Ciao,
in merito all'interessante discussione sulle possibilità di convivenza fra bikers e cacciatori ed a tutti i successivi interventi sull'argomento, mi permetto di osservare:
1) Ritengo che, come si dice, domandare è lecito, rispondere è cortesia...perciò, cari responsabili di questa o quella organizzazione venatoria, una risposta, chiara, precisa ed educata, a chi gentilmente chiede solo di potervi parlare di un problema REALE, va data a prescindere. E poi, che dire del danno economico provocato? A quello, legalmente, qualcuno potrebbe anche dover rispondere. Infatti, se un atto è illecito (ed io, credo, che quanto fatto a Finale, lo sia), chi lo commette deve rispondere non solo del danno emergente, ma anche del cosiddetto "lucro cessante". In altre parole, a Sissi e marito, chi glieli da indietro i soldi persi e quelli non guadagnati ? Ma non solo quelli di adesso...Ed il danno economico in prospettiva futura ? I clienti potenziali allontanati ? Quelli che rinunciano per paura di rogne ? Vi è poi il problema di carattere penale. In effetti, trappole poste in quel modo, possono, visto il rischio corso, paventare l'ipotesi di tentato omicidio. L'idea di un esposto alla magistratura contro "ignoti" (ben corroborato da un gran casino mediatico) mi sembra da prendere in seria considerazione (io l'avrei già fatto!). Poi, vedrete che, gli "ignoti" avranno subito una gran voglia di parlarvi...;
2) Lo stesso andrebbe però detto (e fatto...) verso questo o quel politico, soprattutto a livello locale, che dalle associazioni venatorie trae vantaggi elettorali in termini di voti e sostegno, mentre nulla guadagna a perorare la causa di liberi, impegnati, seri professionisti "non inquadrati" in qualche lobby;
3) A proposito, a quanto ammonta il turnover d'affari dei commercianti di armi ? E qual'è il loro potere politico, soprattuto se rapportato alla concorrenza (in questo caso, i freeriders finalesi);
4) Ma veniamo anche ai media...tanto bravi a fare da cassa di risonanza all'apertura della stagione venatoria, quanto incapaci per primi di proporre all'utenza con la stessa visibilità, modi alternativi di rapportarsi con la natura. In questo senso, forse Sissi e gli altri dovrebbero fare un po' da soli, e mettere su un gran casino mediatico (poco da dire, ciò che non passa in TV, non è mai accaduto!). Sapete qual'è stato il personaggio che ha fatto scattare più denunce negli ultimi anni in Italia ? Il Gabibbo...;
5) In merito ai cacciatori...vero che non si tratta di "killer" in senso stretto, ma altrettanto vero inoppugnabilmente che il loro divertimento, IMPROPRIAMENTE CHIAMATO SPORT, corrisponde alla fine non naturale di una vita. Diversa, certo, dalla nostra, ma pur sempre vita;
6) In merito, da anni animalisti e cacciatori, si scontrano, portando gli uni e gli altri "ottime" ragioni a difesa della propria causa. Ritengo, solo per esperienza personale, che le posizioni siano inconciliabili di default, perchè partono da presupposti diametralmente opposti;
7) Io penso che uccidere, qualunque vita, sia di per sè orrendo. Ma credo che ognuno abbia il diritto di scegliere, se la legge lo permette, da che parte vuole stare. In situazioni come queste si tratta di rispondere alla propria coscienza, niente di più. E la coscienza cambia con il mutare delle esperienze personali. In proposito e riguardo all'argomento, per chi non l'avesse visto, date un'occhiata al film di M. Cimino "Il Cacciatore" (che caso!!!);
8) Il fatto è che noi abbiamo una visione dell'universo antropocentrica, tanto che un filosofo tedesco diceva che Dio non esisterebbe se non esistesse l'uomo. Per cui, quasi per "diritto naturale" ci sentiamo autorizzati a fare ciò che vogliamo del nostro ambiente. It's a mistake...;
9) Sui cani...io ne ho 37 in montagna (husky, faccio sleddog) + 1 a casa. Morsi ad altri 0, aggressioni 0, danni a cose 0. Loro sono cani, non uomini. Io non li tratterò mai come dei figli, non vorrò mai umanizzarli. Sono splendidi così, come sono nati. Non sono i miei bambolotti viventi, non sono peluche che ululano. Sono esseri viventi, diversi, ma ESSERI !!!;
10) Ancora sui cacciatori...alcuni miei zii lo erano. Brava gente, credetemi...partivano alle 4 col loro cane in autunno (quando d'autunno faceva un freddo bestia!) e tornavano verso ora di pranzo, sempre a mani vuote. Ma erano felici lo stesso, loro ed i cani. Non ho mai capito che tipo di caccia fosse...ma questa, la farei anch'io;
Comunque, sorry per la lunghezza del mio intervento, ma mi sono letto 14 pagine dei Vostri, e qualcosa da dire ce l'avevo.
Chiuderei dicendo che, in situazioni come queste, deve esserci una REALE solidarietà fra chi crede che un mondo diverso sia davvero possibile!
Perciò, a Sissi ed a chiunque altro ne abbia bisogno, diamo una mano concreta: se ce le chiedono ed anche se non lo fanno, facciamo davvero qualcosa perchè la difesa dei loro diritti, CHE SONO I DIRITTI DI OGNUNO DI NOI, ci veda protagonisti.
Ognuno come potrà, ognuno come vorrà.
Ciao
Benny the manny
in merito all'interessante discussione sulle possibilità di convivenza fra bikers e cacciatori ed a tutti i successivi interventi sull'argomento, mi permetto di osservare:
1) Ritengo che, come si dice, domandare è lecito, rispondere è cortesia...perciò, cari responsabili di questa o quella organizzazione venatoria, una risposta, chiara, precisa ed educata, a chi gentilmente chiede solo di potervi parlare di un problema REALE, va data a prescindere. E poi, che dire del danno economico provocato? A quello, legalmente, qualcuno potrebbe anche dover rispondere. Infatti, se un atto è illecito (ed io, credo, che quanto fatto a Finale, lo sia), chi lo commette deve rispondere non solo del danno emergente, ma anche del cosiddetto "lucro cessante". In altre parole, a Sissi e marito, chi glieli da indietro i soldi persi e quelli non guadagnati ? Ma non solo quelli di adesso...Ed il danno economico in prospettiva futura ? I clienti potenziali allontanati ? Quelli che rinunciano per paura di rogne ? Vi è poi il problema di carattere penale. In effetti, trappole poste in quel modo, possono, visto il rischio corso, paventare l'ipotesi di tentato omicidio. L'idea di un esposto alla magistratura contro "ignoti" (ben corroborato da un gran casino mediatico) mi sembra da prendere in seria considerazione (io l'avrei già fatto!). Poi, vedrete che, gli "ignoti" avranno subito una gran voglia di parlarvi...;
2) Lo stesso andrebbe però detto (e fatto...) verso questo o quel politico, soprattutto a livello locale, che dalle associazioni venatorie trae vantaggi elettorali in termini di voti e sostegno, mentre nulla guadagna a perorare la causa di liberi, impegnati, seri professionisti "non inquadrati" in qualche lobby;
3) A proposito, a quanto ammonta il turnover d'affari dei commercianti di armi ? E qual'è il loro potere politico, soprattuto se rapportato alla concorrenza (in questo caso, i freeriders finalesi);
4) Ma veniamo anche ai media...tanto bravi a fare da cassa di risonanza all'apertura della stagione venatoria, quanto incapaci per primi di proporre all'utenza con la stessa visibilità, modi alternativi di rapportarsi con la natura. In questo senso, forse Sissi e gli altri dovrebbero fare un po' da soli, e mettere su un gran casino mediatico (poco da dire, ciò che non passa in TV, non è mai accaduto!). Sapete qual'è stato il personaggio che ha fatto scattare più denunce negli ultimi anni in Italia ? Il Gabibbo...;
5) In merito ai cacciatori...vero che non si tratta di "killer" in senso stretto, ma altrettanto vero inoppugnabilmente che il loro divertimento, IMPROPRIAMENTE CHIAMATO SPORT, corrisponde alla fine non naturale di una vita. Diversa, certo, dalla nostra, ma pur sempre vita;
6) In merito, da anni animalisti e cacciatori, si scontrano, portando gli uni e gli altri "ottime" ragioni a difesa della propria causa. Ritengo, solo per esperienza personale, che le posizioni siano inconciliabili di default, perchè partono da presupposti diametralmente opposti;
7) Io penso che uccidere, qualunque vita, sia di per sè orrendo. Ma credo che ognuno abbia il diritto di scegliere, se la legge lo permette, da che parte vuole stare. In situazioni come queste si tratta di rispondere alla propria coscienza, niente di più. E la coscienza cambia con il mutare delle esperienze personali. In proposito e riguardo all'argomento, per chi non l'avesse visto, date un'occhiata al film di M. Cimino "Il Cacciatore" (che caso!!!);
8) Il fatto è che noi abbiamo una visione dell'universo antropocentrica, tanto che un filosofo tedesco diceva che Dio non esisterebbe se non esistesse l'uomo. Per cui, quasi per "diritto naturale" ci sentiamo autorizzati a fare ciò che vogliamo del nostro ambiente. It's a mistake...;
9) Sui cani...io ne ho 37 in montagna (husky, faccio sleddog) + 1 a casa. Morsi ad altri 0, aggressioni 0, danni a cose 0. Loro sono cani, non uomini. Io non li tratterò mai come dei figli, non vorrò mai umanizzarli. Sono splendidi così, come sono nati. Non sono i miei bambolotti viventi, non sono peluche che ululano. Sono esseri viventi, diversi, ma ESSERI !!!;
10) Ancora sui cacciatori...alcuni miei zii lo erano. Brava gente, credetemi...partivano alle 4 col loro cane in autunno (quando d'autunno faceva un freddo bestia!) e tornavano verso ora di pranzo, sempre a mani vuote. Ma erano felici lo stesso, loro ed i cani. Non ho mai capito che tipo di caccia fosse...ma questa, la farei anch'io;
Comunque, sorry per la lunghezza del mio intervento, ma mi sono letto 14 pagine dei Vostri, e qualcosa da dire ce l'avevo.
Chiuderei dicendo che, in situazioni come queste, deve esserci una REALE solidarietà fra chi crede che un mondo diverso sia davvero possibile!
Perciò, a Sissi ed a chiunque altro ne abbia bisogno, diamo una mano concreta: se ce le chiedono ed anche se non lo fanno, facciamo davvero qualcosa perchè la difesa dei loro diritti, CHE SONO I DIRITTI DI OGNUNO DI NOI, ci veda protagonisti.
Ognuno come potrà, ognuno come vorrà.
Ciao
Benny the manny