News Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

Matteo_Harlock

Biker superis
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Salve, ho letto i vostri commenti, io in bici ringrazio sempre gli automobilisti che mi danno la precedenza e non sono pochi sperando di diffondere un po’ di educazione stradale, certo trovo anche altri disattenti alla viabilità…..
Quindi tu ringrazi chi rispetta le regole del CdS.
Non è proprio diffondere educazione, fai sembrare che non arrotarci sia un favore e non un obbligo di legge.
 
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marco

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perché sei tu che hai postato il video dove il solito automobilista con la m*rda al culo si lamenta di venir rallentato dai ciclisti.
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Per il resto non mi pare che chi va in bici abbia sotto al culo un mezzo pesante e potenzialmente letale per chi gli sta intorno.
Letale non so. Pericoloso si.
Conosco chi è finito all'ospedale in ambulanza con danni "rilevanti" per essere stato centrato da un idiota in bici dove non doveva né poteva essere.
E qualche settimana fa stava succedendo pure a me, una sciura del cavolo in bici sul marciapiede mentre sto uscendo dal cancello. Alle 7 del mattino su una strada secondaria con nessuno in giro.
L'altra sera invece quasi faccio un frontale in bici sulla ciclabile. Grazie a un gnarello del cavolo, in MTB ovviamente senza mani, che ovviamente taglia a caso e contromano una curva cieca (ed essendo senza mani chiaramente poi non sa che fare quando si trova davanti un ostacolo, ovvero me in bici).
Occhio a dire che i ciclisti non sono pericolosi, tutti lo siamo. Pure se ti centri pedone vs pedone puoi farti male.

Guarda finora non ho beccato ciclisti che mi superano sui tornanti, mi stringono in curva o che non mi vedono e mi bucano la precedenza.
Beato te.
In extraurbano con traffico il sorpasso a destra del bitumaro, magari in rotonda, qui è standard. Ovviamente, e al pari di buona parte degli altri utenti della strada (di cui lui fa parte) anche lui, in rotonda, "presume" che tu vada nella sua stessa direzione, quindi te li ritrovi nei punti ciechi (che dovrebbero sapere cosa sono), in posti dove NON possono vedere se metti la freccia (che ok, non usa il 90% della gente, in rotonda, ma qualcuno si) e comunque con il rischio di venir spiattellati sul guardrail in uscita. Ma sia mai che possano rallentare...

Questo per dire che se uno è idiota lo è con qualsiasi mezzo. Probabilmente pure in piscina sul materassino. Come il pirla con il GS1200 (con tutte le borse, chiaramente) che ieri mi ha sorpassato a destra passando su una corsia di accelerazione mentre a sinistra aveva ancora mezza corsia più tutta quella opposta, visto che in quel momento non arrivava nessuno, e loro sono l'altra "categoria debole" della strada.
Girare per strada è una giungla, soprattutto al nord a causa del traffico spropositato, e in bici si rischia senza dubbio grosso (a prescindere dalla bellezza del cuocere sull'asfalto respirando gas di scarico), perché in caso di incidenti è il ciclista ad avere la peggio. Però non esistono i "ciclisti", i "motociclisti", gli "automobilisti" ecc., perché il 99% dei maggiorenni ha la patente B e nella maggior parte dei casi guida. Quindi il problema, anche lasciando stare le strade da terzo mondo, è a monte, nella testa di chi le strade le (ab)usa.
 

marco

Herr Kaleu
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vero, ma è anche il motivo per cui devi avere 4 occhi, non 2, quando vai in macchina. Ripeto, essere coinvolti in un incidente con una parte "debole", anche se si ha ragione, è un incubo che ti segna per la vita.
Leggevo qualche giorno fa i commenti su Helsinki senza morti per incidenti stradali per 1 anno grazie al limite del 30 all'ora. Apriti cielo. Da "eh ma lì si suicidano tutti" a "non serve a niente". Serve eccome, se non altro a rendere l'auto un mezzo inutile nelle sempre più trafficate città.
 
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62mario

Biker serius
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Cube Kathmandu 2017
Quindi tu ringrazi chi rispetta le regole del CdS.
Non è proprio diffondere educazione, fai sembrare che non arrotarci sia un favore e non un obbligo di legge.
Non è bello ringraziare quelli educati? Continuare ad arrabbiarsi ho visto che non conta, naturalmente non tutti i casi sono uguali, ma credo che a volte inalberarsi troppo fa più male che bene, mio semplice pensiero.
 
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valerio_vanni

Biker paradisiacus
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State lambendo un tema più ampio.
Basta vedere l'epidemia di gente contromano in autostrada.
Sicuro che ci sia quest'epidemia? Ci sono dati che lo confermano?
Ogni tanto se ne sente uno.

Ci sono vari fattori che hanno provocato la regressione della qualità degli automobilisti. Perchè è innegabile che vi sia stata una regressione.
Anche qui, come fai a dirlo? Quale sarebbe il periodo in cui "la gente guidava meglio"?
Gente che correva troppo ce n'è sempre stata, forse una novità in negativo sono stati i telefoni. In particolare quando i telefoni hanno perso la tastiera.

Secondo me su questo ci sarebbe un problema organizzativo: la cosa sarebbe di difficile gestione.
L'unico caso in cui c'è formazione continua è per le CQC (30 ore di corso ogni 5 anni).

La gente segue le norme del CdS per consuetudine. Rimettessero gli incroci con precedenza a destra, assisteremmo a vere ecatombi agli incroci.
Gli incroci con precedenza a destra sono un caso "da manuale", nella realtà sono molto rari. Non perché la gente non sappia fare: sono praticamente ingestibili, se non in zone a bassissimo traffico. Anche senza le ecatombi, ti troveresti tutto completamente bloccato.
 

Matteo_Harlock

Biker superis
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Sicuro che ci sia quest'epidemia? Ci sono dati che lo confermano?
Ogni tanto se ne sente uno.
La settimana scorsa ci sono stati almeno 3 casi.
Anche qui, come fai a dirlo? Quale sarebbe il periodo in cui "la gente guidava meglio"?
Gente che correva troppo ce n'è sempre stata, forse una novità in negativo sono stati i telefoni. In particolare quando i telefoni hanno perso la tastiera.
Abitando in montagna, si possono apprezzare le capacità TECNICHE di chi guida nelle condizioni più impegnative.
Io parlavo di "meglio" non nel senso di rispetto del CdS, ma nel senso di capacità di gestire il veicolo.
Secondo me su questo ci sarebbe un problema organizzativo: la cosa sarebbe di difficile gestione.
E chissene. Ci si organizzerà. La patente NON E' UN DIRITTO.
Smettiamola con questa visione distorta.
Non perché la gente non sappia fare:
Ho visto anziani percorrere rotatorie alla francese CONTROMANO per raggiungere la terza uscita.
Introduci una nuova norma del CdS e poi siediti sulla riva del fiume. Ne vedrai passare.
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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La gente non sa cosa fare a prescindere. Grazie a un tecnico del settore strade alquanto fantasioso vicino casa ho un esempio da manuale.
Classico incrocio a 4 braccia, basso traffico:
- il ramo W è a senso unico in uscita, quindi no problem
- il ramo N è a senso unico in entrata e ha la precedenza su tutti
- il ramo E è a doppio senso e per chi arriva c'è uno STOP
- il ramo S è a doppio senso e per chi arriva c'è un Dare la precedenza

Qualcuno lo ha pensato così perché da N arriva il bus che deve svoltare nel ramo E, e così ha la precedenza. Peccato che se c'è qualcuno sul lato E non riesca a girare e quindi...ciao.
Lo stop sul ramo E serve perché arrivando da quel lato la visuale verso il ramo N è cieca, e quindi gli si impone la battuta d'arresto (tralasciando il fatto che in Italia è "optional").
Il ramo S invece ha visuale completa, quindi hanno messo il triangolo rovesciato.

Nella testa di chi ha ideato quell'incrocio funziona tutto alla perfezione. Nella realtà, tralasciando l'impossibilità di far svoltare il bus che avrebbe la precedenza, è la sagra della fantasia al potere (e per la cronaca lo Stop lo bucano regolarmente non solo gli automobilisti e persino i bus, che è una cosa criminale, ma anche i ciclisti, che è una cosa stupida).

vero, ma è anche il motivo per cui devi avere 4 occhi, non 2, quando vai in macchina. Ripeto, essere coinvolti in un incidente con una parte "debole", anche se si ha ragione, è un incubo che ti segna per la vita.
Senza dubbio, gli occhi non bastano mai (anche perché certa gente ha la capacità di riuscire ad eludere anche i sensori dell'auto).
Quanto al ridurre le auto quantomeno in città sarebbe cosa buona e giusta, ma in Italia si scontra contro due distinti problemi di difficile soluzione:
- il primo è culturale, da decenni ci hanno insegnato, per tornaconto di qualcuno, che il mezzo privato è figo e quello pubblico da spostapovery. Così senti i pischelli che vanno in scambio all'estero e si stupiscono che i loro coetanei vanno a scuola a piedi/in bici e non accompagnati da mammà/papà fin sotto il cancello della scuola (spoiler: in realtà si può fare anche qui, ma quando pesa il culo...)
- il secondo è che non ci sono soldi (= quelli che ci sono servono per "altro" e il tpl in generale è in fondo alla lista) per potenziare sistemi di mobilità alternativi.
Poi però si crea l'assurda situazione per la quale una nazione basata su una (in buona parte inefficiente) mobilità privata deve comunque fare i conti con una rete viaria del tutto inadeguata.
 

valerio_vanni

Biker paradisiacus
5/12/14
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La settimana scorsa ci sono stati almeno 3 casi.
Ah, io ero rimasto a uno. Quindi è un continuo, 3 casi a settimana contro, che so, 1 al mese di 10 anni fa?
Oppure è un caso?

Non è facile trovare delle statistiche.

Abitando in montagna, si possono apprezzare le capacità TECNICHE di chi guida nelle condizioni più impegnative.
Io parlavo di "meglio" non nel senso di rispetto del CdS, ma nel senso di capacità di gestire il veicolo.
Quindi chi è in montagna sviluppa migliori capacità... concordo.
Ma sembra montagna vs pianura, non oggi vs ieri.

E chissene. Ci si organizzerà. La patente NON E' UN DIRITTO.
Smettiamola con questa visione distorta.
E' distorta o è semplicemente realistica?

Ho visto anziani percorrere rotatorie alla francese CONTROMANO per raggiungere la terza uscita.
Introduci una nuova norma del CdS e poi siediti sulla riva del fiume. Ne vedrai passare.
Io ho visto anche uno giovane percorrerne una contromano per andare dritto, se è per questo...
In ogni caso, la "novità" delle cosiddette rotatorie alla francese (peraltro mai normata [1]) è stata la precedenza all'interno, il cartello di rotatoria esisteva già e diceva di "girare intorno".
Questi che hai visto non guardavano proprio niente: il cartello rotatoria, quello con la freccia a 45 gradi verso destra, l'angolo di ingresso dei rami...

Il problema attuale delle rotonde è più il conflitto in uscita, tra chi è nell'anello interno e chi in quello esterno.

[1] Mai normata perché da nessuna parte c'è scritto "chi è dentro ha la precedenza": in ogni ingresso ci sono i cartelli, altrimenti varrebbe la precedenza a destra. E infatti c'è ancora qualche rotonda senza cartelli (nonché qualcuna mista).
Neanche in Francia (a dispetto del nostro termine "alla francese") è normata: anche da loro, senza cartelli, ha la precedenza chi entra perché arriva da destra.
Da altre parti, invece, c'è una regola esplicita che dà la precedenza all'anello. I primi casi che mi vengono in mente sono il Regno Unito e San Marino.
 

Matteo_Harlock

Biker superis
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Alto Adige
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Quando un uomo con una vita incontra l'uomo con troppo tempo da perdere, l'uomo con una vita è un uomo morto

Hai ragione Vanni, hai ragione.

PS:


 
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ottomilainsu

Biker poeticus
15/12/09
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Su per i monti
www.arsie.net
Ho girato Helsinki in bicicletta, un paio di giorni nel 2018 e un altro paio nel 2023.
Non è che sia questo paradiso in terra per i ciclisti, perché in centro non c'è poi tutto questo spazio che chi non c'è mai stato pensa che ci sia, ma se una cosa non manca è il rispetto. (in periferia è un altro discorso, strade per le bici infinite, ma vorrei ricordare che Helsinki è una città che ha un circondario urbano enorme, in cui vive più di un terzo di tutti i finlandesi)
Rispetto che è ottenuto con una "repressione" severissima, centinaia di autovelox; la polizia finlandese non è certo tenera.
Inoltre semafori sincronizzati per una velocità media di 27-28 km/h.
Per aver detto questo sono stato insultato, la gentaglia confonde "libertà" con "ho diritto di fare quel ca... che mi pare" e quando si parla di regole subito urla alla dittatura.
In Finlandia, che è una delle nazioni più libere al mondo, ma guai a invadere l'altrui libertà eccedendo con la propria.
Perché la libertà è un concetto relativo, finisce dove comincia quella dell'altro.
Noi sulla strada e anche altrove non riusciamo a capire questo concetto.
 
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