
Quella che vado a raccontare penso sia una delle + belle escursioni che si possano fare in Valmalenco.
N.B.: ho usato il termine "escursioni" in quanto il percorso fatto non è adatto ai cronomaniaci ed agli amanti della pedalata bella rotonda.
Partiamo da Campo Moro a 2000 mt di quota con mille dubbi in quanto in rete non abbiamo trovato bikers che hanno affrontato una parte del percorso che abbiamo intenzione di portare a termine.
Percorriamo il facile sentiero che costeggia il Lago di Gera sino ad imboccare le dure rampe che portano in Val Poschiavina.
Sulla sinistra compare timidamente la Vedretta di Fellaria

La Val Poschiavina pensavo esistesse solo nei sogni, un fazzoletto verde tra rocce imponenti con un torrente dalle acque limpidissime che scorre placido ed un sentiero praticamente quasi tutto pedalabile




Arriviamo alla testa della Vallata e affrontiamo un breve tratto con catene e gradini metallici che ci agevola notevolmente in questo tratto di portage



Ormai siamo in vista del Pas da Cancian al confine con la Svizzera e le nostre paure circa l'infattibilità del percorso stanno pian piano scemando


Bel laghetto alpino con sullo sfondo il Ghiacciaio di Fellaria

Pas da Cancian raggiunto!!

Ora puntiamo il vicino Passo di Campagneda

attraversando torrenti

ed ammirando i numerosi laghetti di cui non abbiamo trovato il nome sulle carte con alle spalle quel che resta del Ghiacciaio del Pizzo Scalino


Il Passo di Campagneda a 2636 mt è il punto + alto della nostra escursione

Ce la stiamo prendendo con calma, cercando di non lasciarci sfuggire nulla di tutto quello che appare ai nostri occhi.
Iniziamo a scendere e davanti a noi appare il Monte Disgrazia coi suoi ghiacciai

La discesa sui Laghi di Campagneda non è semplice, in alcuni tratti si riesce a stare in sella

Ila si diverte a scendere in questo mare di rocce

Arriviamo ad un tratto ancora + ostico con un salto di roccia che riusciamo a passare grazie alle catene

il sentiero scendendo diventa sempre + "semplice"

sempre con il Monte Disgrazia a sorvegliare

tra tranquille mucche al pascolo

tra laghetti uno + bello dell'altro



il sentiero scende veloce tra verdi prati

sotto le aspre rocce del Pizzo Scalino

Arriviamo nella civiltà al Rifugio Cristina

dove, dopo un breve tratto su facile sterrata, ci trasferiamo sul difficile e trialistico sentiero che porta al Rifugio Zoia


Le nostre fatiche per oggi sono finite.
Che spettacolo di giro!!
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