Black forest marathon

caterpillar77

Biker superis
16/9/09
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quartucciu
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dato che vi piacc i racconti, copio & incollo quello di Tziu Scalas....

E’ andata anche questa trasferta in territorio teutonico: KirchZarten o KIRKAZEN come l’ha ribattezzata Rino.
Una trasferta iniziata sotto i migliori auspici e terminata sotto il freddo e il fango, che ha costretto non pochi ad arrendersi, ma non noi 12 sardi che abbiamo avuto la “sfrontatezza” e il “coraggio” di affrontare anche le avverse condizioni meteo.
Certo 77 chilometri non sono il nostro standard ma oramai il prossimo obiettivo non potrà che essere il superamento del “muro” dei 100 km per fare finalmente compagnia al nostro guerriero AntMar, 117 km in 7h e 28’ di sofferenza e tenacia.
Mi soffermo solamente a descrivere qualche riga relativa alla mia visione della gara, il resto ( gita a Friburgo, passeggiate, cenette varie ) si può capire dalle foto.

Lo squadrone dei SardiniaBikers si è mosso per tempo andando in perlustrazione già dal Venerdì mattina,giornata inaspettatamente assolata, sino al completamento della prima lunga e dura salita che dalla partenza a quota 400 m slm portava i bikers al raggiungimento di 1100 m dopo circa 21 km. Qui le prime sorprese: fragoline di bosco eccezionali, lumaconi esagerati, un verde rigoglioso come solo al nord si può trovare, tronchi di larice alti decine e decine di metri, il fondo perfettamente battuto che sembrava di pedalare su un biliardo !

La gara.
La partenza della nostra Marathon di 77 km, prevedeva la suddivisione in griglie da 100 suddivise in “rigoroso” ordine alfabetico: dopo la prima griglia la “21” quella degli agonisti ( Gigi, Thomas, Roberto Cotza, Giuppo e Roberto Piga ), la griglia di Antonio Fulghesu, successivamente si arrivava alla 37 (Mallica Salvatore e Maiorino Daniele ) per poi giungere alla 38 ( Scalas Wladimiro e Silverstro Rino ).
Io e Rino, complice una disattenzione del giudice, abbiamo scavalcato qualche “lettera” finendo nella griglia dei nostri conterranei con la lettera M, ovviamente siamo stati sgammati ma ci hanno comunque concesso di rimanere vicino ai “nostri compagni di squadra”. I tempi comunque venivano presi al passaggio sotto lo striscione del VIA.

Una attesa interminabile, al freddo e poi finalmente si parte: una partenza a razzo di Daniele e Tore, che hanno subito preso qualche minuto di vantaggio, approfittando dei vari trenini teutonici ( ! ) forse una media troppo alta per i nostri due locomotori sardi ?
In testa in tanto la battaglia tra Thomas e Roberto acerrimi “amici-nemici” iniziava con sorpassi e controsorpassi. Gigi era già lontano, grande prestazione la sua.

Inizia il mio inseguimento: il tratto pianeggiante che mi porta a raggiungere Antonio Fulghesu, saluti di rito e toccatina al sedere di incoraggiamento, proseguo con il mio passo.
Dopo lo scollinamento una lunga discesa in asfalto ci portata al ristoro di Hinterzarten: è qui ho capito l’entità della manifestazione, come se le migliaia di persone incontrate prima della partenza non fossero bastate. Un tavolo ristoro lungo un centinaio di metri, officina per assistenza meccanica, bacinelle per il lavaggio degli occhiali dal fango ! Una marea di gente che ti incitava con ogni mezzo, dai campanacci alle trombone. Bisognava sgomitare per poter fare il rabbocco della borraccia di Sali minerali banane, biscottini vari, torte e chi più ne ha più ne metta.
Riparto e subito un altro bell’acquazzone ci piomba addosso, costeggiamo il lago Titisee incantevole posto per una villeggiatura, per un tratto in falsopiano prima della seconda salita verso Barental a 39 km dalla partenza, dei due fuggitivi (Tore e Daniele )nemmeno l’ombra, ne approfitto per un pisc stop sulla radura rigogliosa, voglio dare anch’io il mio contributo al mantenimento della “Foresta Nera”: ho in mano qualcosa di “inanimato” sembra un pezzo di pelle di daino, l’affluire dell’urina porta un po’ di calore, si “risveglia”, meno male pensavo di avere cambiato oramai sesso.
Ero di spalle e ho pensato che Rino nel frattempo mi abbia superato, è un diesel e viene fuori alla distanza. Risalgo in sella e riprendo il mio cammino verso il secondo rifornimento (Rinken): a metà salita incontro Giuppo fermo a riflettere sui vari per come e perché della bicicletta, se è meglio abbandonarsi alle innovazioni tecnologiche (il motore dentro il tubo verticale). Mi fa cenno che il Presidente ha un grande distacco e io annuisco, siamo ancora a metà gara, c’è ancora tempo…forse.

Pedala pedala arrivo al secondo rifornimento dove punto un ragazzetto con una bottiglia in mano e gli chiedo un rabocco: era il malefico intruglio gassoso “apefel-qualcosa” un vero veleno! Scoprirò più tardi che anche i miei compagni di squadra sono stati traditi da quella bottiglia dall’aspetto invitante…Raccolgo qualche pezzo di banana, tortina, e riprendo l’inseguimento.
Abbiamo superato i 50 km e ora verrà il bello, discesone in picchiata per la risalita verso Stollenbach, un’altra mazzata ai quadricipiti femorali: non capisco più se è per il freddo e il fango o per il dislivello accumulato, comunque le mani non si sentono più e le devo staccare dal manubrio per scuoterle verso il basso a richiamare qualche cc di sangue tiepido.
La pioggia purtroppo non ci ha lasciato nemmeno per un minuto, il fango ci si è appiccicato addosso sin dal primo scollinamento e non ci ha mollato se non dopo una doccia bollente, ma dopo l’arrivo.

Scollinamento a Stollenbach e qui scorgo Daniele, gasatissimo anche grazie all’“Apefel”, mi sembra in gran forma, un pochino sofferente per la grande partenza, continuiamo vicini e dopo la penultima discesa a rotta di collo ( ma sempre in sicurezza ) superiamo il terzo ristoro che finisce su una salita al molto per cento, una marea di persone che ti incitano e che ti spingono moralmente, sembra di essere sul Mortirolo! Che emozione, scorgiamo Il presidente che data la pendenza con il suo nuovo ”due per dieci” e con il ginocchio in fase di rettifica, procede a fatica ( anche lui forse soffre la partenza turbo ), lo raggiungo e decidiamo di proseguire per arrivare in parata: Daniele, io e Tore.
Daniele si stacca nell’ultima micidiale salita, io e Tore rallentiamo perdendo posizioni per cercare di arrivare assieme, Daniele non si vede più, rallentiamo e proseguiamo ma nulla, non si vede, penso che si sia fermato per i crampi ( mi aveva accennato alla loro insorgenza prima di raggiungere Tore).

Sono gli ultimi chilometri, stiamo per completare la nostra gara, la più dura, la più lunga, la più lontana da casa di questi anni di MTB. Si scollina e si procede in una delle tante discese in cui si allertano gli atleti sulla pericolosità, invitandoli alla cautela: dopo qualche decina di metri, un’ambulanza con gli sportelli aperti e un ragazzo con il viso insanguinato disteso sul terreno, speriamo che non abbia nulla di rotto.
Continuiamo a girarci per cercare Daniele, macchè non arriva, mi sfilo la mantellina antipioggia per sfoggiare la nostra maglia, Tore scalpita: aiooo aundi sesi ? Arrivo ! Un attimo che non so dove sistemare la mantellina , apro il giubbino Sardiniamountainbike e l’infilo dentro. Costeggiamo il campeggio vicino allo stadio dove si sentono già le urla della gente e dello speaker, due rampe artificiali che ci proiettano fino dentro lo stadio, ultimo pericolo il cunettone nella curva a gomito che ci introduce nell’arena: siamo dentro la pista dall’altra parte dell’arrivo, ci prepariamo, mano presa pugno alto, abbiamo finito lo speaker che pronuncia i nostri nomi: “unz braken” WLADIMIREN UND SALVATOREN, Italia !
Cerchiamo gli altri della compagnia, Gigi Thomas e Roberto arriveranno già sdocciati, Roberto Piga è li che aspettava il nostro arrivo, poco dopo giunge anche Daniele il nostro “BigD” , il resto è una festa di Birra e Wurstel…
 

carpitz

Biker assatanatus
30/11/08
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gaddhura bedda
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Bike
Giant Reign 2017
Ragà,solo adesso mi connetto causa grande pausa riflessione....Scusatemi,ma il mio contributo ai complimenti dev'esserci,perchè conosco bene uno dei partecipanti,The "IRON MAN"....Ho visto in azione lui in allenamento e vi posso dire che devo aver visto ognuno di voi,che avete dato una prova di determinazione straordinaria....C'è stata sicuramente grande coesione nel gruppo quattro mori,solidarietà e compartecipazione,avete raccontato delle storie degne di un best seller intitolato:"Ma vaffan kirkazzen!!!"
 

actros19

Biker serius
25/4/05
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cagliari
www.arestis.com
Bellissimi racconti che trasmettono altrettante bellissime emozioni. Ho avuto la fortuna di provare personalmente tali sensazioni in altri contesti importanti ai quali ho partecipato con il mio gruppo. Il meteo non è stato dalla vostra, ma voi da buoni sardi non avete mollato la presa neanche di un solo centimetro..." pitticcusu is Arestis!!!" Ankora komplimenti a tutti!!
 

antoss

Biker assatanatus

Felice del risultato, qualche mese indietro eri incerto, qs impresa ti sembrava un po' troppo, io ti ho solo indicato un metodo e un "da farsi", ho interpretato le tue sensazioni, corretto qualcosina, ma il resto l'hai fatto tu con costanza ed impegno, e tutto il resto è noia..
BRAVO! ..e come si dice, continua così!
 

cozzaro nero

Biker extra
3/4/08
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olbia
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Bike
Giant X 2008
Robba Groossa anzi Robbi grosso.
Ormai Nord Sud Est Ovest si rimescolano in ogni occasione. Mi piace il nostro passatempo preferito, specialmente quando si leggono storie del genere.
 

caterpillar77

Biker superis
16/9/09
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quartucciu
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Robba Groossa anzi Robbi grosso.
Ormai Nord Sud Est Ovest si rimescolano in ogni occasione. Mi piace il nostro passatempo preferito, specialmente quando si leggono storie del genere.

quoto in pieno! stai bene fisicamente, migliori l'umore e la forma fisica, vedi un sacco di posti nuovi, provinciale, regionali, e internazionali, conosci un sacco di persone, condivi esperienze uniche.....che vogliamo di più???
 

homegrown

Biker extra
4/6/07
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sassari
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Classifica giornaliera dislivello positivo