I report del forum La mia Terza Hero (Sbagliata)

La mia terza Hero.
Non c'è due senza tre si dice, ed è vero.
A febbraio il mio allenamento per la Hero subisce un arresto improvviso, conosco una ragazza e il mio tempo per allenarmi lo dedico a lei.
Sento che sto facendo una minchiata, però nella mia vita ne ho fatte talmente tante che questa mi sembra innocua.
La Hero è il 14 giugno, lei parte il 13 maggio e io mi trovo a dovermi preparare seriamente in meno di un mese.
Comincio ad allenarmi 3 giorni di fila con due giorni di riposo e un lungo da 68km per 2000 mt di dislivello, per 3 settimane il mio focus è quello in più studio una strategia alimentare.
Il primo anno della Hero mi ero portato la sacca idrica e due borracie, errore, troppa acqua nonostante il caldo torrido.
Il secondo anno meno cibo, niente sacca idrica ma troppo abbigliamento, altro errore, il freddo non fu un problema il pessimo cibo dei ristori si.
Il terzo anno, siccome l'allenamento è quel che è, ho fatto la strategia alimentare seguendo i consigli di Max Ranesi (TRB) e sperimentando nei lunghi che facevo. Panini piccoli con la marmellata, gel e barrette.
Facendo la dorsale stavo in giro 8 ore col caldo torrido, siccome l'anno prima la 71 km l'avevo fatta in 9 ore e mezza più o meno avrei potuto confrontare i tempi di nutrizione.
Alla terza dorsale del triangolo lariano sono riuscito a sopravvivere senza problemi con una banana, un gel, una barretta, un panino con 2 marmellate e basta.
Per sicurezza mi porto un gel e due barrette in più, non si sa mai.
Arriviamo mercoledì a Selva io e un altro che farà il lungo.
Mi hanno detto che i giorni prima dovrò fare il "carico di carboidrati".
Mai consiglio fu più gradito alla mie orecchie. Solitamente consumo almeno 100 grammi di pasta al giorno, quindi il carico sarebbe stato sicuramente il doppio.
Porto con me un kg di pasta integrale che non riporterò indietro, per lo meno con l'aspetto originario.
Il giorno prima della gara pranzo con 250 gr di pasta e tonno, avocado e speck, la sera 250 gr di pasta in bianco con un po' di parmigiano.
Il meteo è certo che il giorno della gara, sul Duron, arriverà la pioggia nel pomeriggio con temperature nell'ordine dei 16 gradi.
Faccio due conti, l'anno scorso ero li a quell'ora? Più o meno.
Aspetto il meteo del mattino, uguale.
Opto per la termica 4 stagioni della sixs, ormai è la terza volta che la metto per la Hero, sarà una maledizione?
Soffrirò per quasi tutta la gara ma gli ultimi 20 km li farò confortevolmente.
Esco di casa alle 8.00 la mia griglia parte per penultima alle 8.40.
Non mi interessa partire prima, se lo facessi ci sarebbe solo più gente che mi supera e non ho il patema d'animo di non finirla, l'ho già fatta e non ho paura.
L'obbiettivo è finirla almeno mezz'ora prima dell'anno scorso.
In griglia c'è anche Emanuele col suo amico, li ho conosciuti due settimane prima per la seconda dorsale, andavano su troppo veloci, finiranno molto prima di me.
Partiamo.
La prima salita è quasi tutta al 15% tranne alcuni punti in cui è ancora più ripida e tocca scendere a camminare.
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Prima discesa, toglietevi tutti.
Arrivo al primo ristori con 30 minuti di anticipo sulla chiusura, pieno d'acqua, mangio un panino e via.
Comincia la seconda salita, finita quella giù a tuono, litigo con un tedesco che non era capace di scendere e lo mando affanculo.
Cade la catena dalla parte della cassetta, tra i raggi, bestemmie.
Terza salita per il Pordoi, questa la temo, già 2 volte ho avuto i crampi, stavolta bevo più del solito e arrivato all'asfalto sento che un piccolissimo accenno di crampo al bicipite femorale destro vorrebbe rovinare la festa, scalo e rallento.
Adesso c'è la discesa che dal Pordoi porta al lupo bianco litigo con un cretino con 2 nomi e 2 cognomi spagnoleggianti ma che è italiano, inizialmente non mi fa passare, arrivati ad un incrocio con gli omini che danno indicazioni gli viene la brillante idea di frenare improvvisamente e mettersi in obliquo di fronte a me,gli chiedo con gentilezza:"Che cazzo stai facendo?" e lui:"E quello li mi ha fatto dei gesti e non capivo se stavo sbagliando strada".
Riparte senza farmi passare perchè è un c......e ma io sono clemente e gli dico che mi ha fatto spaventare, non voglio litigare proprio adesso.
Eppure il c......e non pago di ciò che ha fatto poc'anzi all'imbocco del sentiero che comincia con un bel gradone frena e si piazza con la bici perpendicolare al senso di marcia dopo essere sceso.
Mi fermo e lo guardo:"Cosa stai facendo?"
Il c......e:"E scusa uno prima mi è caduto addosso e mi fa male la mano."
Non ricordo se le mie parole sono state "ma che cazzo me ne frega o vai a cagare" ma il senso era che un essere inutile come lui sarà utile solo in giorno in cui concimerà la terra.
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La discesa è funestata da altri impediti che non sanno scendere e vanno a piedi senza togliersi dal cazzo.
Arrivo a Lupo bianco, due pieni d'acqua, cibo e via.
Il Duron comincia a intaccare le mie energie, fino a 50 km ero tranquillo, qui sento che le mie forze sono messe alla prova ma rido, rido e sono felice, mi sento forte, siamo solo poco più di 3000 cretini che stanno facendo una fatica che neanche le bestie, per niente di più che la propria autostima a parte chi lo fa per soldi.
L'anno prima, in questo stesso punto ero disperato, pioveva da ore e faceva freddo, il cibo e l'acqua erano ghiacciati, adesso la temperatura è piacevole anche se fa un po' di caldo. Mentre pedalo arriva un vecchio con una ebike rossa, anche la sua pelle è rossa, bruciata dal sole, ride e mi dice:"Arriva il temporale, arriva il temporale!"
Gli dico, sempre con garbo:"E a me che cazzo me ne frega?"
Niente e nessuno potrà fermarmi, solo la morte.
Finalmente la discesa del Duron, il temporale ormai è alle porte, fulmini e tuoni accompagnano la mia corsa verso l'ultimo punto di ristoro, supero una coppia di marchigiani vestiti di giallo e nero, vado forte, ancora più forte tocco i 55 km orari e forse la mia povera bici per non autodistruggersi mi manda un messaggio, fa stallonare il copertone tubless e mi imbratta di lattice mezzo, l'adrenalina è tanta, proseguo ancora un po' ma poi ragiono, se vado avanti spacco tutto, mi rendo conto che sono a poche decine di metri dal ristoro.
Chiedo ad un pompiere se hanno un compressore, negativo, però mi dice di andare al gazebo che loro hanno una pompa a colonna.
Arrivo al gazebo sono tutti in panico per il temporale, stanno sbaraccando tutto.
Il ritmo frenetico degli esseri umani che mi circondano non ledono la mia ragione e penso che per prima cosa farò il pieno d'acqua, prendo la brocca e mi servo, ormai gli addetti non guardano più niente, sono tutti intenti a caricare robe sulle auto.
Chiedo la pompa (per la bici) e me la indicano, provo a gonfiare per 5 minuti ma ovviamente non si tallonerà mai più quella roba.
Gara finita, penso.
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Per un attimo non vedo soluzioni, poi il lampo.
Le camere d'aria! Come ho fatto a dimenticarmi di loro?
Le ho nastrate il giorno prima sul telaio della bici.
Estirpo la camera d'aria dal tubo centrale e con le leve finisco di stallonare il copertone, ma la valvola?
Non ho una pinza, chiedo ma ormai nessuno mi caga più, provo con il coltellino del tool, cerco di inserire la lama nella zigrinatura e qualcosa accade, piano piano si svita la troia, è fatta!
Sono al settimo cielo, monto la camera d'aria ma mi rendo conto che devo togliere la ruota se no non riuscirò mai a montarla (non ero proprio lucido).
Uno mi da una mano mentre i suoi compari sono intenti a reggere il gazebo sotto il temporale, gonfio la camera con la pompetta che ho in dotazione, l'altra è sparita.
La gonfio più che posso, non riesco ad arrivare a 2 atmosfere, monto la ruota e felice rimetto in piedi la bici.
Uno dello staff mi guarda e mi chiede:"Ma cosa fai? continui?"
Lo guardo come il capitano di una nave che sta affondando e gli dico:"Certo, fino alla morte."
Riparto per la salita dello Zallinger, ripida ma meno lunga del Duron, recupero 2 posizioni, mi hanno superato tutti quelli che avevo bruciato in discesa. Mi fermo anche a pisciare per la seconda volta, piscio aranciata.
Ci sono 13 gradi e io sto da dio, sento solo una leggera brezza che assieme alla tempesta di fulmini mi rasserena, vedo delle mucche che tranquille brucano l'erba, a loro non fanno paura i fulmini, perchè dovrei averne io?
Finita la salita altra discesa che cerco di fare più galleggiando possibile senza frenate forti per non bucare ancora, perchè io sapevo che sarebbe successo.
Arrivo al pezzo dove il sentiero lascia il posto all'asfalto, giù a tutta prenderò i 59 km orari, riprendo il sentiero come un siluro ma forse non era il caso e infatti sento un brutto rumore, non ci penso, manca poco, nemmeno un kilometro, li vedo!
I due marchigiani, li passo pedalando come un matto, sento che piano piano il posteriore mi sta abbandonando, ultime curve, sento che sbando, vaffaculo spacco tutto piuttosto che fermarmi, all'arrivo ormai è a terra, pedalo sul cerchio.
Mi fanno le foto e mi guardano straniti, si ho la ruota bucata ma sono arrivato.
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Il tempo impiegato quest'anno è di 8 ore e 52 minuti contro le 9 ore e 27 dell'anno scorso, missione compiuta.
Ad aspettarmi a casa una confezione di ravioli agli spinaci da 300 grammi che mangerò con burro e parmigiano, mai attesa fu più gradita.
PS
L'anno scorso l'altimetria del mio edge 530 e non solo il mio segnava poco più di 3300 metri di dislivello al posto di 4100 come dichiarato dalla Hero.
Quest'anno idem, anche ad altri è successa la stessa cosa, persino chi fa il lungo lamenta l'altimetria sbagliata, l'anno prossimo farò il corto, che è l'unico con l'altimetria giusta.
Chissà se lo fanno solo per attirare gente o proprio non sono capaci di calcolare le altimetrie? 14094_20250613_134102_507631816_original.JPG
 

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ANDREAMASE

Biker meravigliosus
9/10/03
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vicenza
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una da strada, una no e una via di mezzo...
Ok, anche sui social vale, comunque nessuno a parlato di parlare... Avete visto come corre pogacar. Con la sua compostezza e serietà ti uccide psicologicamente.
Anche se è a tutta sembra a spasso, poi con le gambe fa il resto
bastasse essere composti e seri andrei forte anch'io, dovresti vedere la mia compostezza e serietà in bici, soffro in silenzio, serissimo, e vado piano, tanto piano da essere supercomposto, quasi immobile!!! :-)

altro che le gambe fanno il resto!!!
ma dai!!!
 

Matteo_Harlock

Biker superis
12/8/24
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Il succo dell' agonismo è la cattiveria, i deboli soccombono i forti (soprattutto mentalmente) proseguono. Io da giovane non sono stato troppo cazzuto. Col senno di poi oggi sarei un PRO
Sono tornati di moda gli anni '90?
Sembra il plot di un film alla Karate Kid o Il Ragazzo dal Kimono d'Oro.

Ma ci credi a 'ste vaccate che scrivi?
 

avalonice

Biker paradisiacus
2/4/09
6.009
4.525
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ovunque
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con le ruote
Il vero problema del racconto è l'assoluta mancanza di autoironia.
Qui dentro i pro sono pochi, siamo tutti, chi più e chi meno, dei rag.Fantozzi alle prese con la MTB, tutti possiamo raccontare un innumerevole numero di disavventure ciclistiche anche agonistiche.
Il racconto trasuda di un alone da super-uomo che affronta le avversità a testa alta, le batte senza se e senza ma; ma leggendo tra le righe è evidente che le avversità e difficoltà della situazione lo schiacciano e invece di prenderne atto e riderci su pensando alla prossima gara se ne fa vanto.
Senza contare la ricca raccolta di foto, fra l'altro in cui è evidente l'inadeguatezza, messe li come per voler suggellare la propria vittoria.
Questo atteggiamento rende antipatico l'autore, probabilmente ottenendo l'effetto opposto che lo stesso autore desiderava, cioè entrare in empatia con tutti i noi rider che ci troviamo nella stessa situazione.
 

Mambro82

Biker superis
5/2/20
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Orbea Occam
bastasse essere composti e seri andrei forte anch'io, dovresti vedere la mia compostezza e serietà in bici, soffro in silenzio, serissimo, e vado piano, tanto piano da essere supercomposto, quasi immobile!!! :-)

altro che le gambe fanno il resto!!!
ma dai!!!
Ed ad uno lento come te sembrerai un supereroe per quanto sei composto a quel livello di sofferenza.
 
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Mambro82

Biker superis
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Il vero problema del racconto è l'assoluta mancanza di autoironia.
Qui dentro i pro sono pochi, siamo tutti, chi più e chi meno, dei rag.Fantozzi alle prese con la MTB, tutti possiamo raccontare un innumerevole numero di disavventure ciclistiche anche agonistiche.
Il racconto trasuda di un alone da super-uomo che affronta le avversità a testa alta, le batte senza se e senza ma; ma leggendo tra le righe è evidente che le avversità e difficoltà della situazione lo schiacciano e invece di prenderne atto e riderci su pensando alla prossima gara se ne fa vanto.
Senza contare la ricca raccolta di foto, fra l'altro in cui è evidente l'inadeguatezza, messe li come per voler suggellare la propria vittoria.
Questo atteggiamento rende antipatico l'autore, probabilmente ottenendo l'effetto opposto che lo stesso autore desiderava, cioè entrare in empatia con tutti i noi rider che ci troviamo nella stessa situazione.
Questa è una disamina che approvo, per assurdo a me ha portato esattamente il risultato opposto, mi ha divertito proprio per lo stile del Raider, un po' fantozziano come il 99% dell' italiano medio(me compreso) ma ovviamente per come ti sei espresso hai tutto il mio rispetto e comprensione per un' opinione che ci può stare, non possiamo essere tutti uguali e piacere a tutti.
 
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lorenzom89

Biker paradisiacus
23/10/10
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emilia romagna
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Ecco, a proposito di contestualizzare, come da te citato, l' utente a cui ho risposto parlava di PRO RIDER, quindi risposta fuori contesto... Se prendo la hero come scampagnata son d'accordo con voi, se la prendo bere battere i MIEI limiti ci vuole anche la sana cattiveria agonistica che in alcuni casi può farti passare anche per antipatico.
hai ragione che è giusto vedere la hero come sfida per battere i propri limiti, ed è giusto avere anche un pò di cattiveria agonistica, però io credo anche che bisogna ricordarsi che siamo AMATORI e vedo che sempre in di più se lo dimenticano...

ho chiesto all'AI come dovrebbe essere l'approccio alla gara di un amatore e di un professionista.. giusto per renderlo chiaro

La differenza tra un atleta amatoriale e uno professionista va ben oltre il livello di prestazione. È una questione di **approccio, mentalità e contesto**.

### Differenze principali

**1. Obiettivi**
- *Professionista:* Gareggia per il risultato, il ranking, il contratto. Ogni gara può influenzare la sua carriera.
- *Amatoriale:* Gareggia per passione, per migliorarsi o per vivere l’esperienza. Il cronometro conta, ma non definisce.

**2. Preparazione**
- *Pro:* Allenamento mirato, supporto di nutrizionisti, fisioterapisti, coach. Tutto ruota intorno alla performance.
- *Amatore:* Si allena nei ritagli di tempo, con equilibrio tra sport, lavoro e famiglia.

**3. Gestione della gara**
- *Pro:* Segue tattiche precise, conosce alla perfezione il percorso, valuta gli avversari, sa quando forzare.
- *Amatore:* Può lasciarsi trasportare dall’adrenalina, improvvisare o semplicemente "dare tutto" senza calcoli.

**4. Recupero e stile di vita**
- *Pro:* Dorme, mangia e vive in funzione dell’attività.
- *Amatore:* Recupera come può, spesso con una sveglia alle 6 e una giornata piena dopo 4 ore di sonno e una pizza.

---

### Come dovrebbero affrontare una competizione?

**Amatore:**
Conoscere i propri limiti.

– Ascoltare il corpo, non farsi trascinare dal ritmo degli altri.
– Godersi la gara e imparare.
– Curare alimentazione e idratazione come i pro, perché fanno davvero la differenza.


**Professionista:**
– Eseguire il piano studiato con il team.
– Mantenere lucidità anche nella fatica.
– Spingersi al limite con intelligenza tattica.
– Tollerare la pressione, ma usarla come carburante.

---

Alla fine, entrambe le categorie condividono una cosa: **la grinta sulla linea di partenza e la soddisfazione all’arrivo**. Solo cambia il significato che ogni pedalata porta con sé.
 
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Mambro82

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Orbea Occam
Punto 3, gestione della gara, può farsi prendere dall' adrenalina..
Che poi abbia voluto raccontare anche questo aspetto a dispetto del tempo passato dalla gara è,per me, solo un aspetto di non rifiuto della personalità niente più, che sia giusto o sbagliato
 

Treppy

Biker grossissimus
25/1/21
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3.465
0
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Rockrider XC100S
Punto 3, gestione della gara, può farsi prendere dall' adrenalina..
Che poi abbia voluto raccontare anche questo aspetto a dispetto del tempo passato dalla gara è,per me, solo un aspetto di non rifiuto della personalità niente più, che sia giusto o sbagliato
non confondere... l'adrenalina è quella cosa che lo spinge a superare i 50km/h su sterrato, insultare gli avversari o il vecchietto in ebike che vuole avvertirlo dell'avvicinarsi di un temporale si chiama maleducazione.
 

marinoel86

Biker serius
27/10/12
295
74
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San Donà di Piave
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Scott scale 900wc
Mah non lo so...leggendo questo "racconto" e vedendo le foto sono perplesso. Ma poi si può frenare con il dito medio? Te lo dice chiunque che la miglior frenata e la miglior presa sul manubrio si hanno frenando con l'indice.

500gr di pasta il giorno prima della gara per un amatore poi non hanno alcun senso visto che il corpo non è abituato ad un carico simile.
Per averla finita, l'hai finita...ma hai fatto una "buona gara"? Dubito...
 

Eraclitus

biker semi-serio
10/11/08
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San Gemini
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full dagli occhi a mandorla e monster (Stambek gravelizzata)
Hei! Ma vi siete accorti che siamo alla sesta pagina e lui non è più intervenuto? Se il profilo che hanno delineato in molti fosse corretto, ci starebbe che fosse intervenuto già alla seconda pagina insultando tutti... Ma non sarà una "trollata" volutamente provocatoria?
Nel qual caso :}}}:
Onore al merito! Risultato raggiunto...
 

Matteo_Harlock

Biker superis
12/8/24
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Complimenti per il tuo livello di competenza in film di merda, continua così
Ma almeno io so che sono film e non li uso come esempi di vita.

Hei! Ma vi siete accorti che siamo alla sesta pagina e lui non è più intervenuto? Se il profilo che hanno delineato in molti fosse corretto, ci starebbe che fosse intervenuto già alla seconda pagina insultando tutti... Ma non sarà una "trollata" volutamente provocatoria?
Nel qual caso :}}}:
Onore al merito! Risultato raggiunto...
Sta mettendo faccine che ride qua e là.
 

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Eraclitus

biker semi-serio
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full dagli occhi a mandorla e monster (Stambek gravelizzata)
Ma almeno io so che sono film e non li uso come esempi di vita.


Sta mettendo faccine che ride qua e là.
Be', potrebbe essere la conferma della mia tesi... Ma dai! Avete visto il suo avatar? Non ci credo che sia serio! :smile:
E, in ogni caso: @69libero il prossimo anno farò la Hero per festeggiare i miei 60. Se per qualche strano motivo dovesse capitare che mi sorpassi, attento a quello che dirai che sono più grosso di te e moooolto irascibile!! :smile::smile::smile:
 

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Io freno con l'indice... Io freno col medio.. scusate ma nessuno di voi quando frena alza il mignolo? Ma non vi rendete conto di quanto siete volgari?

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Sicuro?

Comunque in ogni caso per l'uso XC non l'ho mai visto usare, sotto i pantaloni so che si usano per discipline più gravity, ma per XC?
se il 95 del tuo nik è l'anno si nascita... aspetta di avvicinarti al 50 anni e vedrai come ci terrai alle anche.
anni fa con la xc in una caduta banale rimediai una fratturina della cresta iliaca... ora metto sempre il fondello con protezioni... anche in gravel
 

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