Come da titolo esiste, secondo voi, un metodo, un segnale, un limite, un chennesò di valutazione di allenamento?
se sì, come? quanto? perchè?
Vi spiego la mia strana domanda:
Domenica mattina percorrevo in solitaria una strada asfaltata in salita, da dietro mi si affiancano un gruppo di mtbikers corposetto (8 - 10 persone). Tra me e me penso... Sarebbe bello cercarmi un gruppo come questo di appassionati che si divertono come matti insieme in giro per colli. :)
Li guardavo passarmi in parte uno ad uno cercando di scorgere qualche scritta che riportasse il nome di qualche gruppo o associazione, ma niente. Avevano tutti abbigliamento diverso e dall'età e fisionomie non mi sembravano affatto un gruppo professionale. (età dai 35 ai 50 e pancette e manigliette a gogo)
Va beh.. il fatto è che, in salita, io ero già abbastanza al limite e vedevo questi che mi sorpassavano allegramente e addirittura uno senza mani nel manubrio. Boh! mi distanziano di una 50ina di metri e girano per un'altra salita. Io proseguo nel mio percorso e dopo circa 2 ore li reincontro in un sentiero. Io salivo e loro scendevano.... sì ma ai 2000 all'ora!!!! Impensabile per me! cioè non pensavo nemmeno si potesse fare una discesa a quelle velocità.
Morale della favola: io il gruppo aspetto ancora qualche decennio a cercarlo.. ma il punto è che mi credevo abbastanza messo "bene" rispetto a tutte le pancette che vedo in giro; sono magro e faccio mediamente 20km settimana di running. Ehhh.. mi sono ricreduto!
Quanto ancora devo pedalare per aggregarmi ad un gruppo mtbikers di medio livello?
Dislivello in tot tempo?
Chilometri in tot tempo?
Pendenze in tot tempo?
Grazie!
Resetta tutto e partiamo da zero :)
Quoto Motobimbo e Number21.
se ti vuoi allenare non c'è metodo migliore che andare in gruppo, c'è più stimolo a fare meglio da parte di tutti e lo stimolo a raggiungere le performance del migliore in squadra.
Se sei da solo ti "accontenti" di quello che sei senza avere un metro con cui misurarti.
Poi, per il fatto della corsa, ok, ti fa fare fiato e resistenza, non che non siano importanti però nella bici prima di tutto servono le gambe. Senza di quelle non vai da nessuna parte. Prendi un maratoneta e mettilo in sella, dopo 20km schiatta
Per tutto il resto: dislivello, km, pendenze, tutto arriverà da sè. Ognuno ha le sue doti ed il bello della bici è che puoi essere un mostro in salita ma una schiappa impressionante in pianura ed essere penoso in discese "a
freni sciolti". Dipende da te, da cosa ti piace di più fare in bici e da come il il tuo fisico è più portato ad agire.
Per farti un esempio pratico: io vado di potenza, rapporti corti testa bassa e via, anche in salita, ho velocità accettabili in pianura, in discesa me la batto, la salita mi è ostica. Ho provato più volte ad andare via in agilità però non è per me, mi si impennano i battiti cardiaci e soffro, a me piace "pestare" sui pedali (a scapito di crampi dopo una Fondo da 50km in MTB) :)
Un mio amico invece è l'esatto contrario di me, lavora quasi solo in agilità, nelle salite sembra un frullino della Moulinex, va su che è un piacere, velocità non impressionanti ma costante anche sui tratti più ripidi. Però in pianura ci sono volte in cui gli lancerei una corda per trainarlo :D