se esistono piste ciclabili, vanno usate, poi sta a noi ciclisti denunciarne lo stato di insicurezza alla polizia municipale, se invece facciamo i soliti italiani che si lamentano senza usare quello che viene dato saremo sempre dalla parte del torto
pensi che denunciando ti spostino la pista ciclabile e te la mettano più in sicurezza?se esistono piste ciclabili, vanno usate, poi sta a noi ciclisti denunciarne lo stato di insicurezza alla polizia municipale, se invece facciamo i soliti italiani che si lamentano senza usare quello che viene dato saremo sempre dalla parte del torto
Una moto non scava nulla, così come un ciclista non crea alcun problema. Cento moto distruggono un sentiero, così come cento stradisti bloccano la circolazione. La quantità a volte fa la qualità.il problema c'è anche con uno solo con le moto scavano dei solchi che rovinano tutti i sentieri.
E allora si cerca un politico locale disposto a portare la cosa in consiglio comunale, si fa un esposto in procura... ma lo ripeto, le piste ciclabili non sono delle piste da cronometro. Se poi si ritiene di essere più in pericolo sulla pista che sulla strada si ignora la legge ma si deve essere disposti ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Io in città non mi tengo al margine della carreggiata come prescrive il codice, perchè se mi aprono uno sportello in faccia lo prendo. Se un giorno un vigile mi multerà, pagherò e pazienza, meglio aver torto che aver ragione all' ospedale.Inoltre le ciclabili di Montegrotto, passano a filo dei passi carrai con cancelli cancelli a filo pista e talvolta con paletti di ferro in mezzo su corsie larghe 50 cm.
A mio avviso (in buona parte) sono pericolose anche a 5 all'ora!
Mi aspetterei che venga verificato se lil manufatto corrisponda alla norme tecniche in proposito (se esistono) ed in caso negativo che la pista venga chiusa e chi l'ha fatta venga chiamato a rispoderne; oppure che venga confermato che è perfettamente regolare, e che dev'essere l'utente a regolare la velocità in funzione del percorso (come dice del resto il CdS)pensi che denunciando ti spostino la pista ciclabile e te la mettano più in sicurezza?
Una moto non scava nulla, così come un ciclista non crea alcun problema. Cento moto distruggono un sentiero, così come cento stradisti bloccano la circolazione. La quantità a volte fa la qualità.
E allora si cerca un politico locale disposto a portare la cosa in consiglio comunale, si fa un esposto in procura... ma lo ripeto, le piste ciclabili non sono delle piste da cronometro. Se poi si ritiene di essere più in pericolo sulla pista che sulla strada si ignora la legge ma si deve essere disposti ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Io in città non mi tengo al margine della carreggiata come prescrive il codice, perchè se mi aprono uno sportello in faccia lo prendo. Se un giorno un vigile mi multerà, pagherò e pazienza, meglio aver torto che aver ragione all' ospedale.
Esattamente quello che dicono, e che hanno detto anche su queste pagine, gli enduristi che sgassano sui colli Euganei nonostante il divieto. Trovo un bel po' contradditorio pretendere il rispetto della legge quando difende i propri interessi ed invocare il "buonsenso" quando ci colpisce.
Sarebbe interessante piuttosto riflettere sui meccanismi che portano "qualcuno a svegliarsi". La mia opinione è che certe decisioni non nascono mai dal nulla o dalla fantasia, ma come reazione ad un problema reale, che è cresciuto oltre la misura grazie anche alla tolleranza all' italiana. Gli stradisti in gruppo che ostruiscono le strade sono come gli enduristi sui vottoli: se ne trovi qualcuno non è un gran problema, se ne trovi a centinaia qualche problema c'è...
Mi aspetterei che venga verificato se lil manufatto corrisponda alla norme tecniche in proposito (se esistono) ed in caso negativo che la pista venga chiusa e chi l'ha fatta venga chiamato a rispoderne; oppure che venga confermato che è perfettamente regolare, e che dev'essere l'utente a regolare la velocità in funzione del percorso (come dice del resto il CdS)
@piscar, forse non hai capito la battuta....
siamo i primi a lamentarci per gli enduristi in mezzo ai colli e siamo i primi a non voler rispettare una legge e a usare i mezzi che la legge ci da per fare in modo di migliorare le ciclabili e la nostra sicurezza.
Poi però, quando questa primavera/estate leggeremo di ciclisti stesi (vi ricordo che siamo tutti ciclisti sia in bdc che in MTB...) sulle strade dei colli, mi raccomando accorrete a lamentarvi (naturalmente al bar...) che non ci sono percorsi sicuri per noi e i nostri trasferimenti nei sentieri dei colli...
Questo non per far polemica, ma per ricordarvi che l'unico modo per modificare una legge o una strada o una pista ciclabile è usare quello che lo stato ci dà ossia la denuncia agl'organi competenti...
penso di aver capito cosa vuoi dire, son più che a favore delle piste ciclabili, ma quelle di cui stiamo parlando in certi tratti non sono più sicure della strada (e non parlo solo di quelle di Montegrotto), dobbiamo essere onesti nel dirlo e non parlo solo come biker-ciclista-agonista, ma anche come genitore. Ho 2 figli di 7 e 11 anni. Provate a pensare a un bambino che si sente sicuro nella pista ciclabile e esce qualcono con l'auto direttamente sulla pista ciclabile, quali ne saranno le conseguenze?
A me invece il paragone appare calzante. C'è una categoria che non vuole adeguarsi ad una disposizione di legge perchè la ritiene ingiusta. Magari ha anche ragione, ma in una società civile le leggi si rispettano e/o ci si sbatte per farle cambiare.Come ben comprendi quindi, la questione degli enduristi che provocatoriamente tiri fuori non c'entra una beneamata cippa.
Certo si poteva fare di meglio:smantellare i tram. Un'operazione ineccepibile dal punto di vista del trasporto pubblico. Potremmo anche proibire il traffico motorizzato privato, penso che sarebbe una misura ineccepibile e facilmente realizzabile.Altro esempio nel centro città di Padova: Rotaie del tram nuovo di zecca che mandano in ospedale decine di ciclisti. Risultato delle proteste dei comitati? Proibizione per i ciclisti di passare sulle strade con presenza di rotaie.
In un paese dove il rosso è un consiglio, eviterei di scaricare le responsabilità sempre e comunque sulle strutture. Anche perchè dobbiamo farci una ragione del fatto che non basta la nostra opinione per dimostrare che un qualcosa è "sbagliato". Cmq sì, se una ciclabile non corrisponde alle norme previste ed è quindi più pericolosa da percorrere rispetto alla strada, meglio che venga chiusa e destinata al solo traffico pedonale. Il ciclista sarebbe meno in pericolo e non correrebbe il rischio della multa.E sei io ti dicessi che nello stesso comune abbiamo da anni provato a far mettere un dosso o un semaforo in un incrocio dove è già morto un ragazzo di 20 anni e sono successi altri innumerevoli gravi incidenti e nessuno ci da retta, cosa proponi, di passare alla questione più semplice della ciclabile con l'obiettivo di farla chiudere?
Su questo sono d'accordo al 100%. L'ho scritto prima, meglio una multa col torto che un funerale con la ragione.alla fine della fiera bisogna fare i conti con la realtà delle cose e scegliere per il male minore
No c'è una categoria che non rispetta le regole perchè crede di avere il diritto di farsi i cazzacci propri a discapito degli altri, mentre l'altra, con tutti i limiti del caso, è costretta a percorrere una strada pericolosa per se e per gli altri.A me invece il paragone appare calzante. C'è una categoria che non vuole adeguarsi ad una disposizione di legge perchè la ritiene ingiusta. Magari ha anche ragione, ma in una società civile le leggi si rispettano e/o ci si sbatte per farle cambiare.
No semplicemente bisognava pensarci prima esattamente come nel caso della pista ciclabile non a norma. Mi consenti di essere un pelo incazzato o deve andarmi sempre a genio qualsiasi nefandezza purchè a "norma di legge"? Tanto alla fine gli unici che hanno pagato sono i denti di quelli che sono caduti e di chi come me vorrebbe andare in bici sulle strade.Certo si poteva fare di meglio:smantellare i tram. Un'operazione ineccepibile dal punto di vista del trasporto pubblico. Potremmo anche proibire il traffico motorizzato privato, penso che sarebbe una misura ineccepibile e facilmente realizzabile.
In un paese civile ognuno si prende la responsabilità delle proprie azioni. Questo già risolverebbe molti problemi.In un paese dove il rosso è un consiglio, eviterei di scaricare le responsabilità sempre e comunque sulle strutture.
No, non siamo d'accordo nemmeno su questo. Il male minore nella vicenda in oggetto è differente caso per caso, qui invece si pretende di dare una soluzione unica: la multa.Su questo sono d'accordo al 100%. L'ho scritto prima, meglio una multa col torto che un funerale con la ragione.
Quindi esattamente come gli stradisti quando vanno in gruppo ed ostruiscono la strada... o no?No c'è una categoria che non rispetta le regole perchè crede di avere il diritto di farsi i cazzacci propri a discapito degli altri...
Non mettendo i tram, quindi. Perchè l'unica soluzione per evitare di cadere sulle rotaie è che le rotaie non ci siano.No semplicemente bisognava pensarci prima...
Che non sia a norma è un' opinione, almeno finchè questa situazione non viene dimostrata. Fare un esposto alla Procura servirebbe proprio a questo.... esattamente come nel caso della pista ciclabile non a norma.
Puoi essere incazzato quanto vuoi, ma se le cose sono "a norma di legge" serve piuttosto a poco. E lamentarsene sul Forum non aiuta a far verificare se a norma di legge lo sono oppure no. Senza contare che gli amministratori locali non piovono dal cielo ma sono eletti dai residenti.Mi consenti di essere un pelo incazzato o deve andarmi sempre a genio qualsiasi nefandezza purchè a "norma di legge"? Tanto alla fine gli unici che hanno pagato sono i denti di quelli che sono caduti e di chi come me vorrebbe andare in bici sulle strade.
Il problema è proprio questo, si parla di "nebbia killer" e non di "automobilista pirla".In un paese civile ognuno si prende la responsabilità delle proprie azioni. Questo già risolverebbe molti problemi.