Come spesso i capita ... colgo alcuni spunti qui e la' per proporre un possibile sviluppo della discussione .....
Mi piace che sia stata espressa una dimensione individuale della mtb e che questa sia presente in tutte le sue apparenze.
Anche l'agonismo come "spirito libero" e modo di essere individuale (anche senza aver partecipato a gare) o addirittura la voglia di essere veramente in gara, prepararsela prima, arrivarci con un pizzico di emozione e brivido, rincorrere o farsi rincorrere, l'altimetria su un occhio, le gambe, il respiro e il polso nell'altro.
Lo sprint, la salita, la discesa in testa o nel gruppo di testa ...
Me pare pertinente il sondaggio di Pe, mi pare ottima la rilevazione di tarantola sulla dimensione individuale che in gara diventa addirittura individualismo (ma non c'e' anche il gioco di squadra ? solo su strada ?).
E io? mi pronuncio.
Credo di essere un agonista mancato, nel senso che alla fine non ho mai partecipato a gare vere, ma lo spirito agonisto ce l'ho tutto ed anche l'uscita con gli amici la preparo ..... mentre l'escursione alla fine diventa per me sempre un voler stare in testa, farlo il percorso e non subirlo, d'impulso.
Credo di portarmi dietro questo da quando ebbi la prima bici da strada in città, come vi ho raccontato: non si andava mica come altri al prato sulle montagnole a saltare; si andava invece a cronometrare il giro dell'isolato e poi sempre piu' in largo ... voglia di scappare .... da che?
Individualmente sicuramente, poi, esasperatamente e volutamente da solo.
E si e' in tanti, come dice giustamente Pe, ad essere attratti dall'agonismo come comportamento e dalla gara fatta di ordine di arrivo.
poi c'e' anche chi ... molleggia ... va in discesa ... gioca sui sassi .... mah !
Al forum c'e' anche la dimensione individuale della mtb, l'individualismo, l'agonismo, il free racing (free ci sta bene anche qui perche' non siamo ingabbiati !!) ... e ahime' anche la goliardia: che giocherelloni questi fullisti! [/b]