Strano come anche il ricordo di quella uscita fantastica in mtb si dissolva nel tempo.
Ti senti come se qualcosa di te ti avesse abbandonato, preso il volo.
E solo allora, quando smetto di pedale e appoggio il piede a terra, il grande silenzio del bosco piomba sulla mia immaginazione. Quel silenzio pieno di tutti i rumori possibili: gli scricchiolii, i fruscii, i sospiri, i versi, il vento fra gli alberi…
Se lo videro venire incontro. Aveva la faccia stravolta.
Si sedette accanto a loro e poi mostrò quello che aveva in mano.
Era la sella della sua mtb. Sì, l’ho potuta ritrovare. Lei si è salvata.