Ebbene si, il forum si è diviso questo WE, ognuno di noi ha deciso di fare qualcosa di stravanato, chi ha seguito Gege sul Linas, chi ha seguito Camarillo a Bolotana, chi Zavorra in Supramonte, a me è toccato Carpitz....
Chiariamo subito una cosa: ho imparato (a mie spese) a non credere MAI a ciò che ti dice chi ti invita a un giro, chiedi due informazioni di base e decidi se lo vuoi fare o meno, e poi fai il bilancio una volta finito...
Altra regola è, una volta in sella, è non fare mai domande del tipo: "ma si sale ancora?" o "manca molto alla fine?" o "è pedalabile?".
TI DIRANNO SEMPRE STRONZATE!!!!
Tutto è iniziato a metà settimana quando il buon Carpitz mi chiama e cerca di attirarmi nel tranello: "Ciao Ulla, che ne dici, sabato facciamo un giretto...vieni a fare due foto...no, niente di che... come? km? siiii, una 70ina....ma non farti spaventare....siiiii, ci saranno si è no 10 km di salita, ma poi basta...pensa che passiamo in un tratto che è tutto discesa per 25 km....siii, poi viaggiamo leggeri...ci prendiamo un panino a Monti e poi mangiamo dopo...."
Mmmhhhh, conosco il soggetto in questione, per attirarmi il giorno dopo mi manda anche la traccia, con spiegazioni tipo: "Tempio è a 600 mt slm, San Teodoro è a livello mare...ti viene da pensare che si faccia una discesa lunga 70 km con 600 di dislivello..." tutto fila, o no?
La compagnia è buona, ma non si può dire che non pedalino...Carpitz si tenta anche la carta del: "c'è anche il Cozzaro, se ce la fa lui...."


Mmmhhh, ancora non mi hai convinto....
Faccio due calcoli, forse di gamba ce la faccio...male che vada una via di fuga ci sarà...ma il mio fondoschiena diventerà tipo quello di un babbuino?...insomma non sarebbe poi così piacevole....
Carpitz mi pressa, e quando mi spiega il gioco degli spostamenti e della staffetta di auto che servirà per riportare tutti a casa (tipo barca-lupo-cavolo-capra), mi fotte...anche perché mi mette di fronte al fatto compiuto: ci serve un'altra macchina che da San Teodoro ci porti a Olbia
Ok, dò l'OK...
L'appuntamento a San Teodoro alle 6.50, dove mollerò la mia macchina, da lì con Carpitz ad Olbia dove molleremo la sua macchina e col Cozzaro e Signora, via verso Tempio (dove molleremo la macchina e la Signora
), dove abbiamo l'appuntamento gli altri tre, nella persona di Iron Man Pigaro, Il Randagio e Alberto (che sembra abbia fatto un grave torto a Carpitz diversi anni orsono e lui per la serie -la vendetta è un piatto che va consumato freddo- lo ha invitato al giro...che mente diabolica 'sto Carpitz...8-)) 
Si parte: vediamo Nuchis, sfioriamo Luras, entriamo a Calangianus in un turbinio di saliscendi, giù verso Monti attraverso la vecchia ferrovia che dovrebbe essere quella che descrivevano come una lughissima discesa e che in realtà è un lunghissimo falsopiano da fare tutto spingendo con la 44-per-chi-cel'ha-perchè-sennò-arriviamo-che-è-buio, saliamo a conquistare la mitologica discesa di Sos Coddos (un nome un programma...Carpitz lo ripete ogni tre pedalate), Alberto muore e ci abbandona, ma noi continuiamo e ancora campagna, ancora mangia & bevi assassini (Carpitz continua a mentire spudoratamente, senza ritegno, e sopratutto senza nessuno che glielo chieda: "è solo discesa...solo discesa...."), vediamo il mare e sembra un buon presagio, ma resta lì, non si avvicina mai, siamo su una sorta di tapis roulant...pedaliamo, pedaliamo, pedaliamo, ma il mare non si avvicina mai.
Passiamo sotto il ponte della 131, è quasi fatta (quasi) ancora mangia & bevi (Carpitz giura e spergiura di riuscire ad avanzare senza dare un colpo di pedale...e nel mentre prova anche a depistare il Cozzaro).
...ma il GPS non mente, vedo la scritta "Suaredda" e poi la rotonda che va alla Cinta: è fatta!!!
I km sono 90...il dislivello secondo i manifestanti 1200, secondo la questura "abbondantemente sotto i 1000".
Ma quel che è più importante è che il mio culo non ha subito alcun danno, le mie gambe lo stesso e SARDROCK ha il barbecue acceso e la birretta in fresco!!!
Tutto il resto è storia yò;)
Grazie ragazzi, alla prossima!!!




Chiariamo subito una cosa: ho imparato (a mie spese) a non credere MAI a ciò che ti dice chi ti invita a un giro, chiedi due informazioni di base e decidi se lo vuoi fare o meno, e poi fai il bilancio una volta finito...
Altra regola è, una volta in sella, è non fare mai domande del tipo: "ma si sale ancora?" o "manca molto alla fine?" o "è pedalabile?".
TI DIRANNO SEMPRE STRONZATE!!!!
Tutto è iniziato a metà settimana quando il buon Carpitz mi chiama e cerca di attirarmi nel tranello: "Ciao Ulla, che ne dici, sabato facciamo un giretto...vieni a fare due foto...no, niente di che... come? km? siiii, una 70ina....ma non farti spaventare....siiiii, ci saranno si è no 10 km di salita, ma poi basta...pensa che passiamo in un tratto che è tutto discesa per 25 km....siii, poi viaggiamo leggeri...ci prendiamo un panino a Monti e poi mangiamo dopo...."
Mmmhhhh, conosco il soggetto in questione, per attirarmi il giorno dopo mi manda anche la traccia, con spiegazioni tipo: "Tempio è a 600 mt slm, San Teodoro è a livello mare...ti viene da pensare che si faccia una discesa lunga 70 km con 600 di dislivello..." tutto fila, o no?
La compagnia è buona, ma non si può dire che non pedalino...Carpitz si tenta anche la carta del: "c'è anche il Cozzaro, se ce la fa lui...."



Mmmhhh, ancora non mi hai convinto....
Faccio due calcoli, forse di gamba ce la faccio...male che vada una via di fuga ci sarà...ma il mio fondoschiena diventerà tipo quello di un babbuino?...insomma non sarebbe poi così piacevole....
Carpitz mi pressa, e quando mi spiega il gioco degli spostamenti e della staffetta di auto che servirà per riportare tutti a casa (tipo barca-lupo-cavolo-capra), mi fotte...anche perché mi mette di fronte al fatto compiuto: ci serve un'altra macchina che da San Teodoro ci porti a Olbia

Ok, dò l'OK...
L'appuntamento a San Teodoro alle 6.50, dove mollerò la mia macchina, da lì con Carpitz ad Olbia dove molleremo la sua macchina e col Cozzaro e Signora, via verso Tempio (dove molleremo la macchina e la Signora


Si parte: vediamo Nuchis, sfioriamo Luras, entriamo a Calangianus in un turbinio di saliscendi, giù verso Monti attraverso la vecchia ferrovia che dovrebbe essere quella che descrivevano come una lughissima discesa e che in realtà è un lunghissimo falsopiano da fare tutto spingendo con la 44-per-chi-cel'ha-perchè-sennò-arriviamo-che-è-buio, saliamo a conquistare la mitologica discesa di Sos Coddos (un nome un programma...Carpitz lo ripete ogni tre pedalate), Alberto muore e ci abbandona, ma noi continuiamo e ancora campagna, ancora mangia & bevi assassini (Carpitz continua a mentire spudoratamente, senza ritegno, e sopratutto senza nessuno che glielo chieda: "è solo discesa...solo discesa...."), vediamo il mare e sembra un buon presagio, ma resta lì, non si avvicina mai, siamo su una sorta di tapis roulant...pedaliamo, pedaliamo, pedaliamo, ma il mare non si avvicina mai.
Passiamo sotto il ponte della 131, è quasi fatta (quasi) ancora mangia & bevi (Carpitz giura e spergiura di riuscire ad avanzare senza dare un colpo di pedale...e nel mentre prova anche a depistare il Cozzaro).
...ma il GPS non mente, vedo la scritta "Suaredda" e poi la rotonda che va alla Cinta: è fatta!!!
I km sono 90...il dislivello secondo i manifestanti 1200, secondo la questura "abbondantemente sotto i 1000".
Ma quel che è più importante è che il mio culo non ha subito alcun danno, le mie gambe lo stesso e SARDROCK ha il barbecue acceso e la birretta in fresco!!!

Tutto il resto è storia yò;)
Grazie ragazzi, alla prossima!!!













































