sabato pm son riuscito a fare un primo giretto con la nuova biga: vi posto qualche impressione, in ordine +- sparso (ricordo che vengo da una front con forka Axel 100mm e freni v-brake, tenetene conto per tarare quanto sto per scrivere...)
percorso: trasferimento e salita (dislivello +- 800 m) su bitume, discesa su sentierini nel bosco, con trasferimento intermedio e discesa su pista sterrata scorrevole, sentiero "tecnico" a gradoni e tornantini stretti.
compagnia:oltre al socio abituale su Rush1000, stavolta si è unito un amico con trascorsi agonistici di freeride e downhill, sulla sua "gloriosa" front black diamond.
trasferimento su bitume: a parte il frastuono dei tasselli dei nobby nic nuovi, niente da dire; la seduta è diversa da quella a cui sono abituato, meno arretrata e più comoda per la schiena (che ringrazierà sinceramente a fine giro!). Propedal su 3 e forka bloccata, ci scaldiamo le gambe avvicinandoci all'inizio della salita. Provo un bunnyhop in "velocità" per saltare un dosso decelerante largo non più di 70 cm, ma l'ammo entra in funzione e mi assorbe parte della spinta... risultato: presa per il cu£o da parte degli amici...
salita su bitume: propedal su 3, la biga non sembra bobbare in modo percepibile; anche su un paio di scatti (restando in sella) non avverto affondamenti sensibili. Altro discorso per i rilanci in piedi sui pedali, dove devo stare attento alla "rotondità" della pedalata per non far entrare in funzione l'ammo. Mi accorgo che ho regolato la soglia dal gate (limite di sblocco della forca bloccata) un po' troppo morbido, e se pedalo con decisione stando in piedi la reba affonda - rimedierò con un mezzo giro di brugola in più appena tornato a casa.
discesa su sentierino: tracciato tortuoso a tratti molto ripido in bosco di castagni con fondo misto terra battuta/sassi grossolani smossi/roccia affiorante. Propedal aperto, forca aperta e via! apprezzo ben presto l'ammo posteriore (il sentiero sembra più liscio e regolare, anche nei tratti dove prima il post mi saltellava a dx e sx!) e i freni a disco (dopo un paio di inchiodate da vero impedito, ho scoperto la loro modulabilità e la non necessità di strizzarli per rallentare); riesco a stare senza problemi a culo al socio cannondalizzato...
Unico "neo": abituato alla rigidità sul post della front, nelle curve un po' veloci mi sembrava che il telaio cedesse: probabilmente l'effetto dell'ammo che ricalcava il fondo del sentiero (spero!!), devo ancora prenderci la mano.
trasferimento e discesa su pista sterrata: gioco un po' col propedal, prima su 2 e poi su 1, e chiudo la forca col gate impostato un po' morbido: è una figata! me la faccio tutta seduto in sella, senza fracassarmi le chiappe, e la forca entra in funzione da sola sulle irregolarità più grosse (un dubbio atroce: HO SBAGLIATO AD USARLA COSI'?). In discesa, giù a palla con la sicurezza dei freni a disco.
discesa su sentiero "tecnico": un tratto breve su sentiero ripido con una decina di tornantini a gomito su fondo a gradoni (pietre inserite di taglio nel terreno, +- sottoescavate) di 30-40 cm intervallati da tratti dritti ben battuti. A parte una "sellata" negli zebedei per colpa di un altro rider che d'improvviso ha deciso che il fondo era troppo brutto e si è intraversato sul sentiero, scendendo dalla bici (per fortuna l'insieme pneumatici ben scolpiti e freni a disco ha evitato il tamponamento), tutto ok: l'RP23 aperto aiuta molto nei tornanti a gradoni e la forca assorbe divinamente. Ancora una volta superlativi i freni, mentre il manubrio più largo offre un controllo nettamente maggiore nei tratti "guidati".
Conclusione: che dire, una prima impressione assolutamente positiva su tutto, ammortizzatori e freni in particolare, con una nota di merito ai tasselli delle nobby nic che artigliano lo sterrato divinamente (in discesa la ruota post non mi è mai scivolata via). Sono bastati 30" di sentierino per confermarmi la scelta di passare ad una full, visto l'uso che faccio della bici, e la netta superiorità dei dischi sui v-brake (sempre in funzione del mio utilizzo); a fine uscita la schiena stava benissimo e le dita ringraziavano la "morbidezza" dei freni id raulici.
percorso: trasferimento e salita (dislivello +- 800 m) su bitume, discesa su sentierini nel bosco, con trasferimento intermedio e discesa su pista sterrata scorrevole, sentiero "tecnico" a gradoni e tornantini stretti.
compagnia:oltre al socio abituale su Rush1000, stavolta si è unito un amico con trascorsi agonistici di freeride e downhill, sulla sua "gloriosa" front black diamond.
trasferimento su bitume: a parte il frastuono dei tasselli dei nobby nic nuovi, niente da dire; la seduta è diversa da quella a cui sono abituato, meno arretrata e più comoda per la schiena (che ringrazierà sinceramente a fine giro!). Propedal su 3 e forka bloccata, ci scaldiamo le gambe avvicinandoci all'inizio della salita. Provo un bunnyhop in "velocità" per saltare un dosso decelerante largo non più di 70 cm, ma l'ammo entra in funzione e mi assorbe parte della spinta... risultato: presa per il cu£o da parte degli amici...
salita su bitume: propedal su 3, la biga non sembra bobbare in modo percepibile; anche su un paio di scatti (restando in sella) non avverto affondamenti sensibili. Altro discorso per i rilanci in piedi sui pedali, dove devo stare attento alla "rotondità" della pedalata per non far entrare in funzione l'ammo. Mi accorgo che ho regolato la soglia dal gate (limite di sblocco della forca bloccata) un po' troppo morbido, e se pedalo con decisione stando in piedi la reba affonda - rimedierò con un mezzo giro di brugola in più appena tornato a casa.
discesa su sentierino: tracciato tortuoso a tratti molto ripido in bosco di castagni con fondo misto terra battuta/sassi grossolani smossi/roccia affiorante. Propedal aperto, forca aperta e via! apprezzo ben presto l'ammo posteriore (il sentiero sembra più liscio e regolare, anche nei tratti dove prima il post mi saltellava a dx e sx!) e i freni a disco (dopo un paio di inchiodate da vero impedito, ho scoperto la loro modulabilità e la non necessità di strizzarli per rallentare); riesco a stare senza problemi a culo al socio cannondalizzato...
Unico "neo": abituato alla rigidità sul post della front, nelle curve un po' veloci mi sembrava che il telaio cedesse: probabilmente l'effetto dell'ammo che ricalcava il fondo del sentiero (spero!!), devo ancora prenderci la mano.
trasferimento e discesa su pista sterrata: gioco un po' col propedal, prima su 2 e poi su 1, e chiudo la forca col gate impostato un po' morbido: è una figata! me la faccio tutta seduto in sella, senza fracassarmi le chiappe, e la forca entra in funzione da sola sulle irregolarità più grosse (un dubbio atroce: HO SBAGLIATO AD USARLA COSI'?). In discesa, giù a palla con la sicurezza dei freni a disco.
discesa su sentiero "tecnico": un tratto breve su sentiero ripido con una decina di tornantini a gomito su fondo a gradoni (pietre inserite di taglio nel terreno, +- sottoescavate) di 30-40 cm intervallati da tratti dritti ben battuti. A parte una "sellata" negli zebedei per colpa di un altro rider che d'improvviso ha deciso che il fondo era troppo brutto e si è intraversato sul sentiero, scendendo dalla bici (per fortuna l'insieme pneumatici ben scolpiti e freni a disco ha evitato il tamponamento), tutto ok: l'RP23 aperto aiuta molto nei tornanti a gradoni e la forca assorbe divinamente. Ancora una volta superlativi i freni, mentre il manubrio più largo offre un controllo nettamente maggiore nei tratti "guidati".
Conclusione: che dire, una prima impressione assolutamente positiva su tutto, ammortizzatori e freni in particolare, con una nota di merito ai tasselli delle nobby nic che artigliano lo sterrato divinamente (in discesa la ruota post non mi è mai scivolata via). Sono bastati 30" di sentierino per confermarmi la scelta di passare ad una full, visto l'uso che faccio della bici, e la netta superiorità dei dischi sui v-brake (sempre in funzione del mio utilizzo); a fine uscita la schiena stava benissimo e le dita ringraziavano la "morbidezza" dei freni id raulici.