Arco: non siamo soli!

marco

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ARCO - «Esclusi», titola così la maggior rivista europea di mountain bike, la tedesca «Bike». E intende, «ad Arco non ci vogliono». Il servizio si riferisce proprio al territorio comunale di Arco dove l´80% dei sentieri sarà vietato agli appassionati di rampichino. Un pugno in faccia ai tanti biker tedeschi che da anni scelgono l´Alto Garda e i sentieri arcensi per le loro vacanze ed escursioni.
Nel numero appena uscito di «Bike», quello di dicembre, due pagine iniziali sono dedicate alla questione. In un editoriale di fuoco il capo redattore Josh Welz critica senza mezzi termini la scelta miope dell´amministrazione comunale e invita tutti gli appassionati di rampichino a inviargli in redazione le email di protesta che poi avrà cura di far recapitare in municipio ad Arco.
«Il comune di Arco, al nord del lago di Garda - inizia Welz nel suo fondo - dispone di alcuni dei più bei sentieri della regione. Da 15 anni i biker girano per questi tracciati. E da 15 anni Arco vive bene con i soldi che portano i biker. Malgrado ciò sembra che non siamo più ben visti da quelle parti. Non si spiegano altrimenti i piani dell´amministrazione comunale che vuol chiudere ai biker l´80% dei sentieri». Welz ricorda che appassionati di rampichino, escursionisti e fauna si sono sempre integrati bene. «Che i biker lascino tracce del loro passaggio non è una novità. Questo, però, li differenzia poco dagli escursionisti, da chi cerca funghi, dai climbers, che, invece, sono i benvenuti ad Arco».
Welz entra in polemica con l´assessore Fabrizio Miori, intervistato a parte: rimprovera al Comune e in genere all´Azienda di promozione turistica di finanziare solo i climbers (500 mila euro) e non lasciare nulla per la manutenzione dei sentieri. Stigmatizza posizioni assurde riscontrate in zona come l´imposizione del giubbotto salvagente ai surfer o la chiusura, ancora tale, della strada Ponale.
Fango su Arco dunque, e francamente non serviva esser dei geni per capire che sarebbe piovuto. Ora la frittata è fatta. E in Germania le centinaia di migliaia di appassionati metteranno una croce su Arco, diventata sinonimo di ottusità turistica.
In effetti, c´è qualcosa di masochistico nel comparto turistico altogardesano. Che si ripropone ciclicamente.
Basta ricordare il boicottaggio dei primi windsurfer. "Straccioni" si diceva. Invece sono venuti in tanti, hanno portato soldi a palate e hanno allungato la stagione turistica di 4 mesi.
Lo scorso anno è toccato ai kitesurfer, disciplina sportiva emergente, spettacolare, ma improvvisamente vietata sul lago di Garda e solo sulla sponda Trentina. Malgrado le promesse dell´assessora provinciale Iva Berasi, nemmeno il regolamento saggio e lungimirante proposto dall´associazione Kite Alto Garda, ha fatto cambiare idea a Trento.
Da qualche mese l´ultima trovata. La Sat e il Comune di Arco sono d´accordo per chiudere l´80% dei sentieri ai biker. Pare di vedere il mitico Tafazzi quando si "bottigliava" gli attributi. Le contraddizioni son stridenti: da una parte la politica turistica del Garda trentino si fa in quattro per accoglierli con il "Bike festival" e le sue migliaia di appassionati, con la Bike marathon, con le centinaia di migliaia di presenze annue. Dall´altra, una politica opposta: si chiude tutto. In nome, si dice, di un ambiente da preservare, di sentieri da proteggere. Quando la bici non inquina, i biker rispettano la natura e basterebbe pochissima manutenzione per una sana convivenza. Una politica ambientale restrittiva che stride alla luce delle speculazioni edilizie gardesane, delle finte bonifiche agrarie, dei capannoni artigianali che finiscono per essere commerciali.
fonte: http://www.ladige.it/index.html
 

windmillking

Biker ciceronis
fiore ha scritto:
marco ha scritto:
Lo scorso anno è toccato ai kitesurfer, disciplina sportiva emergente, spettacolare, .........

scusate l'ignoranza ma: che sport è ???? :? :?

é una cosa bellissima ... che per adesso mi viene meglio delle salite in mtb :)

http://www.maui.net/~hotwind/kite2.html

usi un aquilone a 4 cavi ed una tavola da kitesurf (non molto dissimile per quelle da principianti da quelle da surf piccole, e non molto dissimile per quelle da esperti dalle tavole da wakeboard) e vai sull'acqua (o appena sopra) a velocita eccezionali, fai dei salti tipo superman appeso all'aquilone e dei voli (nel senso di tonfi) pazzesci ...

Adesso bisogna andare sul lago di como ...

marco
 

windmillking

Biker ciceronis
marco ha scritto:
Di STEFANO ISCHIA
ARCO - «Esclusi», titola così la maggior rivista europea di mountain bike, la tedesca «Bike». E intende, «ad Arco non ci vogliono». Il servizio si riferisce proprio al territorio comunale di Arco dove l´80% dei sentieri sarà vietato agli appassionati di rampichino. Un pugno in faccia ai tanti biker tedeschi che da anni scelgono l´Alto Garda e i sentieri arcensi per le loro vacanze ed escursioni.
Nel numero appena uscito di «Bike», quello di dicembre, due pagine iniziali sono dedicate alla questione. In un editoriale di fuoco il capo redattore Josh Welz critica senza mezzi termini la scelta miope dell´amministrazione comunale e invita tutti gli appassionati di rampichino a inviargli in redazione le email di protesta che poi avrà cura di far recapitare in municipio ad Arco.
«Il comune di Arco, al nord del lago di Garda - inizia Welz nel suo fondo - dispone di alcuni dei più bei sentieri della regione. Da 15 anni i biker girano per questi tracciati. E da 15 anni Arco vive bene con i soldi che portano i biker. Malgrado ciò sembra che non siamo più ben visti da quelle parti. Non si spiegano altrimenti i piani dell´amministrazione comunale che vuol chiudere ai biker l´80% dei sentieri». Welz ricorda che appassionati di rampichino, escursionisti e fauna si sono sempre integrati bene. «Che i biker lascino tracce del loro passaggio non è una novità. Questo, però, li differenzia poco dagli escursionisti, da chi cerca funghi, dai climbers, che, invece, sono i benvenuti ad Arco».
Welz entra in polemica con l´assessore Fabrizio Miori, intervistato a parte: rimprovera al Comune e in genere all´Azienda di promozione turistica di finanziare solo i climbers (500 mila euro) e non lasciare nulla per la manutenzione dei sentieri. Stigmatizza posizioni assurde riscontrate in zona come l´imposizione del giubbotto salvagente ai surfer o la chiusura, ancora tale, della strada Ponale.
Fango su Arco dunque, e francamente non serviva esser dei geni per capire che sarebbe piovuto. Ora la frittata è fatta. E in Germania le centinaia di migliaia di appassionati metteranno una croce su Arco, diventata sinonimo di ottusità turistica.
In effetti, c´è qualcosa di masochistico nel comparto turistico altogardesano. Che si ripropone ciclicamente.
Basta ricordare il boicottaggio dei primi windsurfer. "Straccioni" si diceva. Invece sono venuti in tanti, hanno portato soldi a palate e hanno allungato la stagione turistica di 4 mesi.
Lo scorso anno è toccato ai kitesurfer, disciplina sportiva emergente, spettacolare, ma improvvisamente vietata sul lago di Garda e solo sulla sponda Trentina. Malgrado le promesse dell´assessora provinciale Iva Berasi, nemmeno il regolamento saggio e lungimirante proposto dall´associazione Kite Alto Garda, ha fatto cambiare idea a Trento.
Da qualche mese l´ultima trovata. La Sat e il Comune di Arco sono d´accordo per chiudere l´80% dei sentieri ai biker. Pare di vedere il mitico Tafazzi quando si "bottigliava" gli attributi. Le contraddizioni son stridenti: da una parte la politica turistica del Garda trentino si fa in quattro per accoglierli con il "Bike festival" e le sue migliaia di appassionati, con la Bike marathon, con le centinaia di migliaia di presenze annue. Dall´altra, una politica opposta: si chiude tutto. In nome, si dice, di un ambiente da preservare, di sentieri da proteggere. Quando la bici non inquina, i biker rispettano la natura e basterebbe pochissima manutenzione per una sana convivenza. Una politica ambientale restrittiva che stride alla luce delle speculazioni edilizie gardesane, delle finte bonifiche agrarie, dei capannoni artigianali che finiscono per essere commerciali.
fonte: http://www.ladige.it/index.html

Beh possono sempre chiedere una rettifica anche a questi ...

... si ma a chiedere una rettifica al grande dott. proff. (e gli altri atributi alla fantozzi non li scrivo, tsnto ce li ricordiamo già tutti) asessore & compagni di merende vedrai che ci penseranno albergatori, ristoratori, negozi e vari.

Adesso basta avvisare anche le riviste inglesi e svizzere, così per finire l'opera.

Dopo un anno di vacche magre vedrai quanti sentieri segnati ed attrezzati e quanti cartelli "biker welcome"

Marco

chi si fa pecora il lupo lo mangia
 

fiore

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windmillking ha scritto:
fiore ha scritto:
marco ha scritto:
Lo scorso anno è toccato ai kitesurfer, disciplina sportiva emergente, spettacolare, .........

scusate l'ignoranza ma: che sport è ???? :? :?

usi un aquilone a 4 cavi ed una tavola da kitesurf ..........

ah !! %$)) ho capito.. :?
io li chiamavo "quellichefannowinsurfconilparapendio" !!! :? :?
 

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marco ha scritto:
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Nel numero appena uscito di «Bike», quello di dicembre, due pagine iniziali sono dedicate alla questione. In un editoriale di fuoco il capo redattore Josh Welz critica senza mezzi termini la scelta miope dell´amministrazione comunale e invita tutti gli appassionati di rampichino a inviargli in redazione le email di protesta che poi avrà cura di far recapitare in municipio ad Arco.
«Il comune di Arco, al nord del lago di Garda - inizia Welz nel suo fondo - dispone di alcuni dei più bei sentieri della regione. Da 15 anni i biker girano per questi tracciati. E da 15 anni Arco vive bene con i soldi che portano i biker. Malgrado ciò sembra che non siamo più ben visti da quelle parti. Non si spiegano altrimenti i piani dell´amministrazione comunale che vuol chiudere ai biker l´80% dei sentieri». Welz ricorda che appassionati di rampichino, escursionisti e fauna si sono sempre integrati bene. «Che i biker lascino tracce del loro passaggio non è una novità. Questo, però, li differenzia poco dagli escursionisti, da chi cerca funghi, dai climbers, che, invece, sono i benvenuti ad Arco».
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In effetti, c´è qualcosa di masochistico nel comparto turistico altogardesano. Che si ripropone ciclicamente.
Basta ricordare il boicottaggio dei primi windsurfer. "Straccioni" si diceva. Invece sono venuti in tanti, hanno portato soldi a palate e hanno allungato la stagione turistica di 4 mesi.
Lo scorso anno è toccato ai kitesurfer, disciplina sportiva emergente, spettacolare, ma improvvisamente vietata sul lago di Garda e solo sulla sponda Trentina. Malgrado le promesse dell´assessora provinciale Iva Berasi, nemmeno il regolamento saggio e lungimirante proposto dall´associazione Kite Alto Garda, ha fatto cambiare idea a Trento.
Da qualche mese l´ultima trovata. La Sat e il Comune di Arco sono d´accordo per chiudere l´80% dei sentieri ai biker. Pare di vedere il mitico Tafazzi quando si "bottigliava" gli attributi. Le contraddizioni son stridenti: da una parte la politica turistica del Garda trentino si fa in quattro per accoglierli con il "Bike festival" e le sue migliaia di appassionati, con la Bike marathon, con le centinaia di migliaia di presenze annue. Dall´altra, una politica opposta: si chiude tutto. In nome, si dice, di un ambiente da preservare, di sentieri da proteggere. Quando la bici non inquina, i biker rispettano la natura e basterebbe pochissima manutenzione per una sana convivenza. Una politica ambientale restrittiva che stride alla luce delle speculazioni edilizie gardesane, delle finte bonifiche agrarie, dei capannoni artigianali che finiscono per essere commerciali.
fonte: http://www.ladige.it/index.html

Ma le riviste italiane non ne parlano? O a loro forse non interessa?
Personalmente la cosa, almeno in modo diretto, non mi tocca però una bella bastonata ad arco sarebbe utile per le prossime comunità con strane idee....

Diretur dove il prossimo forum raduno? Spero non ancora sul garda visto che li non ci vogliono bene ;-)
 

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Biker immensus
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windmillking ha scritto:
fiore ha scritto:
marco ha scritto:
Lo scorso anno è toccato ai kitesurfer, disciplina sportiva emergente, spettacolare, .........

scusate l'ignoranza ma: che sport è ???? :? :?

é una cosa bellissima ... che per adesso mi viene meglio delle salite in mtb :)

http://www.maui.net/~hotwind/kite2.html

usi un aquilone a 4 cavi ed una tavola da kitesurf (non molto dissimile per quelle da principianti da quelle da surf piccole, e non molto dissimile per quelle da esperti dalle tavole da wakeboard) e vai sull'acqua (o appena sopra) a velocita eccezionali, fai dei salti tipo superman appeso all'aquilone e dei voli (nel senso di tonfi) pazzesci ...

Adesso bisogna andare sul lago di como ...

marco

Magari è anche più adatto essendo lungo e stretto tra le montagne...
Il Garda solo a nord è tra le montagne e sono comunque meno incombenti. :-o
Occhio a Como città a non finire nell'area d'atterraggio/decollo idrovolanti...
 

CLAUDIO VERZA

Biker novus
27/10/03
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ho letto oggi l'articolo sul quotidiano Adige.......
tutto sommato stiamo facendo un'ottima pubblicità gratis della zona....anche per via del detto....." che bene o che male, basta se ne parli ". non per l'articolo sul giornale che viene letto in una piccola provincia ma per il risalto che viene dato qui sul forum........
Come potrete leggere sotto, personalmente ho risposto all'editoriale su Bike Magazin della Germania tentando di far sentire anche l'altra campana......
Lo scorso fine settimana sono stato nelle alpi Bavaresi a Rosenheim, proprio in Germania ( Marco lo sa già perchè gli ho mandato una e.mail) ......e ho girato a piedi per due giorni ....posti bellissimi, strade bianche che portano in quota 1600-1800, case, casette, malghe, rifugi posti ottimi per la mtbike.......guarda caso anche là ci sono, sui sentieri, i divieti...ovvero tanti di cartelli RADFAHREN VERBOTEN secondo l'articolo 25 del Bayeriche ecc. ecc. ecc. ( ho le foto ) perciò a fianco dei due cartelli di Arco, per giusta informazione nel sito ci andrebbero anche quelle della cara Germania ) e tali divieti sono rispettati perchè su questi sentieri, che io ho percorso, non ci sono tracce di ruote grasse. ( Marco non dirmi che ci sono più escursionisti che bikers perchè allora tutti quelli che vengono da noi si materializzano al Brennero ???? )
La conferma l'ho avuta anche dagli amici tedeschi.....gente che pratica mtbike ad un buon livello e che ho avuto il piacere di accompagnare nei miei posti senza che questi avessero a che ridire per qualche divieto......certo ci sono abituati e per loro una seria regolamentazione è normalissima..........e auspicabile.
Ne traggo alcune considerazioni delle quali comincio ad esserne sempre più convinto:
- la mancanza di una regolamentazione seria da noi ha instaurato un regime di anarchia ( terra di conquista ) tale che tutti possono permettersi di fare ciò che vogliono senza che nessuno alzi il ben che minimo lamento.......per cui è lecito andare ovunque.....
- nonostante ciò la maggior parte dei biker che frequenta la nostra zona è educata ed è in sintonia con l'ambiente e lo rispetta trovando cmq un posto che difficilmente ha paragoni......
- c'è una frangia di esagitati che considera il tutto permesso come un lasciapassare per le loro scorribande infischiandosene delle più basilari regole del rispetto reciproco.....per fortuna sono pochi.....
- non è assolutamente vero che l'80 % dei sentieri verrà chiuso.....stiamo lavorando per una mappatura...che cmq c'è già...dove ben 11 percorsi sono stati individuati e verranno reclamizzati nella giusta maniera......sono 210 km e a questo lavoro hanno collaborato negozianti, albergatori, comuni, campeggiatori, la Sat e tutti di comune accordo..
- credo che vacche magre dalle nostre parti, se non a causa di qualche cataclisma ecologico-ambientale, non ce ne saranno........voi mi citate alcuni posti che sono dei paradisi per i bikers......mi sono informato.....sono paradisi dove c'è un singolo tracciato da d.h. servito da seggiovia, pullmini ecc. dove solo lì si può andare previo pagamento el resto nei dintorni, salvo altri tracciati segnati su strade bianche, è vietato... ditemi dove si trova un posto, come da noi, che dalle 8 alle 11 si arrampica dal 2° al 10° grado....dalle 11 alle 16 si fa surf.....e dalle 16 in poi si fa mtb con percorsi differenti e dalle varie difficoltà.....il tutto gratis.....da gennaio a dicembre.....
- io credo di non temere alcuna recessione.......si tratta di trovare il giusto equilibrio e dire.." qui si può e qui non si può " motivando le scelte.......
- per concludere....a parte l'amico Roberto Prandi e l'altro mio vicino di casa Michele....della zona non si è fatto vivo nessuno nel dare voce ai bikers........
solo persone lontane. molto lontane....!!!!!????
Ora aspetto, per mia curiosità, le risposte dalla Germania e tutti i vostri commenti.....una buona domenica Claudio :prega:


spett. Giornale Bike Magazin

c.att.ne capo redattore

JOSH WELZ



sono Claudio Verza, abito ad Arco di Trento zona lago di Garda.....uno dei primi ad usare la m.t.bike nella mia zona....anno 1986....

ho innescato e seguito la polemica nata dalla decisione dell'amministrazione comunale di Arco di chiudere un tratto di sentiero alle mtbike, ho partecipato al dibattito nato sul forum mtb-forum.it difendendo quanto fatto qui da noi ( immagino che Lei abbia letto o saputo la mia posizione tramite Marco Toniolo) e, non con poca difficoltà visto che il tedesco lo ho studiato qualche anno fa alle scuole e purtroppo non lo so molto bene, ho tradotto il suo editoriale di dicembre a riguardo di tutto ciò.......

Posso solo dirLe che, se serviva alla stampa tedesca di settore un pretesto per screditare la nostra zona agli occhi dei tantissi turisti - bikers - solamente per la chiusura di un piccolo tratto di sentiero all'interno di un'oasi naturalistica denominata Bosco Caproni di proprietà del comune di Arco, sottoposto a lavori di ripristino perchè rovinato dal passaggio di centinaia di bikers, c'è riuscito.

Forse però la Sua descizione degli eventi è frutto dell'aver ascoltato solamente una campana, di aver dato ragione ad una frangia estremista di bikers che considerano la parola " regolamentazione " come arbitraria limitazione della libertà personale, che vedono il territorio altrui come " terra di conquista " e occasione di guadagno personale, fregandosene di chi ci abita, di chi lo vive quotidianamente e di chi ne cura la conservazione affinchè tutti oggi, domani e dopo domani possano godere delle sue bellezze e particolarità.

Io ho visto nascere il surf, la sua colorata e non regolata invasione delle acque del lago di Garda....dove il bagnante - turista, anche tedesco, doveva prendere il sole con una vela da surf sul naso, dove i battelli di linea dovevano fare lo slalom tra centinaia di surf.....e c'è voluto il morto perchè ci fosse una regolamentazione di spazi comuni......non mi pare che il fenomeno surf sia diminuito e, se lo è, non certo è colpa dei divieti su parti di spiaggia o costa........

Ho visto nascere l'arrampicata, prima sul Colodri e poi via via sulle altre pareti della zona.....

Ho contribuito alla nascita del mtbike pubblicando la prima guida sui sentieri della zona di Arco, creando il Mountain bike club Arco (conservo ancora qualche maglietta), organizzando i primi raduni a livello nazionale....1988 a Madonna di Campiglio...

ma il numero di praticanti era minimo e l'impatto ambientale era discreto.

Ora le cose sono molto diverse.....se posso concordare con Lei che questa grande massa di bikers ha portato nelle casse del comune di Arco, Riva, Torbole, valle di Ledro, dei negozi, degli alberghi, dei campeggi molto denaro le dico anche che l'ambiente dove questa attività sportiva si sviluppa sta sopportando un carico antropico molto devastante......Lei non conosceva sicuramente com'erano certi sentieri prima dell'avvento dei bikers...ora sono canali scavati nel bosco dove ciò che non è fatto dalle ruote grasse è fatto dall'acqua, erano prati e ora sono terra riarsa e sassi.

Ok posso concordare che questo sia una delle conseguenze del fenomeno bike.....ma da qui a dire che tutto poi sia lecito............no, non è giusto.....!!!!!

Il timore della totale chiusura dei sentieri.....nel 1999 con il comune di Arco, la S.A.T., i negozianti, l'Azienda di promozione turistica, gli alberghi si sono studiati 11 percorsi ben definiti che soddisfano le esigenze dei bikers più agguerriti, circa 210 km. Si tratta ora di regolamentare l'accesso ad alcuni sentieri e di vietarne la percorrenza su altri. Altri intesi come sentieri dei quali la Società Alpinisti Tridentini, sezione di Arco ne ha la cura e manutenzione, dove alcuni volontari occupano giornate intere, gratis, per sistemare e mantenere percorribili tali sentieri e dove l'ente pubblico spende denaro.....non ho mai visto bikers con forbici o seghetti, pale o picconi, passare per sentieri curandone la manutenzione...anzi più il sentiero è rovinato più è difficile e bello...alla faccia di chi ci deve andare a piedi.......

Mi pare che dalle vostre parti, come da altre, ci sia una regolamentazione molto rigida, mi pare sia vietato uscire dai sentieri e percorre sentieri che non siano per le bici........ed il rispetto delle regole è molto ben visto!!!!

Potrei continuare nel mio discorso..portandole altri esempi.....Le dico solo che ad Arco e dintorni non si vuole creare un ghetto come da altre parti dove puoi andare in mtb solo su piste da d.h. previo pagamento sia per salire e per scendere....si tratta di sedersi attorno ad un tavolo e trovare una mediazione che accontenti tutti........finora gli interessati al problema sono andati per conto loro........senza un serio confronto.........forse i tempi sono maturi e la polemica scatenata spero porti ad una positiva risoluzione.........

Lei mi trovi un altro posto come Arco dove, dalle 8 alle 11 si arrampica, dalle 11 alle 16 si fa surf e dalle 16 in poi si fa mtbike ( fisico permettendo )...........gratis e con una varietà di percorsi.......

Nel fine settimana del 15 -16 novembre p.v. sarò a Rosenheim per un gemellaggio tra la S.A.T. di Arco e il D.A.V. di Rosenheim. Il presidente del Dav Rosenheim è stato in ottobre qui in Arco ed io ho avuto il piacere di accompagnarlo in alcune uscite in mtb...Tremalzo. m.te Velo. giro delle Marocche.....si è complimentato con noi ed ha capito la valenza di istituire una seria regolamentazione per l'uso della mtb....sarà un ottimo veicolo di contro propaganda dalle Vostre parti......(
A fine mese sarò a Bressanone, con altri della S.A.T. dove verrà sottoscritta " la dichiarazione del Tirolo " per praticare bene gli sport di montagna... da D.A.V. OE.A.V. e A.V.S. dichiarazione emanata ad Innsbruck....sono tedeschi e hanno le idee molto chiare!!!!!
sono molto, molto quadrati....e se ciò passa anche al m.t.b.....avremo molti circuiti e piste come il motocross dove praticare......perchè fuori sarà impossibile........

La saluto, spero non Le sia un problema tradurre .......augurandoLe buon lavoro nella sua rivista......a disposizione per un costruttivo dibattito......Claudio Verza
 

marco

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allora io pubblico la mia risposta a claudio :-o


ciao claudio,

in baviera ci sono migliaia di escursionisti a piedi. Nessun biker quindi si innervosisce se qualche sentiero è chiuso. Ma ad Arco io non ho mai incontrato un escursionista...e sono anni che ci vengo da voi.
Per quanto riguarda i sentieri attrezzati: sarebbero solo dei sentieri da dare in gestione ai biker, non delle piste da motocross. Perchè dare i sentieri in gestione solo alla sat, che conta solo escursionisti, in netta minoranza nella zona del garda rispetto ai biker?
Ci stiamo muovendo attraverso il forum e stiamo provando a mettere su un'associazione. Ti ho già messo nella mailing list.

Sono stato oggi in redazione: bike magazin ha ricevuto centinaia di mail di approvazione dai biker di tuto il paese. L'alto garda deve muoversi e riguadagnare il terreno perduto. La concorrenza è enorme ormai. Hai sentito dei bikepark di Leogang e Saalbach Hinterglemm, di Ischgl, di Bolzano, Laax e molti altri? I turisti vanno conquistati e non solo sfruttati.

La mia proposta verrà pubblicata sul corriere delle alpi. Secondo me è una buona occasione per stare al passo coi tempi. Sembrano piccole cose, ma la vostra regione vive di turismo e io ancora non capisco come si permetta ad un Miori di fare una comunicazione così pessima. L'ho sentito venerdì al telefono. Spero che rifletta sulla mia proposta. Chissà, invece di far guerra ai biker si comincerebbe con il mettere in piedi qualcosa di serio.
 

Max

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CLAUDIO VERZA ha scritto:
A fine mese sarò a Bressanone, con altri della S.A.T. dove verrà sottoscritta " la dichiarazione del Tirolo " per praticare bene gli sport di montagna... da D.A.V. OE.A.V. e A.V.S. dichiarazione emanata ad Innsbruck....sono tedeschi e hanno le idee molto chiare!!!!!
sono molto, molto quadrati....e se ciò passa anche al m.t.b.....avremo molti circuiti e piste come il motocross dove praticare......perchè fuori sarà impossibile........

Claudio cosa intendi x circuiti, piste oppure sentieri che formano circuiti o percorsi ciclabili.
perchè dal tono sembrano pistini il che non è assolutamente tollerabile.
Spero di aver capito male.
ciao
 

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Max ha scritto:
CLAUDIO VERZA ha scritto:
A fine mese sarò a Bressanone, con altri della S.A.T. dove verrà sottoscritta " la dichiarazione del Tirolo " per praticare bene gli sport di montagna... da D.A.V. OE.A.V. e A.V.S. dichiarazione emanata ad Innsbruck....sono tedeschi e hanno le idee molto chiare!!!!!
sono molto, molto quadrati....e se ciò passa anche al m.t.b.....avremo molti circuiti e piste come il motocross dove praticare......perchè fuori sarà impossibile........

Claudio cosa intendi x circuiti, piste oppure sentieri che formano circuiti o percorsi ciclabili.
perchè dal tono sembrano pistini il che non è assolutamente tollerabile.
Spero di aver capito male.
ciao

balle. In Austria sono avanti di anni rispetto al Garda Trentino e fanno addirittura costruire sentieri di 1000 metri di dislivello SOLO per i biker. Ci sono segnaletiche unitarie, libri, siti, bike parks con 5 funivie.... insomma, si danno da fare. E tutti i sentieri aperti sono addirittura assicurati contro gli incidenti. Basta o devo andare avanti? Penso che il Garda Trentino abbia da fare per i prossimi 5 anni per raggiungere lo stesso livello di professionalità. I sentieri in Austria ERANO chiusi. Poi si sono accorti della castroneria fatta (i biker ignoravano questa nazione) e si sono rimboccati le maniche.
E te lo dice uno che ha a che fare con www.bike-holidays.com , 47 (quarantasette) bike hotels che insieme a 15 regioni diverse (tirolo compreso) collaborano per dare un'offerta seria ai biker.
 

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Biker immensus
27/4/03
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Max ha scritto:
CLAUDIO VERZA ha scritto:
A fine mese sarò a Bressanone, con altri della S.A.T. dove verrà sottoscritta " la dichiarazione del Tirolo " per praticare bene gli sport di montagna... da D.A.V. OE.A.V. e A.V.S. dichiarazione emanata ad Innsbruck....sono tedeschi e hanno le idee molto chiare!!!!!
sono molto, molto quadrati....e se ciò passa anche al m.t.b.....avremo molti circuiti e piste come il motocross dove praticare......perchè fuori sarà impossibile........

Claudio cosa intendi x circuiti, piste oppure sentieri che formano circuiti o percorsi ciclabili.
perchè dal tono sembrano pistini il che non è assolutamente tollerabile.
Spero di aver capito male.
ciao

Anche io non capisco: io non vado in mtb per fare gare o tempi o discese folli o altro ancora.

Claudio è ponderata in questo la mtb usata per fare puro escursionismo? Passeggiate, con un punto di partenza e uno di arrivo, la bici come semplice alternativa all'andare a piedi?
Per me il divertimento non è buttarmi giù da una montagna o percorrere un anello... Dove lasci il gusto di visitare un posto nuovo, di arrivare a un rifugio? di fermarsi ad ammirare un nuovo panorama?

Inoltre non credo che la mtb, per come la intendo io, sia così dannosa al suolo: se dopo il passaggio dela bike non si vedono tracce che danno produce? (se non c'è fango io non lascio mai tracce ma se ce n'è anche un pedone le lascia e non certo di meno).

Qui mi sembra che si stia considerando mtb=freeride=light downhill
Suvvia non tutti i biker hanno questo concetto perché considerarli tutti alla stessa stregua?

Personalmente non ho mai avuto discussioni con i pedoni che incontro anzi... Di solito io rallento, sorrido, saluto. Qualche volta si scambiano 4 chiaccere.
Non credo che questo modo di vivere la mtb sia mio, personale, esclusivo e allora perché nessuno si preoccupa di questa categoria?

Apprezzerei una risposta.
 

CLAUDIO VERZA

Biker novus
27/10/03
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ciao pixel...ti rispondo volentieri, dopo essere rientrato da una lunga passegiata a piedi per i nostri sentieri....per la verità non fattibili con la mtb....sentiero degli scaloni sopra Ceniga, Anglone, S. Giovanni, m.te Brento...1500 metri di dislivello....mi preparo per la stagione scialpinistica......
ho davanti l'intero testo della " dichiarazione del Tirolo per praticare bene gli sport di montagna"....per dovere di cronaca non è menzionata la pratica della mtbike....e non so perchè...lo saprò sabato andanco a Bressanone.....le varietà delle forme di gioco negli sport di montagna....
-escursionismo e trekking di montagna ..rigorosamente a piedi
-le ferrate
-l'alpinismo classico
-scialpinismo
-bouldering
-arrampicata su pareti artificiali
-arrampicata in palestre di roccia
-arrampicata di più tiri di corda
-arrampicata su grandi pareti
-arrampicata alpina
-arrampicata su ghiaccio
-arrampicata in stile alpino
-spedizioni alpinistiche

L'articolo 7 dice: noi consideriamo la libertà di accesso responsabile alle aree di montagna un diritto fondamentale. Noi dobbiamo sempre svolgere le nostre attività nel rispetto dell'ambiente naturale impegnandoci attivamente per la protezione della natura. Noi rispettiamo i regolamenti relativi alla limitazione dell'accesso concordati tra chi rappresenta i soggetti attivi negli sport di montagna, le associazioni per la protezione della natura ed autorità amministrative.
...tra le righe..
-tenendo un comportamento discreto e silenzioso cerchiamo di ridurre al minimo il disturbo della fauna...
-per evitare rischi di erosione e non compromettere la fauna, per la salita e la discesa utilizziamo i sentieri esistenti.....
-durante il periodo di cova o di allevamento della covata di specie di uccelli è assolutamente vietato accedere ai siti interessati...
-insieme alle associazioni attive negli sport di montagna e ad altre associazioni per la protezione dell'ambiente ci impegnamo attivamente a livello politico per la conservazione della natura e dell'ambiente....
L'articolo 8 parla di stile.....Noi ci sforziamo di non lasciare traccia del nostro passaggio....e questo è contenuto anche nelle regola Norba del mtb......

Come potrai capire c'è una certa linea di rispetto e comportamento che se applicata anche ai bikers.........potremo andare solo nei circuiti e nelle piste di motocross.......
Il dialogo è aperto ............buona notte e ai prossimi aggiornamenti..buona settimana by Claudio :prega:
 

pixel

Biker immensus
27/4/03
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brianza
www.miniraduno.it
CLAUDIO VERZA ha scritto:
ciao pixel...ti rispondo volentieri, dopo essere rientrato da una lunga passegiata a piedi per i nostri sentieri....per la verità non fattibili con la mtb....
[..]
L'articolo 8 parla di stile.....Noi ci sforziamo di non lasciare traccia del nostro passaggio....e questo è contenuto anche nelle regola Norba del mtb......

Come potrai capire c'è una certa linea di rispetto e comportamento che se applicata anche ai bikers.........potremo andare solo nei circuiti e nelle piste di motocross.......
Il dialogo è aperto ............buona notte e ai prossimi aggiornamenti..buona settimana by Claudio :prega:

Ho letto con attenzione tutti i punti riportati e, se eccettuiamo che non si menziona proprio ne in negativo ne in positivo la mtb trovo che siano tutti molto sensati, oltre che giusti ed estendibili.

Secondo me anche le mtb possono rientrare in quel tipo di regolamento.
Spiego:
Se hai letto il mio modo di vivere la mtb avrai sicuramente capito che il mio modo di vedere le cose è tale per cui quel regolamento ne fa già parte... Non perché mi venga imposto dall'esterno (grazie al cielo nessuno ci pensa dalle mie parti) ma perché secondo me è il modo giusto per godere di un patrimonio al meglio, lasciando che anche gli altri ne possano usufruire. Io sono convinto che un biker discreto non sia dannoso così come non lo è un escursionista a piedi. Ci sono, purtroppo, biker meno discreti (per non dire di peggio) che passano infastidendo flora fauna e altri utenti della montagna/bosco ma ci sono anche pedoni che non rispettano le regole e sicuramente tu sai questo anche meglio di me.
Ora io ti chiedo (per la seconda volta visto che alla prima non hai risposto, forse non sono stato abbastanza chiaro) nella pianificazione penserai anche alla categoria di biker di cui io faccio parte? Oppure devo pensare che farai "d'un'erba un fascio"?
 

marco

Herr Kaleu
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CLAUDIO VERZA ha scritto:
Come potrai capire c'è una certa linea di rispetto e comportamento che se applicata anche ai bikers.........potremo andare solo nei circuiti e nelle piste di motocross.......

e perchè mai? I bikers sono rumorosi? Mai sentito un gruppo del cai schiamazzante o che sveglia tutto il rifugio perchè loro sono del cai quindi hanno il diritto di fare casino (Val senales, 2 inverni fa)?
Provocano danni all'ambiente? Cosa dire allora di quei climber che si fanno portare fin sotto alla parete dalle jeep (non lontano dal Garda, vedere rifugio Agostini sul Brenta)
Tagliano i sentieri più dei pedoni? Ma se sono proprio questi che in discesa scendono dritti (vedere anche in Baviera). Con la bici ti ammazzi.
Mi sembra dietrologia da regime questa.
Tanto non avete scampo, cari pedoni. Non siete da soli sulle montagne e non lo sarete mai più. Mettete tutti i divieti che volete. Incazzatevi quanto volete. Il mondo non è vostro.
 

CLAUDIO VERZA

Biker novus
27/10/03
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...buongiorno....
non ho risposto alla tua domanda perchè davo per scontato che un atteggiamento come il tuo, troverà sempre posto e possibilità di andare in mtbike....come me che appartengo alla tua stessa categoria..in estate faccio km con la mtbike e anch'io non ho mai avuto a ridire o da discutere con quelli che incontravo.....siamo sulla stessa lunghezza d'onda.....
caro Marco è risaputo che la mantagna è di tutti.....e che anche tra gli escursionisti ci sono gli educati ed i maleducati.....sarà una convivenza difficile ma se ognuno rispetta ciò che deve venir deciso insieme.....credo che non ci siano problemi.....
in val d'Ambiez dove c'è questo servizio di jepp che porta su la gente...anche quelli che hanno le scarpe dalla festa...io non ci vado più....mentre salgo per la strada mi da fastidio respirare i gas di scarico della jepp e la vedo molto mal inserita nell'ambiente.......ma è sempre questione di soldi e di offerta turistica.....secondo me è paragonabile ai bikers che si fanno portare in quota con i pullmini perchè, come dicevi in una tua risposta, non ce la fanno a salire o preferiscono la discesa. Potremo star qui a disquisire in eterno senza arrivare a soluzioni......
ai posteri l'ardua sentenza.......
buona gioranta e buon lavoro e per chì può..buone pedalate.....Claudio
 

Sergio

Biker tremendus
30/10/02
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Verona-Montorio
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CLAUDIO VERZA ha scritto:
......ma è sempre questione di soldi e di offerta turistica.....secondo me è paragonabile ai bikers che si fanno portare in quota con i pullmini perchè, come dicevi in una tua risposta, non ce la fanno a salire o preferiscono la discesa.
Peccato, caro Claudio, che tutte le valli dolomitiche accessibili con i mezzi motorizzati hanno ormai il loro servizio navetta, mentre chiudono i sentieri anche per i ciclisti che ci arrivano con le loro gambe...
Sarò sincero....mi sconcerta la tua presunzione di dire "biker ce ne saranno sempre, non sarà questa polemica a far diminuire i "clienti" per Arco"....probabilmente hai ragione tu....
Se io fossi un addetto ai lavori sarei terrorizzato di queste polemiche e veramente cattivo con gli amministratori....
Forse non avete presente quanto si diffondono le notizie su Internet?!?! 8-)
Sono nel forum da sempre e ora spesso mi "spaventa" la potenza del mezzo....
Ciao, buone camminate, caro.
 

marco

Herr Kaleu
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Sergio ha scritto:
CLAUDIO VERZA ha scritto:
Sarò sincero....mi sconcerta la tua presunzione di dire "biker ce ne saranno sempre, non sarà questa polemica a far diminuire i "clienti" per Arco"....probabilmente hai ragione tu....
Se io fossi un addetto ai lavori sarei terrorizzato di queste polemiche e veramente cattivo con gli amministratori....

caro sergio, dovresti sentire come "urlano" i vari addetti ai lavori (hotels) con bike magazin, dopo l'uscita dell'editoriale. Non confondere la sat e i suoi gruppi di domenicali con chi lavora professionalmente ;-)
 

Trinità

Biker popularis
13/11/03
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Pergine Valsugana
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è risaputo che la mantagna è di tutti

ah beh allora non ci sarebbero problemi

ognuno rispetta ciò che deve venir deciso insieme

non mi pare venga deciso insieme ! c'è un gruppodi persone (secondo mè pochissime) che si arrogano il diritto di dire "de chi te pasi, de chi non te pasi" (dialetto) non mi pare abbiano mai chiesto un parere.

Si chiama effetto "bareta" (berretto), data una persona, ed affidata ad essa un'autorità, questa eserciterà tale autorità solo per il fatto di averla senza il benechè minimo dialogo.

Non vedo perchè le mtb dovrebbero essere vietate dai sentieri. POsto che i comportamenti non corretti ci sono da entrabe le parti, non ci sono motivi oggettivi per vietarlo.

LA STORIA DELL'EROSIONE E' UNA BALLA !!!!!!!! e se piove cosa facciamo ?? lo scorso autunno in valsugana (ma penso in tutto il trentino) sono franati e stati modificati moltissimi sentieri, eppure è un fatto naturale. Se anche impedisci l'accesso alle mtb e poi piove siamo sempre da capo.

A fine mese sarò a Bressanone, con altri della S.A.T. dove verrà sottoscritta " la dichiarazione del Tirolo " per praticare bene gli sport di montagna...

a quelli della sat la mtb è sempre stata sulle palle a prescindere ! siccome è un mezzo ecologico e non inquina dovevano tirare fuori una storia per metterci i bastoni tra le ruote. Non hanno trovato di meglio che la storia dell'erosione (alla fine unico motivo)

Allora io dico perchè quando asfaltano i sentieri ( http://www.exibartsegnala.it/www.ladige.it/20031120/pdf/AD20TN07.pdf )
quelli della sat non dicono niente ? forse perchè sono loro che vogliono andare più comodi a fare le feste a quei rifugi , ora diventati locali o ristoranti tipici.

Quindi secondo mè se si dà la possibilità di asfaltare quei sentieri (si sono sentieri vedere la cartina, se vuoi vi dico i numeri) , io posso andare tranquillo con la mia mtb dove voglio !

è da oltre 20 anni che vado in montagna (prima a piedi e poi in bici) senza mezzi a motore, ed inizialmente in quei posti dell'articolo sopra non ci andava nessuno o pochissimi. Adesso la domenica , cani e porci tutti in auto , vestiti della festa , che bestemmiano perchè il cellulare non prende, autoradio a tutto volume.

E tra questi c'è gente della Sat che una domenica và in montagna a camminare (marmolada e quei postil li) un'altra si ritrovano a fare la braciolata nei posti detti sopra.
 

Balo

Biker superioris
28/5/03
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Marzolara (PR)
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CLAUDIO VERZA ha scritto:
........voi mi citate alcuni posti che sono dei paradisi per i bikers......mi sono informato.....sono paradisi dove c'è un singolo tracciato da d.h. servito da seggiovia, pullmini ecc. dove solo lì si può andare previo pagamento el resto nei dintorni, salvo altri tracciati segnati su strade bianche, è vietato... Claudio Verza

Str.....ata!!! Ti sei informato male Claudio. Sono posti dove ci sono 5 o 6 percorsi permanenti in un comprensorio di 350 km si sentieri pedalabili (Les Gets) più le varie piste da dual/ 4x/dirt e trial che tu tanto sbandieri, dove un giornaliero per girare su percorsi attrezzati, mantenuti in ordine e VIETATI ai pedoni costa come (o meno) di una risalita con le navette al Garda, dove se ti fai male ti vengono a prendere in 5 minuti con l'elicottero, dove ci sono degli anelli di crosscountry SEGNALATI e PROMOSSI dalle associazioni turistiche.
Create una organizzazione del genere e vedrete che nessun biker sentirà il bisogno di lamentarsi se chiudete e regolamentate dei sentieri per dei motivi oggettivamente ragionevoli e non arbitrari.
E non continuate a fare i conti sui biker che continueranno a venire nonostante le castronerie politiche della SAT e delle istituzioni....uno lo avete già perso e come me spero tanti altri che vanno in bici per divertirsi rispettando il più possibile l'ambiente e che spero si siano sentiti offesi dalle tue risposte per essere considerati vandali e distruttori da una parte ma polli da spennare dall'altra.
Saluto

Balo
 

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