Dopo due mesi caratterizzati da fine settimana con giri “faraonici” ecco un fine settimana “libero” da impegni.
Tra le tante località di Siniscola che ancora non conosco c’era la discesa di “Su Poju e s’Omine” che, per svariati motivi, avevo sempre saltato durante i giri in zona. Così, dopo breve consulto con Man65, in 4e4otto abbiamo deciso di colamre questa lacuna programmando un'uscita nelle colline a est della Zona Industriale di Siniscola!
Per dare coerenza al giro e aggiungere un po di pepe si è deciso di salire dalla valle di Ortipeddu (che io chiamo Zorroska ma non so se è corretto) che avevo fatto solo in discesa. L’idea era quella di risalire portandosi in quota per poi procedere in cresta verso nord/est con il mare alla nostra dx e il Montalbo a sx. La strada in cresta passa sopra le sorgenti di Unnicchedda per poi puntare verso la chiesa di S. Pietro e la vedetta della forestale. Qui ci attendevano un paio di nuovi single (di recente apertura) e, infine, la conclusione con la discesa di Su Pojue e s’Omine che ci avrebbe riportato alle auto.
Percorso di circa 26 km con un dislivello in salita di poco più di 800 mt.
Appuntamento al comodissimo distributore Agip ( ... grazie per il lavaggio bici a fine giro) nella strada che collega la Z.I. a Siniscola in orario da “siuri”: alle 9,30. Presenti cinque BAIchers , due rappresentati del 1965 (io e Man65) e tre ragazzini del 1969 (Amb69-Ginko69-Kiccofire). Giornata da urlo con circa 20 gradi di temperatura e zero vento … praticamente primavera! Tutti puntualissimi!
Mini-tragedia quando "qualcuno" ha realizzato di aver dimenticato le scarpe da bike (subito superata con frasi di solidarietà tipo “… ma sei c@gli@ne”), una controllata alle bici, ai panini e ai soldini per il terzo tempo e … via si parte!
Prime dolci salite
ma già si comincia a vedere un minimo di panorama
Ginko69 non si fa incantare e guarda avanti verso la vera salita
Ed eccoci di fronte alla valle di Ortipeddu, si scorge la strada sul fondovalle che seguiremo per arrivare alla salita che ci porterà in quota
Sul fondovalle ci accolgono lecci giganteschi ... non sembra neanche di essere a Sinicola
Anche i polpacci di Amb69 a tratti si arrendono alla salita
Il bosco di lecci e corbezzoli è meraviglioso e fittissimo
Una sosta per gustare gli integratori naturali
e per fotografare alcuni dei tantissimi funghi che abbiamo visto
Ma basta pettinare le bambole ... pronti via
Ginko69 in piedi sui pedali per l'ultimo strappo (ma manca ancora la seconda rampa)
E da qui il panorama spazia verso Capo Comino
Poche chiacchiere, si va per la seconda rampa che ci porta su all'antenna
Ed ecco sullo sfondo l'antenna che indica la fine della salita tosta. Da qui si scende in modo graduale con qualche piccola risalita di intermezzo verso la chiesa di S. Pietro
Ed essendo il punto più alto anche il panorama ne risente e spazia fino a Tavolara
Da qui si indossano le protezioni e si viaggia mooolto veloci verso S.Pietro
A tratti la discesa diventa più stretta e tecnica e ci si ferma per il necessario ricompattamento
Iniziano alcune divagazioni in single che spezzano la discesa "a palla"
ed ecco i trail-builder locali che avevano appena finito di preparare i single ... grazie!
Tra i mormorii di fastidio della truppa affrontiamo l'ultimo pezzo di salita in FRIrrraid per raggiungere la discesa di Su poju e s'Omine
Nessuna foto della discesa BELLISSIMA e molto impegnativa con lastroni di pietra, sconnessioni, salti naturali, canali e cazzutissime ginestre in agguato. Alla fine della discesa scopriamo perchè si chiama su Poju e s'Omine (meno male che il distributore aveva la pompa!!)
Vi risparmio le foto dello scontatissimo terzo durante il quale sono stati sacrificati dei semplici ma buonissimi panini e svariate birre fresche.
Un grazie a Man65 per l'organizzazione del giro e grazie a tutti per la splendida giornata.
Tra le tante località di Siniscola che ancora non conosco c’era la discesa di “Su Poju e s’Omine” che, per svariati motivi, avevo sempre saltato durante i giri in zona. Così, dopo breve consulto con Man65, in 4e4otto abbiamo deciso di colamre questa lacuna programmando un'uscita nelle colline a est della Zona Industriale di Siniscola!
Per dare coerenza al giro e aggiungere un po di pepe si è deciso di salire dalla valle di Ortipeddu (che io chiamo Zorroska ma non so se è corretto) che avevo fatto solo in discesa. L’idea era quella di risalire portandosi in quota per poi procedere in cresta verso nord/est con il mare alla nostra dx e il Montalbo a sx. La strada in cresta passa sopra le sorgenti di Unnicchedda per poi puntare verso la chiesa di S. Pietro e la vedetta della forestale. Qui ci attendevano un paio di nuovi single (di recente apertura) e, infine, la conclusione con la discesa di Su Pojue e s’Omine che ci avrebbe riportato alle auto.
Percorso di circa 26 km con un dislivello in salita di poco più di 800 mt.
Appuntamento al comodissimo distributore Agip ( ... grazie per il lavaggio bici a fine giro) nella strada che collega la Z.I. a Siniscola in orario da “siuri”: alle 9,30. Presenti cinque BAIchers , due rappresentati del 1965 (io e Man65) e tre ragazzini del 1969 (Amb69-Ginko69-Kiccofire). Giornata da urlo con circa 20 gradi di temperatura e zero vento … praticamente primavera! Tutti puntualissimi!
Mini-tragedia quando "qualcuno" ha realizzato di aver dimenticato le scarpe da bike (subito superata con frasi di solidarietà tipo “… ma sei c@gli@ne”), una controllata alle bici, ai panini e ai soldini per il terzo tempo e … via si parte!
Prime dolci salite

ma già si comincia a vedere un minimo di panorama

Ginko69 non si fa incantare e guarda avanti verso la vera salita

Ed eccoci di fronte alla valle di Ortipeddu, si scorge la strada sul fondovalle che seguiremo per arrivare alla salita che ci porterà in quota

Sul fondovalle ci accolgono lecci giganteschi ... non sembra neanche di essere a Sinicola

Anche i polpacci di Amb69 a tratti si arrendono alla salita

Il bosco di lecci e corbezzoli è meraviglioso e fittissimo

Una sosta per gustare gli integratori naturali


e per fotografare alcuni dei tantissimi funghi che abbiamo visto

Ma basta pettinare le bambole ... pronti via



Ginko69 in piedi sui pedali per l'ultimo strappo (ma manca ancora la seconda rampa)

E da qui il panorama spazia verso Capo Comino


Poche chiacchiere, si va per la seconda rampa che ci porta su all'antenna

Ed ecco sullo sfondo l'antenna che indica la fine della salita tosta. Da qui si scende in modo graduale con qualche piccola risalita di intermezzo verso la chiesa di S. Pietro

Ed essendo il punto più alto anche il panorama ne risente e spazia fino a Tavolara


Da qui si indossano le protezioni e si viaggia mooolto veloci verso S.Pietro


A tratti la discesa diventa più stretta e tecnica e ci si ferma per il necessario ricompattamento


Iniziano alcune divagazioni in single che spezzano la discesa "a palla"


ed ecco i trail-builder locali che avevano appena finito di preparare i single ... grazie!

Tra i mormorii di fastidio della truppa affrontiamo l'ultimo pezzo di salita in FRIrrraid per raggiungere la discesa di Su poju e s'Omine

Nessuna foto della discesa BELLISSIMA e molto impegnativa con lastroni di pietra, sconnessioni, salti naturali, canali e cazzutissime ginestre in agguato. Alla fine della discesa scopriamo perchè si chiama su Poju e s'Omine (meno male che il distributore aveva la pompa!!)


Vi risparmio le foto dello scontatissimo terzo durante il quale sono stati sacrificati dei semplici ma buonissimi panini e svariate birre fresche.
Un grazie a Man65 per l'organizzazione del giro e grazie a tutti per la splendida giornata.