Dunque dunque...alla fine il giro l'abbiamo fatto, anche se non esattamente come descritto, per una lunga serie di motivi...
Abbiamo lasciato le macchine all'inizio della salita dalla val pedogna verso lucese (un dramma partire freddissimi subito in salita duretta), poi campo all'orzo, dalla chiesetta siamo scesi a ritrogoli e abbiamo poi preso il bivio per la parte, per poi andare a prendere il 103 per la foce del termine.
La salita che da rianchiani va su sulla sinistra è all'inizio molto dura ma su fondo buono (prima asfalto, poi bianca ma ben battuta), poi le pendenze addolciscono leggermente ma il fondo diventa più ciottoloso, quindi a salire è duro lo stesso, roba da rampichino e basse frequenze di pedalata...l'ultimo tratto invece è di nuovo duro, e pure con fondo bruttino. non so quanto sia lunga perchè nessuno di noi ha il contaKm, però diciamo che dopo esserti già fatto tutta quella salita sembra anche più lunga di quanto sia, raccomandato d'estate, tutto col sole a picco sulla testa
...quando la strada diventa sentiero c'è un tratto da fare a spinta, a dire il vero abbastanza breve.
Arrivati all'imbocco del 103 i miei compagni, che conoscono abbastanza la zona, hanno insistito per filare dritti sulla sommità che avevamo davanti, senza scendere per il 103 verso il termine..."poi se scendiamo al termine c'è da farla tutta a piedi", mi dicevano.
Così siamo andati dritti, però per andare sul crinale "giusto" siamo dovuti scendere su una parete ripida e rocciosa, con una traccia appena appena evidente (io l'ho infatti persa e mi sono trovato a dover venir giù da veri e propri grottoni...disinserire il cervello e sperare che vada tutto bene
), da lì siamo arrivati sull'ultimo tratto in salita del crinale verso campo all'orzo.
Pausa birra e panini e risalita a spinta dell'ultimissimo tratto del crinale...poi inizio della discesa dello stesso verso la chiesetta diroccata di campo all'orzo.
Confermo che dal termine fino in cima al crinale (si vede bene la traccia che sale nell'erba) c'è da scarpinare parecchio, in certi tratti è abbastanza ripido, ma anche dove non lo è, proprio per come son fatti i sentieri in quella zona (magari è liscio per 20m, poi ci sono 2-3 gradoni di 30 cm uno dopo l'altro...quindi se si vuol pedalare è un continuo sali e scendi).
La discesa del crinale verso la chiesetta poi è bellissima, anche se fin troppo breve. Però sentirsi "l'aria" da tutte e due le parti è una sensazione splendida...da ripetere ! Anche qui solito discorso, traccia bella liscia di terra (attenti ai bordi a volte un po' altini) e ogni 10-20m qualche passaggio tecnico, da fare con attenzione (più che altro perchè se cadi sei quasi sicuro di farti male), ma niente id difficile. Se vale la pena farsi tutta quella fatica per la discesa del crinale ??? Beh, dal punto di vista della guida insomma...si fa tanta fatica e poi il crinale è brevissimissimo, però la vista, l'aria che tira, il potersi girare a 360° e vedere sempre cose splendide, invitano a rifarlo !
Da lì di nuovo discesa verso ritrogoli (oh yeah) e poi...indiano ???
NO
abbiamo continuato il 102...che dopo ritrogoli attacca subito sulla destra e porta fino in fondo alla val pedogna, dove avevamo le auto
Che dire ??? E' stata una piccola tragedia
Partiamo con il dire ceh ci saranno almeno 25 alberi di traverso sul sentiero, quindi era un continuo scendere e salire in bici...addirittura verso i 3/4 ce n'è uno allucinante, non si passa nè sopra nè sotto il tronco (pieno di rami), quindi ci siamo dovuti arrampicare per una decina di m sopra la ciocca dell'albero stesso e fare il passaggio delle bici...interessante !!!
Il sentiero di per sè ha dei tratti molto belli, MOLTO MOLTO tecnici, che sarebbero bellissimi, però sono ricoperti da 30 cm di foglie, quindi spesso ti trovi con la ruota contro un sasso che non avevi assolutamente idea che ci fosse...e sul ripido non è bello. I jolly si sono sprecati....
Inoltre...c'è da spingere, spingere, spingere...come si vede dalla carta si passano 2 torrentelli, quindi si scende e si risale da questi...ma lungo tutto il sentiero ci sono dei saliscendi molto brevi (che quindi sulla carta non li becchi perchè non attraversi le curve di livello) ma durissimi, pettate di 20-30-50m su sasso vivo, e quindi si fanno a piedi...
Chi si era lamentato della troppa fatica necessaria per andare a fare l'indiano qua sarà meglio che non venga...
Certo sarebbe da rifare pulito...ma ad oggi se l'indiano è 10, qua si arriva al 6...giusto per l'ultimo tratto, anche abbastanza lungo, ben pulito, scorrevole ma cmq con tratti belli ignoranti e tecnici, tornantini stretti su roccia etc...però ci siamo arrivati stremati e non ce lo siam goduto più di tanto.
Piuttosto, prima dell'inizio di questa ultima parte, ho visto un sentiero sulla destra che saliva, presumo verso lucese (c'erano le classiche indicazioni della via del lucente, triangolino arancio), potrebbe essere interessante trovare l'imbocco di quella discesa da lucese e poi venirsi a fare questo ultimo trattto notevole del 102...
Per ora è tutto, magari posto anche qualche foto.
Abbiamo lasciato le macchine all'inizio della salita dalla val pedogna verso lucese (un dramma partire freddissimi subito in salita duretta), poi campo all'orzo, dalla chiesetta siamo scesi a ritrogoli e abbiamo poi preso il bivio per la parte, per poi andare a prendere il 103 per la foce del termine.
La salita che da rianchiani va su sulla sinistra è all'inizio molto dura ma su fondo buono (prima asfalto, poi bianca ma ben battuta), poi le pendenze addolciscono leggermente ma il fondo diventa più ciottoloso, quindi a salire è duro lo stesso, roba da rampichino e basse frequenze di pedalata...l'ultimo tratto invece è di nuovo duro, e pure con fondo bruttino. non so quanto sia lunga perchè nessuno di noi ha il contaKm, però diciamo che dopo esserti già fatto tutta quella salita sembra anche più lunga di quanto sia, raccomandato d'estate, tutto col sole a picco sulla testa

Arrivati all'imbocco del 103 i miei compagni, che conoscono abbastanza la zona, hanno insistito per filare dritti sulla sommità che avevamo davanti, senza scendere per il 103 verso il termine..."poi se scendiamo al termine c'è da farla tutta a piedi", mi dicevano.
Così siamo andati dritti, però per andare sul crinale "giusto" siamo dovuti scendere su una parete ripida e rocciosa, con una traccia appena appena evidente (io l'ho infatti persa e mi sono trovato a dover venir giù da veri e propri grottoni...disinserire il cervello e sperare che vada tutto bene

Pausa birra e panini e risalita a spinta dell'ultimissimo tratto del crinale...poi inizio della discesa dello stesso verso la chiesetta diroccata di campo all'orzo.
Confermo che dal termine fino in cima al crinale (si vede bene la traccia che sale nell'erba) c'è da scarpinare parecchio, in certi tratti è abbastanza ripido, ma anche dove non lo è, proprio per come son fatti i sentieri in quella zona (magari è liscio per 20m, poi ci sono 2-3 gradoni di 30 cm uno dopo l'altro...quindi se si vuol pedalare è un continuo sali e scendi).
La discesa del crinale verso la chiesetta poi è bellissima, anche se fin troppo breve. Però sentirsi "l'aria" da tutte e due le parti è una sensazione splendida...da ripetere ! Anche qui solito discorso, traccia bella liscia di terra (attenti ai bordi a volte un po' altini) e ogni 10-20m qualche passaggio tecnico, da fare con attenzione (più che altro perchè se cadi sei quasi sicuro di farti male), ma niente id difficile. Se vale la pena farsi tutta quella fatica per la discesa del crinale ??? Beh, dal punto di vista della guida insomma...si fa tanta fatica e poi il crinale è brevissimissimo, però la vista, l'aria che tira, il potersi girare a 360° e vedere sempre cose splendide, invitano a rifarlo !
Da lì di nuovo discesa verso ritrogoli (oh yeah) e poi...indiano ???
NO
abbiamo continuato il 102...che dopo ritrogoli attacca subito sulla destra e porta fino in fondo alla val pedogna, dove avevamo le auto
Che dire ??? E' stata una piccola tragedia

Partiamo con il dire ceh ci saranno almeno 25 alberi di traverso sul sentiero, quindi era un continuo scendere e salire in bici...addirittura verso i 3/4 ce n'è uno allucinante, non si passa nè sopra nè sotto il tronco (pieno di rami), quindi ci siamo dovuti arrampicare per una decina di m sopra la ciocca dell'albero stesso e fare il passaggio delle bici...interessante !!!
Il sentiero di per sè ha dei tratti molto belli, MOLTO MOLTO tecnici, che sarebbero bellissimi, però sono ricoperti da 30 cm di foglie, quindi spesso ti trovi con la ruota contro un sasso che non avevi assolutamente idea che ci fosse...e sul ripido non è bello. I jolly si sono sprecati....
Inoltre...c'è da spingere, spingere, spingere...come si vede dalla carta si passano 2 torrentelli, quindi si scende e si risale da questi...ma lungo tutto il sentiero ci sono dei saliscendi molto brevi (che quindi sulla carta non li becchi perchè non attraversi le curve di livello) ma durissimi, pettate di 20-30-50m su sasso vivo, e quindi si fanno a piedi...
Chi si era lamentato della troppa fatica necessaria per andare a fare l'indiano qua sarà meglio che non venga...

Certo sarebbe da rifare pulito...ma ad oggi se l'indiano è 10, qua si arriva al 6...giusto per l'ultimo tratto, anche abbastanza lungo, ben pulito, scorrevole ma cmq con tratti belli ignoranti e tecnici, tornantini stretti su roccia etc...però ci siamo arrivati stremati e non ce lo siam goduto più di tanto.
Piuttosto, prima dell'inizio di questa ultima parte, ho visto un sentiero sulla destra che saliva, presumo verso lucese (c'erano le classiche indicazioni della via del lucente, triangolino arancio), potrebbe essere interessante trovare l'imbocco di quella discesa da lucese e poi venirsi a fare questo ultimo trattto notevole del 102...
Per ora è tutto, magari posto anche qualche foto.