Venerdi 25 Febbraio, mi hanno rubato la mia Giant Glory montata con il mio cuore, in via Porpora a Milano. Denuncia alla questura, via crucis ai mercatini il giorno dopo, attraversando questi luoghi di riciclaggio, presidiati da personaggi felliniani che alle sette del mattino si presentano con carrellini incellophanati con sacchi della monnezza, alla cui parziale apertura fanno intravedere biciclette completamente smontate. Ora tralascio l'origine di tali soggetti perchè poi si cade sempre nella solita tiritera del razzismo; invece è difficile descrivere il conato di vomito per come tutto questo accade sotto la "sorveglianza" di ben due macchine di Vigili Urbani, più interessati a far di conto delle multe che hanno sommato, grazie alla truffa dell'Ecopass et affini, piuttosto che individuare la provenienza di certi "prodotti" di questi mercatini. Altro urto di vomito è la presenza fin dall'alba di distinti signori abbastanza attempati, italianissimi quanto alternativissimi, quasi radical chic(di 'sto cazzo), con il giornale sotto braccio, baffetto e pipa che sbirciano con sguardo benevole e tollerante a trovare qualcosa di interessante per "far negozio", pur conoscendo la provenienza di tutto ciò che maneggiano con fare accademico.
Tutta questa connivenza mi fa schifo e come quando il gatto piscia fuori dalla vaschetta, bisognerebbe prendere per la collottala tutti, ma veramente tutti, i candidati sindaci e obbligarli a pucciarsi veramente nel puzzo fecale del decadimento di questa città, grazie alla loro politica delle famiglie (le loro), delle parole astratte, delle connivenze e degli interessi privati. Cinque anni che non voto. Ne vado fiero.