Endurance Tour 2011, eccoci arrivati alla fine, stanchi ma soddisfatti.
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Era Ottobre 2010, quando cominciavo a programmare le gare da fare quest’anno, avevo voglia di fare un circuito, un gruppo di gare che alla fine mi riconoscessero un “Appartenenza”, tra le tante, ho scelto l’ET, dapprima perché composto da soltanto 4 prove, abbordabili da me, in quanto proveniente dalla Sicilia.
Ho viaggiato per questo ET, in macchina, alla prima prova con un totale di 25ore di viaggio tra andata e ritorno, ed in Aereo nelle tre prove successive, un’infinità!
Affrontare un circuito Endurance, è qualcosa di incredibile, non è un circuito di GF, si gira su di un percorso tracciato per tante ore e l’obiettivo è trovare grinta e voglia ogni giro, fino alla fine delle sei o dodici ore.
Il motto dell’ET è 30 ore per diventare Amici, a me ne sono bastati molto di meno, forse un ora!
Ho fatto la prima prova a Siena, e da qui, il circuito ET, è diventato il “MIO” circuito ET, da quel momento ho rivisto e conosciuto un mare di persone. Tutti i C.O. e i loro componenti si sono presi
cura di me, e del mio compagno Gorillaz, in modo impeccabile, facendoci sentire parte di questa grande famiglia.
A Siena, conoscere Pietro ed il suo gruppo è stato fantastico, il percorso incredibile che ha cambiato faccia non appena la pioggia l’ha bagnato, bellissimo.
La Lunigiana, una gara spettacolare, un tracciato unico, veramente bello organizzato dal mio conterrone Giuseppe e tutto il suo gruppo di simpatici amici, anche li grande e calorosa accoglienza!
Poi il Barboj, ed il gruppo di particolari amici, una banda, fatta da persone eterogenee tra cui spicca il grande Willer, in mitico Stitch, Vania e tutti gli altri. Grazie a loro abbiamo vissuto la bellezza del nuovo percorso e la tragedia di vederlo ridisegnare in versione mini per le condizioni meteo, grazie a voi e all’assessore Maria che ci ha ospitati a casa propria, momenti che non dimenticheremo mai!
Infine la GRANDE FESTA degli amici di Urcis, spiedo, salamella, birra, odori, sapori “lingua -a tratti sconosciuta”, bellissimo il concerto di quel gruppo “Inglese” quei dei furmai

. In questa gara, sulla carta la più semplice, mi sono cotto come sullo spiedo, e già cari amici, cotto e mangiato. Comunque sempre soddisfatto.
Ma l’ET è anche altro, ritrovare e riconoscere vecchi e nuovi amici, e allora un pensiero agli amici Piemontesi, ad Angela e suo marito, sempre presenti e sempre sorridenti, anche nelle difficoltà. Un ricordo carico di apprezzamento ai miei diretti avversari all’ET, Claudio e David con cui ho lottato per la posizione finale all’ET. E già, l’ET e la mia terza posizione, in un podio veramente stratosferico, mai azzeccato come quest’anno, un podio tricolore con tutta l’Italia rappresentata sui gradini più alti della classifica:
1° Roma con Quaglietti Daniele (Centro);
2° Aosta -con Nicoletti Marco (Nord);
3° Siracusa con Fossi Sebastiano (Sud).
Veramente bello e onorato di essere salito sul podio insieme a loro.
Spendo ancora qualche parola per il mio amico Marco Nicoletti, Yoda un ragazzo sincero e genuino, trasparente come gli n litri di birra che abbiamo consumato durante tutto l’ET insieme. Grazie a te e grazie per avermi fatto conoscere il mondo Single Speed!
Grazie a tutti e con i ricordi ancora molto vividi, vi saluto e spero di rincontrarvi il prossimo anno!
Ps: Dimenticavo, ho vinto il telaio GAS29 Stambek (che culo!!), grazie Max Monterosa veramente bello!!
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