Eh, a averci il tempo...

AlfA'

Biker incredibilis
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beato allù che ce lo mandano..più che averci il tempo.....un mesetto te lo potresti togliere al lavoro, ma al resto:arrabbiat::arrabbiat:
 

tommi nason

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GIOVEDÌ, 05 GIUGNO 2008 Pagina 9 - Pisa In bici a Santiago di Compostela Un odontotecnico è partito per un viaggio di 2120 chilometri Si chiama Vincenzo Cardella ed è molto conosciuto sul lungomonte. Un altro calcesano ci andrà a piedi, ma con un tratto più breve
CALCI. È partito dalla Certosa di Calci in bicicletta alla volta di Santiago di Compostela. Un pellegrinaggio speciale, il suo, lungo circa 2120 km con tappe giornaliere in media di 100-120 km. Vincenzo Cardella, 51 anni, odontotecnico molto conosciuto, l’altra mattina poco dopo le 7 ha dato il primo colpo sui pedali inforcando la Bianchi, la stessa marca che Fausto Coppi portò al successo nei tanti traguardi della sua prestigiosa carriera. Cinque zaini l’equipaggiamento, dislocati in parti diverse della bici.
Cardella prima di arrivare a Santiago, farà tappa a Lourde, allungando dunque il suo giro che si dispiega attraverso Italia, Francia e Spagna. Prima di mettersi a pedalare ha detto agli amici: «Conto di compiere il tour in 23 giorni. Se ce la farò, valuterò anche l’ipotesi di arrivare a Finesterre, prolungando di altri 123 km». E ha aggiunto: «La prima tappa sarà Calci-Il Bracco e poi via via percorrendo la via Aurelia fino in Francia, quindi da Marsilia punterò direttamente sui Pirenei. Così consumerò il mio mese di ferie estive».
Un altro calcesano, lui a piedi, sta raggiungendo Santiago, è partito da Roncisvalle: è Michele Tellini, il percorso per lui si aggira sui 672 km. Invece Francesca Rondelli, una ragazza dipendente di Carrefour, è tornata proprio adesso, dopo essere stata anche lei pellegrina alla volta della località della Galizia, epicentro dei fedeli di tutto il mondo. «Io - racconta Francesca - ho seguito un itinerario particolare: ho mosso da Leon e a piedi ho fatto 350 km con una media di 20 o 30 km quotidiani. Ho incontrato tanta pioggia. È stata dura. La sera mi fermavo negli ostelli, così potevo un po’ riprendere fiato anche perché sulle spalle portavo uno zaino di 10 kg. Ho avuto la tentazione di tornare indietro ma oggi sono veramente felice».
A giorni un altro calcesano, Mario Messerini, partirà sempre con meta Santiago, che tra l’altro è anche il Santo Patrono della Spagna. Inoltre c’è Manuela Tozzini, dipendente Usl, la quale ha affrontato un’impresa analoga. «Sono segnali importanti. Si tratta di testimonianze di notevole significato», commenta il proposto don Pietro Pierini, il quale saluta con gioia anche l’impegno e il cuore di Giovanna, una donna dell’alta Vallegraziosa, che opera a favore delle popolazioni povere dell’India, dove presto si recherà di persona».
Pier Luigi Ara
 

artu

Biker superis
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Montevarchi (AR)
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E' da anni che penso di andare a Santiago. Penso che prima o poi lo farò con moglie e figlio. Deve essere un'esperienza anche dura ma parecchio gratificante sotto diversi punti di vista: un modo per stare fino in fondo con se stessi e con le persone con cui si condivide o si vuol condividere qualcosa di importante.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
...ed essere liberi da altri impegni, andavo anche io con mio zio:

Beh, da Pisa a Compostela è effettivamente un viaggio di un certo impegno anche dal punto di vista del tempo. Il Camino vero e proprio invece è fattibilissimo per chiunque, una decina di giorni di ferie se li possono permettere tutti. :prost:
 

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