Grafico Rapporti Cambio

Lampo 13

Biker imperialis
11/4/03
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7
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Lodz - Polonia
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questo spiega la ragione per cui a parita' di pignone dietro con la corona piu' piccola, la leva sia piu' vantaggiosa - meno fatica.
Ma qui stiamo immaginando una "resistenza" diversa dovuta ad un pignone piu' piccolo - leva peggiore dietro, insomma.
Anch'io non capisco dove stia il piccolo vantaggio a cui ti riferisci ....

Io immagino variazioni impercettibili dovute a:
effetto volano - maggiore quanto piu' la catena e' lontana dal centro - quindi corona grande. Pessimo per gli spunti ottimo a regimi alti.
attrito - maggiore quanti piu' denti toccano la catena - in questo caso meglio un 22/11 che un 44/22.

La differenza di leva tra i due pignoni posteriori è meno influente di quella
davanti perchè percentualmente inferiore, in più il rapporto, per esempio
2:1, dimezza anche la sua influenza.
 

Ferdy

Biker superis
19/9/08
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Sicilia
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questo spiega la ragione per cui a parita' di pignone dietro con la corona piu' piccola, la leva sia piu' vantaggiosa - meno fatica.

calma! Non facciamo confusione :arrabbiat::-)
a parita' di pignone dietro, con la corona piu' piccola fai meno fatica perche' hai un rapporto piu' vantaggioso.
La leva che si usa e' sempre la stessa, ed e' data dalla lunghezza della pedivella.
La corona che viene usata o il pignone dietro non influiscono in alcun modo sulla leva stessa.
Influiscono certamente sul rapporto di trasmissione, come del resto gia' detto
 

bis

Biker augustus
29/12/08
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Besana in Brianza
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calma! Non facciamo confusione :arrabbiat::-)
a parita' di pignone dietro, con la corona piu' piccola fai meno fatica perche' hai un rapporto piu' vantaggioso.
La leva che si usa e' sempre la stessa, ed e' data dalla lunghezza della pedivella.
La corona che viene usata o il pignone dietro non influiscono in alcun modo sulla leva stessa.
Influiscono certamente sul rapporto di trasmissione, come del resto gia' detto
Ops .. :pirletto:
Quello che cambia e' il "braccio della resistenza" che si accorcia riducendo cosi' la potenza necessaria per vincere la resistenza.
--
 

Lampo 13

Biker imperialis
11/4/03
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Lodz - Polonia
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calma! Non facciamo confusione :arrabbiat::-)
a parita' di pignone dietro, con la corona piu' piccola fai meno fatica perche' hai un rapporto piu' vantaggioso.
La leva che si usa e' sempre la stessa, ed e' data dalla lunghezza della pedivella.
La corona che viene usata o il pignone dietro non influiscono in alcun modo sulla leva stessa.
Influiscono certamente sul rapporto di trasmissione, come del resto gia' detto

A parità dpignone dietro cambi rapporto, cambia tutto,
il discorso delle leva vale a parità di rapporto, tipo
44/22 contro 32/16...
 

bis

Biker augustus
29/12/08
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Besana in Brianza
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Grazie ... molto chiaro.
Di fatto ho una scatola da 68mm con deragliatore XT montato a fascia.
La distanza telaio pedivelle e' identica quindi, considerando che la lunghezza del mozzo ruota dietro e' standard ... o e' tutto normale o e' "non perpendicolare" la scatola (telaio cube - sarei un filino sorpreso).

PS: ora che ci penso - e' perpendicolare - la distanza pedivella telaio e' uguale sia rispetto al tubo vericale che rispetto ai tubi orizzontali della forcella dietro.
Scusatemi se insisto sull'argomento (non so se sia gia' stato trattato) ma ... m'intriga sapere se son l'unico con sta cosa delle corone "disassate" rispetto ai pignoni.
---
 

Max74

Biker velocissimus
22/8/04
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P.P.P.(Mc)
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La pedivella è una leva di secondo genere che è una leva sempre vantaggiosa perchè
il braccio di potenza è maggiore del braccio di resistenza ed è strutturata così:
fulcro, forza resistente, forza applicata e cioè
perno del movimento, dente della corona, asse del pedale

Il fulcro della leva, cioè il perno del movimento centrale, è fisso,
il braccio della forza applicata, cioè la distanza tra perno del movimento
e l'asse del pedale, è fisso anche lui (170mm o 175mm, etc)
il braccio della forza resistente, invece, dipende dal diametro della corona utilizzata,
corona più piccola vuole dire minore distanza tra asse del movimento e dente della
corona, cioè minore braccio resistente, quindi migliore rapporto tra potenza e
resistenza: a parità di rapporto, per esempio 44/22 e 32/16, si ha lo stesso rapporto
finale e la stessa cadenza, ma nel secondo caso la leva è più favorevole e si fatica un
pochino meno. Poco eh, ma meno.

Lampo,non limitare il ragionamento alla corona.....
 

MxMtb

Biker serius
23/10/08
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Fiuli
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resistenza: a parità di rapporto, per esempio 44/22 e 32/16, si ha lo stesso rapporto
finale e la stessa cadenza, ma nel secondo caso la leva è più favorevole e si fatica un
pochino meno. Poco eh, ma meno.

Per quale motivo si fatica un pochino di meno?
Se con entrambi i rapporti lo sviluppo metrico e la cadenza sono gli stessi, tu dici in altre parole che nel primo caso si dovrebbe spendere un po' più energia che nel secondo.
Ma dove va' a finire questa energia richiesta in più?
 

Lampo 13

Biker imperialis
11/4/03
10.396
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Lodz - Polonia
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Il discorso và inevitabilmente semplificato al momento in cui la pedivella
è orizzontale... durante la rotazione l'applicazione della forza resistente,
il cui punto di applicazione può essere ben considerato come coincidente
con il diametro esterno della corona in uso, rimane abbastanza costante,
mentre l'applicazione della forza di potenza varia con il variare della rotazione,
infatti ci si spacca il cervello da anni con le corone ovali, le pedivelle snodate,
e tanti altri accrocchi per mantenerla più o meno costante!
 

Lampo 13

Biker imperialis
11/4/03
10.396
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Lodz - Polonia
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Per quale motivo si fatica un pochino di meno?
Se con entrambi i rapporti lo sviluppo metrico e la cadenza sono gli stessi, tu dici in altre parole che nel primo caso si dovrebbe spendere un po' più energia che nel secondo.
Ma dove va' a finire questa energia richiesta in più?

Per il noto principio della leva, se devi sollevare un peso ed usi una leva
di primo tipo, quella fatta come una bilancia, maggiore sarà la lunghezza
del braccio dal tuo lato rispetto a quello dal lato del peso, minore sarà lo
sforzo che dovrai fare per sollevare quel peso. La leva è un "moltiplicatore"
di forza e la pedivella è una leva di secondo genere, che è sempre vantaggiosa.

2genere.jpg


triangolo nero=fulcro (asse del movimento centrale)
R=punto di applicazione della resistenza (dente della corona in uso)
P=punto di applicazione della potenza (asse del pedale)
b2=braccio di resistenza (maggiore è il diametro della corona, maggiore è b2, minore è il vantaggio della leva)
b1=braccio di potenza (fisso, tipicamente 175mm)
b1>b2 quindi la leva è sempre vantaggiosa. (tanto maggiore è b1 rispetto a b2, tanto maggiore sarà il vantaggio della leva)

Leve di secondo genere, oltre alla pedivella, sono la carriola, lo schiaccianoci, etc...
 

bis

Biker augustus
29/12/08
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Besana in Brianza
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Per quale motivo si fatica un pochino di meno?
Se con entrambi i rapporti lo sviluppo metrico e la cadenza sono gli stessi, tu dici in altre parole che nel primo caso si dovrebbe spendere un po' più energia che nel secondo.
Ma dove va' a finire questa energia richiesta in più?
Quoto - sono tra quelli che non crede ci siano differenze a parte quel po' di calore in piu' o in meno dovuto al maggior minor attrito per numero di denti ingaggiati.
 

MxMtb

Biker serius
23/10/08
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Fiuli
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Mi pare tutto molto chiaro.
Quello che non è chiaro è perchè dovresti faticare di meno.
Quello che hai scritto è vero, ma è un po' fuoriviante perchè sembra che la resistenza R rimanga costante, mentre invece se dal 44/22 passiamo al 32/16 la resistenza R aumenta, il punto di applicazione R cambia, ma la postenza P rimane costante.
Se la P rimane costante, dovresti faticare uguale, sempre trascurando gli attriti, l'effetto volano e altre cose, come giustamente qualcuno ha osservato.

Ho corretto quanto ho scritto: la resistenza R aumenta e non diminuisce, se passiamo dal 44/22 al 32/16 e se parliamo della leva formata dalla pedivella. In ogni caso la P è la stessa.


Per il noto principio della leva, se devi sollevare un peso ed usi una leva
di primo tipo, quella fatta come una bilancia, maggiore sarà la lunghezza
del braccio dal tuo lato rispetto a quello dal lato del peso, minore sarà lo
sforzo che dovrai fare per sollevare quel peso. La leva è un "moltiplicatore"
di forza e la pedivella è una leva di secondo genere, che è sempre vantaggiosa.

2genere.jpg


triangolo nero=fulcro (asse del movimento centrale)
R=punto di applicazione della resistenza (dente della corona in uso)
P=punto di applicazione della potenza (asse del pedale)
b2=braccio di resistenza (maggiore è il diametro della corona, maggiore è b2, minore è il vantaggio della leva)
b1=braccio di potenza (fisso, tipicamente 175mm)
b1>b2 quindi la leva è sempre vantaggiosa. (tanto maggiore è b1 rispetto a b2, tanto maggiore sarà il vantaggio della leva)

Leve di secondo genere, oltre alla pedivella, sono la carriola, lo schiaccianoci, etc...
 

Waldos

Biker ciceronis
12/6/08
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Forlì
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La differenza di leva tra i due pignoni posteriori è meno influente di quella
davanti perchè percentualmente inferiore, in più il rapporto, per esempio
2:1, dimezza anche la sua influenza.

Neppure io sono d'accordo, la differenza di leva dei due pignoni posteriori è percentualmente identica a quelle delle corone, quindi la annulla.
Risultato: 44/22 = 32/16 a meno di differenze secondarie come attriti ecc.

Fabio
 

Max74

Biker velocissimus
22/8/04
2.499
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P.P.P.(Mc)
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Si tratta "semplicementedi" trasferire un momento torcente dal movimento centrale al mozzo posteriore.

Assumendo come "F" la forza espressa dal ciclista e "B" la lunghezza della pedivella, sul movimento centrale si avrà una coppia:

C=F*B

Questa coppia genera un Tiro catena :

T=C/R1 = F*B/R1 dove R1 é il raggio della corona (la leva di cui parla Lampo....ma c' è anche sul pignone!)

Il tiro agisce sul pignone, di raggio R2 ,generando la coppia C1 :

C1=T*R2 = F*B*R2/R1

Quindi la coppia al mozzo dipende dal ciclista(F), dalla lunghezza della pedivella(B) e dal rapporto di trasmissione(R2/R1).

Trascurando gli attriti in gioco e a parità di rapporto, non mi sembra che ci sia una trasmissione più "vantaggiosa" di un' altra.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo