io non ho tatuaggi ma è solo questione di tempo..
però disegno abbastanza bene, mi piacciono i tribali e alcuni amici si sono fatti battere miei disegni, gli avatar che uso li ho fatti a mano, rimpiccioliti e adattati..
Non conosco benissimo la storia dei tatuaggi anche perchè si sono sviluppati in varie aree, ognuno con un ideologia differente.. ad esempio i maori utilizzano un tatuaggio che riprende la loro genealogia, è come se sui loro tatuaggi fosse scritta la storia della propria famiglia..
per quel che riguarda il conubbio tra tatuaggio e dolore ci sono pratiche orientali antichissime che hanno spesso valore simbolico, vengono fatti per simboleggiare una "crescita" o un unione..
c'è una pratica abbastanza particolare che consiste nello sdraiarsi sopra al prorpio partner, faccia a faccia, con la schiena esposta alle mani del tatuatore, il metodo è quello giapponese (il più doloroso): gli aghi sono fissati all'estremità di uno stecco e conficcati nella pelle con "decisione" ..la pratica è lunga e dolorosissima, spesso si sviene, il partner (sotto) abbraccia e condivide il dolore,accarezza, accudisc e cerca di alleviare la sofferenza, poi i ruoli si invertono..
in occidente non c'è una cultura tanto radicata, non si ce ne può fare una colpa.. spesso vezzi o mode, non c'è nulla di male.. personalemte penso che i più giovani sottovalutino che i tatuaggi, specie di grosse dimensioni e in particolari zone del corpo, con il tempo si sformino, la nostra pelle invecchia e perde tono, e così i tatuaggi.. un tatuaggio che ci accompagna da 30 anni a ben poco a che vedere con quello che ci facemmo da ventenni..