Domenica 6 Luglio, per una serie di circostanze mi ritrovo una mattinata libera per un bel giretto..... nessuno vuol venire, chi deve andare al mare, chi ha troppo caldo, chi non ne ha voglia... ok, vado da solo e mi faccio una bella esplorazione.
Monti di Capoterra, a circa 20 km. da Cagliari, una delle zone più aspre e selvagge della Sardegna. Qualcuno mi ha detto che non esiste il passaggio che collega i versanti nord e sud di un luuungo crinale. Ahh si, vado a vedere. Ovviamente tento il percorso nel verso opposto, ossia in salita dal versante sud.
Ore 8.00 inforco la bike, un gruppetto di ragazzi mi chiede soldi perchè gli hanno rubato il portafogli, gli indico il bagno più vicino e parto!!!
La giornata non è male, cielo un po' velato, temperatura non eccessivamente elevata (sotto i 35° C), venticello rinfrescante. Pochi kilometri e passo dalla zona abitata ad una desolata e selvaggia dove il tratturo si addentra in una stretta gola lungo il corso di un torrente asciutto (ovviamente!!!).
Incredibile, incontro un pastore che mi fa:" A passillai?" (a passeggio?) e mi guarda con un sorrisetto sfottarello..... "Si vado su e poi torno" faccio io, ".... uhmmm già ce n'è da fare..." riprende lui. ... incoraggiante.
Proseguo mentre il sentiero diventa stretto, impervio e sconnesso, ma ancora pedalabile sino ad un blocco. Ci provo, e dopo 50 metri di cespugli, rovi, pietre e rocce il sentiero riprende docile e pedalabile. La valle si chiude senpre più davanti a me lasciandomi poche speranza di successo anche se penso che fino a quel punto la cosa sembra fattibile, specialmente in discesa. Sono a quota 500 circa e gli ultimi 100 metri di dislivello sono a muro.... ma per fortuna alla mia sinistra una croce metallica (un presagio?) mi indica una deviazione a tornanti che supero a piedi con non poche difficoltà sino al valico di Arcu Mannu (600).
Qui mi fermo, mi giro intorno, mi godo un paesaggio quasi intoccato, conosciuto da pochi, qualche escursionista e pastore. Mi assale un senso di meraviglia e soddisfazione, la fatica apre il mio cuore ed il mio animo si riposa, si rasserena e ascolta il ritmo della natura, della montagna cosi selvaggia ed inospitale ma cosi capace di regalare emozioni intense. Avrei voluto qualcuno con cui condividere queste sensazioni, ma sono da solo e questo forse accresce il mio desiderio di trasmetterle attraverso il forum.
Riparto ed ispeziono diversi sentierini che si gettano sul versante nord che si apre su un panorama bellissimo su Monte Arcosu e l'oasi WWF, sino a quando ne becco uno che sembra buono, scende, scende, ma poi sbuca sul letto di un torrente che più che scendere precipita verso valle, ... peccato, la prossima volta cercherò un passaggio per salire dal versante nord, e il gioco è fatto.
Non mi resta che tornare indietro e rifare in discesa il percorso. Il primo tratto sino alla croce lo faccio a piedi e sfido chiunque a venire qui a farlo in sella!!! Poi il resto e quasi tutto pedalabile, una meraviglia di single track forse mai percorso da una mtb, almeno fino ad oggi, che mi riporta alla carrareccia e poi (dopo 4 ore) alla macchina..... chi l'ha detto che non c'è il passaggio? c'è c'è sicuro che c'è!!!
Al rientro i ragazzini non ci sono più, mi sa che hanno trovato il bagno!!!
Monti di Capoterra, a circa 20 km. da Cagliari, una delle zone più aspre e selvagge della Sardegna. Qualcuno mi ha detto che non esiste il passaggio che collega i versanti nord e sud di un luuungo crinale. Ahh si, vado a vedere. Ovviamente tento il percorso nel verso opposto, ossia in salita dal versante sud.
Ore 8.00 inforco la bike, un gruppetto di ragazzi mi chiede soldi perchè gli hanno rubato il portafogli, gli indico il bagno più vicino e parto!!!
La giornata non è male, cielo un po' velato, temperatura non eccessivamente elevata (sotto i 35° C), venticello rinfrescante. Pochi kilometri e passo dalla zona abitata ad una desolata e selvaggia dove il tratturo si addentra in una stretta gola lungo il corso di un torrente asciutto (ovviamente!!!).
Incredibile, incontro un pastore che mi fa:" A passillai?" (a passeggio?) e mi guarda con un sorrisetto sfottarello..... "Si vado su e poi torno" faccio io, ".... uhmmm già ce n'è da fare..." riprende lui. ... incoraggiante.
Proseguo mentre il sentiero diventa stretto, impervio e sconnesso, ma ancora pedalabile sino ad un blocco. Ci provo, e dopo 50 metri di cespugli, rovi, pietre e rocce il sentiero riprende docile e pedalabile. La valle si chiude senpre più davanti a me lasciandomi poche speranza di successo anche se penso che fino a quel punto la cosa sembra fattibile, specialmente in discesa. Sono a quota 500 circa e gli ultimi 100 metri di dislivello sono a muro.... ma per fortuna alla mia sinistra una croce metallica (un presagio?) mi indica una deviazione a tornanti che supero a piedi con non poche difficoltà sino al valico di Arcu Mannu (600).
Qui mi fermo, mi giro intorno, mi godo un paesaggio quasi intoccato, conosciuto da pochi, qualche escursionista e pastore. Mi assale un senso di meraviglia e soddisfazione, la fatica apre il mio cuore ed il mio animo si riposa, si rasserena e ascolta il ritmo della natura, della montagna cosi selvaggia ed inospitale ma cosi capace di regalare emozioni intense. Avrei voluto qualcuno con cui condividere queste sensazioni, ma sono da solo e questo forse accresce il mio desiderio di trasmetterle attraverso il forum.
Riparto ed ispeziono diversi sentierini che si gettano sul versante nord che si apre su un panorama bellissimo su Monte Arcosu e l'oasi WWF, sino a quando ne becco uno che sembra buono, scende, scende, ma poi sbuca sul letto di un torrente che più che scendere precipita verso valle, ... peccato, la prossima volta cercherò un passaggio per salire dal versante nord, e il gioco è fatto.
Non mi resta che tornare indietro e rifare in discesa il percorso. Il primo tratto sino alla croce lo faccio a piedi e sfido chiunque a venire qui a farlo in sella!!! Poi il resto e quasi tutto pedalabile, una meraviglia di single track forse mai percorso da una mtb, almeno fino ad oggi, che mi riporta alla carrareccia e poi (dopo 4 ore) alla macchina..... chi l'ha detto che non c'è il passaggio? c'è c'è sicuro che c'è!!!
Al rientro i ragazzini non ci sono più, mi sa che hanno trovato il bagno!!!
forse ho esagerato.
