Salve, ho bisogno della vostra esperienza. Dunque, mi capita durante l'anno di fare alcune gare Gran Fondo, fin'ora, tranne che in un'occasione, ho fatto i percorsi brevi, ma quest'anno vorrei provare a fare qualche percorso completo. Purtroppo non ho esperienza su come impostare una gara lunga, ho letto su vari siti l'importanza della frequenza cardiaca di soglia anaerobica ed ho capito che la gara va impostata in modo completamente diverso da quanto fatto fin'ora per i percorsi brevi. Fin adesso, infatti, non davo retta alla frequenza cardiaca ed accettavo pacificamente di saturarmi di acido lattico, consapevole del fatto che sarei arrivato sul traguardo prima che il suo livello potesse mettermi KO, ed infatti non ho mai avuto problemi. Durante una simulazione di percorso lungo, condotta a ritmi elevati, però mi sono reso conto, a mie spese, che questo sistema non vale per distanze di oltre i 40 Km (almeno per me): sete, giramento di testa, fatica, stanchezza, sonnolenza mi hanno convinto che se voglio arrivare fino in fondo alla competizione ed almeno nella seconda metà della classifica (non ho velleità di alta classifica) devo completamente cambiare impostazione di gara.
Secondo voi come mi devo gestire? Si deve rispettare scrupolosamente la frequenza di soglia? E se in salita vado bene e senza troppa fatica, ma supero la soglia, devo comunque rallentare o addirittura farla a piedi per far scendere i battiti? Si può accettare di superare la frequenza di soglia anaerobica cercando di smaltire il lattato nel tratto successivo condotto ad una frequenza più bassa (es: una discesa)? Voi come fate, la rispettate tenendo un ritmo più blando delle vostre possibilità oppure la superate per non rischiare di rimanere troppo indietro? Quale tipo di rapporto è preferibile usare per non far impennare i battiti? Uno più lungo ma con maggior frequenza di pedalate od uno più corto, ma più duro da spingere?
Spero di non aver fatto confusione con tutte queste domande, ma ho bisogno di chiarirmi le idee e per questo sono graditi i vs. consigli.
Grazie a tutti
Secondo voi come mi devo gestire? Si deve rispettare scrupolosamente la frequenza di soglia? E se in salita vado bene e senza troppa fatica, ma supero la soglia, devo comunque rallentare o addirittura farla a piedi per far scendere i battiti? Si può accettare di superare la frequenza di soglia anaerobica cercando di smaltire il lattato nel tratto successivo condotto ad una frequenza più bassa (es: una discesa)? Voi come fate, la rispettate tenendo un ritmo più blando delle vostre possibilità oppure la superate per non rischiare di rimanere troppo indietro? Quale tipo di rapporto è preferibile usare per non far impennare i battiti? Uno più lungo ma con maggior frequenza di pedalate od uno più corto, ma più duro da spingere?

Spero di non aver fatto confusione con tutte queste domande, ma ho bisogno di chiarirmi le idee e per questo sono graditi i vs. consigli.
Grazie a tutti