una volta c'era il baretto...
niente locali trendy, niente poster di arte contemporanea, niente luci soffuse,niente resident dj, niente patatone in tacco 12 a sculettare verso il bancone per sussurrare all'orecchio del barista-confessore: "un Mojito e una Caipiroska"...
solo la foto del Grande Torino ingiallita sopra lo scaffale dei liquori e, sulla parete della sala, la foto di Coppi e Bartali che si scambiavano la borraccia sull'Izoard... fuori la strada verso le montagne, il cielo di notte e, quando era una bella serata, un tappeto di stelle a prometterci il sole per il giro del giorno dopo...
a margine di questo la disperazione un po' relativa di qualche serata solitaria, dove se capitavi lì trovavi sempre qualcuno per sparare due stronzate e chiudere un giorno sbagliato davanti a una Moretti da 66...
C'ero anche io, ogni tanto, in mezzo ai ragazzi del paese...e c'era Francesco, l'uomo più buono che io abbia mai conosciuto... quante serate ci ho passato a parlare di donne,politica, militare e biciclette...
sono passati tre anni ormai e lui riposa nel cimitero del paesetto...ormai non c'è nemmeno più il baretto, non è rimasto niente se non il silenzio rotto dallo sbattere dei rimasugli della tenda di plastica contro la saracinesca chiusa...finito tutto, anche la nostra allegria alcolica ora che più nessuno fa quello che faceva lui: alzare il telefono e chiamarti per berne una insieme...
ciao Francesco.