesse per il lato migliore di questo sport?

Ma allora, forse e stesse persone che solitamente danno contro a questo sport, quando si parla di soldi sono nettamente favorevoli?

Negli hanno 70 e 80 la regolarità ha dato molto a molti, come sopra dimostrato, oggi non è possibile che si venga presi in considerazione solo quando fa comodo..

è innegabile che la regolarità e nasce ed esplode nel bergamasco, è comunque anche innegabile che l'enduro si sviluppi nell'intero Paese e, mi permetto di pensare, che è un patrimonio nazionale come fenomeno sportivo e culturale.

Penso che aldilà della mia provocazione, sia interesse di tutti, che tale attività si possa promuovere nell'intero territorio italiano.

Cmq come diceva nicola, anche le bici o meglio alcuni freerider cominciano a non essere bene visti ovunque (ad eccezione di dove si portano money) e dovrebbero tener ben conto della ghettizzazione in buona parte gratuita ma sicuramente per la restante parte meritata nei confronti degli enduristi.
 

dirtboarder

Biker superis
29/10/08
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Wueh chi sei, parli come Mourihno?

perchè? (non ho idea di come parli Mourihno )

comunque non ho girato nessuna parola e non voglio screditare nessuno, ho semplicemente risposto con una provocazione ad una provocazione, che però non sembrava tale

benvenga una regolamentazione dell'enduro, meglio se permettesse ai soli piloti intelligenti di girare e tagliasse le mele marce (un po' utopistica come cosa però)

ma non portando argomentazioni assurde (ok ora hai specificato che era solo una provocazione e voglio crederci)

però:
le moto lo segnano il sentiero, ci mancherebbe, ma come ho scritto ma questo non lo hai citato è il continuo passaggio di enduristi che fa il danno non il singolo sporadico, quindi ci sta tutto dire che una moto in se non rovina troppo.

e ti chiedo: se il singolo sporadico è uno di quelle famose mele marce?
ma anche se fosse il gandhi dei piloti di certo lascerebbe più segni di un trekker, almeno in questo siamo d'accordo mi pare o-o
 

giamma

Biker serius
24/11/04
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Veramente in Liguria e' vietato. Meglio regolamentato di così...
Cmq anche qui c'e' il politico di turno che propone una regolamentazione diversa per il "trial".
Nel comunicato stampa inserisce le solite false affermazioni: che le moto puliscono i sentieri, che sono meno dannose dei cavalli, addirittura che e' una attivita' eco-compatibile.
Ne abbiamo gia' parlato qualche giorno fa in un altro trd.
 

aro

Biker tremendus
6/11/08
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Xc
Ciao a tutti, da crossista volevo solo dire la mia possibilmente senza dilungarmi in discussioni e botta e risposta varie....
Sicuramente una moto quando passa per un sentiero normalmente frequentato da mtb lascia molti piu' segni di qualsiasi bicicletta sopratutto se ci va dopo che ha piovuto (non ci piove!), il punto e' questo, non ci dovrebbe proprio andare, proprio per non rovinare precocemente i tracciati e, inutile dirlo,per ragioni di sicurezza.
Sono circa due anni e mezzo che scorazzo in mtb conosco ormai molto bene tutti i sentieri e stradine di montagna e non della mia localita' ma non mi e' mai capitato di vedere o trovare degli enduristi impegnati ad "arare" i sentierini predisposti per la mtb o di trovare segni del loro passaggio( tutti bravi qui da me?). (ah.. i sentieri a lungo andare si scavano anche con le bici e per l'erosione della pioggia che vi si incanala dentro).
No non sono tutti bravi! e da appassionato anche di mtb se ne trovassi qualcuno non esiterei a fargli notare che non sitrova nel posto giusto!
Vorrei spezzare una lancia a favore degli enduristi e far presente ai ciclisti che potrebbe succedere di vedere moto per campi e mulattiere non solo da ENDURO ma anche da MOTOCROSS cioe' moto che dovrebbero essere guidate in piste omologate per tale sport e invece spesso condotte da qualche ragazzino (anche minorenne) che non si rende conto dei danni e dei rischi che ne conseguono, purtroppo perche' ancora oggi c'e' molta ignoranza in chi affida questi mezzi ai propri figli e comunque ad una mancanza di controlli su queste moto...
Voglio concludere rivolgendomi a Gecobst e ai ciclisti: si.. e' antipatica la puzza e il fracasso di queste moto in mezzo alla quiete della natura(per noi e' musica)e l'igorante di turno che mette le ruote dove non dovrebbe..pero' cercate di portare pazienza e di tollerare questi sporadici (spero) episodi (o eventualmente di segnalarli alle autorita') cercando di comprendere che come in quel momento c'e' un deficente in moto domani ne troverete uno in auto,uno al lavoro uno che gioca a calcio e uno che scia.....
Non pratico l'enduro quindi non vado oltre, ma mi dispiace molto che si crei questo odio e disprezzo, secondo me molte volte a priori e ingiustificato verso questi sport motoristici che come dice Montefuca sono molto impegnativi a livello fisico ma sanno regalare delle emozioni uniche, simili ma non uguali alla mtb.Consiglio a tutti i ciclisti un giretto di prova su uno di questi mostri a due ruote magari puo' far cambiare idea su questo sport meraviglioso.....

 

jakarta87

Biker serius
confermo quello che ha detto aro... nella mia zona non è arato in montagna da cross, però aro, sei mai andato in grava? Prova ad andare in zona San quirino dove c'è la zona verde o come cavolo si chiama, insomma la zona dove non dovrebbero entrare mezzi a motore... le sponde sono tutta un arata!
Del resto però do anche un po' di ragione ai fuoristrada e moto, perchè è l'unico posto della grava che permette di andare a Cordenons tramite grava appunto. Aggiungo che i mezzi a motore che entreno beccano una multa di 200 €
ps: conosco chi l'ha presa e pagata
 

enry_mega_drop

Biker assatanatus
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Non c'è bisogno di essere tecnicamente preparati per fiutare odore di stronzata nell'affermazione del senatore del video. Non importa quanto possano essere poco aggressive queste ecogomme, ma 200 kg di moto + pilota scaricati a terra da una 20ina di kilowatt sotto forma di ruota artigliata fanno più danno di 100kg di uomo che mette un piede dietro l'altro. Non si può negare. A me una persona che le spara così grosse fa solo ridere, o peggio ancora fa rabbia perché dietro potrebbe esserci la volonta di ingannare chi ascolta.

Prima di qualsiasi altra considerazione, ti chiedo, hai mai provato a fare enduro o usare un quad? hai presente la fatica che necessità l'avventurarsi per una mulattiera bella tosta? spingere, tirare ecc ecc
Il quad non l'ho mai provato, ma dopo il quasi frontale con un deficiente che saliva a cannone su una strada chiusa al traffico non ci tengo proprio.
In quanto a moto ho ancora in garage questa CZ 175, ma verde...

L'ho usata per paio d'anni facendo anche un bel po' di fuoristrada. Poi mi sono rotto di tornare a casa con addosso l'odore del 2 tempi e sono passato ai pedali. Sicuramente non sono un endurista DOC, ma non parlo totalmente a muzzo. Mi rendo conto degli sforzi fisici che servano per condurre una moto in situazioni difficili.

Il mio unico dubbio è quanto l'ambiente possa tollerare mezzi di questo tipo senza riportare danni gravi. Favorevole ad una regolamentazione, purché sia seria e veda prima di tutto la tutela ambientale e poi il profitto degli albergatori. Sono convito che andando solo in direzione dei soldi portati dagli enduristi - vale anche per lo sci, le automobili, le mtb, etc... - si faccia a pezzi l'ambiente e purtroppo di terra su cui vivere ne abbiamo solo una e la dobiamo rispettare.

Hai ragione, la stragrande maggioranza quando mi incrocia in biga o a piedi rallenta sempre e saluta. Però il fighetto che fa la rasetta e cannone c'è sempre. Gliele date un po' di bastonate da parte mia?
 
Reactions: jacopo80

jacopo80

Biker superis
16/7/07
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le moto lo segnano il sentiero, ci mancherebbe, ma come ho scritto ma questo non lo hai citato è il continuo passaggio di enduristi che fa il danno non il singolo sporadico, quindi ci sta tutto dire che una moto in se non rovina troppo.

Concordo, ed allora mi chiedo: come selezionare -fra la massa degli enduristi- il singolo sporadico che può accedere al sentiero?
Se apri una strada, è naturale che la sua fruizione avvenga da parte di una categoria di veicoli.
 

jacopo80

Biker superis
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Consiglio a tutti i ciclisti un giretto di prova su uno di questi mostri a due ruote magari puo' far cambiare idea su questo sport meraviglioso.....


Credo che nessuno metta in dubbio la "bellezza" di questo sport.
Il problema è casomai quanto questo sport abbia ricadute sull'ambiente.
Per fare un esempio: anche gli off-shore sono bellissimi... ma le ricadute sull'ambiente sono allucinanti!
 

montefuca

Biker serius

In Liguria, il Motoclub Sanremo ha tentato la via della regolamentazione, tesserando a pagamento gli enduristi locali, che diventarono così unici autorizzati e responsabili a circolare per sentieri.

Non so al momento come si sia evoluta la cosa, ma è stato un bel segnale dato dagli enduristi del posto che non vogliono più fare gli indiani.

Piccolo appunto, le moto i sentieri li tengono veramente puliti, al di la delle iniziative di pulizia fatte, che possono essere viste come una goccia d'acqua dolce nel mare, il solo passaggio per mulattiere non spesso frequentate evita la chiusura delle stesse ad opera della vegetazione.

In una zona di bergamo, che potrebbe servire da punto di partenza per sentieri più lontani, è ovviamente vietato in quanto parco dei colli, e nessuno si sogna di entrarci.

Succede che però molti sentieri storici, che consento di partire da appena fuori il centre e arrivare in alta valle senza toccare asfalto, vanno perduti, perchè al di la dei contadini che per proprio interesse puliscono una parte, nessuno ha interesse a tenerli puliti, in quanto meno importanti nella cartografia locale.

Personalmente le moto le reputo meno invasive dei cavalli, 120 kg di una moto più pilota (e non 200!!! ) che scorrono per mezzo di una gomma, dei 4 zoccoli di cavallo a velocità ridotte, e che a seconda del terreno scavano e come se scavano! secondo me, se confrontassimo una moto o un cavallo sullo stesso sentiero pari condizioni, le differenze le noteresti anche tu!!

D'accordo che dire che l'ENDURO sia un'attività ecocompatibile sia una PROVOCAZIONE, ma bisogna dire che anche buona parte delle obiezioni sollevate suonano come provocazione.

Hai ragione, la stragrande maggioranza quando mi incrocia in biga o a piedi rallenta sempre e saluta. Però il fighetto che fa la rasetta e cannone c'è sempre. Gliele date un po' di bastonate da parte mia?

Per fortuna! Noto che molte compagnie, tendono a dividersi proprio quando emergono episodi come questi di ignoranza..

Per le Bastonate stiamo lavorando per voi!


Concordo, ed allora mi chiedo: come selezionare -fra la massa degli enduristi- il singolo sporadico che può accedere al sentiero?
Se apri una strada, è naturale che la sua fruizione avvenga da parte di una categoria di veicoli.

Purtroppo non puoi, o come scritto sopra puoi solo bastonarli e limitarli, perchè non sono richiesti particolari requisiti per condurre una moto da enduro per sentieri, solo la patente.

Come per la macchina, per gli scooter, troverai sempre il cretino che su strada ti fa il pelo, non mette la freccia o rischia di investirti.

Appellando allo spirito di preservazione, e ad una intelligenza media dell'endurista si spera che questa percentuale vada a diminuire.

Credo che nessuno metta in dubbio la "bellezza" di questo sport.
Il problema è casomai quanto questo sport abbia ricadute sull'ambiente.
Per fare un esempio: anche gli off-shore sono bellissimi... ma le ricadute sull'ambiente sono allucinanti!

Io farei una distinzione tra gli sport che hai proposto, per costi, diffusione e bacino di utenza e sicuramente impatto ambientale.

Però ha reso l'idea.

Al momento ci si muove in modo tale da legalizzare l'enduro, e legalizzare vuol dire anche pagare le conseguenze del proprio passaggio, consci che non siamo libellule sui sentieri.

 

giamma

Biker serius
24/11/04
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montefuca

Biker serius
Cioe' si sostituiscono alla legge e si fanno pagare per commettere un illecito? Spero di aver capito male.

Nessuna organizzazione autonoma, niente di illegale o sopra le righe.
Con tanto di avvallo delle autorità locali gli aderenti al motoclub sanremo poterono e provarono a regolamentare l'enduro, come ho detto prima, tesserandosi e tassandosi per il mantenimento dei percorsi abilitati alla pratica.

L'azione fece molto scalpore, per la collaborazione con il comune, tantè chè che su molte riviste, (motocross e motociclismo fuoristrada in primis)trattarano l'argomento.



Vuoi argomentare? allora non esasperare frasi e concetti che nella loro semplicità sono chiari.

Quando un gruppetto di moto passa una volta alla settimana, in una serie di sentieri, che tendono a chiudersi, per sterpaglie, alberi caduti, rami spezzati, non solo attenua questo fenomeno, ma come capitato personalmente, sposta, toglie tronchi e quant'altro rendano difficoltoso il passaggio.


In parte hai ragione, perchè se quel sentiero è inutilizzato vuol dire che non serve più a nessuno.

Considera che i sentieri non sono autostrade, anche quelli più battuti, d'inverno non sono così battuti e curati, basta un periodo di forti piogge e la vegetazione cresce, e il terreno molla e gli alberi cadono.

Non si parla allora solamente sentieri caduti in disuso o inutili, anche perchè molti sono e portano con loro la storia dello sviluppo di vallate, o venti storici e sportivi particolari. (http://www.scalve.it/viamala/default.htm oppure in ambito sportivo molte mulattiera utilizzate in per la Valli Bergamasche di regolarità, o ancora per fare storia, i sentieri che ripercorrono le gesta di Pacì Paciana http://www.comune.piazzatorre.bg.it/BremboNet/portale/CadmoDriver_s_208795 )

Ma allora quali sentieri servono? solo quelli che a priori vengono stabiliti interessanti per le passeggiate in montagna panoramiche o per i rifugi? o solo quelli che spariscono perchè i contadini tendono chissà come mai ad allargare i propri campi e le proprie recinzioni appropiandosi indebitamente dei sentieri (Vall'Imagna, provato personalmente) ?

E se la mettiamo sul piano della natura, ragionando per ideologia e provocazioni, se un sentiero non serve più, vuol dire che c'è una strada al suo posto, e li si che di spazio alla natura è stato rubato se vogliamo essere puntigliosi.


E poi direi che e' meglio un sentiero inutile infrascato che una pista da cross.

in questo momento stia rispondendo come i giornalisti che nei loro articoli fanno disinformazione.

PISTA DA CROSS?? le sai vero le differenze che esistono tra le due pratiche enduro e cross?

Lo sai vero le differenti mentalità, andature e modi di affrontare un percorso tra un crossista (possibilità ad esso preclusa in quanto non atto a circolare su strada) e un endurista?

La sai la differenza che esiste tra una moto da cross che può girare in aree private e una moto da enduro, immatricolata regolarmente, assicurata e che paga quanto altre categorie di mezzi?

Poi se mi vuoi dire:- IO HO VISTO moto senza targa, fanali fare razzie per sentieri.

Ti rispono semplicemente: è la solita percentuale di idioti, che gli enduristi stessi condannano e vogliono ghettizzare.

Esisteranno sempre, così come chi va in giro in macchina senza patente, ubriaco ecc ecc.

Ma non facciamo di tutta l'erba un fascio, giusto?

Non avevo dubbi in proposito: e' un (non)argomento ricorrente.
Vorrei farti notare l'assurdita' del ragionamento: se i cavalli sono così dannosi allora dovremmo fare leggi per limitarne la circolazione.

I cavalli sono dannosi quanto le moto.
Sei mai passato su di un sentiero, masticato dagli zoccoli dei cavalli, anche solo grupi di due o tre?
Una legge per loro non c'è, in quanto sono in percentuale minore, ma vedo personalmente sentieri con divieti anche per loro, da parte di chi stanco anche del loro danno, non ne vuole più sapere. soprattutto nelle zone dove esistono maneggi, uscite di gruppo ecc ecc.


Che c'entrano le moto? Forse che se sul sentiero rovinato dai cavalli ci mando le moto i guasti si riparano?

Pechè questa esagerazione? non ho mai scritto o fatto intendere ciò nei post precedenti, mi suona come provocazione gratuita.


Invero non mi pare. Cerco di argomentare.

Hai si argomentato, ma infilando qua e la qualche stoccata acida a mio avviso.
Sto cercando di evitare di cadere in provocazioni gratuite, per tenere il dibattito su tono accettabili e non trasformarlo in ribattute punto su punto, cosa che negli ultimi post mi è capitata di fare.

Vorrei confrontarmi con chi la vede da un'altra ottica, avendo un minimo di polso della situazione e tenendo il piede in due scarpe, posso avvicinarmi come idee a volte ad una e a volte all'altra categoria.
 

cllocate

Biker marathonensis
31/12/03
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Ponte S. Pietro BG
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Da L'eco di Bergamo di lunedì 22 febbraio

Cenate Sopra Sul monte Misma, al confine della riserva naturale di Valpredina. Il direttore dell'area: basta abusi, leggi da rispettare

Ferito da moto nell'Oasi, scoppia la polemica

Escursionista di Trescore urtato sul sentiero: caviglia fratturata. Nella zona è vietato il passaggio dei mezzi da cross

CENATE SOPRAHa scatenato una raffica di proteste l'incidente avvenuto ieri mattina lungo un sentiero del monte Misma, al confine della riserva naturale di Valpredina, dove un escursionista è stato urtato da una moto da cross e si è fratturato una caviglia. Lo scontro, infatti, è avvenuto in una zona dove è vietato il passaggio delle moto da cross o trial, con tanto di appositi cartelli: i divieti, a detta di chi conosce la zona, vengono costantemente violati con rischi per gli escursionisti e per l'ambiente.

Lo scontro e i soccorsi
L'incidente è accaduto poco dopo le 9 nel territorio di Cenate Sopra, al confine dell'Oasi naturale di Valpredina, a poca distanza dalla chiesa di Santa Maria del Misma: l'escursionista, L. L., 53 anni, di Trescore Balneario, stava camminando insieme a un conoscente, anche lui di Trescore, che aveva incontrato lungo il cammino. I due escursionisti erano quasi arrivati alla chiesa quando si sono fermati sentendo alle loro spalle il rombo di quattro moto da cross: il cinquantatrenne, all'arrivo dei motociclisti, ha fatto notare loro che in quella zona era vietato il transito, ma il gruppo ha deciso di proseguire. Proprio in quel momento una delle moto ha accidentalmente urtato l'escursionista, che è rimasto ferito ad una caviglia.
I motociclisti si sono subito fermati a prestare soccorso e hanno chiamato il 118, che ha inviato sul posto l'elisoccorso. Nel frattempo, aiutati dall'altro escursionista, hanno accompagnato il ferito con una barella vicino alla chiesa per agevolare i soccorsi dell'elicottero. Poco dopo è arrivato il velivolo del 118: il ferito è stato caricato a bordo con il verricello e trasportato all'elibase di Orio al Serio, dove è stato affidato ad un'ambulanza e trasportato all'ospedale di Seriate con una sospetta frattura alla caviglia.

Le proteste
«Il divieto - spiega il direttore dell'oasi Enzo Mauri - viene violato sistematicamente: sabato ho avvistato ben 11 moto, domenica oltre a quelle coinvolte nell'incidente, le guardie ecologiche ne hanno sorprese altre quattro. Si mette a rischio l'incolumità degli escursionisti, si rovina l'ambiente e si danneggiano i sentieri. Il Corpo forestale e le guardie ecologiche non hanno operatori a sufficienza per garantire controlli capillari, e anche quando li hanno è molto difficile fermare i motociclisti perché molti circolano senza targa. Chiediamo alla Comunità montana, ai Comuni e anche ai motoclub più coordinamento per far rispettare le leggi e, dove possibile, per creare dei percorsi appositi per i motociclisti».
Il sindaco di Cenate Sopra, Stefano Cattaneo, aggiunge: «Sono comportamenti pericolosi, stiamo cercando di arginarli con la polizia locale, le guardie forestali e i carabinieri, ma è difficile fermare i motociclisti. Bisogna continuare a lavorare per tutelare gli escursionisti e il verde».
Emanuele Biava

Togliete di torno i cretini da questo sport.
E poi i controlli secondo la proposta Carrara dovrebbero essere fatti da appartenenti ai Moto Club solo con potere di segnalazione e non sanzionatorio, ma siamo seri dai .
A casa sua tra Alben e Arera ognuno fa quello che vuole con una moto, dopo i voti dei cacciatori che pure quelli gli hanno criticato alcune proposte di legge adesso ha cambiato bacina d'utenza in modo poco originale perchè è la terza ( credo ) volta che ripropone questa sulle moto ma dai va be essere politicamente corretti ma c'è un limite a tutto.
Se poi volete la storia della regolarità bergamasca ve la faccio pure io, dai tempi del Testori in avanti però.
Sinceramente questa proposta di legge mi piace molto poco ( eufemismo)
E ancora due anni fa all'Hard race di Dossena ero la a tirare su l'Albergoni non uno qualunque eheheh e c'ero anche quest'anno al trofeo KTM.

 

Davide 87

Biker superioris
Personalmente vado sia in mtb che in moto,

Generalmente giro in pista con la moto, mi sento più sicuro e so che dietro a ogni curva non ci saranno nè persone a piedi, ne cavalli, ne bici;
Giusto domenica scorsa però sono andato con un gruppo di "amici" (prima mia uscita con loro) a fare un giro nel bosco.

Beh, che dirvi, è stata e sarà l'ultima mia uscita su sentieri in quanto sono rimasto disgustato degli atteggiamenti che tenevano, ad esempio, per citarne uno, su una strada sterrata un signore ci ha fermato chiedendoci di andare piano perchè aveva sistemato la strada da poco, beh avrei voluto sprofondare quando 50m dopo uno di questi ha pensato bene di dare gas infondo.

Personalmente in moto cerco di prestare il massimo dell'attenzione ai sentieri e agli altri, bici, persone o cavalli che siano(con i cavalli ad esempio spengo sempre la moto e lascio strada) ma purtroppo ci sono ancora molte persone che non hanno questa sensibilità e quindi per evitare di essere compreso con questi tipi: sui sentieri in bici e con la moto in pista..

Questa è la conclusione a cui sono arrivato io, e un pò mi dispiace perchè ci sono sicuramente tanti motociclisti seri e perbene che però vengono visti male per colpa di qualche individuo senza cervello
 

Farnafa

Biker assatanatus
30/9/04
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Monte Morello - Firenze
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Perdonami, ma avendo una minima competenza in materia, dissento da queste affermazioni.

Il cavallo può essere certamente dannoso per i sentieri fangosi (soprattutto nelle rampe in salita, dove gli zoccoli scavano il terreno), ma, francamente, il confronto “un cavallo vs. una moto da enduro” rimane a mio avviso improponibile, pure sul fango. Il cavallo non apporta invece nessun danno su terreni compatti, mentre invece il passaggio delle moto, e a maggior ragione dei quad e dei 4X4, porta facilmente a spostare sassi di dimensioni medio-grosse, a sbriciolare terreni friabili, etc. etc.
Il cavallo inoltre si sposta lentamente, copre distanze minori, e quindi a parità di tempo in sella, risulta assai meno invasivo.

Se poi si estende il confronto tra moto e cavallo ad una visione globale, e si considerano altri aspetti di impatto sull’ambiente e sul “bene collettivo”, allora sì che il confronto mi sembra semplicemente improponibile. La moto non inquina solamente danneggiando un sentiero, inquina anche acusticamente, tanto per fare un esempio, e mi sembra che ciò non possa essere attribuito ad un cavallo. Stesso discorso per le emissioni, anche se per fortuna mezzi a due tempi ce ne sono sempre meno.

La potenziale pericolosità di una moto su un sentiero aperto a tutti, o su una forestale aperta a tutti, è a mio avviso ampiamente superiore a quella di un cavallo. Resta inteso che in ambedue i casi il tasso di pericolosità è inversamente proporzionale al senso di responsabilità del pilota della moto o del cavaliere. Solo che su base statistica mi sento quasi obbligato a giungere a queste conclusioni, dopo avere personalmente e sistematicamente visto che l’80% degli enduristi tiene in questo contesto delle velocità sostenute (ivi compreso il sottoscritto quando molti anni fa inforcava un enduro 600), mentre invece il 95% dei cavalieri procede al passo o al massimo al trottino (ivi compreso il sottoscritto quando fino ad un paio di anni fa praticava equiturismo).

Poi, è chiaro che fra chi va a cavallo, nonostante l’esiguo numero dei praticanti, ci possono essere degli esimi cretini che con il loro comportamento creano problemi agli altri, come detto tante volte questi personaggi sono purtroppo presenti in tutte le categorie.
Ma detto questo, io credo fermamente che sostenere che una moto da enduro sia per l’ambiente meno invasiva di un cavallo sia francamente, molto pretestuoso. Come pure sostenere che sia meno invasiva di una MTB, di qualsiasi MTB bada bene, anche da FR o da DH.

Comunque, ci mancherebbe, questa è solo la mia opinione. Fa molto piacere vedere che la categoria degli enduristi annovera tra le sue fila delle persone responsabili come te, sinceramente appassionati e rispettosi dell’ambiente, e aperti al dialogo. Ce ne fossero!!

Purtroppo però, per quanto mi riguarda, non posso che confermare quanto detto dall’amico Zoorlen, e cioè che, almeno qui in Toscana, la stragrande maggioranza (posso dire totalità, applicando una leggerissima approssimazione in eccesso?) degli enduristi si comporta in maniera riprovevole. Devastando sentieri, creando seri problemi di coabitazione con gli altri frequentatori, e praticamente mai, nella seppur minima misura, contribuendo ad azioni di ripristino o di parziale compensazione dei danni da loro apportati. Cosa che, ad esempio, fanno i cacciatori, almeno in alcune zone.
Mi dispiace dire queste cose, ma ognuno è giusto che parli per la propria esperienza, e questa è la mia.

Per spezzare una lancia in favore dei “motorizzati” vorrei far notare che ben diversa attitudine è riscontrabile nei trialisti, che hanno mezzi molto meno “ingombranti” come impatto, e disinteressandosi della velocità e prediligendo i terreni rocciosi, non mi risulta che danneggino praticamente niente.
 

Farnafa

Biker assatanatus
30/9/04
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Devo fare ammenda, perchè non ho fatto in tempo a postare una critica nei confronti degli enduristi toscani, che subito dopo arriva questo post a dimostrare che persone civili e responsabili nella categoria ci sono, eccome, anche qua in Toscana. Il problema (e la sconfitta) è che Davide fa parte di una minoranza, evidentemente, con una attitudine e una sensibilità ben diversa dall'endurista "medio", e lui giustamente se ne torna ad usare la moto in pista non condividendo certi comportamenti.
 

aro

Biker tremendus
6/11/08
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Xc

Conosco bene la zona che da qualche anno e' interdetta ai veicoli a motore e fanno bene come dici tu a dare le multe per salvaguardare il territorio....non capisco comunque perche' dopo ci fanno le esercitazioni militari con i carri armati con relative scorie di amianto...boooh!
 

giamma

Biker serius
24/11/04
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Ti devo rispondere in blocco perche' le quote non mi funzionano.
-Per Sanremo prendo atto. Se e' un tentativo serio come non detto. Sono le iniziative estemporanee ad essere preoccupanti.
-Per la pulizia dei sentieri da parte delle moto confermo che non sono affatto convinto. Intanto ci sono tutti questi post che confermano la mia esperienza dove l'atteggiamento prevalente pare vandalico. Quanto meno i benefici paioni inferiori ai danni ma certo non sono in grado di esibire delle misure.
-Confermo anche che penso che sia meglio abbandonare un sentiero piuttosto che utilizzarlo come pista da cross (o enduro, o trial, o quad, o suv o truck) quello che ti pare sempre a motore comunque. Naturalmente se ci sono percorsi dedicati ai motori (e quindi vietati a bici, pedoni e cavalli) saranno curati dagli interessati e qui non ci interessano.
La tua affermazione che un sentiero puo' diventare inutile solo se è stato sostituito da una strada mi è incomprensibile. Ci possono essere altre mille ragioni.
Cmq quello che mi interessava evidenziare è che il mantenere aperto un sentiero non è "sempre" un'azione lodevole.
-La percentuale di idioti. Questo è un tema nuovo che io non ho sollevato perche' non ci credo affatto. E' troppo comodo attribuire i problemi alle mele marce mentre è proprio il mezzo a motore ad essere fonte di inquinamento, anche quando utilizzato in modo perfetto.
Riprendo il tuo esempio: 6000 morti, decine di migliaia di feriti, forse 50000 morti per malattie correlate all'inquinamento da traffico. Se vogliamo dare tutta la colpa agli ubriachi al volante credo che siamo sulla strada sbagliata per venirne a capo.
-Per la storia dei cavalli. Forse mi sono spiegato male. Se un tizio presenta un comunicato stampa per presentare una legge che apra al trial i sentieri dovrebbe attenersi al tema e dimostrare che fa bene (alla salute, ai boschi, alle casse comunali, al turismo, a quello che ti pare) ma non fare confronti con altre attività dannose. E' un problema di metodo e non entro nel merito. Aggiungere ai danni dei cavalli i danni delle moto non serve a dimostrare la bontà del trial.
-Non avevo assolutamente intenzione di provocare, mi scuso se ho fatto qualche battuta.
-Credo che il confronto punto su punto sia un buon metodo. Evita i discorsi troppo generici.
ciao e scusa la lunghezza
 
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