Ceh Carlo, è incredibile ma di vento neppure l'ombra, diversamente da come spazzava in Campidano al nostro rientro !!!
E' stato un giro grandioso, superlativo, che mi ha aperto nuovi orizzonti, tipo quando da ragazzetto ascoltavo Passion & Warfare di Steve Vai !
Grazie a Dio - innanzitutto - al grande Mastro Marino che tanti anni fa ci fece scoprire questo spettacolo; Lui, ormai geko in pensione, voleva esplorare queste grandiose pareti dove era solito appicularsi !
L'interesse di questa uscita era ampliare i miei orizzonti "tacchististi" già conosciuti della foresta di Montarbu e di Ussassai di Niala con quelli più a meridione di Ulassai, Osini e Gairo.
Là fuori c'è un mondo che vorrei barattare qualche anno di vita in più con chi ha il potere di darmeli per starmene a girarli tutti !
Partendo dai parcheggi della grotta di Marmuri (una delle
guide è un ragazzo-biker di Ulassai che sta aprendo single track a manetta) ci siamo diretti verso il Nuraghe Serbissi, a Nord. Dal Nuraghe, spettacolare trilobato che si affaccia su Taquisara, abbiamo preso, dietro suggerimento di due gentilissime guide, il sentiero che si diparte sul retro e che casca tra gradoni, gradini e sezioni flow, nella SS 198 all'uscita di Taquisara. E' una sorta di piccola Scala Sa Marra con vista sulle dolomie bianchissime di Taquisara !
Dopo questo singletrack, abbiamo risalito Scala 'e Cannas, la vecchia pista che si diparte di fianco alla (ex) stazione di Ussassai, salendo furiosa (violenta scriverebbe Robi Zedda) ed aggirando Pizzu Tagliaferru e poi Serra Montarbu. In questo tratto sembrava di essere in un altro pianeta: bianco calcare, carrarecce bastarde, discese sconnesse e cenni lastricati che sembrava di essere nella Via Vandelli delle Alpi Apuane....
Da lì ci si è ricongiunti al ristoro Niala per una birretta e un gelato, incantevole struttura immersa in mezzo ai boschi. Qui l'incontro con "gliamantidellanaturaconSUVemocassiniinteressatisoltantoamangiareilmaialetto arrosto": noi che guardavamo loro come marziani e loro che guardavano noi come coglioni !
Da lì si è risalito il Riu Sa Teula, uno dei lembi di bosco più belli che conosca; poi via in territorio di Gairo, a Genna Orruali, tra mucche assassine che ti inseguono e Scale di San Giorgio annesse una volta ripresa la via per Osini. Qualunque biker dovrebbe fare la Scala San Giorgio dopo 1200 metri di dislivello...
Insomma, in finale una figata, con panorami troppo toghi che non vedo l'ora di tornarci e far vedere 'sta roba qui !
Ciao ciao !!!
Genna Orruali e sullo sfondo Monte Armidda
risalendo Riu Sa Teula
Questa località si chiama Tuvu Nieddu, poco a monte di Niala, poco a monte della localita San Girolamo...
Serra Montarbu
Serra Montarbu, sullo sfondo Ussassai
Pizzu Tagliaferru: qua era caldo e fatica
io soffro
Scala 'e Cannas
Scala 'e Cannas, primi tornanti dopo la stazione
Questo è il sentiero Cai che scende da Serbissi. Davanti Bruncu Mattedì
ancora il sentiero
Subito dopo il nuraghe Serbissi
Millo mì
Là sopra il Monte Tisiddu c'è tanta roba, vero Mattia ed Antonio, vecchi stringitori di pietre ?