doping!!!!!!!!!

sembola

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Le "lacrime" sembra che siano accadute durante un incontro con i dipendenti della fondazione Livestrong, e non nell' intervista. Ad ogni modo, non siamo gli unici a chiederci il perchè di questa "strambata" decisa da LA: molto interessanti sono gli articoli del NYT, che ha sempre seguito la vicenda da vicino, e quelli di Velonews e Cyclingnews, in particolare uno di VN che cerca di analizzare quali possano essere le conseguenze legali e finanziarie, che non sono affatto scontate o semplici.

La sensazione personale è che Sansone voglia portare con sè un po' di filistei, ed in questo modo alleggerire le sue colpe a livello mediatico in USA.
 

ParkWayDrive

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Le "lacrime" sembra che siano accadute durante un incontro con i dipendenti della fondazione Livestrong, e non nell' intervista. Ad ogni modo, non siamo gli unici a chiederci il perchè di questa "strambata" decisa da LA: molto interessanti sono gli articoli del NYT, che ha sempre seguito la vicenda da vicino, e quelli di Velonews e Cyclingnews, in particolare uno di VN che cerca di analizzare quali possano essere le conseguenze legali e finanziarie, che non sono affatto scontate o semplici.

La sensazione personale è che Sansone voglia portare con sè un po' di filistei, ed in questo modo alleggerire le sue colpe a livello mediatico in USA.

io non escluderei che abbia anche già trattato i termini di "resa" con le autorità antidoping. prima di tutto deve aver cercato di salvaguardare se stesso, per le conseguenze che rischia, sia economiche dal punto di vista civile che penali per aver reso falsa testimonianza. quest'ultima cosa non presa proprio alla leggera negli states.
 

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io non escluderei che abbia anche già trattato i termini di "resa" con le autorità antidoping.
prima di tutto deve aver cercato di salvaguardare se stesso, per le conseguenze che rischia, sia economiche dal punto di vista civile che penali per aver reso falsa testimonianza. quest'ultima cosa non presa proprio alla leggera negli states.

A leggere i resoconti sembrerebbe che le trattative ci siano ma non tanto con l' USADA quanto con i vari attori che potrebbero citarlo per danni. La cosa molto interessante è che la falsa testimonianza parrebbe essere già andata in prescrizione, e che anche eventuali cause tese al recupero delle sponsorizzazioni non sarebbero scontate.

http://velonews.competitor.com/2013...al-twilight-of-an-armstrong-confession_270929

http://velonews.competitor.com/2013...oprah-what-is-armstrong-offering-usada_271409
 

gatto moderno

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E'per questo che Basso si è fatto due anni di squalifica senza essere risultato positivo, oppure che un cittadino qualunque per una canna rischia di perdere la patente :spetteguless:

Quel che appare non è,esiste un "potere" che combatte doping e droga con ogni mezzo a sua disposizione,esagerando alle volte con le misure punitive in quanto vanno quasi sempre a colpire il consumatore finale,ed esiste un "potere" più forte a mio avviso dell'altro,che riesce a far in modo che il suo mercato non sia mai in crisi, i controlli anti-doping sono pochi o fatti in modo da non far male,la percentuale di positività dei controlli anti-doping in Italia è fra le più basse al mondo e qualcosa vuol dire,certi sport "dorati" non vengono neppure intaccati minimamente da controlli fatti come si deve,i controlli devono venir fatti a sorpresa e non annunciati,il sistema del doping al momento è più avanti anni luce dell'antidoping,l'epo potrebbe già essere alla 4^ versione, per non parlare delle sostanze coprenti che vanificano ogni controllo,quando gli stregoni del doping arriveranno a ricombinare il dna degli atleti non parleremo più di doping,non sarà più possibile con tale ipotesi riscontrare qualsiasi positività.
 

gatto moderno

Biker ultra
Sei pregato di portare delle prove a tale affermazione.

L'ho scritto perchè l'ho letto,solita fonte: "lo sport del doping" di Alessandro Donati,pag.270 e 271 dove si parla di un report svolto per la Wada nell'anno 2010,della situazione italiana antidoping,le percentuali di positività italiane erano le più basse tra i 25 laboratori internazionali,magari le cose son cambiate in questi 2 ultimi anni in quanto non ci sono dati cifre a disposizione,ma ne dubito. Questo libro non sarà il vangelo dell'antidoping,però sono convinto che l'autore non abbia problemi a portare prove e altro anche in un tribunale,dove c'è già stato in passato per motivi attinenti e uscito sempre bene,potrebbe anche ritornarci dopo quest'ultimo libro (autobiografico) a seguito delle sue "bordate" contro istituzioni e persone,che non abbia avuto paura di scriverle e renderle pubbliche la dice lunga.
 

82MTB

Biker serius
L'ho scritto perchè l'ho letto,solita fonte: "lo sport del doping" di Alessandro Donati,pag.270 e 271 dove si parla di un report svolto per la Wada nell'anno 2010,della situazione italiana antidoping,le percentuali di positività italiane erano le più basse tra i 25 laboratori internazionali,magari le cose son cambiate in questi 2 ultimi anni in quanto non ci sono dati cifre a disposizione,ma ne dubito. Questo libro non sarà il vangelo dell'antidoping,però sono convinto che l'autore non abbia problemi a portare prove e altro anche in un tribunale,dove c'è già stato in passato per motivi attinenti e uscito sempre bene,potrebbe anche ritornarci dopo quest'ultimo libro (autobiografico) a seguito delle sue "bordate" contro istituzioni e persone,che non abbia avuto paura di scriverle e renderle pubbliche la dice lunga.

Attenzione però, Donati parla di casi molto ben circostanziati e riferiti all'ex laboratorio dell'Acqua Acetosa che in seguito a quegli eventi fu ridimensionato pesantemente per gli scandali. Sarebbe interessante trovare dati attuali. Penso che si siano fatti passi in avanti consistenti in molti sport, anche se qualcuno gode a mio avviso di tutele particolari
(leggi industria calcistica)
 

sembola

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L'ho scritto perchè l'ho letto,solita fonte: "lo sport del doping" di Alessandro Donati,pag.270 e 271 dove si parla di un report svolto per la Wada nell'anno 2010...
Fermo restando quanto riportato da 82MTB, se c'è una citazione di questo rapporto sarebbe interessante, così possiamo verificarlo senza dare niente per scontato.

Con tutto il rispetto per Donati non mi pare però che il doping sia un problema tutto italiano, i personaggi di cui si parla in questi giorni per esempio non lo sono nè lo sono stati il laboratorio della BALCO o il dottor Fuentes. Mi sembra un po' riduttivo limitare tutto a quello che accade in Italia, se non altro perchè si è visto che, pur con tutti i limiti del caso, la procura antidoping del CONI ha operato in modo piuttosto attivo mentre quelle di altri paesi hanno messo la testa sotto la sabbia (Operazione Puerto)

Sia chiaro, si dovrebbe fare di più, ma dire che non si fa nulla è ingeneroso e non supportato dai fatti. Trova un altro paese che, almeno per quei due anni in cui è rimasto in vigore, la cui federazione ciclistica aveva escluso gli ex dopati dalla nazionale...
 

sembola

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a conferma che il marcio c'è e vi ci sguazzano tutti allegramente, salvo poi ripulirsi per togliersi di dosso la puzza...
Sai che scoperta... ma secondo te la Nike Oakley e Trek, solo per rimanere alla vicenda LA, gli hanno dato un paio di centinaia di milioni di dollari in cambio di nulla? Non penseremo mica che gli sponsor lo fanno perchè gli piace veder correre dei giovanotti in tutine di lycra? ;-)
Qui c'è l'articolo di Velonews a cui il presidente della Liquigas ha dichiarato che la sua azienda ha invstito 65 milioni di dollari nel ciclismo ed ha avuto un ritorno cinque volte maggiore...
 

CYBRIDO

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L'ho scritto perchè l'ho letto,solita fonte: "lo sport del doping" di Alessandro Donati,pag.270 e 271 dove si parla di un report svolto per la Wada nell'anno 2010,della situazione italiana antidoping,le percentuali di positività italiane erano le più basse tra i 25 laboratori internazionali,magari le cose son cambiate in questi 2 ultimi anni in quanto non ci sono dati cifre a disposizione,ma ne dubito.

bisogna anche dire che le percentuali di vittorie di ciclisti italiani sono tra le più basse a livello internazionale. forse in questo caso 1+1 fa 2.
 

mteso

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Treviso e provincia
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ALLA RICERCA DELLA DUE RUOTE PERDUTA
Armstrong ha detto che senza doping non avrebbe vinto... Si suppone che senza doping non si riesce nemmeno ad arrivare alla fine.....Legalizziamo il doping.. O massacriamo le case farmaceutiche che passano sottobanco le procedure per nasconderlo .... Al solito il giro di denaro crea immobilismo....
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Milano
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Martedi 29 Gennaio ore 18 presso l'Auditorium "Gaber" della Regione Lombardia (Grattacielo Pirelli - Piazza Duca d'Aosta, 3 - Milano) si terrà la presentazione del libro Lo Sport del Doping, scritto da Alessandro Donati.
Interverrà Franco Arturi, vicedirettore della Gazzetta dello Sport.
Sono invitati all'incontro le Società Sportive, atleti e tecnici dello sport milanese e lombardo.

LoSportdelDoping-anteprima-400x598-806912.jpg


Alfiere italiano della lotta contro il Doping, il professor Donati pubblica un nuovo libro (il precedente "Campioni senza Valore" sparì troppo presto dagli scaffali) denuncia sul Doping in Italia.

Ci aveva provato qualche decina di anni fa, il professor Sandro Donati, a denunciare il marcio dello sport italiano degli anni Ottanta con un libro, "Campioni senza Valore", destinato a scomparire troppo presto da librerie e magazzini e oggi solo disponibile in rete in un file pdf (85 MB).

Tecnico della nazionale italiana di Atletica dal 1977 al 1987, quando fu allontanato dopo aver denunciato il salto truffa di Giovanni Evangelisti ai Campionati Mondiali di Roma del 1987, il Professor Donati combatte da molti anni il doping nello sport a tutto campo e nel 1993 pubblicò un dossier sull'uso di Epo nel ciclismo. Questo documento portò all'apertura dell'inchiesta sul professor Conconi. Donati svolse un ruolo attivo anche nell'inchiesta sul doping nel calcio che portò alla scoperta delle irregolarità commesse dal laboratorio antidoping di Roma. Attualmente è consulente della Wada (l'agenzia mondiale dell'antidoping), e collabora con l'associazione Libera nell'attività antimafia.

Un estratto della presentazione del libro a cura del quotidiano "La Repubblica":
"Un libro che è la "summa" di quanto di brutto è stato fatto in ambito sportivo nell'ultimo trentennio e che illustra in modo esemplare come, al pari dei famigerati paesi dell'est in Italia ci sia stato per un certo, lunghissimo, periodo, un vero e proprio "doping di Stato". La figura centrale di questo racconto, che ha la forza del diario scarno e senza fronzoli, ma che coinvolge nel crescendo di efferatezze che illustra, è quella del professor Francesco Conconi, al centro di un'indagine penale conclusasi con la prescrizione per scadenza dei termini, ma le cui motivazioni sono un feroce atto di accusa contro l'intero sistema sportivo.

Si va dalle ricerche sul dosaggio degli anabolizzanti per gli azzurri di alto livello, fatte con la complicità delle strutture Coni, alle trasfusioni vietate, agli anni dell'epo, l'ormone che ha cambiato il volto di gran parte dello sport nostrano e mondiale".

Ma si arriva fino ai giorni d'oggi con cifre impressionanti: in Italia 371 milioni di dosi (per un costo di circa 425 milioni di euro) assunte da circa 254 mila sportivi, fra i quali 69.000 praticanti il body building. Ma le cifre ufficiali si fermano ai 105 milioni di dosi sequestrate dal 2000 a oggi, circa 8 milioni l'anno. Una porzione molto modesta dei farmaci realmente utilizzati che si basa sui risultati dei controlli antidoping, sulle 100 inchieste giudiziarie e sui sequestri di sostanze dopanti, effettuati dai carabinieri del Nas e dalle altre Forze di Polizia.

Secondo Donati, sono passati 25 anni ma "in Italia non si è riusciti a spezzare la contraddizione tra controllori e controllati, e sono pressoché assenti i controlli a sorpresa: la Wada dovrebbe diventare pubblica e indipendente come tutte le altre agenzie antidoping, compresa quella italiana che, invece, è di casa al Foro Italico".
 

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una nera e l'altra pure
Chissà se a qualche nota rivista del settore fischieranno le orecchie. Quella rivista che diceva "a xxx crediamo perchè è stato un biker, e certe cose un biker non le fa..." con xxx = accusato di doping ematico e successivamente squalificato...
 

Classifica giornaliera dislivello positivo