Sembran storie e invece no:
con il proliferare dei caprioli complice un inverno mite queste bestiacce (che non sono le zecche del cane ma sono più piccole e nere) sono già pronte ad azzannare anche i ciclisti.
A me è capitato sabato sera di ispezionere le prime abrasioni dell'anno e di vedere una simpatica bestiolina sulla gamba sinistra.
Per toglierle prendete le pinzette è ruotate l'animale come se lo voleste "svitare". Non schiacciatela e non grattatela via: rimarrebbe il rostro nella pelle. Non bruciate e non usate alcool o olio: la zecca sputerebbe quello che ha ingoiato aumentando i rischi di una eventuale infezione.
Sono più facili da prenderle sui sentieri frequentati da caprioli e cinghiali, vicino ai ruscelli e nelle zone fresche al limite dei boschi.
Buone pedalate
con il proliferare dei caprioli complice un inverno mite queste bestiacce (che non sono le zecche del cane ma sono più piccole e nere) sono già pronte ad azzannare anche i ciclisti.
A me è capitato sabato sera di ispezionere le prime abrasioni dell'anno e di vedere una simpatica bestiolina sulla gamba sinistra.
Per toglierle prendete le pinzette è ruotate l'animale come se lo voleste "svitare". Non schiacciatela e non grattatela via: rimarrebbe il rostro nella pelle. Non bruciate e non usate alcool o olio: la zecca sputerebbe quello che ha ingoiato aumentando i rischi di una eventuale infezione.
Sono più facili da prenderle sui sentieri frequentati da caprioli e cinghiali, vicino ai ruscelli e nelle zone fresche al limite dei boschi.
Buone pedalate
