• L'Orbea Wild ha 170mm di escursione all'anteriore e al posteriore, ruote da 29 pollici (ma è disponibile anche in versione mullet) e il motore Bosch Performance CX Gen 5 con batteria da 750Wh non estraibile. Ecco il nostro test di lunga durata.
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...a destra dopo la farmacia !

THE TRACER

Biker popularis
9/11/12
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RAVENNA
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Saggia decisione Leo, Zio Teddy ha compiuto una vera impresa a salire il 417 ma, come precisa lui stesso, è durissimo - non tutto pedalabile - tutto a spinta dopo Pian delle Tavole.
Un salita così si affronta soltanto se inevitabile (ad esempio Fantino - Lozzole o fonte delle Cavalle - passo Bertesca), altrimenti ti porterai addosso lo sforzo compiuto per il restante percorso. In effetti, già sabato abbiamo sceso il 417 di seguito al 421 per evitare le maggiori difficoltà nell'ultima discesa, quando la stanchezza comincia a farsi sentire. La salita per la forestale del Bucine è sempre un piacere, con qualsiasi condizione meteorologica.
 
Reactions: Cico.

leo62

Biker tremendus
3/6/08
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savignano s/r
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Pienamente d'accordo, trovo poco piacevole arrivare in cima senza più le gambe per tenere la bici in discesa, anche se capisco gli appassionati delle salite dure e la loro soddisfazione, ciao.
 

THE TRACER

Biker popularis
9/11/12
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Ragazzi, questa sera ho visto la nuova Giant trance x 29'' e devo dire che non sfigura affatto, almeno rispetto alle immagini del sito web della casa.
Il telaio è piuttosto sinuoso ma ben dimensionato e le ruote sono enormi, ma non completamente sproporzionate nell'insieme.
Comunque non sono ancora convinto della formula 29'', almeno per me che non sono un gigante, mi diverto a lavorare tornantini e tento di staccare le ruote da terra.
La trance x 26'', talmente efficace e affidabile su qualsiasi percorso, avrebbe meritato un aggiornamento di montaggio anzichè il pensionamento anticipato.
 

Angelo Grassi

Biker serius
20/12/09
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Ravenna
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Bike
Proprio quella!
4 Tracer : l'ho vista ed effettivamente dal vivo è molto meglio,ma se non la equipaggiano con una scaletta di corda per salire in sella non sarà nei miei pensieri,poi per poterla testare bastano Eur 2.700,00 che giusto giusto mi avanzavano...altra cosa questa settimana domenica ? Ciao
 

THE TRACER

Biker popularis
9/11/12
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A te hanno chiesto 2.700 euretti per testarla perché hanno visto come ti muovi dai tuoi stessi servizi fotografici. Scherzi a parte, le misure partono addirittura dalla XS ma vorrei veramente vedere che sgorbio se ne ricava. Per il w-e ci sentiamo. Ciao
 

THE TRACER

Biker popularis
9/11/12
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Oggi classica dell'alta valle del Savio, decisa all'ultimo nonostante le evidenti condizioni meteo non ottimali del crinale di confine. Nel solito park di San Piero in Bagno siamo così passati dall'ipotesi 2+2 Corzano/Gallerie al FR Zuccherodante/Nassetto. Le nubi basse tra Mandrioli e Nassetto, con conseguente terreno scivolosissimo e pioggia a catinelle dagli alberi, non hanno creato particolari problemi. Il medesimo percorso, pur perfetto, nello scorso luglio era stato completato a fatica per problemi tecnici alle bici e per l'involontario FR di Sagonaquade dalle marne di Nassetto. Perchè poi hai lasciato la bici sul sentiero ?
IL PERCORSO:
San Piero in Bagno;
strada forestale di Fontabate;
sentiero 201 "del lupo" fino a Nocicchio;
statale fino al passo Mandrioli;
sentiero 00 fino a passo di Serra;
sentiero 177 fino a Gualchiere.
Km 32
dislivello oltre 1.100 mt
ore 3.15 pedalato
ore 0.20 spinta in salita (la GEA era fangosa e massacrata dalle moto)
ore 4.30 totali
 

Angelo Grassi

Biker serius
20/12/09
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Bike
Proprio quella!
Oggi il tempo a disposizione era risicato pertanto abbiamo teletrasportato le nostre chiappe a S.Piero in Bagno (cazzarola per non dire che dovevamo fare una sveltina ed essere accusato di plagio è stata dura),non sapendo ancora cosa fare di preciso abbiamo iniziato con il salire da Fonte Abate



Poi ad un tratto l'illuminazione divina , qua c'è troppa visibilità bisogna che ci dirigiamo verso di là per beccare la tanto amata nebbia



non c'è tempo da perdere bisogna che ci muoviamo prima che si diradi



uno sguardo dal Nocicchio ci fa capire che l'impresa è alla nostra portata



infatti arrivati ai Mandrioli la nebbia è li che ci aspetta ed è così tanto fitta che sembra piovere



poi giusto per non farsi mancare niente ci sono anche alberi caduti sul percorso e voragini create dai nostri 'colleghi' motorizzati che comunicano direttamente con la Cina



rimanere in sella è veramente un'impresa



ridendo e scherzando raggiungiamo la deviazione per il Passo Serra (l'immagine costituisce un semplice suggerimento di presentazione/il modello raffigurato non percepisce compensi in denaro/natura dai gestori del rifugio)



arrivati al Passo comincia la discesa anche se avvolta ancora dalla nebbia



la visibilità inizia ad aumentare



fino ad arrivare a vedere anche il ciclo computer



adesso non ci sono più scuse bisogna darci dentro



un pò di saliscendi sul paesaggio quasi lunare



una pausa commozione per la scheda della mia macchina fotografica che grazie al prezioso intervento di Roby è dispersa proprio in questa vallata dal luglio scorso (speriamo se la passi bene)



ci diamo un'occhiata alle spalle e notiamo che la nebbia non si è mossa di un metro



ma ecco comparire come un miraggio la splendida e soleggiata Nasseto dove l'estate non sembra essere finita



il panorama è mozzafiato



da qualsiasi parte ci si giri



a malincuore si riparte ma la tristezza sparisce subito fra i sassi della prima parte



e i tornanti della seconda parte



una bella pulita alle gomme giusto per tornare a casa con le scarpe belle zuppe (fortuna che la temperatura è ancora gradevole)



e anche oggi è andata !
 

Ciao brava gente, non potevo fare a meno di quotare questa foto, l'ultima volta che ci siamo capitati (noi Marmots) , lo stavano innaugurando dopo il restauro, non vi dico quanto abbiamo mangiato e trincato il resto della discesa è volata (sempre con moderazione ovviamente), gran bella giornata e bellissimi riocordi, complimenti anche a voi per i bellissimi giri che postate.
 

Angelo Grassi

Biker serius
20/12/09
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Proprio quella!
Oggi visto il freddo polare, si poteva rimanere a casa a fare la calzetta ma visto che la lana era finita e il sole splendeva perché non andare a fare una puntata a Monte Castello ?
Partenza a - 3°C pertanto riempita la sacca idrica di Paraflu saliamo verso Monte Finocchio



il fondo è ghiacciato ma sgonfiando a dovere le gomme si riesce a pedalare senza derapare eccessivamente



il cielo è limpido come non mai e di roba da vedere in giro ce n'è



Mauro al solito innesca il turbo ed è difficile stargli a ruota



giunti al passo la neve è meno battuta e inizia qualche difficoltà



e percorrendo il sentiero per Careste sembra proprio di essere in alta montagna



ma rimanere in equilibrio nei 'binari' della macchina che ha sverginato il sentiero è impresa ardua anche perché i pedali automatici sono andati a ramengo



una pausa riflessiva prima di cominciare la discesa..



un'ultimo sguardo al panorama



e poi si scende



ed è come sciare basta non toccare il freno anteriore



unica menata ,nel tratto finale abbiamo beccato un bel lastrone ghiacciato che ci ha permesso di volare sopra Sarsina e giungere alle macchine senza colpo ferire



e anche stavolta sono tornato a casa con le scarpe belle zuppe ideale per i reumatismi,ma d'altronde se fossi rimasto a bivaccare sul divano (ogni riferimento è puramente casuale) sicuramente non mi sarebbe successo !
 

Angelo Grassi

Biker serius
20/12/09
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Proprio quella!
Grande rientro ieri del figliol prodigo (colui riportato qui sotto in arte Sagonaquade) pertanto dopo aver sacrificato il vitello grasso ci dirigiamo verso la salita delle Tre Fonti



Un'occhiata verso la Burraia candidamente coperta di neve (scusate il tragico gioco di parole) e tutto il resto spoglio ci fa sperare di non trovarla in quota



Le tracce che si trovano ai bordi sembrano rimasugli delle scorse settimane



Arrivati a quota 800 le nostre speranze crollano miseramente ma almeno le tracce seppur fangose ci permettono di salire



Il panorama è sempre un 'plus' di questa salita



Forza e coraggio che il Rif.Pinone è a tiro



Finalmente ci rifocilliamo e questa volta senza mosche che ci girano intorno..



Ci dirigiamo verso il Rif.Fratta dove il sentiero è ancora vergine (cercando di non eccitarci) una pausa dove scatto una foto ricordo



ma poi l'occhio cade sulla Torre di Montalto che come una sirena cerca di ammaliarci



ma noi imperterriti continuiamo la nostra salita anche se le gomme si impaccano sempre di più



passato il Rif.Fratta proseguiamo e andiamo ad intercettare il Sent.269 per arrivare a Mandriolo di Sopra



qui il percorso si snoda fra vari sali e scendi in alcuni tratti con fondo ghiacciato con sorpresa di belle pozze d'acqua sottostanti



e c'è il serio rischio di combinare caxxate visto che il panorama è fortemente distraente



arriviamo a Mandriolo di Sotto



e abbassandoci di quota finalmente ci possiamo godere la bella discesa che porta fino alla segheria



verso la parte finale veniamo adocchiati da un cacciatore (in alto a destra) che si inlovisce notando i miei addominali rilassati



ma poi richiamato dai cani che abbaiano per la vallata mi lascia sfilare



indi per cui Hasta luego !
 
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Classifica giornaliera dislivello positivo