ernia e mtb

persiste

Biker serius
14/11/05
158
28
0
milano
Visita sito
ciao a tutti .
sono stato appena operato di ernia inguinale ,ormai non potevo piu' rimandare , anche se la stagione e' appena cominciata.
qualcuno ha idea dei tempi di recupero , prima di riprendere a fare qualche uscita tranquilla xc ?

grazie e ciao
 

Never_Stop

Biker infernalis
24/4/05
1.896
2
0
Genova
www.rocktrend.com
Bike
MDE Giant
Non ti voglio spaventare...io sono stato operato ben 6 volte.
Le ultime due, ero già un biker.
Una ho aspettato 2 mesi e putruppo non è bastato perchè mi è uscita nuovamente.
L' ultima, ho aspettato 6 mesi.
Sicuramente io sono troppo "delicato" anche se da pivello ho sempre fatto sport "pesanti".
Se vuoi stare tranquillo, dopo cica un mese e mezzo...puoi farti fare un' ecografia per vedere come hanno reagito i tuoi tessuti e se tutto va bene...riprendi ;-)
Un Mio amico dopo un mese aveva già ripreso, senza nessun problema.
Ciao.
 

The Wall

Biker serius
Io invece ti do una speranza!

Operato il 20-7-2004, (inguinale DX), ho saltato solo una settimana di lavoro (avevo da fare!).

Ho tentato di risalire in bici il 10 di Agosto ma ho dovuto rimandare non per dolori ma per particolare sensibilità delle parti basse (ogni buco era come ricevere un colpetto ai testicoli....):wink:

Dopo 10 giorni di assoluto riposo al mare sono risalito in bici in Valle d'Aosta e ho fatto svariate uscite senza forzare molto (anche se con 1000 -1200 m di dislivello!)

A inizio settembre ho fatto la Marathon Bike di Casatenovo (percorso corto però... non mi fidavo ancora... ma sono arrivato al traguardo freschissimo e sonza problemi):-x
 

Cbarbari

Biker novus
22/9/04
16
0
0
Udine
Visita sito
Una settimana fa anch'io mi sono dovuto (ho scelto di) operare di ernia inguinale.Mi hanno detto di aspettare a fare sforzi da uno a due mesi.Da quello che ho potuto verificare in giro, a parte una percentuale bassa di recidive (che con la recente tecnica di intervento che prevede l'applicazione della 'retina' sono molto minori del passato) si dovrebbe potere riprendere ma con particolare attenzione e progressione.
So che la bici non sia controindicata affatto perchè è lo sforzo dall'interno dell'addome che fa male (sollevamento pesi, tosse forte, ecc.), mentre gli sports che rinforzano la parete muscolare sterna vanno bene.
Adesso operano l'ernia con la tecnica della laparoscopia, cioè senza il taglio addominale ma con uno strumento e un visore che gurad all'interno dell'addome da un buco, però così le recidive sarebbero più alte.
Sul sito ciclismo on line (cycling.it), c'è un articolo specifico.
Comunque speriamo bene e auguri a tutti i colleghi di intervento...
PS. al il biker che si è operato 6 volte : hai comunque ripreso la bici?
 

Never_Stop

Biker infernalis
24/4/05
1.896
2
0
Genova
www.rocktrend.com
Bike
MDE Giant
Cbarbari ha scritto:
Una settimana fa anch'io mi sono dovuto (ho scelto di) operare di ernia inguinale.Mi hanno detto di aspettare a fare sforzi da uno a due mesi.Da quello che ho potuto verificare in giro, a parte una percentuale bassa di recidive (che con la recente tecnica di intervento che prevede l'applicazione della 'retina' sono molto minori del passato) si dovrebbe potere riprendere ma con particolare attenzione e progressione.
So che la bici non sia controindicata affatto perchè è lo sforzo dall'interno dell'addome che fa male (sollevamento pesi, tosse forte, ecc.), mentre gli sports che rinforzano la parete muscolare sterna vanno bene.
Adesso operano l'ernia con la tecnica della laparoscopia, cioè senza il taglio addominale ma con uno strumento e un visore che gurad all'interno dell'addome da un buco, però così le recidive sarebbero più alte.
Sul sito ciclismo on line (cycling.it), c'è un articolo specifico.
Comunque speriamo bene e auguri a tutti i colleghi di intervento...
PS. al il biker che si è operato 6 volte : hai comunque ripreso la bici?

Si ho ripreso...i periodi di riposo erano da interndersi solo per l' attivita sportiva ;-)
 

persiste

Biker serius
14/11/05
158
28
0
milano
Visita sito
un aggiornamento sul tema per tutti gli interesssati:
operato il 21/3
prima uscita su strada il 8/4
poi un paio di uscite tranquille per il week end di pasqua sul tracciato di serra bike
ieri giro su montevecchia, valle santa croce....

toccando ferro e tutto il resto sembra che per ora la rete innestata tenga abbastanza bene
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
4.540
32
0
Vado Ligure
Visita sito
Salve ragazzi, mi inserisco nella discussione in quanto da 20 anni non solo vado in MTB ma faccio anche il chirurgo generale!
Cerchiamo subito di chiarire alcuni aspetti fondamentali del trattamento dell'ernia inguinale. Ormai è universalmente utilizzato il sistema della rete, le differenze stanno tra chi mette solo la rete(patch) e chi mette rete e conetto di rete nel"buco" dal quale fuoriesce l'ernia (tecnica cosiddetta patch+ plug). Questo secondo sistema è più sicuro ed indispensabile quando la porta erniaria è particolarmente ampia; la rete deve essere ben fissata altrimenti si può dislocare facilmente ede essere di conseguenza inutile. Tenete presente che la rete di per se non viene posta per trattenere l'ernia ma per fare da trama alla costituzione di tessuto nuovo che viene a creare un "muro" in circa 6 mesi. Questo è il periodo di vera tranquillità se non si presentata prima una recidiva.Io personalmente sono stato uno dei primi ad eseguire la tecnica laparoscopica ma per le ernie inguinali l'ho abbandonata perchè 1)necessita di anestesia generale 2)l'intervento dura molto di più che in aperto 3)è vero che sono maggiori le recidive causa la maggior difficoltà di posizionamento della rete. Diverso il discorso per grosse ernie ombelicali e laparoceli (comunemente noti come sventramenti) in cui si ottengono ottimi risultati laparoscopici.
Per quanto riguarda il postoperatorio,va tenuto presente che non tutte le ernie sono uguali come diversi sono anche i pazienti, per cui è intuitivo che unpaziente anziano operato per una grossa ernia potrà riprendere attività fisica più tardi rispetto ad un giovane operato per un'ernia piccola. Comunque un'indicazione di massima può essere che, dopo il trattamento di un'ernia di medie dimensioni in un giovane o di media età, ad un mese dall'intervento può non essere azzardato pedalare agili in piano,mentre attenderei i due mesi dall'intervento per sforzare in salita e fare discese toste. Il controllo ecografico è valido in una percentuale ridottissima di casi, in cui a fronte di dolore persistente non sia evidenziabile a vista o palpatoriamente una recidiva, fermo restando che con l'eco dimostrare la presenza di un'ernia subclinica è molto difficile e richiede un ecografista esperto di tessuti molli.
In conclusione il consiglio è quello di farsi operare,perchè sotto sforzo il rischio di strozzamento,specie per le ernie piccole, è elevato, ma fatevi operare da un chirurgo di fiducia,fatevi spiegare cosa vi farà prima dell'intervento, comunicandogli le vostre esigenze, e poi fidatevi dei suoi consigli nel postoperatorio.
Spero di esservi stato utile,buone uscite a tutti!
 

pedro1973

Biker assatanatus
13/9/03
3.339
19
0
perugia
Visita sito
GPA ha scritto:
Salve ragazzi, mi inserisco nella discussione in quanto da 20 anni non solo vado in MTB ma faccio anche il chirurgo generale!
Cerchiamo subito di chiarire alcuni aspetti fondamentali del trattamento dell'ernia inguinale. Ormai è universalmente utilizzato il sistema della rete, le differenze stanno tra chi mette solo la rete(patch) e chi mette rete e conetto di rete nel"buco" dal quale fuoriesce l'ernia (tecnica cosiddetta patch+ plug). Questo secondo sistema è più sicuro ed indispensabile quando la porta erniaria è particolarmente ampia; la rete deve essere ben fissata altrimenti si può dislocare facilmente ede essere di conseguenza inutile. Tenete presente che la rete di per se non viene posta per trattenere l'ernia ma per fare da trama alla costituzione di tessuto nuovo che viene a creare un "muro" in circa 6 mesi. Questo è il periodo di vera tranquillità se non si presentata prima una recidiva.Io personalmente sono stato uno dei primi ad eseguire la tecnica laparoscopica ma per le ernie inguinali l'ho abbandonata perchè 1)necessita di anestesia generale 2)l'intervento dura molto di più che in aperto 3)è vero che sono maggiori le recidive causa la maggior difficoltà di posizionamento della rete. Diverso il discorso per grosse ernie ombelicali e laparoceli (comunemente noti come sventramenti) in cui si ottengono ottimi risultati laparoscopici.
Per quanto riguarda il postoperatorio,va tenuto presente che non tutte le ernie sono uguali come diversi sono anche i pazienti, per cui è intuitivo che unpaziente anziano operato per una grossa ernia potrà riprendere attività fisica più tardi rispetto ad un giovane operato per un'ernia piccola. Comunque un'indicazione di massima può essere che, dopo il trattamento di un'ernia di medie dimensioni in un giovane o di media età, ad un mese dall'intervento può non essere azzardato pedalare agili in piano,mentre attenderei i due mesi dall'intervento per sforzare in salita e fare discese toste. Il controllo ecografico è valido in una percentuale ridottissima di casi, in cui a fronte di dolore persistente non sia evidenziabile a vista o palpatoriamente una recidiva, fermo restando che con l'eco dimostrare la presenza di un'ernia subclinica è molto difficile e richiede un ecografista esperto di tessuti molli.
In conclusione il consiglio è quello di farsi operare,perchè sotto sforzo il rischio di strozzamento,specie per le ernie piccole, è elevato, ma fatevi operare da un chirurgo di fiducia,fatevi spiegare cosa vi farà prima dell'intervento, comunicandogli le vostre esigenze, e poi fidatevi dei suoi consigli nel postoperatorio.
Spero di esservi stato utile,buone uscite a tutti!

Approfitto della tua competenza ma sono circa 4 mesi che sto cercando di capire che cosa mi impedisce di avere una "vita sportiva" normale con scarsi risultati. Dopo un pò di esami (non tutti conclusi ancora a dire il vero) dovrei avere un'ernia inguino-scrotale + non si sa perchè contemporaneamente fuoriuscita di un'emororroide. Conscio del fatto che le due cose probabilmente non sono correlate, ma che mi hannio fatto penare non poco (all'inizio si pensava che avessi una prostatite), pensi che un'eventuale decorso operatorio sia molto diverso da quello di una semplice ernia inguinale? Capisco che probabilmente la sede non è la più idonea a chiedere un parere medico, diciamo che più che altro ho bisogno di essere consolato.
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
4.540
32
0
Vado Ligure
Visita sito
pedro1973 ha scritto:
Approfitto della tua competenza ma sono circa 4 mesi che sto cercando di capire che cosa mi impedisce di avere una "vita sportiva" normale con scarsi risultati. Dopo un pò di esami (non tutti conclusi ancora a dire il vero) dovrei avere un'ernia inguino-scrotale + non si sa perchè contemporaneamente fuoriuscita di un'emororroide. Conscio del fatto che le due cose probabilmente non sono correlate, ma che mi hannio fatto penare non poco (all'inizio si pensava che avessi una prostatite), pensi che un'eventuale decorso operatorio sia molto diverso da quello di una semplice ernia inguinale? Capisco che probabilmente la sede non è la più idonea a chiedere un parere medico, diciamo che più che altro ho bisogno di essere consolato.
Caro pedro
per quanto riguarda la tua ernia se è inguinoscrotale significa di dimensioni medio-grosse,con il sacco erniario che è arrivato nello scroto; pochi rischi di strozzamento perchè la porta è sicuramente ampia,ma grosse difficoltà a pedalare e postoperatorio, come precedentemente spiegato, un po' più cauto. Per quanto riguarda le emorroidi dipende se sono esterne,come mi sembra di capire, o interne e a quale intervento,se deciderai di farti operare,sarai sottoposto. Infatti mentre con l'intervento tradizionale si asportano i gavoccioli emorroidari,cioè le "bocce" più o meno prominenti,oppure in una variante si legano con particolari elastici, con un postoperatorio preciclistico lungo (riprendere dopo un mese è un successo), con la nuova tecnica chiamata "mucosectomia di Longo" si asporta un anello di mucosa al'interno del retto,con una speciale pistola a monte delle emorroidi per bloccare la loro alimentazione(sono praticamente delle varici) lasciando i gavoccioli che si riducono rapidamente in automatico. Con questo intervento,in caso di emorroidi interne si può andare in bici dopo una settimana,con le esterne nel giro di un mese. Infine le due patologie associate possono essere trattate senza problemi contemporaneamente con una comoda anestesia spinale che copre entrmbe le zone da trattare. Spero di essere stato esauriente e ti saluto
Giampaolo
 

Classifica giornaliera dislivello positivo