P.S. Infine, è veramente così noioso allenarsi a casa un'oretta un paio di volte a settimana, pure con musica o tv accesa davanti?
Infine, per rispondere a questa domanda:
l'attività di per sè è piuttosto monotona, moltissimi la ritengono significativamente più mentalmente stressante rispetto al pedalare all'aria aperta.
Al di là delle eventuali evidenze scientifiche a supporto di questa tesi, c'è anche una componente di abitudine: durante il lockdown mi ero abituato a fare sessioni continuative di rulli che sono arrivate a durare fino a 5 ore (con in mezzo una pausetta caffè + dolcetto, stile giro all'aperto). In tutto in certi weekend ero riuscito a totalizzare 13-14 ore di rulli.
Adesso ho smesso e fatico a superare l'ora, nelle sessioni flat, e l'ora e mezza nelle sessioni intervallate da ripetute (che in genere aiutano a movimentare la sessione e quindi a farla passare un po' più facilmente).
Tutti gli elementi che in questi anni hanno cercato di aggiungere realismo (rulli smart che hanno una sensazione meccanica di pedalata più piena e reale, resistenza adeguata in base all'andamento di una realtà virtuale che cerca di replicare un giro reale, supporti anteriori che si alzano e si abbassano in base al giro virtuale, piattaforme mobili sotto ai rulli che cercano di replicare la relazione fisica con la bici che si realizza all'aperto) in genere hanno mostrato di aiutare a sopportare l'ora/ora e mezza di allenamento indoor in modo piuttosto efficace, rendendola alla portata anche di molti che prima vedevano i rulli come una tortura già dopo pochi minuti dalla partenza.
Ma rimane un elemento soggettivo: se sei molto motivato trovi entusiasmo già solo nel fatto che stai facendo attività, e magari ti passa anche un'esperienza di allenamento meno realistica.