Ragazzi, sono a casa bollito dopo un lunedì mortalmente rovente sul lavoro, ma negli occhi ancora le immagini di Montecorone, e le papille gustative ancora deliziate dai ristori sempre più accattivanti!!!
Quest'anno sono riuscito ad aggiungere un altro ligure ai Runeda-dipendenti, e vi assicuro che non è un risultato da poco!!!
La Runeda si conferma il tuffo nel brodo primordiale della MTB, un micro-macrocosmo che riporta alle origini chi come me ha cominciato a pedalare con le rigide, ma anche apre porte su orizzonti altrimenti difficilmente immaginabili da chi arriva adesso dall'era del carbonio e del tutto-sospeso... Bellissimi i ponticelli ed i guadi, bella discesa, bel bosco ombroso!!! Alla fine quest'anno non sono riuscito a finire il giro lungo, posso dare la colpa al caldo, alla levataccia o alle macchie solari, ma alla fine uno dei ricordi più belli che porterò con me del 2010 è proprio quello del momento in cui, appena entrati a Zocca, abbiamo deciso di abbandonare fermandoci al bar davanti a tre splendidi boccali di birra a temperatura ottimale, ed il brindisi di MaxSpila: "alla buona compagnia!!!"... non so cosa chiedere di più.
Sono poche parole dette stringendo un bicchiere, ma nel loro significato sta proprio il successo della Runeda.
Ottima la serata, grande Max che ci vizia con lambrusco e salumi della riserva personale, bravissima la band, unico appunto forse le attese eccessive per i ciacci ed i borlenghi, probabilmente anche la proloco è rimasta sorpresa da quante persone siete riusciti a mobilitare!!!
I segnavia erano piccoli il giusto da non essere notati se ci si distraeva troppo, salvando secondo me lo spirito avventuroso delle precedenti edizioni... anche quest'anno siamo riusciti a sbagliare direzione un paio di volte, urrà!!!
In più, dall'anno scorso abbiamo aggiunto una tradizione personale al sabato della Runeda e cioè la domenica del Cimone!!! Al mattino abbiamo tolto le tende da Montecorone e siamo andati a Sestola, a riposar le stanche membra sui seggiolini degli impianti...

"Gomme pese e camere d'aria" la parola d'ordine da Max, che viene puntualmente rispettata lasciandole scorrere sulla Scaffa del Gatto, sul Pino Solitario, sul Falco Rosso ...
Spettacolare pausa, aspettando che smettesse di grandinare, al rifugio sopra Montecreto: anche qui, chissà come, siamo riusciti a farci notare e benvolere dal gestore e company, che ci ha salutato offrendoci un bicchiere esagerato di grappa Diciotto Lune, predisponendo il fisico al sentiero finale di cui purtroppo non ricordo il nome

Avete la mia incondizionata adesione alla prossima edizione, compresa quella dei miei tre compari liguri!!!
Complimenti per il gran lavoro fatto, grazie per averci permesso ancora una volta di vivere momenti indimenticabili, incuranti delle temperature e delle salite massacranti!!!
Ciao Giok e company, alla prox!!!
Andrea