He he he... ormai ci avete fatto il callo eh???
Allora, cominciamo dall'inizio: appuntamento alle 7.30 alla rotonda di Monastir, questo vuol dire (almeno per me) partenza da casa alle 6.30, quindi alzataccia alle 5.45... Sigh... Comunque alle 7.28 arrivo alla rotonda e goppai Sorrese e doc Bike già si trovano sul posto. Partenza alle 7.30 dopo i saluti e raccogliamo per strada un amico di goppai (Sergino di San Sperate) che ci attendeva (chissà perchè) subito dopo la 131. Raggiungiamo Siurgus e già incontriamo il primo problema: deviazione sulla via principale per lavori con conseguente incasinamento del mio navigatore... dopo un piccolo briefing (utile anche per la presentazione di Sergio) riprendo senza indugi la strada e conduco la carovana a destinazione senza sbagliare neanche un incrocio... vabbeh...
Arrivati intorno alle 8.10 alla partenza della gara, parcheggiamo in uno spiazzo sulla destra e cominciamo a prepararci. Nel frattempo arriva anche su Mod. il quale, appena sceso dalla macchina comincia a marcare il territorio senza neanche salutarci... ci guardiamo in faccia e pensiamo che sia un modo di salutare in voga dalle sue parti, allora decidiamo di assecondarlo e cominciamo a marcare il territorio anche noi... a me, essendo partito per ultimo, non è rimasto che un alberello... lo affogo in un colpo solo... speriamo che la forestale non ricorra alla prova del DNA.
intorno alle 8.30 si parte per raggiungere in asfalto la partenza alla base del lago. Poco prima di arrivare giù, una volta incrociato il tracciato della gara, decidiamo che non vale la pena fare lo strappo iniziale in asfalto e cominciamo a seguire il percorso a circa 1 km dalla partenza. Sergino non era contento perchè scalpitava per fare il tracciato per intero (voleva segnare il chilomentraggio... ho faticato sette camice per convincerlo che avevo a disposizione una quantità di dati da sommergerlo... e che non c'era bisogno che lui segnasse i km!!!). La parte iniziale è abbastanza divertente con un po' di saliscendi con pendenza non esagerata (dal profilo altimentrico ad una prima analisi sembrava peggio) anche se c'è un po' di lavoro da fare per pulire il double track dai cespugli che lo ricoprono, anche se ad uno ad uno siamo riusciti a passare. Nota veramente dolente (che però non riguarderà il giorno della gara... spero) sono gli innumerevoli cancelli da superare e che ci costringono ad organizzare un "passamano" ogni volta per passare le bici dall'altra parte.
Intorno al 5° km il primo intoppo... nonostante il tracciato fosse segnato con delle fettucce ad intervalli abbastanza regolari si sovrappone in parecchi punti (nella zona della partenza ci si passa almeno 4 o 5 volte!!!) ed abbiamo impiegato qualche istante a cercare di capire la direzione giusta (anche il gps aveva dei problemi in quanto le tracce si sovrapponevano per qualche centinaio di mt, costringendoci a "provare" il tratto per vedere se ci trovavamo nel tratto giusto. Doc Bike accende la helmet-cam e cominciamo le prime evoluzioni in discesa, talmente presi che Sergino inaugura la serie delle forature... eeehhhh... le camere d'aria.... Ripartiamo e presi dalla foga della discesa "canniamo" l'ingresso di un bello strappo in salita sulla sinistra... il mio gps comincia ad incazzarsi segnalando il fuori-traccia... e come cani da tartufo torniamo indietro a cercare dove imbucarci... Bella rampa da più del 20% in alcuni tratti (ci troviamo tra il 6° ed il 7° km). A questo punto raggiungiamo la strada asfaltata e la costeggiamo all'interno della pineta per qualche centinaio di mt. Qui i problemi sono ancora tanti, praticamente si viaggiava "a naso" all'interno della pineta evitano picchetti di ferro che sbucano dal terreno per qualche decina di centimerti e cavi d'acciao che puntellano la recinzione... pericolosissimo!!!. In ogni caso Maury conferma che questo tratto si percorrerà sull'asfalto per cui...
A questo punto riniziamo a scendere in una bella discesa ripida (finalmente dico io...) e risaliamo di nuovo nella zona della partenza con un'altra salita con una certa pendenza. Si arriva su e si attraversa il ponte di legno sempre in bici... un paio di passaggi da freeride (gradini compresi... fighissimo) e riprendiamo a scendere nell'altro versante. Dopo una bella discesa ripida (intorno al 9° km) spiana un po' anche se le velocità sono sostenute... altro dritto di doc Bike che non vede una fettuccia e viene richiamato all'ordine dal sottoscritto. Rampa di pochi mt impossibile da fare in sella (ache perchè ormai avevamo perso l'abbrivio) e poi un po' di saliscendi. Arriviamo ad un cancello e di nuovo il percorso si interseca in modo allucinante... Io guardo il gps e dico "a sinistra", goppai va un po' più avanti e trova delle fettucce... "No è di quà... ci sono le fettucce"; ci facciamo convincere: una salita allucinante di 500 mt con media oltre il 20% e punte di oltre il 35%, di farla in bici... non se ne parla... io continuo a mostrare delle perplessità, anche perchè non mi risultava ci fossero salite di quella portata in quel punto... arrivati quasi in cima avviso tutti.... "questo pezzo è da fare in discesa..." neache il tempo di girarmi e li vedo tutti in sella a buttarsi in picchiata. Li seguo, ritorniamo giù e prendiamo il sentiero sulla sinistra che avevo suggerito a suo tempo.... che costeggiava per parecchie decine di metri quello che abbiamo preso erroneamente per cui sul gps non era distinguibile. Arriviamo per l'ennesima volta nella zona dell'arrivo e prendiamo la discesa fatta precdedentemente per sbaglio... stavolta prendo la testa del gruppo e arriviamo giù come fulmini (he he he... ormai la conoscevamo bene...). Siamo al 13° km (qualcuno in più grazie all'errore commesso!!!). Saliamo su una sterrata fino ad un bivio che sale sulla destra, altro dubbio perchè vediamo fettucce da tutte le parti (infatti lo stesso pezzo è da fare in discesa rientrando!!!), ma soprattutto il mio gps comincia na fare le bizze perchè avevo appena aggiornato il software senza provarlo prima... bella cagara!!!!
Comunque arriviamo in cima all'ennesima salita (se guardate il profilo altimetrico, la 6^) e ci toviamo di fronte l'ennesimo cancello... il padre di tutti i cancelli: alto 4 mt e circondato da un muro con filo spinato sopra. Organizziamo un tale piano che sarebbe stato sufficiente a farci evadere da Alcatraz, e con un triplo passamano riusciamo a scavalcare. Dopo una breve discesa fermata tattica a raffreddare e cambiare l'acqua ai radiatori. Siamo al 18° Km alla base di una delle salite più impegnative: 1 km e 1/2 all'11% di media con punte del 22%. Io e il Mod (con la complicità di goppai Sorrese) cominciamo ad organizzare un piano per trovare una via di fuga e tagliare una parte del tracciato (Sergino e Doc... sembravano i più freschi... soprattutto Sergino, che continuava ad andare in avanscoperta in salita e poi riscendeva a raccontarci cosa aveva visto per rifarsi la salita con noi... si annoiava al nostro passo.. poverino... SAGGIUSTIZIA!!!!). Ora si comincia a scendere... bella discesa in double track con varie curve ma... comincio a vedere il fondo pieno di pietre (c'è ancora un bel po' di lavoro da fare ragazzi... coraggio, una settimana sembra lunga ma c'è bisogno di pulire il percorso in troppi punti!!!) e decido di non mollare i
freni come invece sono solito fare. Mi tengo in coda al gruppo... addirittura dietro il Mod!!!... e faccio bene, perchè nemmeno a metà discesa doc Bike (che apriva il gruppo) becca un pezzo di pietra scheggiata col posteriore... ed il geax si apre in due come un melone... Doc s'incazza come una iena e nella fretta di montare la camera la pizzica con le leve di Sergino e buca pure quella... dopo poche centinaia di mt altra sosta... altra camera. Stavolta lo aiuta goppai e tutto fila liscio. Siamo al 21° km ed è già tardi... il Mod comincia a pensare ai gamberoni che si sta perdendo... il ai quadricipiti che con tutte le fermate (e le salite!!!) mi si stanno cominciando a fulminare. Siamo a quota 360 e dobbiamo superare i 570 in poco più di 2 km (per gli amanti della statistica circa il 10% di media: 8° picco del profilo altimetrico, quello più alto). Non c'è verso di mollare il percorso per ora... siamo in mezzo ad una gola... il posto è molto bello... ma cominciamo a non averne più (a parte Sergino che continua a scalpitare come un cavallo tra i canapi al palio di Siena prima della partenza... ooohhhh la chi seusu partiusu de meda!!!). A poco più di metà salita... una visione: una deviazione sulla destra che ci permette di aggirare la vetta.... un rapido sguardo al gps e si decide... TAGLIAMO.... nel frattempo Sergino era arrivato in vetta, ma decide di riscendere perchè spaventatissimo dal percorso... aveva capito di non poter fare nemmeno 10 mt senza i nostri gps, visto il susseguirsi di incroci... deviazioni... cancelli... e quant'altro. Ci riagganciamo alla traccia e ci buttiamo giù a tottu pista nella discesa più veloce della gara... Doc che fino a li era rimasto prudente... scottato dall'accaduto, non resiste e molla i freni pure lui... arrivati giù... troviamo le indicazioni per una bella salitina a sinistra... ci guardiamo negli occhi... altro sguardo al gps.... ed altra salita evitata. a questo punto ci riagganciamo al percorso intorno al 31° km. Un po' di saliscendi e incrociamo il percorso dell'andata per un'altra volta. Di fronte all'ennesima salita gettiamo la spugna e seguiamo la sterrata fino all'asfalto per rientrare alla partenza dalla parte di Siurgus, e da li abbiamo potuto ammirare la tagliafuoco che avevamo fatto per ben due volte a causa dell'errore in precedenza ci siamo guardati in faccia e ci siamo chiesti: "ma siamo scesi da li?... saggiustizia...".
ARRIVATI: Altri cento mt e sarei caduto stramazzato al suolo!!!!.
In sintesi il percorso è molto vario, un continuo saliscendi con pendenze anche piuttosto accentuate, anche se per brevi tratti, ma per le mie gambe è un po' troppo... peccato che la parte più bella (ma anche più dura) si trova nella parte preclusa agli escursionisti. Di lavoro da fare ce n'è ancora parecchio, spero che in settimana si riesca a ripulire da pietre e rami pericolosi i diversi tratti di percorso che ne sono ricoperti (soprattutto in discesa). Il caldo (vista l'ora) non ci ha oppresso finchè non abbiamo incontrato le salite più toste intorno a metà gara, ma domenica sarà un'altra cosa... purtroppo...
Bene... l'ultimo commento è: ci siamo veramente divertiti... PEGGIO PER CHI NON E' VENUTO.
Alla prossima