Blocco mentale in Mtb

Mikyila

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Ciao a tutti, non so se questa è la sezione giusta del forum per esprimere il mio dilemma...
Vado in Mtb da qualche anno, mi ha sempre divertito, mi sono impegnato nell'allenamento e finalmente ho una discreta gamba per potermi divertire.
Di solito giro da solo, ma qualche settimana fa vengo invitato ad unirmi ad un gruppo di ragazzi della mia zona, accetto volentieri e così si parte...
Mi aggrego a loro, iniziamo a girare nella solita zona dove vado di solito ma su un sentiero per me nuovo.
Dopo pochi km ecco la prima salita dove me la cavo piuttosto bene, giunti in cima ci addentriamo nel bosco, inizia un bel singletrack, mi sto divertendo, tengo il passo dei nuovi compagni, sono nel mezzo del gruppo...ad un certo punto inizia la discesa ed ecco il dramma...
Vedo i ragazzi davanti a me iniziare a scendere, io mi blocco, freno di colpo, mi faccio da parte per lasciare spazio a chi mi seguiva, guardo la discesa in questione, blocco totale, il panico mi assale, inizio a sudare, le gambe tremano, mi vengono i brividi.
Cerco di calmarmi ma niente, sono impietrito, mi viene la nausea, sale il magone...faccio un bel respiro e scendo a piedi.
Una volta giù cerco di tornare in sella, non ci riesco, le gambe tremano troppo, mi manca l'equilibrio, la bici mi cade in un cespuglio e io la guardo mentre barcollo un po'.
La rialzo, vorrei voltarmi a guardare la discesa che mi ha ridotto così ma non ne ho il coraggio, sono terrorizzato, mi faccio forza, salgo in sella e sempre barcollando proseguo sul sentiero fino alla strada asfaltata, da dove mi dirigo verso casa.
Da quel giorno, quando esco in bici, faccio maggiormente strade asfaltate, ogni tanto mi spingo ancora sullo sterrato ma ogni discesa che trovo, anche quelle che conosco benissimo, sempre fatte senza problemi, anche nei banalissimi falsi piani procedo a passo d'uomo, quasi con i freni tirati.
Sinceramente mi sta passando la voglia...
Qualcuno ha idea di cosa sia successo?

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Mikyila

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Un calo di zuccheri,hai dato troppo in salita e non sei arrivato lucido per affrontare la discesa...mi viene in mente solo questo...insisti ad uscire in compagnia,impara anche un pò di tecnica,gestisciti bene nelle salite e vedrai che porti a termine le discese senza paure...;-)
Spero sia solo colpa degli zuccheri, proverò a seguire il tuo consiglio, grazie 1000 del sostegno

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Banana667

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Hai avuto un crollo mentale, forse il fatto che non fossi da solo e magari volessi fare una buona figura con quei ragazzi ti ha messo pressione. Non saprei consigliarti come risbloccarti però. Personalmente le rifarei da solo o meglio ancora con qualche altro in bici, a ritmo tranquillo e senza fretta, per ritrovare la sicurezza. Ma capisco che tra il dire e il fare sia un po' complicato. Un annetto fa, su un tratto particolare di una discesa, nemmeno così impegnativa, son caduto sbattendo il manubrio sul petto e per poco non centrando in pieno un albero, rischiando di cadere sulla scarpata a lato. Stavo andando forte e alla curva non ho rallentato abbastanza e sono uscito fuori. Per me ora resta difficilissimo farla alla velocità con cui la facevo prima... All'inizio quando la riprovai, dopo qualche giorno, andavo davvero piano. Ma a poco a poco ho ripreso confidenza.
Capisco che a dirsi sia più facile che a farsi, ma devi tornare allo stato psicologico di prima di quell'episodio...

Per quanto riguarda un presunto calo di zuccheri, non so se l'ipoglicemia di una persona "normale" sia come le mie da diabetico, ma a me onestamente capita il contrario, ossia scendo senza ragionarci molto, prendendomi rischi che solitamente a mente lucida non prendo, quindi non so...
 

Mikyila

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Hai avuto un crollo mentale, forse il fatto che non fossi da solo e magari volessi fare una buona figura con quei ragazzi ti ha messo pressione. Non saprei consigliarti come risbloccarti però. Personalmente le rifarei da solo o meglio ancora con qualche altro in bici, a ritmo tranquillo e senza fretta, per ritrovare la sicurezza. Ma capisco che tra il dire e il fare sia un po' complicato. Un annetto fa, su un tratto particolare di una discesa, nemmeno così impegnativa, son caduto sbattendo il manubrio sul petto e per poco non centrando in pieno un albero, rischiando di cadere sulla scarpata a lato. Stavo andando forte e alla curva non ho rallentato abbastanza e sono uscito fuori. Per me ora resta difficilissimo farla alla velocità con cui la facevo prima... All'inizio quando la riprovai, dopo qualche giorno, andavo davvero piano. Ma a poco a poco ho ripreso confidenza.
Capisco che a dirsi sia più facile che a farsi, ma devi tornare allo stato psicologico di prima di quell'episodio...

Per quanto riguarda un presunto calo di zuccheri, non so se l'ipoglicemia di una persona "normale" sia come le mie da diabetico, ma a me onestamente capita il contrario, ossia scendo senza ragionarci molto, prendendomi rischi che solitamente a mente lucida non prendo, quindi non so...
Già, devo continuare a provarci...grazie 1000

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Banana667

Banana diabolica
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Che poi...ragazzi,non è un disonore scendere e fare a piedi una discesa in cui non ci si sente sicuri...hai voglia di quanto scendo ancora io che son 25 anni e oltre che vado in mtb...e ne ho fatte di discese,ma tante... ;-)

Beh, certo che no. Solo che ho come l'impressione che per @Mikyila la sicurezza di essere in grado di affrontare un ripido sia molto legata al divertimento e alla "voglia" che ha di andare in bicicletta. Anche il consiglio di un corso di guida MTB non è male. Perché credo che psicologicamente possa aiutare molto. Ma anche il fatto di non essere da solo, se dovesse provare e magari avere paura di farsi male. Sembra quasi che abbia perso un automatismo nella mente che gli faceva credere di star facendo le cose con il pieno controllo e la giusta sicurezza. Non è facile riprendersi, lo capisco. Vale per la MTB come per qualsiasi brutto episodio nella vita, non è molto diverso.
 
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Cimpy_Babbano

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Rockrider 340 come prima MTB. Per sbaglio Riverside 900 e ora RR520+RR560
Si chiama "attacco di panico", ed è una brutta bestia.

Ci sono due modi per sconfiggerlo:

5 + 5 anni di psicoterapia steso su un lettino, per arrivare alla conclusione che non ti serve scendere, e quindi evitare per rinuncia

Oppure

30 secondi di paura, mentre ne affronti una. Se ce la fai, è passato tutto.


Spiego:

Avevo 17 anni e tornavo da scuola in scooter. Un idiota con l'Alzheimer guidava come un cane e, avendo fatto imbufalire gente dietro, veniva superato e chiuso verso destra.

Lui, idiota, guardava davanti, il tipo che lo chiudeva sulla sinistra.

Più avanti, a destra, lato marciapiede, c'ero io, sullo scooter, che vedevo la scena nel retrovisore.

Il tipo con l'Alzheimer stringe verso destra - lo vedo, vado a tavoletta
.. Inutile, lui è più veloce:

Mi sfiora la gamba sinstra, mi colpisce la ruota anteriore

Scivolo sull'asfalto per un buon 20 metri (credo, perché non li ho misurati)

Salto quantico: da allora e fino ai miei 22 anni (circa, che non ricordo esattamente, ma non meno di 5, comunque) mai più messo piede su qualsiasi cosa avesse due ruote, bici comprese.


Poi un giorno da universitario, la scelta: o sali sulla bici e pedali, o ti fai portare in bici da una persona che è la metà di te e ondeggia da paura.


Ho scelto la prima, nel panico più totale.

Dopo 10 minuti, non essendo ancora morto, ho iniziato a provarci gusto.

Quel giorno sono sceso dalla bici con rammarico otto ore dopo, verso mezzanotte.
Volevo portarmela in camera, volevo.

Da allora ho pedalato finché ho potuto tutti i giorni fino alla laurea.

Tutto il resto a seguire è un'altra storia, ma come fare il salto quantico ora lo sai: se lo vuoi fare, devi saltare nel cerchio di fuoco - sia detto, anche una discesa soft per cominciare va bene, anzi, è meglio di una hard. La hard vedrai che poi la fai dopo aver passato 6/8 ore a fare tutte quelle che hai incontrato per caso cercandole una ad una.

Parola di vecchio che oggi, più di 30 anni dopo, ogni giorno passa 2 ore nel traffico cittadino.

Facci sapere.
 
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bgcarlo

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Anche il mio rapporto con le discese è piuttosto particolare. Ci sono discese toste che faccio ed altre che sfiorano il ridicolo ma mi bloccano. Proprio lunedì in uscita col gruppo, mi sono trovato a scendere su una discesa da due soldi... gli altri arrivavano e via, con naturalezza. Io volevo farla, sono tornato indietro per riprenderla e poi alla fine sono sceso. È stretta con una piccola curva è molto molto in pendenza ma breve... prima o poi la farò. Comunque io ho bisogno di uscire con gli altri per migliorarmi, vedere come fanno e replicare. Ma ho anche bisogno di fare lo stesso percorso da solo, per capirlo bene e sapere come prenderlo. Poi ci vuole anche un pizzico di “mi butto e vediamo come va”


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Ci sono due modi per sconfiggerlo:

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Oppure

30 secondi di paura, mentre ne affronti una. Se ce la fai, è passato tutto.


Spiego:

Avevo 17 anni e tornavo da scuola in scooter. Un idiota con l'Alzheimer guidava come un cane e, avendo fatto imbufalire gente dietro, veniva superato e chiuso verso destra.

Lui, idiota, guardava davanti, il tipo che lo chiudeva sulla sinistra.

Più avanti, a destra, lato marciapiede, c'ero io, sullo scooter, che vedevo la scena nel retrovisore.

Il tipo con l'Alzheimer stringe verso destra - lo vedo, vado a tavoletta
.. Inutile, lui è più veloce:

Mi sfiora la gamba sinstra, mi colpisce la ruota anteriore

Scivolo sull'asfalto per un buon 20 metri (credo, perché non li ho misurati)

Salto quantico: da allora e fino ai miei 22 anni (circa, che non ricordo esattamente, ma non meno di 5, comunque) mai più messo piede su qualsiasi cosa avesse due ruote, bici comprese.


Poi un giorno da universitario, la scelta: o sali sulla bici e pedali, o ti fai portare in bici da una persona che è la metà di te e ondeggia da paura.


Ho scelto la prima, nel panico più totale.

Dopo 10 minuti, non essendo ancora morto, ho iniziato a provarci gusto.

Quel giorno sono sceso dalla bici con rammarico otto ore dopo, verso mezzanotte.
Volevo portarmela in camera, volevo.

Da allora ho pedalato finché ho potuto tutti i giorni fino alla laurea.

Tutto il resto a seguire è un'altra storia, ma come fare il salto quantico ora lo sai.: se lo vuoi fare, devi saltare nel cerchio di fuoco - sia detto, anche una discesa soft per cominciare va bene, anzi, è meglio di una hard.

Facci sapere.
È successo anche a me, 15 anni fa, non ho mai più voluto vedere una moto...
Comunque è vero, bisogna affrontare la paura e buttarsi

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Cimpy_Babbano

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È successo anche a me, 15 anni fa, non ho mai più voluto vedere una moto...
Comunque è vero, bisogna affrontare la paura e buttarsi

Dunque lo sai.

Parti piano, con discese "baby". Poi allunga il passo mano a mano che hai visto che ce la fai.

Vai e non dare soldi agli psicologi, che son solo soldi buttati
 
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Ci sono due modi per sconfiggerlo:

5 + 5 anni di psicoterapia steso su un lettino, per arrivare alla conclusione che non ti serve scendere, e quindi evitare per rinuncia

Oppure

30 secondi di paura, mentre ne affronti una. Se ce la fai, è passato tutto.


Spiego:

Avevo 17 anni e tornavo da scuola in scooter. Un idiota con l'Alzheimer guidava come un cane e, avendo fatto imbufalire gente dietro, veniva superato e chiuso verso destra.

Lui, idiota, guardava davanti, il tipo che lo chiudeva sulla sinistra.

Più avanti, a destra, lato marciapiede, c'ero io, sullo scooter, che vedevo la scena nel retrovisore.

Il tipo con l'Alzheimer stringe verso destra - lo vedo, vado a tavoletta
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Mi sfiora la gamba sinstra, mi colpisce la ruota anteriore

Scivolo sull'asfalto per un buon 20 metri (credo, perché non li ho misurati)

Salto quantico: da allora e fino ai miei 22 anni (circa, che non ricordo esattamente, ma non meno di 5, comunque) mai più messo piede su qualsiasi cosa avesse due ruote, bici comprese.


Poi un giorno da universitario, la scelta: o sali sulla bici e pedali, o ti fai portare in bici da una persona che è la metà di te e ondeggia da paura.


Ho scelto la prima, nel panico più totale.

Dopo 10 minuti, non essendo ancora morto, ho iniziato a provarci gusto.

Quel giorno sono sceso dalla bici con rammarico otto ore dopo, verso mezzanotte.
Volevo portarmela in camera, volevo.

Da allora ho pedalato finché ho potuto tutti i giorni fino alla laurea.

Tutto il resto a seguire è un'altra storia, ma come fare il salto quantico ora lo sai: se lo vuoi fare, devi saltare nel cerchio di fuoco - sia detto, anche una discesa soft per cominciare va bene, anzi, è meglio di una hard. La hard vedrai che poi la fai dopo aver passato 6/8 ore a fare tutte quelle che hai incontrato per caso cercandole una ad una.

Parola di vecchio che oggi, più di 30 anni dopo, ogni giorno passa 2 ore nel traffico cittadino.

Facci sapere.
Grazie

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La compagnia mi piace, ma se voglio migliorarmi in solitudine riesco a concentrarmi meglio, forse è lì che sbaglio...ma uscendo in compagnia sono sempre a tutta perché gli altri vanno in bici da più tempo di me, quindi preferisco allenarmi da solo, quando sarò più pronto mi aggregherò al gruppo :)

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Sfn

Biker serius
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Ma il gruppo è quello giusto per te? Io ho 3 gruppi con cui esco e mi trovo benissimo con tutti "caratterialmente" ma uno dei 3 gruppi è frequentato da persone molto più avanti di me x quel che riguarda le discese e quando esco con loro mi sento un po' abbattuto,"PARANOIA 1"faccio sempre da scopa anche xche' altrimenti farei da tappo, loro partono a testa bassa e fanno la conta dei presenti quando arrivano in fondo," PARANOIA 2" spesso stando in fondo al gruppo ho anche un po' di timore, se cado a metà del sentiero, quando probabilmente sono già tutti in fondo, il tempo che risalgono a vedere cosa mi è successo chi sa che fine ho fatto! "PARANOIA 3" anche scendendo con tutte le attenzioni (se x me la discesa è tosta, scendo e me la faccio a piedi) "chissà da quanto mi aspettano"! Praticamente posso dire che sono bravissime persone ma quando esco con loro mi diverto poco e niente, con l'altro gruppo invece sono tutti più o meno del mio stesso livello ci aspettiamo e ci consigliamo e ti dirò di più, li ho portati nei sentieri dove di solito giro con il gruppo dei "pro" e tutte quegli ostacoli che mi sembravano insormontabili erano spariti QUASI tutti, mi sono anche sentito più sicuro della situazione in cui mi trovavo e di me stesso, ho anche spinto più del solito e mi sono divertito un sacco, x quel che riguarda un corso di guida potrebbe anche essere utile, il girare da solo può servire se c'è da studiare un percorso che sarà da rifare altre due o tre volte di fila ma girare da solo a me mette sempre un po' di freno psicologico, lo facevo spesso e ogni tanto lo faccio ancora ma bisogna fare attenzione che non accada mai nulla anche xche' da solo puoi contare solo su te stesso! Dimenticavo il terzo gruppo, detto anche gruppo fantasma, ci si trova all'improvviso x caso e si va!

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franico30

Biker cesareus
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Scott Spark 900 RC (2020) - Scott Spark 900 RC (2018)
Credo non ci siano dubbi che tu abbia avuto un attacco di panico. Io non credo molto negli psicologi quindi non mi pronuncio al riguardo. In ogni caso da questi si va per due motivi: per farsi diagnosticare il disturbo, e nel tuo caso mi sembra evidente l'attacco di panico anche se ovviamente non sono in dottore. Oppure per cercare di curare le crisi di panico ma nel tuo caso è stato un episodio isolato a meno che non ne hai già sofferto in passato anche in altri contesti (studio, lavoro.....).
Ripeto non sono un medico e non posso cerco psicanalizzarti via forum ma io cercherei di capire se in questo momento hai più paura delle discese che peraltro hai già fatto più volte senza problemi o del fatto che possa ripresentarsi la crisi che effettivamente ti fa passare un brutto quarto d'ora perché non è solo una questione mentale ma quando accade ha sintomi fisici molto fastidiosi (tremore, brividi, nausea.....). Non ti consiglio di tornare sulla discesa da solo perché in genere in MTB come in montagna è sempre preferibile essere almeno in due. Comunque tornaci e prenditi tutto il tempo che vuoi per affrontare la discesa e sconfiggere le tue paure.

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