Canavese

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
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ciriè
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Io e davide andiamo a fare il colle della terra e del portone sabato , ti vuoi unire ?
Ciao, mi piacerebbe ma ho le gambe un po imballate causa giri lunghi uno vicino all'altro.
Martedi' son stato nel cuneese a fare un giretto di 1800 metri, ieri il tour del Soglio di 1700 e ora voglio far riposare un po le gambe per almeno 3 giorni altrimenti son sempre morto.
Voi da dove partite per fare il colle della terra?
 

DAVIDE71

Biker novus
23/6/11
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rivarolo c.se
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Ciao, mi piacerebbe ma ho le gambe un po imballate causa giri lunghi uno vicino all'altro.
Martedi' son stato nel cuneese a fare un giretto di 1800 metri, ieri il tour del Soglio di 1700 e ora voglio far riposare un po le gambe per almeno 3 giorni altrimenti son sempre morto.
Voi da dove partite per fare il colle della terra?


Ciao balvenie, sono davide, pensavamo di lasciare la maccchina a noasca, caricare la bici sulla navetta che ci porta o al nivolet o ai lagni della civetta e poi seguire il sentiero di li.... qualche consiglio visto la tua esperienza......
:rosik::spetteguless::spetteguless:
 

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
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Si' l'ideale sarebbe proprio fare cosi', bisogna vedere a che ora trovate la navetta per salire...da Noasca che io sappia c'è solo il pullman.
Io avendolo gia' fatto opterei per la 3° opzione. Parcheggiare la macchina nel grande parcheggio in riva al lago di Ceresole, quello piu' grande dove c'è sempre casino.
Da li salire su bitume, prendere la mulattiera e salire; certo che da pedalare ce n'è, molto di piu' che partire direttamente dai laghi sopra.
Facendo la mia opzione bisogna poi scendere verso il COLLE SIA', troverete cartello indicatore. Diversamente arrivare fino al Gran Piano e scendere poi tramite mulattiera, dapprima pedalabile, poi da fare a piedi.
Giunti a Balmarossa asfalto fino a Noasca.
Fate attenzione che comunque non è un'itinerario banale, bisogna sapersi orientare, specialmente dopo il colle della Porta. Obbligatorio portarsi almeno la cartina
 

stepper

Biker tremendus
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Eccoci qua scrivo poche righe perche sono cotto e in fase digestiva , fatto il giro dei colli della terra e della finestra , partenza da Noasca dopo lunghissima attesa del mezzo pubblico e ahimè capolinea a Ceresole , quindi bitume sino ai laghi della civetta e inizio percorso verso il colle della terra , primo pezzo divertente con alternarsi di pezzi ciclabili e altri un po meno , dopo il rio percia inizia la pietraia con bici a spinta per quasi tutto il tragitto , arrivo al colle , spettacolare , la giornata è limpidissima un po meno nella seconda parte . Discesa al lago lillet , a parte un centinaio di metri franati il resto è scorrevole , salita al colle della porta meno trigosa del precedente colle , discesa dal colle non sempre agevole , con frane e grossi massi sul cammino ,qui sale la nebbia e toglie un po di fascino al paesaggio , continua la discesa direzione gran piano , rifornimento acqua e giu verso Noasca ,sono gia le sette e mezza , scendiamo e al bivio prendiamo x Balmarossa e li si commette l' errore , il tratto sino alle baite sopra la frazione si presenta poco adatto alle ruote cosi si agiunge fatica esi perde un po di tempo l'altra direzione , verso la Sassa vedendola da lontano si presentava migliore . Dando un giudizio si tratta di un giro di un certo spessore sia per il panorama sia per il percorso dove le fatiche si fanno sentire e la discesa non è mai banale .
 

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
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ciriè
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scendiamo e al bivio prendiamo x Balmarossa e li si commette l' errore , il tratto sino alle baite sopra la frazione si presenta poco adatto alle ruote cosi si agiunge fatica esi perde un po di tempo l'altra direzione , verso la Sassa vedendola da lontano si presentava migliore .
anche io ho seguito il cartello indicatore e quindi son andato x Balmarossa.
Penso che se fossi andato a SX la discesa sarebbe stata migliore.
Anche io ho trovato bello fino al colle della Terra, poi nebbione..... allora deve essere una prerogativa del luogo!!
 

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
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ciao massamo, com'è lo chaberton, fattibile anche per uno come me oppure irraggiungibile......

Ciao bello.
Allora la salita allo Chab la chiamano "la madre di tutte le cicloalpinisctiche" e dopo averla fatta ieri capisco perchè: 14 km di rampe spaccagambe per 1900 metri di dislivello.
Il fondo è molto migliorato rispetto agli altri anni, ma nonostante ciò dopo la roccatagliata bisogna comunque spingere un po.
Dal colle dello Chaberton in poi c'è piu' da spingere che da pedalare, a volte il fondo consente di pedalare, sono le pendenze che fanno passare la voglia!!!!!
come pendenze, non so se hai presente, sono simili alla salita che da Rocca sale alla madonna della neve, ma con fondo moolto piu' disastrato e ghiaioso....rendo l'idea?

Qui il socio all'arrivo al colle dello Chaberton.
Se osservi la foto sullo sfondo in basso si intravede la linea di salita e ad un certo punto la strada passa in mezzo a delle rocce; quella è rocca tagliata. Da li' la pedalabilita' peggiora un pochino ma se si hanno le gambe si riesce comunque a pedalare abbastanza anche se non tutta la salita fino al colle (da dove è stata scattata la foto)

img3345t.jpg
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
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rivarolo (to)
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Ciao certo che salire fin lassu' è una bella soddisfazione ,poi siete scesi sullo stesso percorso o avete optato x altre vie ?
Io e Davide oggi siamo partiti con le bici da dove inizia la vecchia strada che porta a Ceresole , raggiunto il paese abbiamo imboccato il sentiero che porta al colle Sià , bello a brevi tratti anche pedalabile in salita . Raggiunto il colle il sentiero prosegue in leggera discesa x un tratto con qualche bel passaggio tecnico poi si risale un paio di volte a spinta e si incrocia il sentiero che scende dal colle della porta , da qui il sentiro balcone che questa volta senza nuvole regala una bella vista ci porta alla ex casa di caccia , qui ci viene detto da una coppia che si sta occupando della tinteggiatura della facciata e che ci offre anche un caffe da 2222 m slm ( direi buono il caffé ) che la mulattiera cha va verso la Sassa è interrotta da una frana quindi in disuso da qualche anno , ma io e Davide osiamo e svoltiamo a sx , il sentiero è colmo di erba arbusti e betulle ma si procede abbastanza bene facendo attenzione per un dislivello di 200 mt, poi in mezzo alla pineta incontriamola frana o meglio non c'è piu il sentieroe la pendenza è notevole cosi attraversiamo i 100 mt aggrappati all' erba e uno alla voltacon l ' orecchio teso sui massi sopra la testa poi si ritrova la mulattiera ma scompare da li apoco , per fortuna si scorge il sentiero in basso che scende dal rifugio di Noaschetta lo raggiungiamo e da li verso la Sassa è quasi tutto ciclabile e scorrevole poi dopo la Sassa è un ' autostrada .Comunque sconsiglio di provare la nostra esperienza perche la frana è davvero brutta e c' è il rischio che si stacchi qualche masso durante il passaggio , verso Balmarossa il sentiero non è molto ciclabile ma almeno è sicuro .
 

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
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Ciao certo che salire fin lassu' è una bella soddisfazione ,poi siete scesi sullo stesso percorso o avete optato x altre vie ?
Io e Davide oggi siamo partiti con le bici da dove inizia la vecchia strada che porta a Ceresole , raggiunto il paese abbiamo imboccato il sentiero che porta al colle Sià , bello a brevi tratti anche pedalabile in salita . Raggiunto il colle il sentiero prosegue in leggera discesa x un tratto con qualche bel passaggio tecnico poi si risale un paio di volte a spinta e si incrocia il sentiero che scende dal colle della porta , da qui il sentiro balcone che questa volta senza nuvole regala una bella vista ci porta alla ex casa di caccia , qui ci viene detto da una coppia che si sta occupando della tinteggiatura della facciata e che ci offre anche un caffe da 2222 m slm ( direi buono il caffé ) che la mulattiera cha va verso la Sassa è interrotta da una frana quindi in disuso da qualche anno , ma io e Davide osiamo e svoltiamo a sx , il sentiero è colmo di erba arbusti e betulle ma si procede abbastanza bene facendo attenzione per un dislivello di 200 mt, poi in mezzo alla pineta incontriamola frana o meglio non c'è piu il sentieroe la pendenza è notevole cosi attraversiamo i 100 mt aggrappati all' erba e uno alla voltacon l ' orecchio teso sui massi sopra la testa poi si ritrova la mulattiera ma scompare da li apoco , per fortuna si scorge il sentiero in basso che scende dal rifugio di Noaschetta lo raggiungiamo e da li verso la Sassa è quasi tutto ciclabile e scorrevole poi dopo la Sassa è un ' autostrada .Comunque sconsiglio di provare la nostra esperienza perche la frana è davvero brutta e c' è il rischio che si stacchi qualche masso durante il passaggio , verso Balmarossa il sentiero non è molto ciclabile ma almeno è sicuro
Grandi ragazzi!! ecco perchè giunti al bivio balordo la scritta di vernice recita "balmarossa a DX", proprio perchè a sx il sentiero è interrotto.
Ho avuto qualche presentimento visto che non ci passava nessuno, pero' non lo sapevo proprio.
Noi dallo Chab siamo poi scesi in direzione Monginevro, quindi verso la francia. Discesa quasi tutta ciclabile, con qualche passaggio da fare a piedi.
Il bello sarebbe una volta giunti a claviere, sotto il monginevro, risalire in direzione sagna longa per poi scendere infine su sentieri a Cesana.
Noi invece siamo scesi su bitume, causa socio cotto, ed è un vero peccato perchè sono 5/6 km di discesa asfaltata, ed in mtb è sempre un peccato.
Il problema, come dicevo, è che da Claviere bisogna per forza salire su strade bianche, altrimenti niente sterrato in discesa.
Sarà per la prossima volta:medita:
P.S. certo che salire al colle Sià in bici ne avete avuta di voglia!!! bisogna praticamente sempre spingere!
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
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rivarolo (to)
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S. certo che salire al colle Sià in bici ne avete avuta di voglia!!! bisogna praticamente sempre spingere!
A salire su è stato certamente faticoso ma mai troppo ripido come detto in alcuni brevi tratti si riusciva a pedalare sino alla cà bianca si viaggia all' ombra dei larici e poi in questo periodo c' e abbondanza di mirtilli che addolciscono la fatica .
 

torta74

Biker superis
30/7/10
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canavese
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Si' l'ideale sarebbe proprio fare cosi', bisogna vedere a che ora trovate la navetta per salire...da Noasca che io sappia c'è solo il pullman.
Io avendolo gia' fatto opterei per la 3° opzione. Parcheggiare la macchina nel grande parcheggio in riva al lago di Ceresole, quello piu' grande dove c'è sempre casino.
Da li salire su bitume, prendere la mulattiera e salire; certo che da pedalare ce n'è, molto di piu' che partire direttamente dai laghi sopra.
Facendo la mia opzione bisogna poi scendere verso il COLLE SIA', troverete cartello indicatore. Diversamente arrivare fino al Gran Piano e scendere poi tramite mulattiera, dapprima pedalabile, poi da fare a piedi.
Giunti a Balmarossa asfalto fino a Noasca.
Fate attenzione che comunque non è un'itinerario banale, bisogna sapersi orientare, specialmente dopo il colle della Porta. Obbligatorio portarsi almeno la cartina

Eccoci qua scrivo poche righe perche sono cotto e in fase digestiva , fatto il giro dei colli della terra e della finestra , partenza da Noasca dopo lunghissima attesa del mezzo pubblico e ahimè capolinea a Ceresole , quindi bitume sino ai laghi della civetta e inizio percorso verso il colle della terra , primo pezzo divertente con alternarsi di pezzi ciclabili e altri un po meno , dopo il rio percia inizia la pietraia con bici a spinta per quasi tutto il tragitto , arrivo al colle , spettacolare , la giornata è limpidissima un po meno nella seconda parte . Discesa al lago lillet , a parte un centinaio di metri franati il resto è scorrevole , salita al colle della porta meno trigosa del precedente colle , discesa dal colle non sempre agevole , con frane e grossi massi sul cammino ,qui sale la nebbia e toglie un po di fascino al paesaggio , continua la discesa direzione gran piano , rifornimento acqua e giu verso Noasca ,sono gia le sette e mezza , scendiamo e al bivio prendiamo x Balmarossa e li si commette l' errore , il tratto sino alle baite sopra la frazione si presenta poco adatto alle ruote cosi si agiunge fatica esi perde un po di tempo l'altra direzione , verso la Sassa vedendola da lontano si presentava migliore . Dando un giudizio si tratta di un giro di un certo spessore sia per il panorama sia per il percorso dove le fatiche si fanno sentire e la discesa non è mai banale .

occo il programma per il mio secondo giro in mtb.....grazie!
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Torino
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Grandi ragazzi!! ecco perchè giunti al bivio balordo la scritta di vernice recita "balmarossa a DX", proprio perchè a sx il sentiero è interrotto.
Ho avuto qualche presentimento visto che non ci passava nessuno, pero' non lo sapevo proprio.
Noi dallo Chab siamo poi scesi in direzione Monginevro, quindi verso la francia. Discesa quasi tutta ciclabile, con qualche passaggio da fare a piedi.
Il bello sarebbe una volta giunti a claviere, sotto il monginevro, risalire in direzione sagna longa per poi scendere infine su sentieri a Cesana.
Noi invece siamo scesi su bitume, causa socio cotto, ed è un vero peccato perchè sono 5/6 km di discesa asfaltata, ed in mtb è sempre un peccato.
Il problema, come dicevo, è che da Claviere bisogna per forza salire su strade bianche, altrimenti niente sterrato in discesa.
Sarà per la prossima volta:medita:
P.S. certo che salire al colle Sià in bici ne avete avuta di voglia!!! bisogna praticamente sempre spingere!


esiste un modo per scendere a cesana non su bitume: leggere quì
 

torta74

Biker superis
30/7/10
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canavese
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occo il programma per il mio secondo giro in mtb.....grazie!

traversa fatta....col della terra, col della porta gran piano e poi giù a noasca...stupendo!!
siamo parti alle 8:30 da sopra la diga dell'Agnel e senza fretta poco dopo le 16 siamo arrivati ain piazza a Noasca....peccato per la nebbia in quota e per l'ultima parte della discesa quella che porta a balmarossa dove c'è ben poco di pedalabile per il resto il giro è stato fantastico!!
 

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il conte

Biker poeticus
12/1/03
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Torino
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traversa fatta....col della terra, col della porta gran piano e poi giù a noasca...stupendo!!
siamo parti alle 8:30 da sopra la diga dell'Agnel e senza fretta poco dopo le 16 siamo arrivati ain piazza a Noasca....peccato per la nebbia in quota e per l'ultima parte della discesa quella che porta a balmarossa dove c'è ben poco di pedalabile per il resto il giro è stato fantastico!!

Quindi hai fatto il sentiero n°550 immagino per il colle della terra. Com'è? Si pedala o si spinge? E la discesa poi su Noasca? Grazie.
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
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traversa fatta....col della terra, col della porta gran piano e poi giù a noasca...stupendo!!
siamo parti alle 8:30 da sopra la diga dell'Agnel e senza fretta poco dopo le 16 siamo arrivati ain piazza a Noasca....peccato per la nebbia in quota e per l'ultima parte della discesa quella che porta a balmarossa dove c'è ben poco di pedalabile per il resto il giro è stato fantastico!!
Bravi sono felice vi sia piaciuto , è emozionante salire si lassu' e poi che discese ...
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
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Quindi hai fatto il sentiero n°550 immagino per il colle della terra. Com'è? Si pedala o si spinge? E la discesa poi su Noasca? Grazie.
Mi intrometto , sino al rio Percia è quasi tutta pedalabile poi inizia una pietraia e si deve spingere sino su al colle , la discesa al lago Lillet presenta solo una cinquantinadi metri che sono molto franosi , colle della Porta inizialmente a tratti pedalabile poi si spinge ma è meno brutto che al precedente colle , poi si scende su mulattiera a tratti scassata sino al bivio per il gran piano o per il colle Sià che va verso Ceresole , ottima alternativa , da qui al gran piano si viaggia su sentiero che taglia traversalmente tutto pedalabile tranne qualche pezzo dove l' acqua ha rovinatola traccia , dal gran piano a Noasca il primo pezzo e ciclabile poi si arriva ad una deviazione obbligatoria x Balmarossa causa frana (provato il percorso , sarebbe ottimo se non fosse abbandonato e non mancasse un centinaio di metri portati via , li abbiamo attraversato a nostro rischio )poi come detto il seguito è poco ciclabile x un 300 di dislivello .
 
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